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Bugatti EB110

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Pro

  • Prestazioni
  • Valore

Contro

  • Pochi esemplari
  • Consumi

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Bugatti EB110: dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti

Prima che Bugatti entrasse a far parte del gruppo Volkswagen nel 1998 e che lanciasse la EB 16.4 Veyron da lì a poco, dove EB sono le iniziali del fondatore Ettore Bugatti, un’altra EB ha catturato la scena entrando nell’immaginario collettivo di hypercar ante litteram. La Bugatti EB110, infatti, è figlia dell’ultima parte di storia pre-Volkswagen del Marchio fondato a Molsheim dal Sig. Bugatti nel lontano 1909. Dopo la cessazione delle attività nel 1963, nel 1987 i diritti e i destini dello storico Marchio vennero acquisiti in toto dall’imprenditore Romano Artioli che riprese le attività costituendo la società Bugatti Automobili. Tempo di entrare negli anni ‘90 ed ecco la Bugatti EB110, unico prodotto a portare la firma della gestione Artioli prima che anche questa gestione calasse il sipario nel corso del 1995. La EB110 porta la firma dell’Ing. Paolo Stanzani, già coinvolto durante il periodo lavorativo in Lamborghini nella progettazione di vere e proprie icone come la Miura e la famosissima Countach. In realtà Stanzani se ne andò nel 1990 a progetto avviato, quando la EB110 aspetta solo di essere presentata. Nell’ultima fase della sua progettazione, interviene anche un altro nome illustre legato alla nascita della F40, l’Ing. Nicola Materazzi. Leggi di più

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Nasce così una supercar con telaio in carbonio, prima vettura stradale ad adottare questa soluzione e motore V12 fabbricata nel nuovo stabilimento italiano di Campogalliano, nel modenese. L’auto viene presentata il 15 settembre 1991, giorno della nascita e del 110° anniversario di Ettore Bugatti. Da qui il nome di EB110 GT, con le ultime due letture che non hanno bisogno di ulteriori presentazioni: stanno per Gran Turismo.

Scopriamo dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti di Bugatti EB110.

Dimensioni Bugatti EB110

Le dimensioni della Bugatti EB110 sono:

  • lunghezza 4,40 metri
  • larghezza 1,94 metri
  • altezza 1,13 metri
  • passo 2,55 metri

Le dimensioni della Bugatti EB110 evidenziano la sua compattezza così come la sua grande larghezza che ha contribuito alla sua guidabilità. Affilata, strana ma originale nelle sue forme, la Bugatti EB 110 è entrata subito nell’immaginario collettivo come un’auto figlia della sua epoca con concetti del tutto inediti. I fari sono ravvicinati e parecchio distanti dal limite fisico del muso, così come i cerchi carenati sono alquanto originali e nell’obiettivo dei progettisti nascono come omaggio alla Bugatti Tipo 41 Royale prodotta in sei esemplari nel periodo d’oro della Casa, dal 1929 al 1933. Al Salone di Ginevra 1992 arriva la Bugatti EB 110 SS, versione ancora più estrema della GT. La si riconosce per 5 prese d’aria di forma ovale poste appena dietro i finestrini laterali, per l’alettone posteriore fisso e per i nuovi cerchi a 7 razze che anche in questo caso sono un omaggio al passato del brand, più precisamente alla Tipo 35 prodotta in più serie a partire dal 1924.

Seppur le dimensioni della Bugatti EB110 siano differenti rispetto alla ben più compatta, nel senso della lunghezza, Countach, alcuni criticarono Bugatti per la scelta di alcune soluzioni chiaramente ispirate alla supercar Lamborghini risalente al 1971. Non solo, la volontà era proprio quella di differenziarsi il più possibile dalle Lamborghini spigolose di fine anni ‘80, ecco perchè vennero scelte per la carrozzeria forme più morbide. Nonostante ciò, due furono le similitudini più criticate alla EB110 GT: una su tutte la caratteristica apertura delle portiere, dall’altra la forma dei fari: insomma, si capì da questi dettagli la mano del progettista Stanzani e del designer Gandini già autore delle Lamborghini dei decenni precedenti. Rispetto alla Countach in alcune sue versioni come la LP500 S, grazie al progresso della tecnologia, la Bugatti EB 110 non aveva un alettone posteriore fisso bensì appendici che fuoriescono automaticamente una volta raggiunta una velocità pre-impostata.

Interni Bugatti EB110

Gli interni della Bugatti EB110 si presentano come quelli di una vettura GT che, a motore spento, difficilmente penseresti essere in grado di raggiungere velocità superiori a 330 km/h. I sedili sono confortevoli, c’è la radio e la plancia sviluppata a L rovesciata è ricoperta dalla radica, solitamente riservata alle auto di lusso. La leva del cambio è piuttosto corta e comoda da raggiungere per la mano di chi guida. Tante parti dell’abitacolo sono rivestite in pelle, caratteristica comune a molte vetture GT, così come il contrasto tra legni e pellami pregiati firmati Poltrona Frau fa più pensare a un’ammiraglia di lusso che a una hypercar senza troppi fronzoli.

Curioso osservare il tachimetro e il contagiri nella strumentazione. Questo particolare degli interni della Bugatti EB110 denota il vero carattere di questa hypercar degli anni ‘90: il fondo scala è a 400 km/h, giusto per intimidire chi sedeva a bordo per la prima volta, mentre la zona rossa del contagiri inizia a più di 8.500 giri/min. Giusto per mettere le cose in chiaro. La Bugatti EB110 GT è dotata anche di alcuni confort selezionabili elettronicamente come il bloccaggio e l’apertura delle portiere o, ancora, l’attivazione del massaggio lombare. Diverso il discorso sulla EB110 SS, molto più spartana. Qui gli interni della Bugatti EB110 più performante perdono quel lusso visto nella GT e si fanno più spartani e si perdono alcuni equipaggiamenti più votati al comfort.

Motori Bugatti EB110

La gamma motori della Bugatti EB110 si differenzia tra la versione GT e la versione SS. Entrambe montano il V12 3,5 litri di cilindrata con una potenza di 560 CV e una coppia massima di 608 Nm nella prima e di 610 CV per 637 Nm di coppia massima nella seconda. Cambiano anche le prestazioni: la Bugatti EB110 GT accelera da 0 a 100 km/h in 3,5 secondi e tocca una velocità massima di 342 km/h, mentre la Bugatti EB110 SS grazie al minor peso e alla maggiore potenza tocca i 351 km/h e arriva a 100 km/h da ferma in 3,3 secondi. Elevatissimi i consumi, con 5 km/l a rappresentare una dato di riferimento mancando all’epoca test più accurati come il WLTP odierno.

Entrambe montano la trazione integrale permanente, una caratteristica principe della gamma motori della Bugatti EB110 nell’arco dei suoi 4 anni di storia. Come le Bugatti di oggi, a caccia di record di velocità, anche il simbolo del periodo “italiano” del Marchio nato in Francia contribuì a rinsaldare la leggenda che vuole le Bugatti come auto più veloci di tutte le altre nel senso stretto del termine. 342 k/h, per l’epoca, significava essere l’auto di serie più veloce del mondo. Nel 1994, con un esemplare modificato e dotato di iniezione elettronica del metano, grazie al suo elevato rapporto di compressione, la potenza salì a 560 CV e il collaudatore Loris Bicocchi toccò i 344,7 km/h sull’anello pugliese di Nardò. Già la EB110 SS del 1992, grazie all’opera di alleggerimento, venne toccata la potenza specifica di 174,3 CV/litro e, giusto per fare un esempio, fu la prima auto stradale a raggiungere il chilometro da fermo in meno di 20 secondi (19,6 secondi).

Motori Bugatti EB110

Benzina

  • 3.5 GT, V12 12 cilindri, 560 CV, cambio manuale a 6 rapporti, trazione integrale
  • 3.5 SS, V12 12 cilindri, 610 CV, cambio manuale a 6 rapporti, trazione integrale

Prezzi Bugatti EB110

I prezzi della Bugatti EB110 all’epoca partono da, parlando di lire, circa 550 milioni per la GT e 670 milioni per la SS a partire dal 1993. Prezzi altissimi per l’epoca, comparabili a valori di circa 600.000/800.000 di euro odierni. Prezzi alti che non aiutarono le vendite della Bugatti EB110, seppur ritenuta fin da subito un’auto che meritava ben più di una veloce distrazione. Curiosamente, oggi è in vendita un solo esemplare di Bugatti EB110, una GT del 1995 con 61.200 km. Un’auto che può ancora far sicuramente divertire chi potrà prima permettersi di versare un assegno da 2.200.000 euro. Oggi, infatti, i valori dei relativamente pochi esemplari prodotti di Bugatti EB110 raggiungono letteralmente cifre da capogiro.

Si capisce che oggi la Bugatti EB110 sia entrata almeno una volta nei discorsi di un facoltoso collezionista pronto a fare pazzie pur di averne una. Nel 2020, una Bugatti EB110 Super Sport gialla con gli interni rossi ha superato il milione di euro e già nel 2015 venne venduta per 713.000 euro. Segno che le quotazioni di questo gioiellino del made in Italy non potranno che aumentare ancora in futuro. Forse i 2.200.000 euro sono eccessivi, ma qui è il venditore che decide. Certo è che la cronaca parla di un altro esemplare di Bugati EB110 GT di colore grigio messo in asta nel 2019 per 1.300.000 euro. Il contachilometri segnava “solo” 950 km all’attivo!

Bugatti EB110: conclusioni e concorrenti

La Bugatti EB110 è un oggetto che non ha avuto il successo che si sarebbe meritato. Non tanto dal punto di vista della meccanica o del progetto in sé, valido, bensì per il destino che attese la Bugatti Automobili già a partire dal 1995, quando venne dichiarato il fallimento. In quattro anni di carriera, un certo Michael Schumacher decise di regalarsi una EB110 SS di colore giallo con interni blu, mentre è storia di costume la proprietà di 4 esemplari, sui pochi che ne sono stati costruiti, ancora appartenenti al Sultano del Brunei. Un’auto nata per stupire, per farti girare la testa, per dire che la Bugatti Automobili nasceva su basi solide. Apparentemente tutto bene, poi la fine dei giochi prima dell’acquisizione del brand da parte di Volkswagen con il lancio delle successive Veyron e poi Chiron. Nel frattempo alcuni esemplari mezzi assemblati di Bugatti EB110 passano nelle mani di Dauer che, una volta avuto il permesso da Volkswagen, li vende a prezzi stratosferici dal 1998 al 2007: cambia la carrozzeria, che diventa tutta in carbonio. Un’altro pezzo da museo che ancora oggi compare a qualche raduno.

Oggi la Bugatti EB110 è un’auto il cui valore non può che essere destinato a crescere. Certo, all’epoca il fatto che costasse così tanto contribuì al suo insuccesso commerciale, ma era da mettere in conto che con il passare degli anni un modello così particolare e ricercato avrebbe fatto così bene nel mercato dell’usato. La si sente nominare, puntualmente, come una delle auto più di valore nelle aste dedicate ai collezionisti. Le sue concorrenti? Sicuramente la Jaguar XJ220 è la sua rivale più quotata, visto che come lei monta un motore V12 ed è andata a caccia di record di velocità. Sempre di quel periodo è la Lamborghini Diablo con motore V12, mentre scendendo di cilindri perchè non citare la Ferrari F40. Nel 1993 arriva l’altra auto che ancora oggi manda in brodo di giuggiole gli appassionati, la McLaren F1. Anche lei ha la scocca in carbonio e durante un test del 1998, quando la EB110 era già uscita di produzione, toccò i 386,403 km/h. Solo le Bugatti dell’epoca successiva, dalla Veyron alla Chiron, si sarebbero poi tornate a battere per ristabilire la fama di Bugatti.

FAQ

Quante Bugatti EB110 sono state prodotte?
Sono state prodotte 92 Bugatti EB110 in versione GT e 31 SS dal 1991 al 1995.
Quale motore monta la Bugatti EB110?
La Bugatti EB110 monta il V12.

Valutazioni sul veicolo per BMW Z3

31 Valutazioni

4,6

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