Alfa Romeo 33 Stradale

Si chiama Alfa Romeo 33 Stradale, richiama l’heritage dell’importante antenata ed è una few-off dedicata a 33 facoltosi appassionati. Può essere guidata su strada, in pista e fare invidia a molti. Verrà prodotta dalla carrozzeria Touring Superleggera e per lei Alfa Romeo ha creato una “bottega” apposita, dove il cliente può completamente personalizzare questa supercar unica nel suo genere.

Fortemente sostenuta dal nuovo CEO Jean-Philippe Imparato, appassionato alfista di origini italiane, la nuova Alfa Romeo 33 Stradale è stata creata sulla base della Maserati MC20 e, come la supercar modenese, può montare sia il motore termico V6 da 620 CV sia i propulsori elettrici, dove la potenza può raggiungere i 750 CV. Non è dato sapere con quale motorizzazione sia stata ordinata dai suoi compratori, certo è che la 33 Stradale è aperta al futuro ma saldamente legata al passato e al presente grazie a una monoscocca in fibra di carbonio che fa rima con esclusività.

Venduta a un prezzo sicuramente fuori dal comune per qualsiasi Alfa Romeo stradale mai prodotta, e già completamente sold out, la 33 Stradale punta a lasciare un segno indelebile nella storia della Casa del Biscione grazie a prestazioni non comuni rispetto al passato. D’altronde l’heritage dalle parti di Arese è importante, basti pensare a cosa ha significato la vecchia 33 Stradale per la Casa fondata nel 1910 e per il capitolo motorsport. La prima di una serie di few-off come Ferrari sta facendo e ha fatto con le sue Icone? Questo non è certo, sicuro è che con la 33 Stradale Alfa Romeo ha fatto sognare gli appassionati.

Scopriamo dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti della Alfa Romeo 33 Stradale.

Dimensioni Alfa Romeo 33 Stradale

Le dimensioni della Alfa Romeo 33 Stradale sono:

• lunghezza 4,63 metri
• larghezza 1,96 metri
• altezza 1,22 metri
• passo 2,7 metri

Le dimensioni della Alfa Romeo 33 Stradale sono figlie della piattaforma con monoscocca di carbonio comune alla Maserati MC20. Una vettura nata stilisticamente a Torino, al Centro Stile Alfa Romeo, sviluppata a Modena e realizzata fisicamente dalla carrozzeria Touring Superleggera. Ovviamente la base di partenza per definire il suo design unico e inimitabile è stata la 33 Stradale del 1967: chiaro il rimando ai fari, grossi e rotondeggianti, al piccolo trilobo incastonato nella calandra bassa e a filo del terreno, così come all’apertura delle porte a “elitra”.

Le prese d’aria laterali suggeriscono il posizionamento al centro del motore, anzi dei motori perché la versione elettrica ne ha due. Imitando l’antenata, il “cofango” all’anteriore permette di sollevare il cofano come avviene sulle vetture da corsa, anche perché la 33 Stradale fu la versione omologata per creare la Tipo 33, vettura che vinse il campionato internazionale sportprototipi nel 1975 e nel 1977.

Dimensioni della 33 Stradale superiori ai 4,5 metri per permettere all’aerodinamica di creare deportanza sia attraverso il fondo carenato, e il relativo diffusore, sia passando attorno alle sue forme così morbide ma efficaci. Chiaramente inno alla tradizione sono i fari tondi al posteriore, mentre i quattro scarichi si incastonano nel paraurti e fanno capire di che pasta è fatta la supercar del biscione. Niente aerodinamica attiva come sulla Giulia Quadrifoglio GTA e GTAm, scelta che poteva essere accarezzata visto il prezzo e l’esclusività di questa vettura in serie fortemente limitata. Personalizzabile nella livrea, la 33 Stradale parte da un foglio bianco per nascere a misura del cliente.

Interni Alfa Romeo 33 Stradale

Impressionano gli interni della Alfa Romeo 33 Stradale per la cura riservata ai dettagli e alla particolarità dei comandi, tutti fisici, che rendono ancora più caratteristica questa few-off. Al pari di una vettura da corsa, è stato scelto di ridurre al minimo la presenza di schermi e possibilità di distrazione. Ecco perché è stata scelta un’impostazione piuttosto classica che prevede la presenza sul tunnel centrale ex novo di diversi comandi a leva, quasi di ispirazione aeronautica; non manca la targhetta che rende unico ogni esemplare.

L’unico schermo è quello del quadro strumenti, incorniciato dal classico cannocchiale Alfa Romeo. Un’ispirazione aeronautica che ha per altro previsto l’installazione di diversi comandi anche a filo del parabrezza e lungo la parte centrale dell’imperiale. Due le configurazioni base previste: “Tributo” e “Alfa Corse”. Due allestimenti che propongono rispettivamente pelle e alluminio oppure fibra di carbonio e Alcantara, con impronta chiaramente più orientata al mondo del racing.

Senza tasti il volante, con i voluminosi paddle ancorati al piantone come da tradizione Alfa Romeo/Maserati. Rivisitati rispetto al passato i sedili, curati da Poltrona Frau, con i classici cannelloni che rendono più accoglienti le sedute decisamente contenitive. Caratteristica la forma del telaio che permette, a porte chiuse, di scrutare all’interno gli interni della Alfa Romeo 33 Stradale così fuori dal comune. Ovviamente la 33 Stradale è una due posti secchi e un piccolo bagagliaio è stato ricavato dietro al motore centrale ma non offre grandi chance per trasportare ingombranti bagagli.

Motori Alfa Romeo 33 Stradale

I motori della Alfa Romeo 33 Stradale offrono una doppia scelta, resa possibile dalla piattaforma ingegnerizzata a Modena per la Maserati MC20. Termica o elettrica? Entrambe sono vetture dotate di grandi prestazioni, anche se la potenza della 33 Stradale elettrica supera la termica di più di 100 CV. Sul lato termico il V6 turbobenzina con doppia turbina riesce ad erogare 620 CV e raggiunge una velocità massima che, non a caso, è fissata a 333 km/h. Dotato di grande guidabilità, merito del cambio automatico doppia frizione a 8 rapporti, riesce a scattare da 0 a 100 km/h in poco meno di 3 secondi anche grazie al contenimento dei pesi, che rimangono sotto i 1.500 kg a vuoto.

Dall’altra parte la 33 Stradale elettrica, che anticipa l’arrivo della MC20 Folgore sul mercato. Può superare i 750 CV, ha l’architettura da 800V che rende più rapida la ricarica della batteria da 90 kWh ed è più rapida nello scatto ma si ferma, per non danneggiare, la batteria, a una velocità massima di 310 km/h. Ovviamente in vantaggio tra termica ed elettrica la prima per quanto riguarda il peso: questo potrebbe essere un problema in pista compensato dalla maggiore reattività data dalla risposta dei motori elettrici. L’autonomia stimata dal costruttore è di circa 450 km. Per la 33 Stradale termica sono disponibili due modalità di guida: Strada e Pista. Strada assicura un maggiore comfort dato dalla risposta delle sospensioni e valvole di carico aperte una volta superati i 5.000 giri/min. Al contrario la Pista le sospensioni si irrigidiscono, le valvole sono sempre aperte e si può disattivare il controllo di trazione.

A proposito delle sospensioni, su entrambi gli assi Alfa Romeo ha montato un cinematismo a doppio braccio oscillante e sterzo semi-virtuale. Un’altra peculiarità è data dalla modalità Launch Control, o “Partenza Veloce”, che si attiva in modalità pista premendo sul pulsante Quadrifoglio alla base del tunnel centrale.

Il sistema frenante è dotato della tecnologia Brake-By-Wire con freni Brembo carboceramici, con dischi forati e ventilati all’anteriore (6 pistoncini, 4 al posteriore).

Motori Alfa Romeo 33 Stradale

Benzina

• 3.0, sei cilindri biturbo, 620 CV, cambio automatico, trazione posteriore

Elettrico

• ca. 550 kW, triplo motore elettrico, >750 CV, batteria 90 kWh, trazione integrale

Prezzi Alfa Romeo 33 Stradale

Il listino prezzi della Alfa Romeo 33 Stradale non è stato ufficialmente comunicato dalla Casa italiana come è normale che succeda con questo genere di serie limitate. Facile, se non scontato, ipotizzare un prezzo compreso tra uno e due milioni di euro, almeno 10 volte quello che costa oggi uno Stelvio Quadrifoglio. Prezzi da capogiro per un’Alfa Romeo che è già entrata nella storia e che è facile pensare possa solo acquisire valore con il tempo, se mai qualcuno si sognasse di venderla. Oltre ai pacchetti standard, così come le vernici, sono ampie le possibilità di personalizzazione che possono aver fatto variare il prezzo finale della 33 Stradale nel momento dell’ordine, avvenuto prima del lancio ufficiale. Con il lancio del programma “Bottega”, inoltre, Alfa Romeo ha aperto la strada a un programma di personalizzazione che non esclude nessuna possibilità tra quelle desiderate dal cliente disposto a sborsare un consistente extra pur di personalizzare la vettura.

Sicuramente attorno al prezzo della 33 Stradale si apre una considerazione sui generis di quello che potrebbe essere il futuro di Marchi dal grande heritage. Ferrari lo ha fatto con la serie “Icona”, rispolverando nomi iconici come la Daytona, e lo ha fatto Porsche con una 911 modificandola nella 935, a sua volta creata in onore alla “Moby Dick” degli anni ‘70 per vincere, senza riuscirci, alla 24 Ore di Le Mans. In un’epoca di condivisione di piattaforme e auto tutte uguali, seppur la 33 Stradale sia una MC20 sotto falso nome la tentazione di replicare questo esperimento con altri modelli storici del Biscione è forte. Vi immaginate una Duetto moderna? Avrebbe un successo assicurato.

Alfa Romeo 33 Stradale: concorrenti e conclusioni

Alfa Romeo 33 Stradale è nata dalla volontà del CEO di Alfa Romeo Jean-Philippe Imparato, avvallato dal CEO di Stellantis Carlos Tavares, di proporre nell’era moderna un mito del passato della Casa italiana. Qualcosa di già visto, ma qui totalmente inedito, grazie all’elettrificazione e alla piattaforma nonché monoscocca in fibra di carbonio con telaio in alluminio già utilizzata sulla Maserati MC20. Ne è nata una few-off, o serie limitata in 33 esemplari, che sono già andati a ruba nel momento in cui Alfa Romeo ha selezionato 33 esclusivi clienti per coinvolgerli in questa iniziativa. Ne è nato il programma “Bottega” e un precedente per proporre, in futuro, nuove Alfa Romeo fuoriserie ispirandosi al lungo passato. Qualcosa che è stato fatto in passato con la 8C ma che in questo nuovo caso ha assunto i contorni della maggiore esclusività grazie al ridotto numero di esemplari.

Non è dato sapere se i 33 clienti hanno scelto la 33 Stradale con il motore benzina o con i motori elettrici, certo è che le sue concorrenti si contano sulle dita di una mano. Escludendo per un attimo la sua esclusività, se guardiamo al mondo delle supercar con il motore centrale e la trazione posteriore gli esempi non mancano con Ferrari 296 GTB, Lamborghini Huracan STO e la già citata Maserati MC20 che condivide il cuore e il telaio con la 33 Stradale. Certo, i prezzi non sono confrontabili perché queste sono supercar prodotte in serie, mentre la 33 Stradale no. Inutile compararla con la Icona SP3, la nuova “Daytona” Ferrari: quest’ultima monta il V12 rigorosamente aspirato, come da tradizione Ferrari.