Recensione Opel Mokka: com’è fatta, pro e contro

La Opel Mokka ha rappresentato uno dei più grandi successi commerciali del marchio tedesco negli ultimi anni.

Lanciata nel 2012, la prima generazione ha conquistato rapidamente il pubblico europeo grazie un design riuscito e, soprattutto, alle sue forme da SUV capaci di offrire il giusto mix tra comfort e praticità. Se questa prima generazione nasceva dalla collaborazione con GM, tanto che veniva venduta anche in America con il Marchio Buick, tutto cambia con il lancio della seconda generazione nel 2020.

Nel 2020, un anno prima della fusione tra gruppo PSA nel quale, nel frattempo, era confluita Opel, e FCA, ecco la nuova Opel Mokka. Via la X, che nel frattempo aveva affiancato Mokka, per sposare un concetto di veicolo molto differente e in grado di influenzare la nascita di tutte le altre Opel degli anni seguenti. Mascherina con Opel Vizor, Pure Panel all’interno, dimensioni molto compatte, per la prima volta elettrica, la Mokka è oggi un crossover competitivo e dal design molto riuscito, offerto anche in versione ibrida. Condivide la piattaforma con le altre segmento B di Stellantis, quali la Peugeot 208 e la Lancia Ypsilon: con queste due, in particolare, condivide anche lo stabilimento di produzione di Saragozza, in Spagna.

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La Opel Mokka in 5 punti

  • Motorizzazioni – Tre le motorizzazioni offerte: benzina 1.2 turbo (130 o 136 CV, rispettivamente con cambio automatico e manuale), Mild Hybrid (1.2 145 CV e-DCT6) ed elettrica, con 406 km di autonomia nel ciclo misto WLTP e 156 CV che le permettono di scattare da 0 a 100 km/h in 9,0 secondi.
  • Design – Sul frontale spicca l’Opel Vizor, nome in codice per la mascherina che ingloba calandra e gruppi ottici. Le linee sono tese e le proporzioni compatte (4,15 metri di lunghezza), tetto a contrasto nero e ampie opzioni di personalizzazione.
  • Interni – Plancia Pure Panel con due display uniti (fino a 12 pollici la strumentazione e 10” infotainment), materiali moderni e sedili ergonomici certificati AGR.
  • Tecnologia – Compatibilità Apple CarPlay e Android Auto, introduzione di ChatGPT come assistente vocale, sistemi ADAS avanzati, illuminazione IntelliLux LED Matrix.
  • Prezzi – A partire da circa 26.400 euro per la versione base con cambio manuale e motore turbo benzina da 130 CV. L’ibrida 1.2 da 145 CV si posiziona a metà con un prezzo d’ingresso di 29.900 euro, per arrivare ai 36.700 euro dell’elettrica.

Com’è fuori

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Il design della nuova Opel Mokka vede una netta differenza tra ciò che è stato questo modello e ciò che è, anche e soprattutto in merito al cambio di piattaforma che ne ha stravolto l’aspetto. Sul frontale ha debuttato con Mokka l’Opel Vizor, un elemento stilistico che integra in un’unica superficie nera lucida sia i gruppi ottici sia la calandra, e con essa il logo del fulmine che, se nero come sull’allestimento GS, va quasi a sparire nell’insieme. I gruppi ottici anteriori possono essere dotati della tecnologia IntelliLux LED Matrix, una soluzione avanzata per migliorare la visibilità senza abbagliare gli altri utenti della strada. Il cofano scolpito e le linee tese delle fiancate donano al crossover un aspetto sportivo e dinamico.

Le proporzioni sono compatte con 4,15 metri di lunghezza, rendendo la Mokka un’auto versatile ma più adatta per l’uso cittadino più che come prima auto per famiglie. Ideale per una coppia, le carreggiate larghe e l’altezza non troppo sviluppata rispetto ad altri crossover le donano un aspetto molto sportivo. Scegliendo l’opzione del tetto a contrasto nero, si aggiunge quel tocco di personalità coadiuvato da cerchi in lega fino a 18 pollici. Dietro, il lettering Mokka nero e i gruppi ottici, molto sottili e sviluppati in orizzontale, contribuiscono a quel senso di impronta su strada decisa.

Vediamo, nel dettaglio, le dimensioni della Opel Mokka. Trattasi di un B-SUV dotato di un buon bagaglio, mentre lo spazio per chi siede dietro alla prima fila non è ampio, mentre è buona la visibilità:

  • Lunghezza: 4,15 metri
  • Larghezza: 1,78 metri
  • Altezza: 1,53 metri
  • Passo: 2,55 metri
  • Bagagliaio: 350-1.105 litri (Mokka elettrica: 310-1.060 litri)

Com’è dentro

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L’abitacolo della Opel Mokka si è rifatto lievemente il look dopo l’aggiornamento introdotto nella seconda metà del 2024, aggiornamento che tra le altre cose ha portato ChatGPT a bordo. Il design degli interni, fin dal lancio nel 2020, ha puntato sull’innovazione passando dal minimalismo. Se fuori l’esempio è l’Opel Vizor, dentro è stato il Pure Panel la vera innovazione: si tratta di una plancia digitale che unisce in un’unica cornice due schermi: uno per la strumentazione e uno per l’infotainment centrale, entrambi con diagonale da 10 pollici. L’interfaccia del sistema di infotainment è pensata per essere intuitiva, oltre a supportare la connessione wireless di Apple CarPlay e Android Auto, coadiuvata dall’intelligenza artificiale ChatGPT che assiste il guidatore e i passeggeri semplicemente chiedendo informazioni all’assistente vocale.

I sedili, disponibili con certificazione AGR, offrono ottimo supporto lombare e comfort anche nei viaggi lunghi. La Mokka non si distingue per la sua spaziosità, anche perché i limiti dati dalla lunghezza non lo permetterebbero. non è il crossover più spazioso della categoria, ma ospita comodamente quattro adulti, con un bagagliaio da 350 litri (310 litri per la Mokka Electric), ampliabile abbattendo i sedili posteriori.

Sono presenti numerosi vani portaoggetti, una consolle centrale ben organizzata e opzioni come la ricarica wireless per smartphone. L’illuminazione interna può essere a LED, con luce bianca per illuminare gli interni. Presente, infine, il clima bizona, il navigatore integrato e l’impianto audio.

Come si guida la Opel Mokka: differenze tra ibrido, benzina ed elettrico

Di base tutte le versioni termiche e ibride della Opel Mokka condividono il 1.2 tre cilindri sovralimentato, con alcune differenze.

Termico: benzina 1.2 136 CV con cambio manuale a 6 rapporti, 1.2 130 CV con cambio automatico a 8 rapporti: è il motore d’ingresso, accelera da 0 a 100 km/h in 8,9 secondi e permette di toccare una velocità massima pari a 208 km/h. Non solo è il motore entry level ma anche il più parco tra i due termici: dichiara 5,6-5,7 l/100 km nel ciclo combinato WLTP. eggero e diretto, adatto a chi ama la guida tradizionale. A questo si affianca l’unità con cambio automatico, dove i cavalli scendono da 136 a 130. L’automatico non è da confondere con l’e-DCT6 dell’unità ibrida. Qui si tratta dell’AT8, i cui consumi si attestano su una media di 6,1-6,2 l/100 km.

Benzina 136 CV Hybrid con automatico e-DCT6: qui entra in gioco un sistema mild hybrid 48V che supporta il motore termico con un’unità elettrica integrata nella trasmissione. Il cambio e-DCT6 (doppia frizione a 6 marce) offre cambiate più rapide e fluide rispetto all’AT8, che è un convertitore di coppia dalle cambiate meno repentine. La marcia elettrica pura è possibile a bassa velocità per brevi tratti, migliorando consumi e comfort.

Mokka elettrica: motore da 156 CV, coppia immediata e silenziosità totale, con un’autonomia fino a 406 km WLTP. Il baricentro basso dato dalla batteria migliora la stabilità in curva.

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Gli ADAS e la sicurezza

Parlando della sicurezza del B-SUV franco-tedesco, ora la gamma si divide in due semplici allestimenti, Edition e GS, con il primo già molto ben equipaggiato e con il secondo che completa la dotazione, pacchetti e optional a parte. Di serie vengono proposti anche i sensori di parcheggio posteriori. Su Mokka Edition è presente il Safety Pack, che include:

  • Riconoscimento segnali stradali avanzato
  • Cruise Control con limitatore velocità
  • Lane Keep Assist
  • Driver Attention Alert
  • Frenata d’emergenza con rilevamento pedoni

Il pacchetto Sight&Light Pack, invece, include:

  • Sensore automatico luci e pioggia
  • Abbaglianti con regolazione automatica

Salendo all’allestimento GS, entra di serie il Rear Park Assist con telecamera a 180°, mentre rimangono esclusi, quindi si pagano a parte, il Tech Pack, proposto a prezzi diversi, con una differenza di 500 euro, a seconda dell’allestimento. Quest’ultimo include l’Adaptive Cruise Control (con Stop&Go sui cambi automatici), il monitoraggio dell’angolo cieco e i sensori di parcheggio anteriori. Sulla GS il Tech Pack va a includere anche i fari LED Matrix.

Presenti diversi airbag tra cui quelli a tendina laterali oltre ai classici anteriori.

Perché scegliere la Opel Mokka e perché no

Nel panorama dei B-SUV o crossover che dir si voglia, la concorrenza è ardua ma Opel Mokka risponde con un design molto personale e distintivo, nonché con una dotazione tecnologica, tra cui i fari a matrice di LED molto rari in questo segmento, che ne sono la prima dimostrazione.

In aggiunta, dopo l’addio al Diesel ormai sparito da questo segmento vanta una buona gamma di motorizzazioni capace di accontentare chi preferisce una scelta più conservativa come può essere un motore vispo come il 1.2 turbo benzina da 136 CV abbinato al cambio manuale a 6 rapporti sia chi preferisce l’ibrido che, pur costando di più, abbassa i consumi e permette anche di viaggiare a emissioni zero. Infine, la versione elettrica offre autonomia e tempi di ricarica competitivi (fino a 100 kW in corrente continua), mentre le versioni termiche restano una scelta affidabile per chi non ha ancora accesso a infrastrutture di ricarica o non dispone di una wallbox domestica.

Tuttavia, non è la più spaziosa del segmento e alcune rivali offrono bagagliai più capienti o interni più ariosi, ad esempio Alfa Romeo Junior che tocca i 400 litri o Ford Puma grazie al suo Megabox. Anche il prezzo della Mokka Electric, pur competitivo per un’elettrica, può risultare alto rispetto alle versioni termiche equivalenti. L’arrivo della Mokka GSe, solo elettrica e con 280 CV, la fa subito apparire auto di nicchia laddove Opel vanta una tradizione sportiva di livello.

In sintesi, la Opel Mokka è una scelta equilibrata e di carattere nel panorama dei B-SUV, capace di distinguersi per stile e tecnologia, pur con qualche compromesso in termini di spazio e prezzo rispetto ad alcune concorrenti dirette.

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