Le prime auto cinesi in Italia sono arrivate negli anni ’00, ottenendo un successo sotto le attese. Oggi le automobili di produzione cinese sono in netta ascesa, sia a livello di qualità dei modelli che di presenza sul mercato. Scopriamo quali sono tutte le auto cinesi in Italia in vendita.
L’industria automobilistica cinese potrebbe sembrare una novità degli ultimi anni, ma in realtà nella Repubblica Popolare si producono auto dal 1958. Se, infatti, già dopo la nascita della Repubblica Popolare Cinese nel 1949 sono stati prodotti veicoli commerciali e militari di produzione sovietica, la prima automobile di grande serie prodotta in Cina è la Dongfeng CA71, un’auto prodotta dalla First Automotive Works (la FAW) con una carrozzeria basata sulla Simca Vedette, mentre telaio e motori sono direttamente derivati dalla Mercedes W120.
Nonostante il piano economico e sociale del “Grande Balzo in Avanti” messo in piedi da Mao Zedong e da Deng Xiaoping per dare nuova vita alla giovane Cina, l’industria automobilistica del Dragone ha impiegato diversi decenni per arrivare al ruolo di protagonista che ha oggi.
Se, infatti, negli anni ’60 e ’70 le auto cinesi erano semplici versioni rimarchiate, o modificate, di veicoli di origine e produzione sovietica (con poche eccezioni, come le lussuose Hongqi), negli anni ’80 e ’90 sono stati i costruttori occidentali a fornire modelli un po’ datati da produrre in Cina. Tra i pionieri della produzione in loco di modelli di origine occidentale c’è Volkswagen, che nel 1983 ha lanciato l’auto più venduta nella storia cinese, la berlina Santana, che è stata prodotta ininterrottamente fino al 2013 da quella che oggi è la SAIC Motors.
Oltre a Volkswagen, poi, tra i brand che si sono concentrati sulla produzione in Cina si contano anche Buick, Peugeot, Suzuki, Citroen e Jeep, mentre dagli anni ’00 i brand cinesi, forti del know-how e dell’esperienza acquisita producendo vetture in joint-venture con le Case occidentali, i brand locali hanno cominciato ad avere le capacità per produrre dei modelli in autonomia, iniziando anche l’importazione fuori dai confini nazionali. La prima auto cinese In Italia commercializzata ufficialmente è stata il SUV Great Wall Hover, lanciato nel 2006.
Dopo quel primo tentativo, poi, nacquero due principali famiglie di auto cinesi: quelle commercializzate con i marchi cinesi d’origine, come ad esempio BYD, Leapmotor e Omoda, e i marchi italiani che importano e modificano leggermente modelli di origine cinese, come le DR, Cirelli ed EMC. Oggi ci sono ben 18 Case automobilistiche che commercializzano modelli di produzione cinese. Scopriamo allora tutti i modelli di auto cinesi in Italia nel 2025 e i prezzi.
Come anticipato in apertura, i modelli di auto cinesi in Italia nel 2025 sono prodotti da 18 brand, dalla ben nota BYD alla italo-anglo-cinese Tiger, che fa parte del Gruppo DR. Proprio per questo, prima di conoscere meglio questi modelli è bene capire meglio quali siano le tipologie di auto cinesi: quelle prodotte da Case che arrivano in via ufficiale in Italia, e quelle i cui diritti vengono acquisiti da aziende italiane o europee, e partendo da modelli già esistenti propongono una versione riveduta e corretta con il loro brand.
Iniziamo proprio da questa seconda famiglia di modelli, quella delle auto cinesi “rimarchiate”, dove il principale rappresentante è DR. Il marchio DR, fondato nel 2006 a Macchia d’Isernia dall’imprenditore Massimo di Risio, è stato il primo a portare sul mercato questa forma di business, importando vetture di produzione Chery e personalizzandole nello stile e in altri dettagli. Oggi dal marchio DR è nato un vero e proprio Gruppo con ben 5 marchi: oltre a DR stessa, infatti, dal Molise provengono anche EVO, ICH-X, Sportequipe e Tiger, quest’ultimo marchio di origine inglese ma ora diventato (un po’) italiano.
A seguire le orme di DR ci sono altri marchi di auto cinesi in Italia, nel 2025 diventati più numerosi come Cirelli ed EMC, ai quali si aggiungono i produttori “originali” delle vetture cinesi. L’altra grande famiglia di marchi cinesi, infatti, è composta dalle Case costruttrici che arrivano in forma ufficiale in Europa come ad esempio BYD, DFSK,
Leapmotor o le aggressive Omoda e Jaecoo, “braccio armato” del colosso Chery in Europa. A queste, poi, si aggiungono un’altra categoria di Case, rappresentate da brand di origine o provenienza europea ma completamente gestiti e controllati da colossi cinesi. Un esempio lampante di questa tipologia di automobili è rappresentata da MG, che dal 2006 è in mano cinese e dal 2012 è all’interno del Gruppo SAIC, che ha reso il celebre brand inglese il suo marchio per i mercati internazionali. Nella stessa direzione vanno le “cugine” Lynk & Co e Polestar, entrambe collegate a Volvo (e con quartier generali in Svezia) ma interamente controllate e gestite dal Gruppo Geely, con produzione di tutti i suoi modelli su suolo cinese.
Infine, vanno citati anche marchi che sono di proprietà, parziale o totale, cinese, o che hanno vetture prodotte in collaborazione con una Casa del Dragone, ma che non possono essere considerate produttori di auto cinesi a tutti gli effetti. Il principale esempio è rappresentato da Smart, controllata al 49% da Geely e con tutti i suoi modelli prodotti in Cina, ma ancora legata a Mercedes-Benz (che ne possiede il pacchetto di maggioranza). Un altro esempio è quello di Lotus, anche lei posseduta, ma al 100%, dal Gruppo Geely, ma che con la sua Emira termica prodotta ancora a Hethel, in Gran Bretagna, ha ancora una forte anima inglese.
Anche Mini ha stabilito una collaborazione con Great Wall per la produzione della sua Mini Cooper elettrica, costruita proprio in Cina, ma il brand di Oxford è ancora britannico. Scopriamo allora quali sono tutti i modelli di auto cinesi nel 2025 “legittime”, da BYD a Tiger.
BYD
Il colosso delle auto elettrificate BYD è una delle principali Case automobilistiche cinesi. Nata nel 2003 dalla BYD Company, la divisione BYD Auto ha lanciato il suo primo modello, la Flyer, nel 2005, e la sua prima automobile originale, la F3, è arrivata sempre nel 2005 ed è stata capace di ottenere un immediato successo permettendo al colosso di Xian di inziare il suo processo di ascesa.
Fin dai primi anni, BYD ha puntato sulle vetture elettrificate, lanciando la sua prima ibrida, la F3DM, nel 2008, e poi la sua prima elettrica, la e6, nel 2009. Oggi, BYD è un colosso in grado di vendere nel 2024 oltre 4,3 milioni di auto in tutto il mondo, ed è approdata nel 2023 in Europa, Italia compresa, con una gamma sempre più interessante ed interamente elettrificata. L’offerta di BYD si concentra su piccole compatte, berline filanti e SUV spaziosi, con un modello ibrido, la Seal U DM-i, e ben 9 elettriche, dalla piccola Dolphin Surf al SUV da 5 metri Tang, passando per la stessa Seal U elettrica. Questi sono, quindi, tutti i modelli di auto cinesi 2025 di BYD venduti in Italia:
Il marchio Cirelli è molto giovane: è nato in Lombardia nel 2022, e utilizza lo stesso modello di business visto con il Gruppo DR, ovvero prendere modelli già venduti in Cina e importarli, con piccole differenze, anche in Italia. Rispetto a DR, però, il marchio Cirelli non si è legato ad un brand in particolare, scegliendo i modelli da importare secondo le esigenze del mercato. Per questo, l’offerta di auto di Cirelli è molto variegata, con modelli di origine SWM, Dongfeng, DFSK o Forthing.
Questo rende piuttosto complicata la posizione di Cirelli, che infatti ha una gamma formata anche da modelli che possono essere acquistati con altri marchi. La Cirelli 2, ad esempio, è derivata dalla DFSK Glory 500, regolarmente in commercio anche in Italia, mentre è emblematico il caso della Cirelli 5, venduta anche da EVO come EVO 6 e, soprattutto, anche da Forthing, la “creatrice” del modello, che la vende in Italia come Forthing Friday. Scopriamo, quindi, quali sono i modelli di auto cinesi nel 2025 vendute da Cirelli:
Cirelli 1
Cirelli 2
Cirelli 3
Cirelli 4
Cirelli 5
Cirelli 7
Cirelli 8
Cirelli Sport Coupé
DFSK
Tra i modelli di auto cinesi del 2025, DFSK è uno dei brand più curiosi. I modelli del Gruppo cinese Dongfeng Sokon, infatti, sono stati venduti per diversi anni in Italia dall’importatore toscano Giotti Victoria, ma da qualche anno è entrata in campo la Casa cinese, che è entrata in via ufficiale sul mercato italiano. Curiosa anche la questione nome: in patria, infatti, diversi modelli del brand DFSK sono commercializzati con il marchio Fengon, e su alcuni di essi questo nome è ancora visibile sia sulla carrozzeria che all’interno.
Curiosità a parte, il marchio DFSK è specializzato nella produzione di SUV e crossover, tutti a trazione anteriore, con dimensioni crescenti, dalla compatta DFSK Glory 500 (come detto, vneduta anche da Cirelli come Cirelli 2) alla più grande e raffinata DFSK E5, primo modello ibrido della Casa commercializzato anche in Italia nonché automobile ibrida Plug-In più economica del listino nazionale. Sono questi, quindi, i modelli di DFSK venduti in Italia:
DFSK Glory 500
DFSK Glory 580
DFSK Glory 600
DFSK Glory F5
DFSK E5
DR
Per anni il brand di origine cinese più popolare in Italia, DR è una Casa che ha anticipato tutti di diversi anni, introducendo per prima un modello a marchio italiano ma di produzione cinese. Nel 2007, infatti, la giovanissima Casa fondata nel 2006 dall’imprenditore molisano Massimo di Risio lanciò il suo primo modello, il SUV DR 5. Derivato dalla Chery Tiggo, la DR 5 ottenne un sorprendente successo, con decine di migliaia di esemplari venduti in tutto il Paese, serrando una stretta collaborazione con la cinese Chery che dura ancora fino ad oggi.
Dopo qualche anno di stallo, dal 2020 in poi DR è cresciuta a dismisura, creando un vero e proprio Gruppo con 5 brand e migliorando la propria offerta con modelli più moderni e ricercati. Oggi, DR vuole essere più di un brand cinese low-cost, proponendo veicoli completi a prezzi interessanti. Nel 2023 è arrivata anche la prima elettrica a marchio DR, la piccola 1.0 EV, mentre tutti gli altri modelli sono dei crossover, dalla piccola 3.0 alla voluminosa 7.0, senza dimenticare il grande pick-up PK8. Sono questi, quindi, i modelli di auto cinesi 2025 di DR in Italia:
La Eurasia Motor Company, o EMC, è stata a lungo l’importatore ufficiale dei marchi Great Wall, Haval e non solo, proponendosi come punto d’incontro tra Cina ed Europa. Dal 2022, con la Wave 3 (diventata oggi la EMC Sei), EMC è diventato un marchio indipendente, prendendo, un po’ come visto con Cirelli, i modelli cinesi più interessanti e personalizzandoli per il nostro mercato.
Anche EMC ha la sua elettrica, la piccola Yudo, mentre il resto dell’offerta è rappresentato da modelli di origine Lifan (come la Quattro, derivata dalla Lifan X3, o la Sette, gemella della Livan X6 Pro) e Cowin, come la EMC Sei derivata dalla Cowin Showjet Pro (a sua volta, versione personalizzata della Chery Tiggo 5x, ovvero il modello da cui deriva la DR 5.0). Molto interessante è, invece, l’ultimo modello aggiunto alla gamma, la 212: si tratta della versione a marchio EMC della BAW 212, un fuoristrada storico in Cina capace di avere grandi capacità nella guida offroad. Sono questi, quindi, i modelli di auto EMC in Italia:
EMC Quattro
EMC Yudo
EMC Sei
EMC Sette
EMC 212
EVO
Il primo marchio “derivato” da DR è stato EVO, lanciato nel 2020 come il lato più pragmatico e abbordabile della famiglia DR. In realtà, la creazione del marchio EVO ha permesso a DR di spaziare un po’ dal marchio Chery, offrendo anche altre auto di origine cinese di brand differenti. Nello specifico, ad esempio, il modello di debutto del marchio EVO, la EVO 3, è una versione rimarchiata della compatta Jac Refine S2, disponibile al debutto anche in variante completamente elettrica, la prima del Gruppo DR.
Oltre alla EVO 3, anche la più grande EVO 4 deriva da un modello JAC (nello specifico, la Refine S3), così come il SUV da 4,80 metri EVO 7 (derivato dalla JAC JS8), mentre anche EVO offre una versione con il suo brand del pick-up venduto da DR, il Cross 4. C’è, infine, spazio per altri tre modelli, il SUV EVO 5 (derivato dalla Beijing X3), la EVO 6, versione rimarchiata della Forthing Friday (e quindi della Cirelli 5) e del grande monovolume Spazio, derivato da un altro modello Forthing. Sono questi, quindi, i modelli di auto cinesi 2025 vendute da EVO in Italia:
EVO 3
EVO 4
EVO 5
EVO 6
EVO 7
EVO Spazio
EVO Cross 4
Forthing
Il marchio cinese Forthing è parte del colosso cinese Dongfeng, della quale fa parte DFSK, e dal 2024 è approdato in Italia con una serie di veicoli dallo stile moderno e dall’ottimo livello tecnologico, almeno sulla carta. I due modelli di lancio, infatti, sono già presenti in Cina con discreto successo, e sono il SUV Friday e il multispazio U-Tour, con la promessa di ampliare la gamma nei prossimi anni seguendo il successo del brand.
La grintosa Forthing Friday, ad esempio, è proposta anche dai brand EVO e Cirelli, ma solo la versione “originale” è disponibile con ben quattro alimentazioni: benzina, benzina-GPL, Full Hybrid e anche in versione completamente elettrica. La grande monovolume U-Tour, invece, non è proposta in versione ibrida né tantomeno elettrica, ma offre grande spazio e 7 posti con uno stile personale e una buona dose di tecnologia. Sono questi, quindi, i modelli Forthing commercializzati in Italia:
Forthing Friday
Forthing U-Tour
Foton
Foton è un marchio che fa parte del Gruppo BAIC, un altro dei colossi dell’automobile cinese, e arriva in Italia per proporre dei pick-up dallo stile vistoso ma con una meccanica classica e robusta. Nel dettaglio, il modello di Foton più piccolo, il Tunland G7, è caratterizzato da una vistosa calandra anteriore esagonale con un enorme logo Foton cromato al centro. Questo pick-up da 5,34 metri ha dimensioni simili ai modelli più comuni in Europa, un vigoroso motore Diesel e la trazione integrale, inseribile manualmente o a controllo automatico a seconda delle versioni, dall’ottima motricità nei momenti difficili.
Al suo fianco, poi, c’è un pick-up che si ispira, nello stile e nelle dimensioni, ai grandi “truck” americani, il Tunland V9. Lungo 5,61 metri, largo quasi 2,10 metri e con un enorme calandra anteriore, il Tunland V9 vuole dimostrare che i pick-up cinesi non devono per forza essere una rinuncia a livello di spazio, dimensioni e tecnologia. È anche disponibile unicamente con un 2.0 turbodiesel dotato di sistema Mild Hybrid, diventando così uno dei pochissimi pick-up con motore ibrido. Sono questi, quindi, i modelli di auto cinese 2025 commercializzati in Italia da Foton:
Foton Tunland G7
Foton Tulnand V9
ICH-X
Altro brand del Gruppo DR, ICH-X è nato con importanti difficoltà a livello di nome. Ha infatti debuttato nel 2023 come ICKX, un nome che richiamava quello del mitico pilota belga Jackie Ickx, per poi diventare solamente “X” e prendere, nel 2024, la sua attuale nomenclatura. Dititure e loghi a parte, ICH-X è un brand dedicato a modelli fuoristrada robusti e rudi, con uno stile squadrato, trazione integrale e motori turbo vigorosi.
Il primo modello a marchio ICH-X è stato il K2, derivato dalla Beijing BJ40 Plus e disponibile con motore 2.0 turbodiesel, telaio a longheroni, trazione integrale inseribile e marce ridotte, mentre lo stile richiama parecchio il Jeep Wrangler. L’ultimo modello della Casa è il SUV K3, versione “italiana” della Jetour T2 e che, rispetto al K2, ha telaio con scocca portante, trazione integrale permanente e un potente motore 2.0 turbobenzina da 245 CV, che unito all’assenza delle ridotte e di sospensioni raffinate (dietro sono Multilink) fa capire un’impostazione più stradale di questo veicolo. Ecco, quindi, i modelli ICH-X venduti in Italia:
ICH-X K2
ICH-X K3
Jaecoo
Arriviamo così ad una delle Case di modelli di auto cinesi del 2025 più apprezzate a livello europeo, Jaecoo. La Casa cinese fa parte, insieme ad Omoda, del Gruppo Chery, e con il marchio Omoda forma un mini-Gruppo, noto come Omoda&Jaecoo, che promette di portare le auto cinesi ad un livello superiore. Tra i due, Jaecoo è il brand più tecnologico e ricercato, con modelli dallo stile personale, interni curati e tecnologie all’avanguardia.
In Europa, poi, il suo primo modello, la Jaecoo 7, sta ottenendo un notevole successo, sia in versione termica con motore 1.6 turbo da 147 CV che in versione ibrida Plug-In, che ha portato al debutto il famoso sistema “Super Hybrid” di Chery. Alla Jaecoo 7 si aggiungono un SUV a 7 posti, la Jaecoo 8, e uno più compatto, la Jaecoo 5. Scopriamo, quindi, i modelli Jaecoo proposti in Italia:
Jaecoo 5
Jaecoo 7
Jaecoo 8
Leapmotor
Leapmotor è un brand molto interessante, a partire dalle modalità di arrivo in Europa. Al posto di affidarsi ad un importatore locale o a fare tutto da sola, la Casa cinese (uno dei pochi nomi indipendenti dai grandi colossi industriali) si è legata a Stellantis, con la quale ha siglato un accordo di collaborazione per la vendita e l’assistenza dei modelli venduti su suolo europeo.
Leapmotor è un marchio che produce principalmente vetture elettriche o ibride di tipo Range Extender, e ha una gamma che, nei prossimi anni, si espanderà con SUV di maggiori dimensioni, berline raffinate e crossover compatti. Oggi, l’offerta Leapmotor è formata dal SUV C10, disponibile sia in versione 100% elettrica che in versione REEV, con motore termico che fa da generatore di energia, e in futuro arriverà il SUV B10 e la berlina B01, senza dimenticare la piccola cittadina T03. Sono questi, quindi, i modelli Leapmotor in vendita in Italia:
Fondata nel 2016 per produrre modelli più giovani e tecnologici a partire dal know-how della svedese Volvo e arrivata in Italia nel 2021, Lynk & Co è un brand che si è fatto conoscere principalmente per la sua originale formula di utilizzo ad abbonamento mensile. Il suo primo modello, il SUV 01, poteva essere sia acquistato in maniera classica che noleggiato, con una formula d’abbonamento a costo fisso e senza vincoli, con la possibilità di poter cancellare il contratto ogni mese, per una formula simile a quella dei provider di intrattenimento come Netflix o Spotify.
Disegnate a Goteborg, in Svezia, e prodotte in Cina, se in patria sono stati lanciati diversi modelli come la berlina 03 (capace di correre, e vincere, nel campionato WTCR con la scuderia svedese Cyan Racing) o i SUV 06 o 07, per qualche anno il modello di punta della Casa è stato il crossover 01, dotato di meccanica di origine Volvo, di uno stile personale e di un’ottima qualità costruttiva. Oggi, alla 01 si aggiungono anche la compatta elettrica 02 e il SUV ibrido Plug-In 08, lungo oltre 4,80 metri ma capace di percorrere 200 km con una ricarica. Questi sono, quindi, i modelli di auto cinese 2025 prodotti da Lynk & Co:
Il marchio cinese più apprezzato e venduto in Italia è senza dubbio MG, segnando uno dei più interessanti fenomeni di rebranding degli ultimi anni. Lo storico marchio inglese, infatti, dopo il fallimento del Gruppo MG Rover nel 2005 è stato acquisito, un anno dopo, dalla cinese Nanjing, passata poi nel 2011 sotto il controllo del colosso SAIC Motor. Nonostante la sua anima British e il suo passato di auto sportive economiche e leggere, SAIC ha cominciato nel 2011, con il lancio della prima MG nuova nel Regno Unito, la MG6, un processo di trasformazione del brand, che oggi punta su modelli dall’ottimo rapporto qualità-prezzo, proposte elettrificate e, dal 2024, sul ritorno di modelli sportivi elettrici.
Il buon lavoro di MG è testimoniato dai suoi risultati, che nel 2024 parlano di oltre 40.000 unità vendute solo in Italia e di una quota di mercato del 4,x %. Oggi, i modelli di punta della Casa sino-britannica sono la compatta MG 3, l’elettrica MG 4, l’ottimo SUV ZS, disponibile sia nella sua versione più moderna che nell’abbordabile variante Classic, e la prima sportiva dall’addio alla MG TF, la MG Cyberster, un’elettrica scoperta a due posti con potenze fino a 510 CV. Sono questi, quindi, i modelli di auto MG venduti in Italia:
Controparte di Jaecoo, Omoda è un marchio che come il gemello ha attaccato con una certa aggressività il mercato italiano, offrendo SUV e crossover dai contenuti ricchi a prezzi concorrenziali. Il primo modello della Casa cinese, la Omoda 5, fa capire le intenzioni del brand: è un SUV dallo stile aggressivo e sportivo, con un abitacolo spazioso e tecnologico (anche se la tecnologia, come sulla cugina Jaecoo 7, è ancora un po’ acerba) e un rapporto qualità-prezzo decisamente interessante.
Alla Omoda 5 “normale”, poi, si è aggiunta l’inedita versione elettrica, mentre nel 2025 ha debuttato il secondo modello del marchio, la Omoda 9. Questo è un SUV da oltre 4,70 metri con un sistema ibrido molto interessante, denominato Super Hybrid, che punta ad offrire un’autonomia da auto normale con prestazioni sportive, grazie anche al powertrain con un motore termico e tre elettrici che porta il totale a 537 CV. Questi sono, quindi, i modelli di auto cinese 2025 venduti in Italia da Omoda:
Come Lynk & Co, anche Polestar ha un’anima svedese, anche se in questo caso si tratta di un vero e proprio brand scandinavo. Polestar, infatti, è stata per anni la divisione sportiva di Volvo, prima attiva come elaboratore indipendente e poi, dal 2014, di proprietà del marchio Volvo. Dopo aver personalizzato e “incattivito” diversi modelli della Casa di Goteborg, nel 2019 Polestar è diventata un marchio a sé, concentrandosi sulla produzione di automobili elettrificate moderne, minimali ma raffinate e ricercate.
I primi due modelli, la Polestar 1, una bellissima coupé ibrida Plug-In, e la successiva berlina 2, hanno delle vistose somiglianze con i prodotti di origine Volvo, ma oggi la gamma della Casa sino-svedese ha una sua personalità. All’ottima berlina 2, infatti, si aggiungono il SUV grande 3 e il crossover-coupé 4, che ha fatto parlare di sé per l’assenza di un lunotto posteriore in vetro, sostituito da una serie di telecamere. Questi sono, quindi, i modelli Polestar in vendita in Italia:
Quarto marchio del Gruppo DR, Sportequipe è un nome caro a Massimo di Risio: quando, infatti, l’imprenditore molisano era ancora un concessionario e importatore (è stato unico responsabile dell’importazione dell’esotico marchio americano Saleen in Italia), Di Risio corse nel Campionato Italiano Turismo con una Saleen S7 con il suo team, chiamato proprio Sportequipe. Da qui nasce questo brand, il più sportivo del Gruppo, che reimmagina in chiave più dinamica e prestazionale, ma anche più lussuosa e ricercata, i modelli DR.
La gamma Sportequipe, così, è formata dalle versioni sportive delle DR 5.0, 6.0 e 7.0, chiamate rispettivamente Sportequipe 5, 6 e 8, con queste ultime disponibili con powertrain ibrido Plug-In da 317 CV. A queste si aggiungono poi due SUV dallo stile ancora più sportivo derivate dal marchio Jetour del Gruppo Chery, la 6 GT (variante “italiana” della Jetour Dashing) e la 7 GTW (derivata dalla Jetour X70). Sono questi, quindi, i modelli di auto cinesi 2025 di Sportequipe:
Sportequipe 5
Sportequipe 6
Sportequipe 6 GT
Sportequipe 7 GTW
Sportequipe 8
SWM
Arrivato sul mercato nel 2024, il marchio SWM ha una storia molto particolare. Questa azienda nasce negli anni ’70 in Italia come produttore di motociclette con sede a Vimercate, vicino a Milano. Dopo il fallimento nel 1984, nel 2014 il Gruppo cinese Xinyuan rilevò il marchio, fondando un Centro Stile a Milano e la produzione a Chongqing, in Cina.
Oltre alla produzione di motociclette, la Speedy Working Motors ha cominciato, nel 2016, a produrre SUV e crossover, prima solo sul mercato cinese per poi espandersi anche in Europa, Italia compresa, con l’aiuto del Gruppo cinese Brillance Chineray. La produzione SWM si concentra su vetture a ruote alte, con SUV dallo stile piuttosto curato e un rapporto qualità-contenuti davvero interessante. Quattro, per ora, i modelli sul mercato, dalla più piccola G01 alla generosa G05. Sono questi, quindi, i modelli di SUV SWM venduti in Italia:
SWM G01
SWM G01F
SWM G03F
SWM G05
Tiger
Concludiamo questo viaggio tra tutti i modelli di auto cinesi nel 2025 in vendita in Italia con il più giovane della compagnia, Tiger. Presentato un po’ a sorpresa nel corso del 2024, Tiger è un marchio inglese attivo tra gli anni ’80 e ’90 nella produzione di kit car a tiratura molto limitata, “scovato” dal Gruppo DR per portare sul mercato dei modelli piuttosto grintosi e aggressivi.
Il primo modello di questa giovane Casa è la Tiger Six, un SUV da 4,60 metri prodotto sulla base della Beijing Mofang, caratterizzato da un potente motore 1.5 turbo da 177 CV, cambio doppia frizione, sospensioni indipendenti sulle quattro ruote e un’ottima dotazione tecnologica. In futuro dovrebbero arrivare poi altri due SUV, sempre di origine Beijing/Dongfeng, la Tiger Seven e la più grande Tiger Eight. Sono questi, quindi, i modelli Tiger in vendita in Italia:
Tiger Six
I prezzi delle auto cinesi in Italia nel 2025
Arriviamo così, dopo aver conosciuto tutti i modelli di auto cinesi in Italia nel 2025, a vederne nel dettaglio i prezzi, che sono piuttosto concorrenziali per tutti i modelli citati finora. Tra i prezzi delle auto cinesi 2025 in Italia, infatti, sono diverse le proposte sotto i 20.000 euro. Il modello più economico, però, è la EVO 3, che in versione base con motore 1.5 aspirato parte da 16.400 euro.
Tantissime, poi, le proposte tra 20.000 e 30.000 euro, mentre i modelli più ricercati di Case come, ad esempio, Polestar o Lynk & Co superano di slancio i 50.000 euro. L’auto cinese 2025 più costosa è infatti la Polestar 3, che in versione Long Range Performance da 517 CV arriva a costare, optional esclusi, quasi 100.000 euro. Sono questi, ricapitolando, i prezzi delle auto cinesi 2025 in Italia:
BYD Dolphin Surf, da 19.490 euro
BYD Dolphin, da 33.790 euro
BYD Seal, da 43.600 euro
BYD Han, da 70.940 euro
BYD Atto 2, da 29.990 euro
BYD Atto 3, da 38.790 euro
BYD Seal U, da 39.800 euro
BYD Sealion 7, da 47.400 euro
BYD Tang, da 72.950 euro
Cirelli 1, da 18.800 euro
Cirelli 2, da 23.800 euro
Cirelli 3, da 25.800 euro
Cirelli 4, da 30.800 euro
Cirelli 5, da 32.800 euro
Cirelli 7, da 34.800 euro
Cirelli 8, da 36.800 euro
Cirelli Sport Coupé, da 32.800 euro
DFSK Glory 500, da 17.988 euro
DFSK Glory 580, da 26.988 euro
DFSK Glory 600, da 29.588 euro
DFSK Glory F5, da 29.588 euro
DFSK E5, da 36.888 euro
DR 1.0 EV, da 18.900 euro
DR 3.0, da 18.400 euro
DR 5.0, da 19.900 euro
DR 6.0, da 25.900 euro
DR 7.0, da 41.900 euro
DR PK8, da 32.900 euro
EMC Quattro, da 17.700 euro
EMC Yudo, da 24.200 euro
EMC Sei, da 20.400 euro
EMC Sette, da 24.800 euro
EMC 212, da 39.900 euro
EVO 3, da 16.400 euro
EVO 4, da 17.900 euro
EVO 5, da 17.900 euro
EVO 6, da 29.900 euro
EVO 7, da 31.900 euro
EVO Spazio, da 30.900 euro
EVO Cross 4, da 29.900 euro
Forthing Friday, da 32.900 euro
Forthing U-Tour, da 33.900 euro
Foton Tunland G7, da 31.000 euro
Foton Tulnand V9, da 47.250 euro
ICH-X K2, da 51.500 euro
ICH-X K3, da 43.900 euro
Jaecoo 7, da 33.900 euro
Leapmotor T03, da 18.900 euro
Leapmotor C10, da 37.400 euro
Lynk & Co 01, da 40.995 euro
Lynk & Co 02, da 35.495 euro
Lynk & Co 08, da 52.995 euro
MG 3, da 16.990 euro
MG 4, da 30.790 euro
MG 5, da 34.490 euro
MG Cyberster, da 63.000 euro
MG ZS Classic, da 17.990 euro
MG ZS, da 20.490 euro
MG HS, da 27.490 euro
MG EHS, da 37.990 euro
MG Marvel R, da 42.690 euro
Omoda 5, da 26.900 euro
Omoda 9, da 51.900 euro
Polestar 2, da 55.800 euro
Polestar 3, da 85.900 euro
Polestar 4, da 66.900 euro
Sportequipe 5, da 33.900 euro
Sportequipe 6, da 46.500 euro
Sportequipe 6 GT, da 30.900 euro
Sportequipe 7 GTW, da 31.900 euro
Sportequipe 8, da 49.500 euro
SWM G01, da 23.990 euro
SWM G01F, da 26.990 euro
SWM G03F, da 19.990 euro
SWM G05, da 23.890 euro
Tiger Six, da 29.900 euro
FAQ
Il SUV medio Omoda 5 parte da 26.900 euro se scelto con il motore 1.6 T-GDI quattro cilindri turbo da 147 CV, cambio automatico doppia frizione a 7 marce e allestimento d’accesso Pure.
Ad oggi, in Italia ci sono 18 brand di auto cinesi, da BYD a Tiger. In futuro, dovrebbero arrivare altri brand come le attese Nio, XPeng e Xiaomi, nonché altre Case come Zeekr, Denza e YangWang.
Il marchio cinese Zeekr, che fa parte del Gruppo Geely e ha stretti legami con Polestar, Lynk & Co e Volvo, dovrebbe arrivare in Italia entro il 2026, con i suoi modelli elettrici ed elettrificati dallo stile originale e dall’atteso ottimo rapporto qualità-prezzo.