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Mini Cooper D

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Pro

  • Guida divertente
  • Consumi contenuti

Contro

  • Motore diesel fuori listino
  • Spazio posteriore risicato

MINI Cooper D in sintesi

Qui trovi una panoramica generale dell’auto MINI Cooper D inclusi i dati relativi alle caratteristiche principali, alla motorizzazione, all’equipaggiamento e altre informazioni utili relative al modello dell’auto. Leggi di più

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Mini Cooper D: dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti

La MINI moderna è una utilitaria premium in commercio dal 2001, che riprende lo stile retrò dell’antenata del 1959, ma realizzata con la moderna meccanica del nuovo millennio, fra cui la presenza dei motori diesel, e la Mini Cooper D ne è stata una delle versioni disponibili. Incentrata sul piacere di guida e sulla qualità costruttiva generale, oggi dopo oltre 20 anni e tre generazioni, la MINI è ancora una delle piccole cittadine più desiderate, la MINI Cooper D in particolare univa prestazioni brillanti a consumi bassi. Leggi di più

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La MINI Cooper D, nonostante non sia più sul listino del nuovo dal 2020 (al pari di tutte le altre diesel), rimane comunque una valida scelta da usata, e l’attuale terza generazione (sigla F56) è il modello più completo e versatile dell’intera storia MINI dove compare un’inedita versione a cinque porte, oltre alla classica e affascinante Cabriolet. Scopriamo dimensioni, interni, motori, concorrenti e prezzi della Mini Cooper D.

Dimensioni Mini Cooper D

Le dimensioni della Mini Cooper D sono:

  • lunghezza 3,82 metri (3,98 cinque porte)
  • larghezza 1,73 metri
  • altezza 1,41 metri (1,43 cinque porte)
  • passo 2,49 metri (2,57 cinque porte)

La MINI Cooper D misura 3,82 metri, e sfiora i quattro metri nella inedita configurazione a cinque porte, la MINI originale del ‘59 misurava poco più di tre metri, ma nonostante le dimensioni siano cresciute, però, l’estetica è ancora inconfondibilmente MINI. Il frontale è dominato dai fari tondi, dai passaruota bombati e da una bocca anteriore piuttosto generosa, tutti tratti distintivi MINI da 60 anni. Il profilo laterale è davvero inconfondibile, con il parabrezza molto inclinato, i passaruota in plastica grezza ad alleggerire la fiancata, i montanti anteriori e posteriori neri e il tetto piatto “flottante”. Lateralmente, si nota come questa terza generazione di MINI Cooper D sia decisamente più grande delle precedenti, con un passo di 2,49 metri piuttosto generoso per le dimensioni che cresce ulteriormente per la cinque porte.

In coda, la MINI F56 sfoggia un look riconoscibile con i montanti obliqui che fanno risaltare la larghezza della carrozzeria, il lunotto piuttosto grande e il paraurti avvolgente. Piacciono molto, infine, i fari posteriori molto grandi, Full LED di serie su tutte le versioni, che sfoggiano una firma luminosa ispirata alla “Union Jack”, la bandiera britannica. La versione Cabriolet, basata sulla tre porte, ha un tetto in tela ripiegabile elettricamente in 18 secondi (anche in movimento fino a 30km/h) che, una volta completata l’operazione, rimane in vista sul posteriore. Concludendo con le dimensioni di MINI Cooper D, infatti, il bagagliaio è cresciuto rispetto alle vecchie MINI, ma è ancora piccolo in assoluto: parliamo di 211 litri, che salgono fino a 731 abbattendo i sedili posteriori. Per la versione Cabriolet il baule ha una capienza di 160 litri a capote abbassata e di 215 litri da chiusa. La situazione migliora un po’ con la cinque porte dove la capienza minima sale a 278 litri e quella massima a quota 941 litri.

Interni Mini Cooper D

Gli interni di MINI Cooper D sono riconoscibili tanto quanto gli esterni, per l’unione di uno stile retrò con una tecnologia e una qualità costruttiva da vettura di categoria superiore. Nonostante siano cambiati molto negli anni, gli interni di MINI Cooper D hanno conservato lo stesso stile generale. La plancia è molto verticale ed elegante, con tutti i comandi concentrati nella console centrale. Al centro della console, sulla terza generazione di MINI, non c’è più il grande tachimetro analogico tondo. Il tachimetro è infatti stato spostato dietro il volante insieme al contagiri, e sulle versioni più accessoriate troviamo un nuovo quadro strumenti digitale da circa 5,5 pollici. Al centro della plancia, al posto del tachimetro c’è ancora una grande sezione circolare che però oggi ospita il sistema di infotainment da 8,8 pollici. Comandabile tramite lo schermo touchscreen o con la classica rotella, dietro una grafica più giocherellona e sfiziosa nasconde l’apprezzato sistema iDrive di BMW. Dalle più grandi bavaresi eredita così un sistema dotato di tante funzioni, un sistema intuitivo e completo ma anche una grave mancanza, quella di Android Auto: qui c’è solo Apple CarPlay.

Intorno al sistema di infotainment troviamo poi una fascia luminosa a LED denominata Ring, che si illumina in diversi colori e con diverse animazioni a seconda delle funzionalità da mostrare. Si illumina in blu, ad esempio, quando arriva una chiamata, mostra i giri motore, il livello del volume e la temperatura impostata con il clima. A proposito, i comandi del clima automatico sono fisici e molto intuitivi, al di sotto dei quali troviamo la levetta per l’accensione del motore. Il resto degli interni di MINI Cooper D è molto curato, realizzati con materiali di qualità e ben disegnati, con un buon mix tra il tema del cerchio, ripreso dalle bocchette e dalle maniglie delle portiere, con una razionalità e qualità che ci si aspetta da una piccola premium. Lo spazio, infine, è decisamente buono davanti, con una posizione di guida sportiva e sdraiata, e grazie al tetto alto anche i più alti di 1,90 m stanno davvero comodi. Dietro, invece, nonostante lo spazio per la testa sia buono e ci siano braccioli e portaoggetti laterali, lo spazio per spalle e soprattutto gambe è davvero limitato, rendendola quasi una 2+2. La situazione migliora con la versione a cinque porte (omologata per cinque passeggeri) grazie al passo più lungo, anche se le portiere posteriori sono un po’ piccole.

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Motori Mini Cooper D

La Mini Cooper D di terza generazione monta un 1.5 tre cilindri da 116 CV, disponibile con cambio manuale a 6 rapporti, oppure in opzione con il cambio automatico a doppia frizione con 7 rapporti. In sostituzione del precedente quattro cilindri 1.6 di origine PSA (il gruppo di Peugeot e Citroen, oggi Stellantis) che montava la seconda generazione, il nuovo motore a tre cilindri della Mini Cooper D era proposto sia per la tre porte che per la cinque porte, ma anche per la Cabriolet. Tuttavia questo diesel, al pari della “One D” da 95 CV e della “Cooper SD” da 170 CV, non sono più nel listino del nuovo dal 2020 e per reperirne una bisogna cercarla sul mercato dell’usato.

Caratterizzato da un rumorino non troppo fastidioso, questo tre cilindri faceva una bella figura su tutte le “carrozzerie” della Mini Cooper D: le versioni a tre e cinque porte superavano di poco i 200 km/h di velocità massima dichiarata, ma scendeva a 195 km/h per la Cabriolet che più di tutte scontava il peso aggiuntivo di 100 kg rispetto alla tre porte da cui deriva (1.165 kg contro 1.265). Soddisfacente anche l’accelerazione dove lo 0-100 variava dai 9,2 secondi della coupé ai 9,9 secondi della cabrio. A fronte di prestazioni vivaci ma senza eccessi, corrispondeva un consumo di gasolio particolarmente contenuto, la media per la cabriolet era di circa 23 km/l mentre le versioni a tre e cinque porte sfioravano i 26 km/l.

Motori Mini Cooper D

  • 1.5 116 CV, cambio manuale, trazione anteriore
  • 1.5 116 CV, cambio automatico, trazione anteriore

Prezzi Mini Cooper D

Come da tradizione del Gruppo BMW, il listino prezzi di MINI, compresa anche la Cooper D, è davvero sterminato, pieno di versioni speciali, allestimenti dedicati alla sportività o all’eleganza e di tanti, tantissimi optional. Rispetto alla passata generazione, però, la versione Cooper D è meglio accessoriata ma va comunque integrata. I prezzi della Mini Cooper D da nuova partivano da circa 22.000 euro al lancio nel 2014 per la versione a tre porte, mentre le versioni 5 porte e Cabriolet, richiedevano un sovrapprezzo. Essendo una utilitaria premium i prezzi elevati della MINI Cooper D da nuova erano in parte giustificati dalla qualità costruttiva, ma anche dall’immagine alla moda.

La dotazione di serie della Cooper D prevedeva cerchi in lega da 15 pollici, radio con lettore CD, climatizzatore, volante regolabile in altezza e profondità. Gli optional più interessanti erano il tetto di colore a contrasto e le strisce sul cofano (bonnet stripes) il navigatore, fari a led, il sistema driving mode (che cambiava le mappature di motore, sterzo e anche delle sospensioni attive se presenti), cerchi in lega fino a 18 pollici. Per chi desidera anche qualche valido sistema di ausilio alla guida è meglio che si orienti sulle versioni a partire dal 2018, quando l’auto fu interessata da un primo restyling (ce n’è stato un secondo a inizio 2021).

Mini Cooper D: concorrenti e conclusioni

Nata come una sorta di scommessa di BMW nei primi anni 2000, la nuova MINI è riuscita a bissare il successo della sua mitica progenitrice puntando però su altre qualità. Se infatti la MINI del 1959 era un’auto capace di consumare poco e di offrire il massimo dello spazio con ingombri minimi, la nuova MINI ha invece puntato su estetica retrò, qualità costruttiva BMW e una guida sportiva e dinamica. Già la MINI di Issigonis fu un riferimento per la sua dinamica di guida, che le permise di vincere tre volte il Rally di Montecarlo nel 1964, 1966 e 1967. La nuova MINI ha incapsulato e portato nel mondo moderno il tipico go-kart feeling dell’inglesina, un’agilità e una guidabilità da riferimento, MINI Cooper D poi la fa con consumi molto bassi e prestazioni brillanti.

La terza generazione di MINI, la F56 odierna, ha infatti un comportamento dinamico più raffinato e maturo grazie alla nuova piattaforma modulare UKL. Questa nuova indole, che la rende più versatile e poliedrica, ha forse perso un po’ quell’agilità nervosa che ha fatto innamorare MINI nel mondo. Nonostante ciò, MINI Cooper D rimane una delle vetture compatte più belle da guidare in circolazione. In più, la tecnologia da vera BMW, il confort, la qualità costruttiva e il look inconfondibile la rendono, nonostante il prezzo da Premium, una vettura desiderabile e desiderata. Le concorrenti di MINI Cooper D non sono infatti tantissime, ma anch’esse fuori produzione visto la riduzione (su tutto il mercato) dell’offerta dei motori a gasolio: troviamo la Audi A1 1.6 TDi disponibile a tre o cinque porte, la Citroen DS3 1.6 HDi poi venduta con marchio DS ma sempre e solo a tre porte.

FAQ

Quanto costa la Mini Cooper D?
Dal 2020 le motorizzazioni a gasolio non sono più in vendita, ma da nuova i prezzi partivano da 22.000 euro nel 2014 per la tre porte e di poco più di 24.000 euro nel 2018. Le versioni a cinque porte o Cabriolet richiedevano un ulteriore sovrapprezzo.
Quale motore monta la Mini Cooper D?
La Mini Cooper D monta un 1.5 tre cilindri turbo a gasolio da 116 CV, disponibile con cambio manuale a 6 rapporti oppure automatico a doppia frizione a 7 rapporti.
Quali sono le versioni disponibili della Mini Cooper D?
Come quasi tutto il resto della gamma, oltre alla classica tre porte la Mini Cooper D si poteva scegliere anche a cinque porte oppure Cabriolet con tetto in tela.

Valutazioni sul veicolo per MINI Cooper D

15 Valutazioni

4,7

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