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Lotus Esprit

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Pro

  • Motore
  • Design

Contro

  • Pericolosità

Lotus Esprit in sintesi

Qui trovi una panoramica generale dell’auto Lotus Esprit inclusi i dati relativi alle caratteristiche principali, alla motorizzazione, all’equipaggiamento e altre informazioni utili relative al modello dell’auto. Leggi di più

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*Prezzo più basso su AutoScout24 nel mese scorso

Lotus Esprit: dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti

Se uno pensa ad una Lotus, una delle prime che vengono in mente è la Esprit un modello iconico per gli anni 70 che è stata realizzata in poco meno di 10.000 esemplari. Le origini del modello risalgono alla show-car "Silver Car" su base Lotus Europa disegnata da Giorgio Giugiaro al Salone di Torino del 1972. Il 1° prototipo in vetroresina siglato M70 fu curato a Torino da alcuni tecnici inglesi tra cui Oliver Winterbottom, Mike Kimberley e Colin Chapman. Il 2° prototipo fu completato nel 1973, dotato di un motore 2 litri 16V in lega d'alluminio, di 140 CV, già usato dalla Jensen-Healey, primo progettato all'interno della casa da Tony Rudd. Per essere montato sulla Esprit fu migliorato nella lubrificazione e nella riduzione delle emissioni. Leggi di più

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Il cambio era quello dalla Citroen SM, collegato alla sua leva grazie ad un'asta per la selezione e un cavo per il movimento. Questo componente si dimostrò complesso e "infrangeva ogni legge d'ingegneria" secondo gli uomini della marca, tuttavia funzionò. La Lotus s'impegnò perché la vettura fosse pronta per il Natale 1974. Le linee della Lotus Esprit sono da vera icona di stile, basse, taglienti ed in grado di regalare emozioni anche solo al primo sguardo. Tutto si può dire fuorché sia brutta, la firma stilistica anni 70 è lì in bella mostra, ovvero i proiettori anteriori a scomparsa che sono in grado di piacere ad un bambino per la loro spontaneità nel meccanismo. La bellezza unica e rara della Lotus Esprit è stata immortalata anche da diversi modellini da collezione che ne rendono unica la Esprit.

Scopriamo dimensioni, interni, motori, concorrenti e prezzi della Lotus Esprit.

Dimensioni Lotus Esprit

Le dimensioni della Lotus Esprit sono:

  • lunghezza 4,19 metri
  • larghezza 1,85 metri
  • altezza 1,12 metri
  • passo 2,44 metri

La Lotus Esprit, come ogni Lotus sa fare, è in grado di regalare emozioni uniche, non solo livello motoristico, ma anche estetico Lotus è capace di coniugare lo stile di una gran turismo con la sportività di una vettura da gara di prim’ordine. Guardando una Lotus Esprit si capisce subito il capolavoro fatto al design dell'anteriore, come ad esempio il paraurti che risulta essere a pochissimi centimetri da terra come se volesse mangiare l’asfalto. Il tutto per lasciare posto ad un cofano unico che regala linee pulite e precise con i famosissimi gruppi ottici a scomparsa che erano tipici degli anni 70 e che ancora oggi fanno battere il cuore di molti appassionati che hanno la fortuna di vederne una, anche se il primo modello è del 1976. Lateralmente troviamo una matita dolce che però accentua al massimo le linee della Esprit.

Anche in questo caso grande attenzione è stata posta all’aerodinamica ed ai flussi d’aria, basta guardare la compattezza del parafango posteriore che si presenta come un lamierato unico e chiuso. Chiudono cerchi da 16” con canale differenziato e disegno a stella che rimangono una vera icona di stile e che ancora oggi sono il simbolo di un’epoca. Per quanto riguarda il posteriore non si può fare a meno di notare la coda prominente, poco più in basso sono presenti i gruppi ottici rettangolari che racchiudono nella fascia centrale la scritta Esprit. In mezzo ai fanali vi sono la targa e poco più in basso lo scarico che regala un sound unico e senza eguali.

Interni Lotus Esprit

Per gli interni della Lotus Esprit dimenticate schermi e altri ammenicoli vari, rappresenta infatti un tuffo nel passato quando le uniche cose erano un volante tre pedali ed un cambio rigorosamente manuale, e così è rimasta l’Esprit. Anche in quest’abitacolo è comunque possibile notare la cura del costruttore con linee sinuose e uniche dettate da una matita leggera, ma sempre in linea con i canoni stilistici del brand che è in grado di regalare sportività e lusso insieme. Il cruscotto è rivestito in pelle e spicca per la semplicità della linea tondeggiante. Davanti al lato guida è possibile vedere un volante tre razze che spicca per il colore nero e razze cromo. Subito dietro un contachilometri analogico dalla linea orizzontale segna i dati essenziali utili alla guida di questo bolide, ovvero chilometri, giri del motore e livelli vari.

Tutto è votato alla sportività e ci si siede davvero coricandosi in terra. Al centro del tunnel imponente si trova il cambio manuale a cinque rapporti che è in grado di regalare emozioni uniche a tutti gli appassionati e non solo, dietro ci sono i tasti e i comandi principali della vettura. I due sedili sono accoglienti e ottimi per due persone che vogliono correre in pista. Tutta la sobrietà anni 70 è concentrata li, basta veramente poco, ma fatto bene, per dare vita agli interni di questa vettura, nonostante la cura del dettaglio sia maniacale, compreso il fascino di vettura avvolgente.

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Motori Lotus Esprit

Parlando di una Lotus non si può non parlare di cosa si nasconde sotto al cofano, ovvero ciò che rappresenta il fiore all’occhiello della macchina che all’apparenza può sembrare piccolo ed innocuo, ma Lotus ci ha abituato a questa leggerezza proverbiale, per questo ha posizionato in posizione anteriore un 2.0 litri bialbero 16 valvole capace di erogare 157 CV a 6.850 giri con un carburatore a doppio corpo Dell’Orto. Il cambio era rigorosamente manuale a 5 rapporti posizionato sotto il cofano e collegato al motore tramite una frizione a doppio disco a secco ed è collegato ad una trazione posteriore da far impallidire chiunque.

L'avantreno riprendeva lo schema delle sospensioni della Opel Ascona a doppi bracci oscillanti. Al posteriore i bracci oscillanti inferiori erano gli stessi semiassi uniti ad un braccio di spinta scatolato. Dei 4 dischi freno, i posteriori erano inboard. All'interno la plancia raggruppava tutti gli strumenti, il volante era in plastica a 2 razze e l'aerazione dell'abitacolo insufficiente così come la visibilità posteriore. Nonostante tutto la vettura fu subito un successo.

Questo significa, in termini di scatto 0-100 km/h, un tempo di 5 secondi con velocità massima di 210 km/h. Nel 1978 venne lanciata la versione speciale per celebrare la vittoria del campionato mondiale di F1, caratterizzata dalla livrea nera con adesivi e scritte "World Champion" dorate lungo le fiancate; in stile John Player Special, storico sponsor della Lotus F1. Negli anni si sono affiancate anche versioni Turbo e V8 che ha hanno alzato di molto il prezzo e le versioni.

Prezzi Lotus Esprit

I prezzi della Lotus Esprit risultano essere i più disparati, dato che si trovano numerose vetture in circolazione di anni differenti, il chilometraggio e le possibilità di utilizzo di questa vettura fanno la differenza. Risulta infatti difficile collocarle un prezzo reale, soprattutto quando ormai i proprietari diventano più di due o essere rare da essere presenti solo nei migliori musei d’Europa.

La Lotus Esprit nei suoi anni di produzione garantiva optional unici e rari che ne modificano di molto i prezzi, inoltre le versioni benzina normali erano apprezzate per la sua sobrietà e longevità. Da ricerche di mercato è emerso che tra i 30.000 ed i 50.000 euro si può portare a casa una delle rarissime Lotus Esprit prima serie presenti in Europa, mentre sono necessari circa 60.000 euro per potersi mettere in garage una Lotus Esprit delle ultime serie. Queste vetture rappresentano la bellezza e la durezza delle Lotus d’altri tempi e che si susseguono ancor’oggi per attestarne la robustezza e l’unicità che solo una Lotus è in grado di dare. Sono vetture semplici in grado, senza tanti fronzoli, di essere riparati e di guadagnarsi la nomea di auto icone.

Lotus Esprit: concorrenti e conclusioni

Con un mito come la Lotus Esprit è difficilissimo parlare di concorrenti, data l’unicità e la longevità del mezzo, come la DeLorean DMC-12, la Ferrari 208 GTB e la Porsche 911 e l’Alfa Romeo SZ, che oggi sono considerate pezzi da collezione assai rari.

La Lotus Esprit rappresenta l’estrema sintesi dell’epoca di Lotus di voler realizzare una vettura da pista e sportiva in grado di unire, sportività, storia e abilità costruttive uniche nel suo genere, tanto da renderla un’icona inglese nel mondo amata da tutti e posseduta da pochissimi dati i costi che ha. Ad oggi sono rimasti pochi esemplari, ed i più belli sono stati battuti all’asta con cifre da capogiro o presso collezioni private.

FAQ

Che motore monta la Lotus Esprit?
La Lotus Esprit ha un motore 2.0 Litri da 157 CV.
Quante Lotus Esprit sono state prodotte?
Sono state prodotte poco meno di 11.000 unità di Lotus Esprit.
Quanti cavalli ha la Lotus Esprit V8?
La Lotus Esprit V8 ha 350 CV.

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