Maserati GranTurismo

Nata come pura GT con interni in pelle e cambio automatico con convertitore di coppia, nel corso degli anni GranTurismo ha accolto motori più potenti, sempre V8 aspirati made in Maranello con potenze fino a 460 CV, assetti ben più rigidi, versioni ridotte all’osso con due soli posti e sedili in carbonio, per accontentare anche il cliente che desidera portare la sua Maserati anche in pista. Con l’arrivo della nuovissima e completamente rinnovata Maserati GranTurismo, disponibile anche in versione Folgore 100% elettrica, ha ancora senso puntare sulla bellissima e teatrale prima serie della GT modenese?

Scopriamo allora dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti di Maserati GranTurismo.

Dimensioni Maserati GranTurismo

Le dimensioni della Maserati GranTurismo sono:

• lunghezza 4,88 metri
• larghezza 1,85 metri
• altezza 1,35 metri
• passo 2,94 metri

Da fuori, Maserati GranTurismo è senza dubbio una delle vetture esteticamente più riuscite degli ultimi decenni, già annoverata dagli appassionati come una delle pietre miliari del design dagli anni ’00. Nonostante infatti sia davvero grande (è lunga 4,88 metri, quanto una BMW Serie 5 di precedente generazione) è filante, elegante e sportiva. Il merito è della mitica firma italiana di Pininfarina, che dopo il debutto con Maserati con la Quattroporte del 2003 (prima vettura del Tridente disegnata dall’azienda torinese) bissa con la nuova GranTurismo. Il risultato è semplicemente eccellente: il muso aggressivo, dominato dalla grande calandra con al centro il logo Maserati, i fari sottili, il cofano lunghissimo con i passaruota molto bombati e le tre feritoie sul parafiamma rendono la GranTurismo raffinata, elegante e ben proporzionata, riuscendo a risultare esteticamente più sportiva e compatta di quanto in realtà non sia.

Il passo molto lungo (siamo a quasi 3 metri) danno poi uno stile da vera GT all’auto, che lateralmente sfoggia cerchi che possono arrivare anche a 21 pollici sulle versioni più accessoriate, mentre spicca un montante posteriore molto ampio che, come da tradizione Maserati, sfoggia il logo del Tridente incastonato al suo interno. Completano il look dell’auto una coda ben pronunciata, da vera coupé di altri tempi, dei fari triangolari molto grandi e uniti da una finitura cromata e un paraurti molto sportivo, dotato di diffusore posteriore e di scarichi ovviamente veri. Che si tratti dei quattro scarichi sdoppiati laterali delle GranTurismo e GranTurismo S o il doppio scarico centrale della MC Stradale, da quei tubi di scarico esce il leggendario sound della GranTurismo. Concludendo con le dimensioni della Maserati GranTurismo, il bagagliaio delude parecchio le attese: se infatti l’auto è più lunga di una BMW Serie 3, il vano di carico è da soli 260 litri, al livello di quello di una FIAT Grande Punto.

La versione elettrica Folgore vede l’aggiunta dei consueti badge di colore blu per differenziarsi dalle sorelle termiche e l’adozione di cerchi unici da 22” con disegno a triangolo che ne esaltano le linee, oltre ad un pacchetto di Full LED.

Interni Maserati GranTurismo

Gli interni di Maserati GranTurismo sono stati tra i principali limiti dell’automobile, soprattutto nella sua ultima parte di carriera. Se infatti gli esterni sono stati universalmente apprezzati per tutti i 13 anni di presenza sul mercato come impeccabili e riuscitissimi, non si può dire lo stesso dell’abitacolo, che ha catalizzato le critiche per un progetto piuttosto anziano e mai revitalizzato fino in fondo. Salendo a bordo di Maserati GranTurismo, infatti, si capisce immediatamente che la vettura è stata lanciata nel 2007: ci sono tanti, tantissimi tasti, soprattutto sulle versioni pre-restyling avvenuto nel 2018: al centro della plancia, infatti, troviamo un clima automatico bizona con schermo monocromatico che male si abbina ad una vettura così lussuosa ed elegante, mentre poco più in alto troviamo, fino al 2018, un navigatore non touch dotato di decine e decine di tasti molto piccoli e con un sistema davvero antiquato.

Al suo posto, per fortuna, è arrivato il sistema Uconnect da 8,4 pollici touch con Apple CarPlay e Android Auto a salvare parzialmente la situazione, rimasta però molto più antiquata di quanto si potesse desiderare. Gli interni di Maserati GranTurismo sono infatti risultati sempre piuttosto antiquati e poco al passo coi tempi già a pochi anni dal lancio, figurarsi arrivati alla fine della produzione nel 2020.

Convince, invece, il volante con le grandi palette per il cambio automatico optional sulla S e di serie su Sport e MC Stradale, ma non disponibile per la GranTurismo 4.2, così come il grande volante e il quadro strumenti analogico elegante e raffinato, con uno schermo multifunzione a colori piuttosto grande. Concludendo con gli interni di Maserati GranTurismo, lo spazio è ottimo davanti, a livello di una berlina di rappresentanza, mentre dietro non siamo ai livelli di Quattroporte, ma due adulti trovano posto comodamente. La qualità dei materiali, infine, lascia spazio a luci e ombre: di qualità impeccabile la pelle e gli inserti in alluminio o fibra di carbonio, mentre le plastiche sono a tratti dure, e molti comandi sono di origine FIAT.

Tutto questo vede un’ulteriore implementazione nella Maserati GranTurismo Folgore dove anche il display centrale da 10,25” e quello dietro al volante da 12” tutti studiati per poter offire al meglio una sensazione di classicità e classe che solo Maserati sa dare, ed al tempo stesso garantire un continuum con la tecnologia moderna.

Motori Maserati GranTurismo

La gamma motori di Maserati GranTurismo fa rima con una sola parola: V8. Tutti i motori offerti sulla sportiva modenese sono infatti degli 8 cilindri a V, tutti progettati e costruiti da Ferrari a Maranello. Derivati dai V8 aspirati delle berlinette del Cavallino come F430, il V8 Ferrari per Maserati è più lineare, fluido e setoso nell’erogazione, pur conservando in tutte le sue iterazioni quella cattiveria e quel sound inconfondibile di ogni V8 del Cavallino Rampante. Il motore “base” di Maserati GranTurismo è il 4.2 da 405 CV e 460 Nm, accoppiato ad un tradizionale cambio automatico con convertitore di coppia prodotto dalla tedesca ZF a 6 rapporti. La trazione è, ovviamente, posteriore, e il sound eccezionale: anche le prestazioni sono di tutto rispetto, con uno 0-100 km/h coperto in 5,2 secondi e una velocità massima di 285 km/h.

Per i più esigenti, però, la gamma motori di Maserati GranTurismo si è composta di un secondo V8 Ferrari, questa volta da 4.7 litri. Il 4.7 ha debuttato con la GranTurismo S ed è stato ripreso dalla Alfa Romeo 8C Competizione: dotato di 440 CV e 490 Nm di coppia, il 4.7 della S è stato disponibile sia con il cambio automatico ZF a 6 marce che con l’ormai classico per Maserati cambio manuale robotizzato, denominato qui MC-Shift, sempre a 6 marce. Lo stesso cambio è stato poi usato sulla MC Stradale, che unisce sospensioni molto più rigide, sedili ben più profilati e dotati, a richiesta, di cinture a quattro punti, motore 4.7 portato a 450 CV e prestazioni da urlo: 0-100 km/h in 4,9 secondi e 302 km/h di velocità massima. Al top della gamma, nel 2012, è arrivata infine la Sport, dotata del 4.7 portato a 460 CV e nuovi fari con luci diurne a LED ed elementi bruniti. Infine, il telaio è lo stesso della Quattroporte, che verrà utilizzato (seppur pesantemente modificato) anche dalla nuova generazione di GranTurismo.

Tutto questo però avveniva fino a ieri, oggi i motori della nuova Maserati Granturismo vedono un’addio a tutti questi affascinanti propulsori degni di nota e soprattutto V8, ma l’introduzione di un motore termico unico ereditato dalla sorella Maserati MC20, stiamo parlando del motore Nettuno, ovvero un 3.0 litri biturbo con disegno V6 da 490 e 550 CV, potenza e leggerezza restano la parole d’ordine, ma questa volta parliamo di un propulsore che vede una doppia turbina per compensare la mancanza del mitico 4.7 V8, che poi tanta mancanza non è, basta affondare il piede dell’acceleratore per capire che non è cambiato il DNA della nuova Maserati GranTurismo.

Ma non è solo la versione con motore Nettuno ad attirare l’occhio, ma la versione Folgore, che rappresenta la prima Maserati 100% elettrica, in grado di sviluppare ben 760 CV con una batteria da 560 kW farà rimpiangere i propulsori termici? Pensiamo di no, ma come si dice ai posteri l’ardua sentenza. D’aiuto possiamo dire che la Maserati GranTurismo Folgore raggiunge i 325 km/h e copra lo spazio 0-100 in appena 2,7 secondi ed è in grado di percorrere 470 km con una ricarica.

Motori Maserati GranTurismo

Elettrico

• 92,5 kWh, 760 CV batteria con motori a tre magneti permanenti, cambio a 0 rapporti, trazione integrale

Benzina

• 3.0 490 CV, sei cilindri con disposizione a V, cambio automatico a 8 rapporti, trazione posteriore
• 3.0 550 CV, sei cilindri con disposizione a V, cambio automatico a 8 rapporti, trazione posteriore

Prezzi Maserati GranTurismo

Il listino prezzi di Maserati GranTurismo da nuova era in linea con le rivali dell’epoca, mentre con il passare degli anni è diventata quasi un affare. Per mettersi in garage una GranTurismo 4.2 con cambio automatico, infatti, si partiva da 114.340 euro, mentre per la S la base di partenza era di 123.000 euro, e si superavano i 150.000 per una MC Stradale. A questo prezzo, tutte le Maserati GranTurismo offrivano di serie i fari bixeno, le modalità di guida, gli interni in pelle, i sedili elettrici riscaldati, il navigatore, il clima bizona e la plancia in pelle nera. A richiesta, era possibile aggiungere dettagli in colori differenti sia fuori che dentro, una plancia rivestita in pelle, il vivavoce Bluetooth (di serie insieme allo UConnect da 8,4 pollici touch dal 2018) nonché il Roll-Bar e la cintura a 4 punti per la MC Stradale.

Ma oggi, quali sono i prezzi di Maserati GranTurismo? Gli esemplari più economici dotati di motore 4.2 V8 dei primi anni di produzione partono da meno di 30.000 euro, con degli esemplari con meno di 100.000 km che partono da 35.000 euro, utilizzabili senza troppe remore per godersi la guida. Le più desiderabili 4.7 S con cambio robotizzato partono da 43.000 euro, mentre le Sport da 460 CV partono da 60.000 euro. Le più moderne Sport successive al restyling del 2018 e le già ricercatissime MC Stradali partono da 95.000 euro, con le ultime Sport in edizione limitata che valgono ancora oltre 115.000 euro.

Con l’arrivo delle ultime tre Maserati GranTurismo, ovvero con i motori Nettuno e Folgore tutto torna in vita e viene rivalutato parliamo di tre nuovi allestimenti che vedono un pacchetto tutto incluso fare parte di un listino prezzi degno delle sue antenate. La versione Modena che esalta il lusso e la classicità di Maserati costa 181.900 euro e rappresenta la base, mentre la versione Trofeo che esalta la sportività e la potenza uniti al lusso arriva a 227.000 euro. Al loro interno presentano un pacchetto tutto di serie, manca solo scegliere il colore dei pellami e se si vuole l’impianto sound, il resto è tutto compreso, anche sul fronte sicurezza.

Per portarsi a casa la Maserati GranTurismo Folgore occorrono invece 261.000 euro minimi nella versione Sport e 10.000 in più se si vuole la GT. La differenza? Anche in questo caso troviamo orpelli e maggior sportività nella versione GT.

Listino prezzi Maserati GranTurismo

Modena

• 3.0 V6 490 CV, 181.900 euro

Trofeo

• 3.0 V6 550 CV, 227.000 euro

Sport

• 92,5 kWh 750 CV, 261.000 euro

GT

• 92,5 kWh 750 CV, 271.000 euro

Maserati GranTurismo: concorrenti e conclusioni

Una vera Maserati con motore V8, carrozzeria coupé da sogno, un sound incredibile e una guidabilità da vera sportiva a meno di 35.000 euro? Messa così, la prospettiva di mettersi in garage una Maserati GranTurismo diventa davvero allettante, permettendo di portarsi a casa una vera Supercar al prezzo di una Golf ben accessoriata. A pesare come una spada di Damocle, però, ci sono i costi di gestione e manutenzione. In Italia, infatti, il bollo per una Gran Turismo 4.2 pesa per oltre 1.100 euro, a cui vanno aggiunti gli altri 678 euro di Superbollo per una GranTurismo del 2008, che diventano 1.356 per una 4.2 del 2013.

La manutenzione del V8 Ferrari, poi, è parecchio più costosa di quella di un classico 1.5 turbobenzina di una Golf, per non parlare dei consumi medi nell’ordine dei 7 km/l, mentre ogni pezzo di ricambio è infinitamente più raro e salato. In più, Maserati GranTurismo soffre di invecchiamento precoce all’interno, dove dimostra ben più dei suoi 15 anni, il bagagliaio è piuttosto piccolo per le dimenisoni, e la guidabilità è più da sontuosa GT che da sportiva dura e pura. Il carisma e il sound del V8 Ferrari, che sia il 4.2 o il 4.7, la bellezza delle linee e la precisione dello sterzo e di un telaio davvero ben fatto regalano alla GranTurismo un fascino quasi irresistibile. Se cercate una seconda o terza auto che non vi faccia svenare in fase di acquisto e che abbia una linea inconfondibile, un motore carismatico e unico e una guidabilità perfetta anche per la vita di tutti i giorni, Maserati GranTurismo può essere la sportiva che fa per voi.

Al lancio, le concorrenti di Maserati GranTurismo erano le solite, canoniche Supercar da circa 100.000 euro e con almeno 400 CV: Porsche 911, BMW Serie 6, Jaguar XK ma anche le più potenti e costose Bentley Continental GT, Aston Martin DB9 e la cugina coupé-cabriolet Ferrari California. Nel corso degli anni, poi, alle concorrenti di Maserati GranTurismo si sono aggiunte anche le più moderne BMW Serie 8, Jaguar F-Type, Aston Martin DB11, Mercedes-AMG GT e le sempre più valide BMW M4, Audi RS5 e Mercedes C63 AMG Coupé. Oggi, con il suo valore sul mercato dell’usato così basso, però, Maserati GranTurismo diventa una (esosa) alternativa anche a sportive più economiche come Porsche Cayman, Audi TT S ed RS e la più moderna ma similmente valutata Alpine A110.