
Auto per disabili 2026: quali modelli scegliere e cosa guardare, i modelli usati
La possibilità di muoversi in autonomia è, ovviamente, una possibilità fondamentale per chiunque, soprattutto per i portatori di handicap. Sia che si tratti di veicoli adattati per il trasporto di persone disabili oppure modelli che possono essere guidati direttamente grazie ad adattamenti mirati e dedicati alla singola persona, sono sempre di più i modelli di auto adattabili a questo speciale utilizzo.
Come per quanto riguarda ogni scelta relativa all’automobile da acquistare, anche in questo caso non tutte le esigenze sono uguali, con modifiche e soluzioni che devono accogliere le esigenze del singolo individuo. Per questo, indirizzare il caso specifico verso un modello piuttosto che un altro è un compito molto arduo. Ci sono, però, alcuni criteri di scelta che valgono per gran parte delle esigenze di una persona con disabilità, che permettano a sempre più persone di godere della libertà e dell’indipendenza offerte da un’automobile, soprattutto se adattata alle esigenze specifiche di ognuno.
Tra le caratteristiche comuni a tutte le auto per disabili ci deve essere, ad esempio, un’ottima disponibilità di spazio all’interno, la presenza del cambio automatico e un’altezza da terra ridotta, che permetta di accedere a quante più persone possibili. Negli ultimi 15/20 anni, poi, la tecnologia ha fatto grandi passi avanti, permettendo di adottare soluzioni sempre più raffinate e mirate per personalizzare un’auto secondo le esigenze specifiche dell’individuo. Ci sono, ad esempio, sempre più soluzioni per chi è costretto su una sedia a rotelle, con ausili montati nella parte posteriore, ma anche soluzioni per chi vuole e può ancora guidare, con la personalizzazione dei comandi di acceleratore, freno, sterzo e l’azionamento dei vari servizi, oppure la realizzazione di sofisticati comandi monoleva o specifici per persone tetraplegiche che non vogliono rinunciare alla loro indipendenza.
Scopriamo allora quali modelli scegliere come auto per disabili, cosa guardare e come acquistare dei modelli usati.
Sommario
Auto per disabili, quali modelli scegliere
Trovare i modelli di auto per disabili nel 2026 più interessanti non è semplice, in quanto ogni esigenza è differente, con necessità speciali, personali e non paragonabili a quelle di un altro automobilista con disabilità. Vediamo, allora, quali sono cinque tra i modelli più apprezzati come base per la conversione alla guida di persone con disabilità motore, nonché i modelli più interessanti da usare come base per il trasporto di persone con necessità speciali con pianale ribassato, sollevatori o rampe e sedili girevoli.
Nonostante le necessità siano, come detto, sempre diverse, ci sono dei criteri secondo noi imprescindibili per definire quali sono le auto adatte a fare da base ad una possibile conversione. Ogni automobile pensata per questo nobile utilizzo deve essere spaziosa e comoda, permettendo a qualsiasi occupante di salire a bordo godendo della massima accessibilità, nonché di avere lo spazio necessario per accogliere tutti i dispositivi di assistenza individuale necessari per ogni individuo. La posizione di guida, ad esempio, non deve essere né troppo bassa, né troppo alta, in modo da non compromettere né la visibilità, né l’accessibilità. Fondamentale il cambio automatico, che permette di adattare tutta una serie di ausili alla guida.
Un altro requisito secondo noi fondamentale è l’affidabilità, una caratteristica che dovrebbe rappresentare un pilastro per qualsiasi tipo di cliente. In particolare per una persona con disabilità, infatti, l’automobile è uno strumento pressoché imprescindibile: meno problemi da, maggiore è la libertà. Infine, sono importanti anche un rapporto qualità-prezzo almeno buono e una diffusione importante: quest’ultima è una chiave per poter scegliere tra molte conversioni già esistenti, permettendo così di avere una maggiore possibilità di trovare ciò che è più adatto alle proprie esigenze.
Tra i modelli più interessanti, iniziamo dalle citycar. Sebbene l’assenza di rumore e la facilità di guida delle elettriche potrebbe renderle adatte a questo utilizzo, le difficoltà in fase di ricarica per chi ha una ridotta mobilità non consente ancora l’utilizzo di questo tipo di alimentazione per una persona con disabilità. Sebbene ci siano ormai dei sistemi che permettono di montare su un qualsiasi modello a cambio manuale una frizione automatica che adatta di conseguenza qualsiasi modello all’utilizzo di una persona con disabilità motoria, è più saggio scegliere un modello già dotato di cambio automatico per la maggiore affidabilità che è in grado di dare.
Il modello più collaudato e versatile è la piccola Hyundai i10. Piccola ma spaziosa, grazie alle sue dimensioni davvero compatte (è lunga poco meno di 3,70 metri) è perfetta per chi non ha tanto spazio nel box o abita in un centro storico. La i10 è facile da guidare, agile e con la giusta dose di tecnologia, soprattutto a livello di assistenti di guida, e il cambio automatico a 5 marce è collaudato e piuttosto robusto. Il motore 1.0 tre cilindri aspirato da 63 CV è fluido, regolare e molto parco nei consumi, e grazie alla sua diffusione è una delle citycar più adattabili sul mercato.
Sebbene, poi, abbia una posizione di guida piuttosto alta, tra le auto che si candidano ad essere molto interessanti per i disabili tra le vetture più piccole troviamo la nuova FIAT Grande Panda. Erede spirituale della mitica Panda, la Grande Panda ha qualcosa in più rispetto alla classica cinque porte torinese: il cambio automatico. Scegliendo la versione Hybrid, infatti, è di serie il comodo cambio automatico doppia frizione a 6 rapporti, mentre il motore 1.2 tre cilindri turbobenzina Mild Hybrid è vivace e consuma poco, perfetto anche per consentire percorrenze a medio e lungo raggio. Per il resto, la posizione di guida dominante, le sospensioni morbide e l’ottima accessibilità la rendono un’auto per disabili 2026 interessante, soprattutto complici l’ottima abitabilità per le dimensioni esterne (è lunga 3,99 metri).
La tipologia più adatta per la conversione ad auto per disabili, però, sono e restano i multispazio, i van derivati dai veicoli commerciali. Sebbene questi modelli non abbiano un look particolarmente moderno o accattivante, sono caratterizzati da enormi portiere anteriori e quelle posteriori sono persino a scorrimento, rendendo un gioco da ragazzi l’accesso ai posti posteriori. La posizione di guida alta, la buona visibilità e la robustezza del piano di carico posteriore rendono queste vetture ideali per tantissime conversioni per i portatori di handicap.
Tra i modelli più interessanti di multispazio capaci di diventare modelli di auto per disabili ideali troviamo, ad esempio, il Toyota ProAce City Verso, l’unico dei multispazio medi del Gruppo Stellantis ad essere disponibile anche con motore a benzina. Tutti gli altri modelli a marchio, ad esempio, FIAT o Citroen, infatti, sono acquistabili unicamente in versione elettrica: la presenza delle batterie è un limite, in quanto non permette l’adozione di un pianale ribassato, indispensabile per il trasporto di persone in carrozzina, ma anche per la complicazione dovuta alla questione ricarica e collegamento dei cavi, non facile né a casa né, soprattutto, alle colonnine pubbliche. Per questo, il ProAce City Verso unisce le caratteristiche di robustezza, praticità interna e una linea gradevole con i motori termici di origine Stellantis. La più interessante? La 1.5 D, dotata del quattro cilindri turbodiesel da 100 o 130 CV.
Tra i migliori modelli di auto per disabili 2026 non possono mancare gli altri grandi nomi del segmento dei multispazio, a partire dal più piccolo del gruppo, il Ford Tourneo Courier. Lungo 4,34 metri, è realizzato sulla piattaforma del crossover Puma, e per questo è piacevole da guidare e maneggevole. Dotato di un abitacolo spazioso e piuttosto tecnologico (forse troppo, con un enorme display al centro che comanda infotainment e clima), il Tourneo Courier è disponibile con cambio automatico Powershift a 7 marce in accoppiata con il 1.0 tre cilindri EcoBoost turbobenzina da 125 CV, e ha un’abitabilità interna eccllente per le dimensioni esterne.
Non possiamo, poi, dimenticare il Renault Kangoo, uno dei modelli più versatili e popolari in questo segmento. Tra i modelli di auto per disabili 2026, il Kangoo propone due carrozzerie, quella normale da 4,50 metri e il Grand Kangoo, a passo lungo e con una lunghezza che supera i 4,90 metri. In entrambi i casi, il Kangoo ha uno stile moderno e filante, con un abitacolo razionale e con tanti comandi fisici, un enorme vano di carico e una meccanica robusta e collaudata. Realizzato sul pianale CMF-CD delle altre medie del Gruppo Renault, il Kangoo è disponibile con cambio automatico doppia frizione EDC in accoppiata al 1.3 TCe turbobenzina da 131 CV e con il 1.5 Blue dCi turbodiesel da 95 o 116 CV.
Infine, tra i modelli di auto per disabili 2026 più sensate c’è l’ottimo Volkswagen Caddy. Con l’ultima generazione del 2020, il Caddy ha abbandonato la meccanica da veicolo commerciale della precedente serie, adottando invece il pianale modulare MQB della classica Golf. Il risultato è un van dalla guidabilità di un’automobile, dotato di tutti i sistemi di assistenza alla guida di un’automobile moderna ma con, in più, la praticità e lo sfruttamento degli spazi di un multispazio.
Disponibile anche con marchio Ford (il suo nome, in questo caso, diventa Tourneo Connect), il Volkswagen Caddy è disponibile con tre motorizzazioni: benzina (il 1.5 TSI da 114 CV), Diesel (2.0 TDI da 102 o 122 CV) e l’inedita versione Plug-In Hybrid, con potenza di sistema di 150 CV e batteria da 19,7 kWh. Tutti i motori sono accoppiabili al cambio automatico DSG, mentre peccato per gli interni fin troppo tecnologici, con tanti (troppi) tasti touch per gestire comandi di uso comune come il sistema di infotainment, il clima o i fari.
Auto per disabili, cosa guardare per fare la scelta giusta
Queste sono alcune delle scelte più popolari a livello di modelli delle auto per disabili nel 2026, ma cosa guardare per fare la scelta giusta? Innanzitutto, per scegliere l’automobile più adatta alle proprie esigenze bisogna informarsi con attenzione su quali siano le possibilità per le proprie esigenze. Definire le proprie esigenze personali, infatti, non è un capriccio, ma è un passo fondamentale per fare una scelta consapevole.
Negli ultimi anni, infatti, si sono diffuse a macchia d’olio aziende, tecnologie e persino sezioni dedicate delle Case automobilistiche (come, ad esempio, Stellantis Autonomy) che aiutano coloro che hanno bisogno di un aiuto e di un supporto a trovare la soluzione perfetta per le proprie necessità. Ci sono, ad esempio, diversi interventi che possono essere fatti per migliorare l’accessibilità al veicolo come rampe, sollevatori e soluzioni che permettono di posizionare la carrozzina all’interno dell’auto anche come sedile di guida. In più, ci sono adattamenti alla guida che permettono a sempre più persone di accedere alla mobilità personale.
Se, infatti, una volta erano disponibili “solo” i comandi manuali per freno e acceleratore, oggi si stanno diffondendo comandi vocali per comandare, ad esempio, frecce o selettore del cambio, oppure dei veri e propri joystick che permettono a persone tetraplegiche di guidare in autonomia. Tutte le aziende certificate e regolamentate, poi, realizzano delle conversioni completamente omologate, che permettono di circolare in totale sicurezza e nella conformità alle regole vigenti.
Per quanto riguarda, invece, i veicoli allestiti per il trasporto di persone con disabilità, che quindi non prevedono la guida diretta di una persona portatrice di handicap ma bensì della realizzazione di uno spazio dedicato per il trasporto sicuro e omologato, anche in questo caso è fondamentale avere in mente con chiarezza le proprie esigenze. Ci sono, infatti, soluzioni di trasporto “classiche”, con la rampa posteriore che permette di salire a bordo dal portellone posteriore, o tecnologie più moderne, con carrucole e piccole gru che posizionano la persona all’interno della vettura. In ogni caso, è sempre importante mette in chiaro i requisiti fondamentali, e avere in mente che queste, in un futuro, possano cambiare.
Auto per disabili usate, come cercarle e trovare quella giusta
Nonostante, quindi, ogni vettura possa essere personalizzata e adattata alle diverse esigenze, non è obbligatorio acquistare un’auto per disabili nuova. Certamente, la possibilità di acquistare un’auto nuova permette di adottare tutte le conversioni di cui si ha bisogno senza dover scendere a compromessi. Ad aiutare l’acquisto, poi, ci sono anche le agevolazioni fiscali, coperte dalla Legge 104, che permettono di avere l’esenzione dal pagamento del passaggio di proprietà e del bollo, l’IVA agevolata al 4% e di avere una detrazione IRPEF del 19% (per un tetto massimo di spesa di 18.075,99 euro).
Nonostante ciò, è possibile acquistare auto per disabili usate nel 2026, e la ricerca si può fare anche attraverso AutoScout24. Quando si cerca un’auto sul portale, infatti, è sufficiente cliccare su “Ricerca Avanzata”, scorrere verso il basso nella sezione dedicata alla dotazione e spuntare la voce “Adatta a portatori di handicap”. Al momento, non è presente la possibilità di specificare il tipo di adattamento che si cerca, ma in questo modo si possono cercare automobili già adattate. Non è facile, però, trovare auto veramente adattate, in quanto in questa “famiglia” rientrano anche vetture che possono fare da base per la conversione, più che vere e proprie auto già convertite. Nonostante questo, con una ricerca approfondita si possono trovare dei veri affari anche sui siti di compravendita di auto come AutoScout24.
Per il resto, è possibile acquistare un’auto usata non convertita e poi modificarla in un secondo momento da uno specialista nell’adattamento di automobili all’utilizzo da parte di portatori di handicap. Sebbene, infatti, spesso si senta dire che solo le auto nuove possono e dovrebbero essere convertite, anche chi ha un’auto più datata può adattarla al proprio utilizzo senza problemi. Se, però, si ha intenzione di guidare l’automobile, è necessario prendere la patente B speciale. Prima di essere abilitati alla guida di questo tipo di veicoli, infatti, è necessario prenotare una visita dalla Commissione Medica Locale (il CML) della propria ASL.
In questa visita, saranno i medici a valutare se si possiede l’idoneità psicofisica alla guida e, in base alle necessità del paziente e della patologia, prescriveranno quali saranno gli adattamenti da effettuare sul veicolo. Dopo aver ottenuto il certificato, ci si può iscrivere alla scuola guida, sostenere l’esame di teoria se non si ha già una patente valida e, infine, sostenere un esame di pratica con gli adattamenti prescritti dal CML. Una volta superato l’esame, verrà rilasciata la patente B speciale, che riporta tutti i codici degli adattamenti obbligatori per l’individuo. Questi adattamenti vanno aggiunti anche sul Documento Unico di Circolazione, l’ex-libretto, e collaudati sull’auto che si andrà ad utilizzare, nuova o usata che sia.


