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Focus: Auto elettriche e ibride
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Le 5 auto Mild Hybrid che costano meno

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Tra le auto ibride presenti in commercio, le auto Mild Hybrid meritano di essere approfondite. La confusione infatti è tanta, e molti pensano che le 5 auto Mild Hybrid che costano meno siano delle vere e proprie ibride, in grado di percorrere strada a zero emissioni e con il motore termico spento.

La realtà infatti è molto diversa, e sebbene le auto Mild Hybrid siano decisamente valide, è bene non fare confusione e sapere cosa si acquista. Le automobili Mild Hybrid sono infatti vetture dotate di un motore elettrico principale, benzina o Diesel (se volete approfondire l’argomento, qui trovate le 5 auto Diesel Mild Hybrid che costano meno), e di un motore elettrico decisamente più piccolo. Le automobili Mild Hybrid hanno infatti motori compresi tra i 5 e i 20 CV, e con questa potenza non possono muovere l’automobile autonomamente. Il loro ruolo è infatti quello di supportare il motore termico nelle situazioni più stressanti, e quindi che portano i maggiori consumi, come le ripartenze da fermo, le riprese e i rallentamenti prima di una fermata. I sistemi Mild Hybrid supportano il motore termico in queste occasioni, e in più lo esonerano dallo sforzo di ricaricare la batteria in quanto agiscono anche da alternatore nonché da motorino d’avviamento.

Le auto Mild Hybrid sono quindi inutili? Se cercate un’auto capace di spostarsi a zero emissioni, sicuramente non la troverete qui: nonostante questa ovvia ma doverosa considerazione, le auto Mild Hybrid hanno diverse frecce al loro arco. Anche le 5 auto Mild Hybrid che costano meno giovano non poco dalla presenza del modulo ibrido. Questi motori elettrici saranno anche piccoli, ma grazie alle caratteristiche di erogazione di potenza immediata e di coppia molto alta che i motori elettrici hanno di natura riescono a sopperire ai vuoti di potenza fisiologici dei motori termici anche con una potenza di pochi CV, rendendo più vivaci le vetture. In più, nonostante possa sembrare che non diano un grande aiuto al motore termico, a parità di motorizzazione i motori Mild Hybrid riescono a garantire consumi più bassi del 10, anche 20%. Ci sono poi sistemi più sofisticati che spengono il motore in rilascio anche ad alta velocità sfruttando il veleggio, o sistemi ad alto voltaggio in grado di spostare per qualche centinaia di metri l’auto a zero emissioni, come il sistema e-Hybrid di Jeep. Che si tratti di un sistema con motorino d’avviamento azionato a cinghia, denominato BSG, o dei più complessi sistemi integrati nella scatola del cambio, chiamati ISG, i sistemi Mild Hybrid sono un ottimo alleato per le vetture termiche per consumare meno.

Non dobbiamo infine dimenticare che, grazie all’omologazione come automobili ibride sul libretto di circolazione, in Italia queste auto possono godere di importanti vantaggi come la riduzione del bollo, dell’assicurazione e altre agevolazioni locali. Scopriamo allora le 5 auto Mild Hybrid che costano meno, e se vale la pena puntare su di loro.

Sommario

FIAT Panda 1.0 Hybrid – 15.400 euro

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La nostra top 5 auto Mild Hybrid che costano meno non può che iniziare con l’automobile più venduta d’Italia, FIAT Panda. Dal 2020, infatti, la piccola utilitaria italiana è proposta principalmente in versione Hybrid, e con prezzo di listino di 15.400 euro è l’auto elettrificata più economica d’Italia. A livello stilistico, le differenze tra una normale FIAT Panda e la versione Hybrid sono pochissime. Solo il logo Hybrid sul montante centrale e la dicitura sul portellone posteriore indicano l’elettrificazione del mitico Pandino.

Per il resto, lo stile è ancora piacevole e simpatico nonostante Panda sia arrivata al suo dodicesimo anno d’età. Presentata nel 2011, Panda ha ancora un look moderno e sbarazzino grazie all’ottimo lavoro di Roberto Giolito, matita dietro alle linee di Panda. Il tema dello Squricle, del quadrato con gli angoli smussati, è ripreso sia fuori che dentro. Fuori i fari anteriori e posteriori, le forme della carrozzeria e delle superfici vetrate sfoggiano questa particolare forma, mentre dentro quasi tutto riprende lo Squircle, dalle maniglie delle portiere al quadro strumenti fino persino al volante e ai comandi del clima. Al centro della plancia troviamo poi una delle poche, ma sostanziali novità delle ultime iterazioni del progetto Panda 319. Al posto della tradizionale radio Bluetooth con grossi tasti fisici accoppiata ad un supporto per lo smartphone, la plancia ha cambiato forma per ospitare due nuovi schermi dell’infotelematica: quello “base” da 5 pollici con connettività Bluetooth e il più completo UConnect con schermo da 7 pollici, dotato di Apple CarPlay e Android Auto.

Lo spazio è rimasto invariato sia dentro, dove in quattro adulti si possono fare viaggi corti, sia nel bagagliaio, che conserva i suoi 225 litri. La piccolissima batteria da 11 Ah (pari a due batterie di un PC portatile) è infatti alloggiata sotto il sedile del guidatore, e non ruba spazio al vano bagagli. A proposito di batteria, la più economica delle 5 auto Mild Hybrid che costano meno è dotata del powertrain 1.0 Hybrid che vedremo anche su altre auto di questa lista. Sotto il piccolo cofano di Panda trova posto il moderno motore 1.0 tre cilindri aspirato della famiglia FireFly da 70 CV e 92 Nm, accoppiato ad un piccolo propulsore elettrico da 5 CV e ad un cambio manuale a 6 marce. Questo motore sostituisce il leggendario 1.2 FIRE, e rispetto al mitico quattro cilindri da 69 CV ha prestazioni paragonabili (0-100 km/h in 13,9 secondi e 164 km/h di velocità massima), grazie ad un rapporto in più è leggermente più vivace e ha consumi più contenuti. Secondo il ciclo WLTP, Panda 1.0 Hybrid percorre 20,8 km/l (20,0 km/l per le più alte Cross, che sono anche più lente: lo 0-100 km/h scende a 14,7 secondi, e la velocità massima a 155 km/h).

Alla guida, Panda rimane un elogio alla facilità: leggera, mai affaticante e amichevole, non è di certo l’auto più divertente sul mercato ma per l’uso quotidiano e cittadino si comporta più che bene. Disponibile sia in versione “normale” che con carrozzeria Cross dallo stile fuoristradistico, la versione piuttosto spartana Panda parte da 15.400 euro, mentre la top di gamma Red arriva a toccare quota 18.150 euro.

Lancia Ypsilon 1.0 Hybrid – 17.100 euro

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Scendendo di una posizione tra le 5 auto Mild Hybrid che costano meno troviamo un’altra bestseller del mercato italiano, l’inossidabile Lancia Ypsilon. Lanciata nel 2011, la terza generazione della compatta della Casa torinese è proposta dal 2017 sul solo mercato italiano. Nonostante questo e nonostante i 12 anni sul groppone, Ypsilon continua a convincere il pubblico grazie ad uno stile personale ed elegante e ad una dose maggiore di praticità rispetto a FIAT Panda e 500, con le quali condivide interamente la meccanica. Negli ultimi anni sono inoltre arrivati costanti aggiornamenti che hanno modernizzato lo stile e anche la dotazione di Lancia Ypsilon, mantenendone però lo stile elegante e più curato di quanto il prezzo potrebbe far pensare.

Nella sua decennale carriera Ypsilon ha cambiato spesso frontale, con l’ultimo che ora punta su una discreta eleganza unita ai fari sottili e puliti ai lati della carrozzeria. L’ultimo restyling è arrivato all’inizio del 2023. Le novità sono piccole, ma interessanti: cambia la mascherina anteriore, più elegante e moderna, mentre dietro troviamo, sulle versioni top di gamma, la retrocamera posteriore a sbalzo posizionata sotto la targa. All’interno, invece, Ypsilon ha conservato per diversi anni l’impostazione curata nello stile (ma non nei materiali, piuttosto poveri) e il posizionamento centrale del quadro strumenti, ormai un unicum all’interno del panorama automobilistico attuale.

Dopo diversi restyling che hanno cambiato materiali e semplificato gli allestimenti, nel 2023 Ypsilon ha introdotto un nuovo schermo dell’infotainment UConnect da 7 pollici dotato di Apple CarPlay e Android Auto wireless, per la prima volta su questo sistema. Non manca poi un ingegnoso pad verticale per la ricarica senza fili dei cellulari, mentre il quadro strumenti centrale ha cambiato grafica ed è ora decisamente più moderno. Tra le 5 auto Mild Hybrid che costano meno, Ypsilon è posizionata a metà a livello di dimensioni, e gli interni lo dimostrano: più spaziosa di Panda e 500, Ypsilon è comunque piuttosto piccola soprattutto dietro, e il bagagliaio con i suoi 245 litri supera di 20 litri quello di Panda. Alla guida, Ypsilon condivide la facilità e la morbidezza dei comandi con le sorelle Panda e 500, e grazie alle dimensioni compatte il 1.0 Hybrid con i suoi 70 CV riesce a muoverla con sufficiente spunto. Non è ovviamente un’auto sportiva, in quanto tutti i suoi comandi invitino ad una guida tranquilla e principalmente cittadina. I consumi, almeno sulla carta, sono gli stessi di Panda (20,8 km/l WLTP), mentre le prestazioni sono leggermente inferiori (0-100 km/h in 14,2 secondi, 163 km/h).

A livello di prezzi, infine, nonostante il listino di partenza della Ypsilon d’accesso, la Silver, sia piuttosto alto per quello che offre, con i suoi 17.100 euro la piccola Lancia è al secondo posto tra le 5 auto Mild Hybrid che costano meno.

Leggi anche: Le 5 auto Plug-In Hybrid che costano meno

FIAT 500 1.0 Hybrid – 17.800 euro

Fiat 500 Hybrid-5

Sul terzo gradino di un podio tutto italiano delle 5 auto Mild Hybrid che costano meno troviamo l’ancor più inossidabile FIAT 500, che dal 2020 è proposta, come Panda e Ypsilon, con il 1.0 FireFly Hybrid. Lanciata nel lontano 2007 e priva di sostanziali modifiche rispetto al progetto originale, la sedicenne 500 ha ancora un appeal unico, che la mette ancora tra le automobili di piccole dimensioni preferite in tutta Europa. Parte del merito è senza dubbio del suo stile: disegnata dalla matita del marchigiano Roberto Giolito, FIAT 500 è ancora moderna, elegante e simpatica, con le modifiche garbate e delicate del restyling del 2015 che l’hanno solamente modernizzata e portata al passo delle rivali. Ciò che segna un po’ l’età del progetto 500 sono gli interni. Realizzati con materiali di qualità modesta e con assemblaggi non sempre impeccabili e dotati di un’ergonomia non eccezionale soprattutto per i più alti, gli interni di FIAT 500 si rifanno con uno stile unico e simpatico che riesce non solo a valorizzare l’abitacolo, ma a renderlo visivamente molto più ricercato di quanto non sia. Lo spazio, poi, risente della lunghezza di soli 3,63 metri, con i passeggeri posteriori decisamente scomodi e un bagagliaio di soli 185 litri. Con le numerose versioni speciali e piccoli ritocchi arrivati negli anni, però, 500 ha adottato nelle versioni più costose il sistema multimediale UConnect da 7 pollici che, tra le citycar, è decisamente un buon sistema.

In un abitacolo e su un’auto ancora fresca nonostante gli anni che passano, FIAT 500 è anche una delle 5 auto Mild Hybrid che costano meno più piacevoli da guidare. Nonostante il motore sia infatti sempre lo stesso 1.0 FireFly tre cilindri aspirato da 70 CV e 92 Nm con il piccolo motore elettrico da 5 CV a dare una mano in fase di ripartenza, grazie ad un peso di quasi 80 kg più basso di Panda (siamo a 905 kg a secco) FIAT 500 è dotata di un telaio più rigido, di uno sterzo più preciso e un assetto più rigido. I comandi sono comunque molto morbidi e facili, adatti anche a chi non ha grandi pretese alla guida, ma tra le curve FIAT 500 Hybrid si comporta bene, con un comportamento sincero e agile. Non è ovviamente la più silenziosa e comoda nei viaggi, ma grazie alle sei marce i consumi sono contenuti. Sebbene sia più leggera, però, sulla carta i consumi sono più alti (18,9 km/l nel ciclo misto WLTP) e le prestazioni in linea con Panda e Ypsilon (0-100 km/h in 13,8 secondi, 167 km/h). Ottima la funzione di recupero di energia in rilascio che aumenta il freno motore, recuperando energia da usare alla successiva ripartenza e capace di ricaricare completamente la batteria in una manciata di secondi. Rispetto al passato, infine, il listino prezzi di FIAT 500 è stato semplificato: ci sono tre allestimenti, base, Red e Dolcevita, con queste ultime dotate di una dotazione decisamente più generosa (la base non ha cerchi in lega e sedile regolabile in altezza).

La versione base riesce però ad entrare tra le 5 auto Mild Hybrid che costano meno, con un prezzo di partenza di 17.800 euro, mentre le Red e Dolcevita partono rispettivamente da 19.900 e 20.500 euro.

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Mazda 2 1.5 e-Skyactiv G M Hybrid – 19.400 euro

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Alla quarta vettura tra le 5 auto Mild Hybrid che costano meno abbandoniamo i marchi italiani e il Gruppo Stellantis per conoscere Mazda 2. Come FIAT Panda, 500 e Lancia Ypsilon, anche Mazda 2 non è la più giovane tra le compatte ibride. Il lancio della terza serie di Mazda 2 è infatti datato 2014, ma nonostante questo è stata costantemente aggiornata nello stile esterno e nelle dotazioni.

Mazda 2 è stata una delle prime vetture ad adottare il nuovo Kodo Design di Mazda, per un’estetica molto sportiva e aggressiva. Con gli ultimi aggiornamenti, Mazda 2 ha adottato un nuovo frontale, nuovi fari Full LED anteriori e posteriori e altri piccoli miglioramenti che hanno modernizzato non poco la compatta “principale” della Casa di Hiroshima. Dal 2021, infatti, Mazda propone anche un’altra Mazda 2, la Hybrid, che altro non è che una versione rimarchiata dell’apprezzata Toyota Yaris con motore Full Hybrid. Mazda 2, invece, è disponibile con motore termico sia in versione “liscia” che in versione Mild Hybrid, per un’auto completamente realizzata in casa da Mazda.

All’interno, infatti, Mazda 2 spicca per una qualità costruttiva superiore alla media delle compatte di Segmento B, con materiali morbidi e un’attenzione ai dettagli e alla qualità costruttiva di livello assoluto. Non manca poi una ottima dotazione tecnologica, con il sistema MZD Connect da 7 pollici con rotore fisico dotato di Apple CarPlay e Android Auto, mentre le versioni più ricche offrono anche il mantenitore di corsia, la frenata automatica d’emergenza e il sensore per l’angolo cieco. Lo spazio è ottimo davanti, mentre dietro si sta più stretti, mentre il bagagliaio è nella media del segmento (280 litri) A livello meccanico, tra le 5 auto Mild Hybrid che costano meno la potenza e la qualità meccanica si alza parecchio. Sotto il cofano troviamo infatti l’apprezzato 1.5 SkyActiv-G quattro cilindri aspirato da 90 CV e 151 Nm di coppia, accoppiato ad un motore elettrico che funge anche da motorino d’avviamento e alternatore. Grazie al peso di soli 1.037 kg a secco, Mazda 2 è vivace e quasi pepata (0-100 km/h in 9,8 secondi, 183 km/h), e grazie ad uno sterzo preciso, ad un telaio ben realizzato e ad un cambio manuale a 6 marce dalla corsa corta e molto preciso, Mazda 2 è una delle più piacevoli vetture di segmento B sul mercato, sicuramente una delle più divertenti tra le 5 auto Mild Hybrid che costano meno.

Concludendo con il prezzo, Mazda 2 parte in versione Mild Hybrid da 19.400 euro per la Centre-Line, versione d’accesso che, insieme alla Exclusive-Line, offre una mascherina quasi completamente carenata molto particolare. La top di gamma Homura Aka, infine, arriva a 23.450 euro.

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Hyundai i20 1.0 T-GDi 48V iMT – 20.500 euro

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Concludiamo la lista delle 5 auto Mild Hybrid che costano meno conoscendo nel dettaglio la più moderna e costosa vettura di questa speciale classifica, Hyundai i20. La terza generazione della compatta coreana è stata totalmente rinnovata nel 2020, cambiando completamente i connotati ad una compatta che fino ad allora puntava su pragmatismo e razionalità. A livello estetico, Hyundai i20 ha uno stile molto originale e personale, con un frontale aggressivo e spigoloso, una fiancata tormentata e un posteriore riconoscibile. Anche all’interno, Hyundai i20 è molto originale e personale: la plancia è infatti caratterizzata da nervature trasversali molto appariscenti, e spicca al centro uno schermo a sbalzo che integra i due sistemi infotainment disponibili su i20, quello “base” da 8 pollici con Apple CarPlay e Android Auto wireless e quello top di gamma, da 10,25 pollici con schermo di maggiore qualità ma dotato di Apple CarPlay e Android Auto cablato. Convince il quadro strumenti anch’esso digitale da 10,25 pollici, mentre lo spazio è buono sia davanti che dietro. Il bagagliaio, invece, nelle versioni Mild Hybrid scende da 352 a 262 litri, a causa dell’alloggiamento (non proprio curatissimo) della batteria sotto al pianale.

Ed è proprio il sistema Mild Hybrid che convince su Hyundai i20. Rispetto alle altre vetture tra le 5 auto Mild Hybrid che costano meno, infatti, Hyundai i20 in versione ibrida leggera è dotata di un motore 1.0 tre cilindri turbo T-GDi da 100 o 120 CV sulle sportive N-Line, accoppiato ad un sistema ibrido a 48 V con motore elettrico da 16 CV che, rispetto ai sistemi più semplici delle altre auto, ha un peso decisamente superiore nella guidabilità di i20. Grazie ad un peso contenuto sotto i 1.100 kg, i20 è vivace (0-100 km/h in 10,4 secondi, 11,4 s per la versione con cambio automatico DCT, e di 10,1 secondi per la versione da 120 CV, mentre la velocità massima è compresa tra 185 e 190 km/h) e molto piacevole da guidare, grazie ad uno sterzo preciso, una buona tenuta di strada e un telaio ben realizzato. Dobbiamo poi citare il cambio manuale iMT, un originale cambio manuale dotato di frizione a controllo elettronico. Azionabile come una normale auto manuale, la frizione iMT in accoppiata al sistema Mild Hybrid stacca la frizione facendo veleggiare l’automobile nelle discese e in rilascio, spegnendo persino il motore quando la situazione lo permette il motore, viaggiando quindi senza consumare un goccio di benzina mantenendo però tutti i servizi (clima, servosterzo e servofreno) in funzione. I consumi, per questo, sono ottimi, con un consumo medio di 20,0 km/l nel ciclo WLTP.

Concludiamo la lista delle 5 auto Mild Hybrid che costano meno con l’unica vettura dotata di motore turbo, ma anche con la più costosa: Hyundai i20 parte infatti da 20.500 euro in versione d’accesso Connectline, con la top di gamma N-Line con cambio DCT (che non ha il sistema di veleggio a motore spento) che arriva a 24.450 euro.

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