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Talbot Horizon

Talbot Horizon in sintesi

Qui trovi una panoramica generale dell’auto Talbot Horizon inclusi i dati relativi alle caratteristiche principali, alla motorizzazione, all’equipaggiamento e altre informazioni utili relative al modello dell’auto. Leggi di più

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*Prezzo più basso su AutoScout24 nel mese scorso

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Talbot Horizon: una berlina controversa dai tanti nomi

Un’auto dalle vicende difficili. Prodotta dal 1977 al 1985, è stata conosciuta come Talbot-Simca Horizon nel primo biennio; successivamente sotto il Gruppo PSA come Talbot Horizon dall’1981 al 1985. Inizialmente costruita e prodotta in Europa; dal 1978 fabbricata anche negli Stati Uniti. È una berlina da fascia medio bassa, pensata come erede della Simca 1100. Un look ultimi anni ’70 con estetica sobria e un approccio difficile sul mercato. Una world car mancata.

Talbot Horizon: com’è fatta, pro e contro

La Talbot Horizon è stata disegnata con lo stile di Roy Axe. Sin dall’inizio si pensò a un’auto di respiro internazionale per stupire clienti in tutto il mondo. La berlina non nasconde l’aspetto squadrato e la sobrietà sul design. Sulla carta si definisce per la sua compattezza: è una 5 porte a 5 posti che misura 3,96 metri di lunghezza, 1,68 m di larghezza e 1,41 m di altezza, per un passo di 2,52 m. Horizon si posiziona in una fascia medio bassa di categoria; inizia la sua storia con la produzione della sezione europea Chrysler sotto marchio Simca (’77-’78) e in seguito sotto Gruppo PSA col marchio Talbot (’79-’85). Fu ideata come progetto C2 e iniziò le vendite in Europa con il doppio appellativo Chrysler-Simca; solo in Inghilterra era venduta con il solo nome dell’americana Chrysler.

Dal 1978 fu costruita e venduta anche negli USA (da Chrysler, fino al 1990) sotto i marchi Plymouth e Dodge: le varianti erano Plymouth Horizon e Dodge Omni, si differenziavano per alcuni dettagli estetici, soprattutto nel frontale.

La Talbot Horizon aveva sulle spalle un paio di “missioni”: appoggiare le vendite e sostituire la Simca 110 (era in vendita dal 1967); e diventare icona di una nuova world car. Si può affermare che, da un lato, Horizon lasciò una traccia nella storia europea Chrysler; ma d’altro canto le cifre finali di vendita disattesero di molto i piani iniziali.

Un primo “boom” nei primi due anni, con circa 430.000 unità prodotte a fine 1978: buona partenza grazie sia al titolo ottenuto “Auto dell’anno 1979”, sia per alcune caratteristiche (tenuta di strada, comfort, bassi costi di gestione). Dal ’79 passò sotto Gruppo PSA, fu rinominata Talbot: le vendite calarono drasticamente.

Uscì di scena la Simca 1100, ma anche tempo dopo le immatricolazioni non ripresero quota. Nel 1985 uscì di produzione. In Spagna e in Finlandia Horizon continuò ad essere prodotta fino al 1987 (in Finlandia si utilizzavano, principalmente per gli interni, componenti Saab). Per quanto riguarda il modello in sé, Horizon, dedicata alle famiglie, su design ed estetica si presentava più moderna rispetto alla Simca 1100, ma l’aspetto dava un taglio da fine anni ‘70. Nonostante ciò non vantava novità radicalmente diverse. La sobrietà è la prima parola chiave. La seconda impressione evidenza linee squadrate su tutta la superficie: gruppi ottici anteriori e posteriori, la forma del padiglione. E poiché dal ’78 la produzione si è spostata negli USA, i passaruota troppo grandi stonarono per le esigenze di design Europeo: le versioni Horizon USA si combinavano bene con pneumatici ampi. Ma il diametro delle ruote europee rimane diverso e, questa costruzione dei passaruota, li fa sembrare eccessivi. Altro “neo” è la carente protezione contro la corrosione: erano soggetti a ruggine la carrozzeria e il pianale.

Le sospensioni richiamavano la 1100 Simca, erano a ruote indipendenti: a quadrilatero deformabile all'avantreno e barre di torsione longitudinali.

Prima di uscire di scena, nel 1983 Horizon subì un piccolo restyling: non servì a farla rinascere. Ad esempio, per gli interni furono cambiati i sedili per dar più spazio all’abitacolo; dietro furono ridotte le dimensioni del lunotto posteriore, per concedere più spazio al bagagliaio; il frontale beneficiò di un nuovo spoiler.

I prezzi delle Talbot Horizon rivendute su AutoScout24 partono da circa 1.500 euro.

Talbot Horizon: allestimenti, motori e prezzi

La Talbot Horizon ha una trazione anteriore e adottava motori Poissy di Simca: 4 cilindri montati anche su altri modelli della sezione europea Chrysler. In aggiunta, una versione Diesel di PSA, ideato per Horizon e condiviso su altre vetture (usciranno negli anni seguenti) di Citroen e Peugeot.

Dal 1983 si poteva chiedere il cambio 5 marce opzionale, con motore 1.3 e allestimento EX.

Le motorizzazioni in listino. La disponibilità era composta da 1118 cm³ da 55 o 59 CV, il 1294 cm³ da 68 CV, il 1442 cm³ da 82 CV, il 1442 da 68 CV (non sul mercato italiano), il 1592 cm³ da 92 CV e il 1905 cm³ diesel PSA da 64 CV.

Infine, gli allestimenti, sul mercato italiano, erano: LS, base e molto semplice, adottava l’1.1 a benzina 59 CV; all’estero anche 1.1 55 CV o con motore 1.3.

Versione GL (disponibile fino al 1982): qualche optional aggiuntivo, con accendisigari e orologio a bordo. In Italia disponibile con motore 1.1 da 59 CV; all’estero anche la versione con propulsore 1.3.

GLS (disponibile fino al 1982): era un allestimento che contava più optional, dotato di motore 1.3 di base ed in opzione l’1.4 da 82 CV. Quest’ultima menzionata era GLS Premium, con strumenti completi, contagiri a LED, poggiatesta anteriori, tergilunotto e tergi-fari. La versione EX sostituì GLS nel 1982: aggiungeva la chiusura centralizzata e davanti i vetri elettrici. L’allestimento SX (disponibile fino al 1984) montava il motore 1.4 da 82 CV, disponeva di cerchi in lega e cambio automatico 3 marce. LD ed EXD erano una copia rispettiva di LS ed EX: montavano, però, il Diesel 1.9.

Talbot Horizon: conclusioni

Da Chrysler-Simca a Talbot-Simca, da Chrysler a PSA: i cambi di rotta troppo frequenti di quegli anni hanno portato più danni che benefici. Per chiamarla con un nome, la Chrysler Horizon deluse le aspettative da world car, ma era un’onesta berlina compatta per le famiglie; tanto sobria e contenuta sull’allestimento (rispetto alla Simca 1100 non risultò una grande rivoluzione). Motori sportivi, sovralimentati e con una possibilità negli USA, ma in Europa aveva vita difficile contro le rivali Golf, Fiat Ritmo e Renault 14.

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