
Auto piccole elettriche 2026: tutti i modelli e i prezzi
Sulla carta, le auto piccole elettriche sono la soluzione a gran parte dei problemi che affliggono le grandi città. Compatte, agili e maneggevoli, le auto piccole alimentate da un sistema elettrico sono più facili da guidare di un’auto equivalente con motore termico, sono più vivaci a parità di potenza, sono più economiche da utilizzare (se si ha un box dove caricarle, condicio sine qua non per acquistare, oggi, un’auto elettrica di qualsiasi taglia) e riescono a ridurre al minimo, se non ad azzerare, le emissioni locali di inquinanti derivati dai motori a combustione interna.
Senza sollevare, quindi, dibattiti sulla produzione delle batterie e sulla provenienza dell’energia elettrica con la quale si ricaricano le auto, le auto piccole elettriche nel 2026 rappresentano un’alternativa reale a citycar e utilitarie a benzina. Il merito è anche dell’avanzamento tecnologico, che portato le auto più piccole ad essere decisamente più valide e funzionali rispetto ad una decina di anni fa. Se, infatti, le citycar elettriche dei primi anni ’10 non riuscivano a superare i 150 km di autonomia reale, oggi ci sono modelli che riescono ad arrivare a oltre 300 km in città senza troppi sforzi, con vetture che si avvicinano ai 400 km in contesto urbano.
Il merito è sicuramente delle batterie, ora decisamente più grandi che in passato, ma anche delle dimensioni compatte, che per essere mosse in maniera vivace non hanno bisogno di motori potenti e di configurazioni a doppio motore per essere, all’occorrenza, sportive. Oggi, sul mercato dell’auto ci sono circa 19 modelli di auto piccole elettriche, tra vetture economiche di produzione cinese ad altre proposte europee che provano a rispondere all’aggressiva che arriva da Oriente. Scopriamo, allora, quali sono i modelli di auto elettriche piccole nel 2026 e i prezzi.
Sommario
Auto piccole elettriche 2026, tutti i modelli sul mercato
Il mercato delle auto piccole elettriche ha visto una crescita esponenziale a partire dal 2020. Complici le decisioni politiche riguardanti il futuro della mobilità, sempre più Case automobilistiche hanno investito nella tecnologia elettrica, accantonando, a poco a poco, i modelli di citycar termiche, considerate poco redditizie da produrre e quindi “sacrificabili” sull’altare del progresso tecnologico. Visto che, però, la domanda per auto piccole adatte alla città non si è mai fermata, negli anni successivi all’addio a gran parte dei modelli storici di questo segmento si è fatta spazio una nuova famiglia di vetture, e nel 2026 le auto piccole elettriche (ovvero vetture a batterie con lunghezza inferiore ai 4,10 metri) sono 19, tutte con buone credenziali per convincere nell’ambiente urbano.
Le auto piccole elettriche sono, infatti, la soluzione ideale per diffondere le automobili a batterie, almeno sulla carta. Proprio la città è l’ambiente dove l’auto elettrica da il meglio di sé a livello di consumi (molto bassi e spesso inferiori, a parità di percorso, rispetto ad un’automobile termica), di efficienza, di silenziosità e di assenza di emissioni locali. Le dimensioni compatte, poi, permettono a questo tipo di auto di essere meno complesse e costose da produrre, meno energivore e, in definitiva, anche meno costose. Sebbene siamo ancora a listini più alti delle controparti con motore a combustione interna, le auto piccole elettriche nel 2026 si stanno facendo largo complice un’autonomia ora all’altezza di un utilizzo quotidiano senza pensieri.
Se, infatti, prima del 2020 due dei modelli di citycar elettriche più venduti, la smart EQ fortwo e la coppia Citroen C-Zero/Peugeot i0n, non riuscivano a percorrere più di 100 km con una carica, oggi tutti i modelli sul mercato riescono a fare oltre 200 km reali in città, con vetture che sfiorano i 400 km di autonomia con una singola carica in contesto urbano. Nel dettaglio, sono questi i modelli di auto piccole elettriche nel 2026:
- Abarth 500e
- Alpine A290
- BYD Dolphin Surf
- Citroen e-C3
- Dacia Spring
- Dongfeng Box
- DR 1.0 EV
- EMC Yudo
- FIAT 500e
- FIAT Grande Panda Elettrica
- Hyundai Inster
- Jeep Avenger
- Leapmotor T03
- Mini Cooper Electric
- Mini Aceman
- Nissan Micra
- Opel Corsa-e
- Peugeot e-208
- Renault 5 E-Tech
Nel dettaglio, all’interno dell’offerta attuale troviamo alcuni modelli che condividono la piattaforma con modelli termici per economie di scala, ma anche vetture native elettriche, nonché diverse “gemelle”, ovvero vetture che condividono meccanica, piattaforma e molto altro, ma proposte con marchi differenti. L’esempio principale di questa pratica è la coesistenza delle FIAT e Abarth 500e, con la seconda che rappresenta la versione sportiva della prima. La FIAT 500e è stata una delle prime elettriche da città con meccanica e caratteristiche tecniche moderne: lanciata nel 2020, è prodotta a Torino nella storica fabbrica di Mirafiori, e ha uno stile elegante e retrò, che modernizza le iconiche linee della 500 sia fuori (è lunga 3,63 metri) che all’interno.
Spaziosa per due, dotata della giusta dose di tecnologia, è proposta con due tagli di batteria. La versione d’attacco ha una batteria da 21 kWh netti, che alimentano il motore da 95 CV per un’autonomia WLTP di 190 km, mentre la più popolare versione da 118 CV ha una batteria da 37 kWh, sufficiente per un’autonomia compresa tra i 307 e i 331 km WLTP a seconda della versione. Sulla base di quest’ultima variante da 37 kWh è nata la Abarth 500e, la prima elettrica dello Scorpione. Dotata di uno stile ben più aggressivo sia all’esterno che all’interno, ha freni maggiorati, assetto ribassato e, sulle versioni Turismo, il discusso Sound Generator, una “cassa” posteriore che riproduce il suono della Abarth 695 termica con scarico Record Monza. Il motore, poi, è portato a 155 CV, per un’autonomia compresa tra i 242 i 264 km WLTP.
La Abarth 500e, poi, non è l’unica auto piccola elettrica del 2026 con velleità sportive. Sono altre due, infatti, le Hot Hatch a batterie sul mercato oltre alla piccola italiana, a partire dalla Mini Cooper Electric. Realizzata in collaborazione con Great Wall, è costruita in Cina su una piattaforma inedita, la Cooper Electric ha uno stile che riprende gli stilemi tipici della Casa inglese, dal frontale simpatico al tetto sospeso, ma con un tocco più moderno e filante. Molto minimale all’interno, con l’enorme schermo OLED tondo da 9,55 pollici che comprende quadro strumenti e tutte le funzioni dell’auto, la Cooper Electric è disponibile in tre livelli di potenza.
La versione d’accesso Cooper E ha una batteria da 37 kWh e un motore da 184 CV, per un’autonomia WLTP di 300 km, mentre la Cooper SE porta il motore a 218 CV e la batteria a 49 kWh, per un’autonomia di 400 km. Al top, infine, c’è la Cooper eJCW, che alla batteria da 49 kWh accoppia un motore da 258 CV, per un’autonomia di 371 km WLTP e uno 0-100 km/h coperti in 5,9 secondi. Sulla stessa base, poi, è realizzata anche il SUV Mini Aceman. Più lunga (4,08 metri contro i 3,86 metri della Cooper), è disponibile unicamente in versione elettrica, e ha uno stile molto squadrato e particolare, che si fa notare. All’interno, lo spazio è più ampio, la qualità dei materiali non è il massimo come sulla Cooper mentre la tecnologia è tanta e di ottimo livello. I powertrain, poi, sono gli stessi della Cooper Electric: Aceman E da 184 CV e 39 kWh (305 km WLTP), SE da 184 e 49 kWh (406 km WLTP) ed eJCW da 258 CV e 49 kWh (355 km WLTP).
L’altra Hot Hatch elettrica è la Alpine A290, versione ad alte prestazioni della Renault 5 E-Tech. Lunga 4,00 metri, la A290 ha uno stile molto personale e aggressivo, con passaruota allargati, paraurti anteriore più pronunciato e con delle luci diurne a X che richiamano le R5 da rally degli anni ’80. All’interno, l’ottimo abitacolo della R5 è declinato in chiave sportiva, con sedili profilati, volante derivato dalla A110 e la stessa ottima abitabilità anteriore, mentre quella posteriore è più compromessa. La batteria è sempre da 52 kWh, mentre sono due i livelli di potenza: 177 CV (0-100 km/h in 7,4 e 380 km WLTP) e 218 CV (0-100 km/h in 6,4 secondi e 364 km WLTP).
Sulla stessa base, quindi, è realizzata una delle più interessanti auto piccole elettriche del 2026, la Renault R5 E-Tech Electric. Lunga 3,92 metri, è una cinque porte con uno stile fortemente ispirato a quello della Renault 5 e Supercinque degli anni ’70 e ’80. L’estetica così caratterizzata è seguita da un abitacolo tecnologico e con diversi tocchi retrò e ricercati, come il rivestimento morbido sulla plancia, il doppio display da 10 pollici per quadro strumenti digitale e infotainment e tessuti diversi dal solito come il denim. Comoda davanti, un po’ meno dietro, la R5 è disponibile con due tagli di batteria: la urban range ha una batteria da 40 kWh e due livelli di potenza, 95 CV o 122 CV (307-312 km WLTP), mentre la comfort range arriva a 52 kWh e, con 150 CV, ha prestazioni vivaci (0-100 km/h in 8,0 secondi) e tra 409 e 412 km di autonomia WLTP.
Sulla stessa base, infine, è realizzata una terza “sorella”, la Nissan Micra. Rispetto alla R5, si differenzia a livello estetico con fari anteriori e posteriori tondi e loghi differenti sia dentro che fuori, mentre tutto il resto è esattamente invariato. Parlando di sorelle, non possiamo dimenticarci del Gruppo Stellantis, che oltre alla 500e offre altri cinque modelli sotto i 4,10 metri a batterie, tutti disponibili sia con motorizzazioni termiche che elettriche. Alla base dell’offerta elettrica di Stellantis ci sono le prime due sorelle, la Citroen e-C3 e la FIAT Grande Panda Elettrica. Entrambe sono realizzate sulla piattaforma Smart Car del Gruppo italo-francese, e condividono anche il motore elettrico da 113 CV, la batteria da 44 kWh e le prestazioni a prova di città (0-100 km/h in 11,0 secondi).
Le differenze tra e-C3 e Grande Panda sono, ovviamente, estetiche e di layout. La C3 ha linee quadrate e piuttosto razionali, con una carrozzeria rialzata ispirata al mondo dei SUV. Semplice e razionale anche all’interno, è caratterizzata da un assetto morbido, sedili soffici e, dall’allestimento Plus, da un ottimo sistema infotainment da 10 pollici di serie. La Grande Panda, dal canto suo, è più originale nello stile, con un look squadrato ispirato alla Panda del 1980, stessa carrozzeria da piccolo crossover e un abitacolo più colorato e sbarazzino, con rivestimenti blu, dettagli in colore giallo e un più classico quadro strumenti digitale (la C3 ha un quadro strumenti monocromatico posizionato molto in alto). A differenziarle leggermente, infine, è anche l’autonomia: la e-C3, infatti, riesce a percorrere fino a 326 km nel ciclo misto WLTP, mentre la Grande Panda si “ferma” a 318-320 km WLTP.
La seconda “famiglia” di elettriche compatte di Stellantis è formata da Jeep Avenger, Opel Corsa-e e Peugeot e-208, che sono realizzate sulla piattaforma STLA Small, e condividono motore anteriore da 156 CV, batteria da 51 kWh e autonomia intorno ai 400 km per tutti i modelli. Nel dettaglio, poi, la Jeep Avenger è un crossover dallo stile personale e riconoscibile, un abitacolo spazioso e piuttosto originale e un comportamento stradale che accetta di buon grado le strade bianche. La Peugeot e-208, invece, è una compatta piccola da 4,06 metri con un look aggressivo e originale, un abitacolo molto particolare, con il piccolo volante e il quadro strumenti posizionato più in alto e superfici tese, un’abitabilità solo discreta e un ottimo comportamento dinamico. La Opel Corsa-e, invece, è la più razionale delle tre sia nell’estetica, più tradizionale, che nell’abitacolo, caratterizzato da un layout più classico, con diversi comandi fisici e una buona ergonomia. Oltre alla motorizzazione comune, poi, sia la Opel Corsa-e che la Peugeot e-208 sono proposte in una variante con 136 CV e batteria da 46 kWh nominali: la Corsa-e da 136 CV ha un’autonomia WLTP di 359 km, mentre la e-208 arriva a 363 km.
Tra i modelli di auto piccole elettriche del 2026 spicca poi una piccola lunga 3,83 metri con uno stile squadrato e originale, la Hyundai Inster. Particolare mix tra un crossover, una compatta e un SUV, la Inster ha una carrozzeria molto personale, seguito da un abitacolo altrettanto inusuale, con la giusta dose di tecnologia a bordo unita a comandi fisici intuitivi, diversi materiali utilizzati nell’abitacolo e una grande praticità, con sedili ribaltabili, scorrevoli e configurabili in diverse posizioni. Disponibile solamente come elettrica, la Inster è proposta in due tagli di batteria: 42 kWh con motore da 97 CV (327 km WLTP) e 49 kWh con motore da 115 CV (360-370 km WLTP).
Arriviamo, così, ai modelli di auto piccole elettriche 2026 di origine cinese. Queste sono caratterizzate da prezzi piuttosto interessanti, ma anche da prestazioni e batterie più piccole delle rivali europee, come nel caso della EMC Yudo. Piccolo crossover da 4,04 metri, ha uno stile piuttosto particolare, è ben dotata ed è spinta da un motore elettrico da 95 CV e da una batteria da 42 kWh, che secondo il ciclo WLTP è sufficiente per percorrere 325 km nel ciclo WLTP. La Yudo è importata e commercializzata in Italia dalla lombarda EMC, con personalizzazioni rispetto al modello originale, un po’ come fa DR, che nella sua gamma ha la DR 1.0 EV. Derivata dalla Chery eQ1, la 1.0 EV è una tre porte lunga solo 3,20 metri, ha uno stile molto raccolto all’esterno e piuttosto moderno all’interno, dove ospita 4 persone nonostante le dimensioni. La meccanica è altrettanto semplice, con un motore posteriore da 61 CV e una batteria da 31 kWh, per un’autonomia di 210 km WLTP.
Succede, invece, il contrario per l’auto elettrica più economica sul mercato italiano, la Dacia Spring. Lunga 3,70 metri, ha uno stile ispirato alla più grande Duster adattato ad una compatta 5 porte compatta e dalle proporzioni “d’altri tempi”. L’abitacolo, dopo il restyling del 2024 è molto più moderno e colorato, anche se la posizione di guida e lo spazio non sono così generose per i più alti. La batteria ha una capacità di 27 kWh, per un’autonomia di 225 km scegliendo il motore da 45 CV, che diventano 228 km sulla Spring da 65 CV.
L’ultima arrivata delle auto elettriche piccole nel 2026 dall’Oriente è la Dongfeng Box. Piccola cinque porte lunga 4,02 metri, ha uno stile simpatico e tondeggiante, interni piuttosto originali e una ottima dotazione, la Box è disponibile con due tagli di batteria, tutte accoppiate ad un motore anteriore da 95 CV. La Box d’accesso ha una batteria da 33 kWh, sufficiente per un’autonomia WLTP di 210 km, mentre la più autonoma ha 44 kWh di batteria e percorre 310 km WLTP.
Concludiamo con due piccole auto elettriche 2026 cinesi che convincono per un rapporto prezzo-contenuti davvero ottimo, la BYD Dolphin Surf e la Leapmotor T03. La prima è la più piccola proposta dell’aggressiva Casa cinese: lunga 3,99 metri, è una citycar a cinque porte dallo stile spigoloso e personale, con un abitacolo ricco e un display rotante che cattura l’attenzione (anche se non è sempre il più facile da utilizzare). Spaziosa davanti e un po’ meno dietro, la Dolphin Surf è disponibile con tre powertrain, tutti completamente elettrici. La versione Active d’accesso ha una batteria da 30 kWh e un motore da 88 CV, per un’autonomia di 220 km WLTP, mentre l’intermedia Boost ha il motore da 88 CV e una batteria maggiorata a 43 kWh, per un’autonomia di 322 km WLTP. Infine, la Comfort è la più potente, con un motore da 156 CV e la batteria da 43 kWh, per un’autonomia di 310 km.
Infine, concludiamo questo viaggio tra le auto piccole elettriche con la T03, la più piccola compatta di Leapmotor. Lunga 3,62 metri, è una citycar dallo stile tondeggiante e simpatico, cinque porte e delle proporzioni piuttosto particolari, con un tetto alto e un passo molto lungo. All’interno, l’abitacolo è piuttosto ampio, il bagagliaio ha una capacità di 210 litri e la plancia è semplice, con un display (non eccezionale) al centro e una buona qualità costruttiva. Uno solo il powertrain disponibile, con motore anteriore da 95 CV, batteria da 37 kWh e un’autonomia nel ciclo WLTP pari a 265 km.
I prezzi delle auto piccole elettriche 2026
Sono questi, quindi, i 18 modelli di auto piccole elettriche del 2026, dalla sportiva Alpine A290 alla gemella più raffinata, la Renault 5 E-Tech, e per tutte (o quasi) si è abbassato parecchio il prezzo d’accesso. Senza arrivare ai modelli più ricercati o alle Hot Hatch, infatti, ci sono diversi modelli che offrono un prezzo d’attacco inferiore ai 25.000 euro.
Analizzando i prezzi delle piccole auto elettriche 2026, infatti, troviamo quattro proposte sotto i 20.000 euro: la Dacia Spring, l’auto elettrica più economica sul mercato con i suoi 17.900 euro d’attacco, le Leapmotor T03 e DR 1.0 EV (entrambe prezzate a 18.900 euro) e la BYD Dolphin Surf, che parte da 19.490 euro. Nella fascia tra i 20.000 e i 25.000 euro, poi, troviamo diverse compatte a batterie: la Citroen e-C3 (da 23.900 euro), la Dongfeng Box (da 21.500 euro), la EMC Yudo (da 24.200 euro), la FIAT 500e, che dopo il lancio della versione ibrida ha visto un drastico “taglio” al suo listino (da 23.900 euro) e la FIAT Grande Panda Elettrica (da 23.900 euro).
Sia la Hyundai Inster che la Renault 5 E-Tech, poi, sono offerte a partire da 24.900 euro, ma per avere le versioni più interessanti è necessario passare a modelli più costosi di qualche migliaio di euro. Sotto i 30.000 euro di partenza, poi, si posiziona la Mini Cooper Electric (da 29.500 euro), mentre la Aceman parte da circa 32.000 euro. Le compatte di Segmento B elettriche del Gruppo Stellantis, invece, hanno prezzi decisamente più alti: la Opel Corsa-e, infatti, parte da 34.000 euro, mentre ne servono più di 35.000 per la Peugeot e-208 d’accesso.
Concludiamo la disamina dei prezzi delle auto elettriche piccole 2026 con le Hot Hatch come la Alpine A290 e la Abarth 500e, tutte proposte a partire da 38.000 euro, mentre il venduto SUV di Jeep, la Avenger, parte da 39.400 euro in versione elettrica. Sono questi, ricapitolando, i prezzi delle auto elettriche piccole 2026:
- Abarth 500e, da 37.950 euro
- Alpine A290, da 38.700 euro
- BYD Dolphin Surf, da 19.490 euro
- Citroen e-C3, da 23.900 euro
- Dacia Spring, da 17.900 euro
- Dongfeng Box, da 21.500 euro
- DR 1.0 EV, da 18.900 euro
- EMC Yudo, da 24.200 euro
- FIAT 500e, da 23.900 euro
- FIAT Grande Panda Elettrica, da 23.900 euro
- Hyundai Inster, da 24.900 euro
- Jeep Avenger, da 39.400 euro
- Leapmotor T03, da 18.900 euro
- Mini Cooper Electric, da 29.500 euro
- Mini Aceman, da 32.100 euro
- Opel Corsa-e, da 34.000 euro
- Peugeot e-208, da 35.280 euro
- Renault 5 E-Tech, da 24.900 euro