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Mini SUV 2022: migliori modelli, elettrici, ibridi, economici, prezzi

In questo articolo vedremo le novità in materia di Mini SUV per il 2022, i migliori modelli del mercato, i più economici e i diversi prezzi.

Se da una decina di anni a questa parte i SUV hanno iniziato a registrare le vendite maggiori, non solo in Italia, è solo negli ultimi anni che le Case automobilistiche hanno iniziato a puntare su veicoli più alti da terra rispetto alle solite utilitarie ma con dimensioni più compatte, a partire da poco meno di 4 metri senza mai oltrepassare i 4,2 metri. Stiamo parlando dei Mini SUV, vetture che vanno per la maggiore poiché riescono a coniugare sia la “voglia” di possedere un SUV, comunque più alto da terra rispetto alla media della categoria, alle dimensioni compatte che sono un must in città, grazie alla facilità di parcheggio e alla gestibilità nel traffico.

Se volessimo definire i mini SUV 2022 potremmo farlo parlando di auto sicuramente compatte, dall’assetto rialzato, con un look che richiama in parte il mondo dei fuoristrada se non degli stessi SUV più voluminosi, un esempio sono gli scivoli in plastica che sui 4x4 specializzati servono a proteggere il fondo dagli urti. Si tratta, quindi, di vetture che nella mente dell’automobilista sono più affascinanti ma anche sicure, e le ultime novità di mercato in questo segmento lo confermano puntando forte su queste caratteristiche ma anche su una dotazione di sistemi di assistenza alla guida di prim’ordine, come avremo modo di scoprire. In un mercato molto affollato da vetture come la Volkswagen T-Cross, Volkswagen T-Roc, Honda Jazz, Suzuki Vitara, Suzuki Ignis, Dacia Spring, Toyota Yaris Cross, Seat Arona, Skoda Kamiq, Hyundai Kona, Hyundai Bayon, Ford Puma, Ford Ecosport, Nissan Juke, Renault Captur, Opel Crossland, Citroen C3 Aircross, Opel Mokka, Citroen C4, Peugeot 2008, DS 3 Crossback, Fiat 500X e Jeep Renegade. Insomma, i modelli già a listino sono tanti e non mancheranno le novità nel 2022.

Tra queste, le novità del cosiddetto segmento B, tanto che i mini SUV sono conosciuti anche con il nome di B-SUV, il 2022 porterà sul mercato nuovi modelli al limite tra il segmento B e l’A, quello della citycar, come l’interessante Toyota Aygo X: nascendo sulla piattaforma che la accomuna a Toyota Yaris e Toyota Yaris Cross, la compatta Toyota, uno dei mini SUV più attesi del 2022, sarà lunga 3,7 metri ma, grazie all’aumento di 6,5 centimetri dell’altezza da terra (1,52 metri l’altezza della carrozzeria) rientrerà a pieno titolo nella categoria dei mini SUV nel 2022. Sarà un vero e proprio passaggio di consegne tra la vecchia Aygo, 23,5 centimetri più corta di Aygo X, e la nuova, che potrà contare anche su scenografici cerchi da 18” per rinsaldare il suo look votato simbolicamente al fuoristrada. Salendo con le dimensioni, siamo infatti vicino ai 4,5 metri che abbiamo definito come limite tra i mini SUV e i SUV, è attesa anche la nuova generazione di BMW X1, che arriverà anche in versione elettrica, la iX1. Soggetti al restyling anche Volkswagen T-Roc, mentre Hyundai Kona è stata evoluta già nel corso del 2021 e offre svariate scelte nel campo delle motorizzazioni, compresa una versione full electric.

Sommario

Ayago X Toyota Aygo X - Credit: Toyota

Modelli migliori Mini SUV 2022

Nonostante un mercato ancora sofferente a causa del rapido esaurimento degli incentivi legati alle emissioni, ogni qualvolta il governo li conceda, la categoria dei mini SUV sembra non conoscere crisi, tanto che nella top ten delle auto più vendute (dati UNRAE) nei primi 11 mesi del 2021 ci sono modelli come Jeep Renegade, Dacia Sandero, offerta anche nella variante Stepway, definibile al 100% come B-SUV o mini SUV, Ford Puma e Volkswagen T-Roc. Su 10 modelli, 4 sono mini SUV. Analizzando poi le classifiche dei vari segmenti, si nota come un modello come Suzuki Ignis, disponibile anche con la trazione 4x4, sia terzo nel segmento delle citycar, mentre nel segmento B si inseriscono anche Renault Captur, Peugeot 2008 e Volkswagen T-Cross, Jeep Renegade e Dacia Duster. Insomma, tra i mini SUV sono tanti i migliori modelli tra cui scegliere, con l’indicazione delle vendite che può dare l’idea delle preferenze in Italia per questo genere di vetture.

Nuova T Roc R Line 2022 Nuova Volkswagen T Roc R Line - Credit: Volkswagen

Sempre leggendo i dati UNRAE aggiornati al 30/11/2021, si nota come la categoria crossover, quindi auto alte da terra con dimensioni compatte, insomma le caratteristiche che abbiamo visto essere proprie dei mini SUV 2022, abbia registrato il 38,6% delle vendite totali. Tra questi modelli, Fiat 500X dovrebbe ricevere nel 2022 un motore ibrido, mentre oggi può contare solo su motori benzina e Diesel. Ford Puma ha invece puntato, fin dal lancio, sui motori mild hybrid della famiglia Ecoboost, con potenze da 125 a 155 CV. Il suo nome richiama un altro modello del passato, la coupé sportiva di inizi anni 2000, ma il parallelismo si ferma appunto alla sigla.

FORD Puma ST-Line X 2022 Ford Puma - Credit: Ford

Nasce sulla stessa piattaforma di 500X Jeep Renegade, che tra 2019 e 2020 ha ricevuto il motore ibrido di tipo plug-in, con la sigla 4xe. Continua a essere una best seller importante nella categoria dei mini SUV e le vendite dell’ibrido stanno contribuendo con percentuali sempre più importanti al suo successo. La doppietta Volkswagen, con la più piccola T-Cross e la media T-Roc, che nel 2022 vedrà l’aggiunta della Taigo, ha garantito al costruttore tedesco numeri importanti tra i mini SUV e con la nuova arrivata lunga 4,26 metri. Prima che nascesse Stellantis, i marchi dell’ex gruppo PSA hanno lanciato sul mercato modelli che nascono sulla piattaforma comune CMP, potendo così essere sia elettrici sia endotermici: parliamo di Opel Mokka, Peugeot 2008, Citroen C4 e DS 3 Crossback. C3 Aircross e Opel Crossland condividono anche loro la piattaforma comune ma sono rimaste un passo indietro perché non possono ospitare alcun tipo di elettrificazione. Passi avanti, invece, da Renault Captur: è lunga 4,22 metri e viene offerta con motori benzina, benzina-GPL e ibrida (plug-in e full hybrid).

Opel Mokka 2022 Opel Mokka - Credit: Opel

Se invece, cercate la compattezza senza rinunciare all’ibrido, e alla trazione integrale, Suzuki propone la Ignis (3,7 metri di lunghezza) e Vitara (4,17 metri). Non sono elettrificati, ma sono compatti e tecnologici, i mini SUV dei marchi Volkswagen come Seat Arona, soggetta a un leggero restyling nel 2021, e Skoda Kamiq, entrambe anche a metano. Sono invece solo ibride le giapponesi Honda Jazz e Toyota Yaris Cross, mentre l’elettrica compatta oggi più in voga è Dacia Spring, grazie al suo prezzo competitivo che la rende ideale per la città vista la sua non così elevata autonomia.

Volendo spendere meno, pur rimanendo nella categoria, ecco modelli di mini SUV come la DR 3, che parte da 15.400 euro e viene offerta anche GPL, e Dacia Duster. Quest’ultima è tra le più vendute ai privati grazie agli importanti numeri registrati dalle versioni GPL e misura 4,34 metri con prezzi a partire da 13.350 euro.

media-SEAT-Arona-2022 Seat Arona - Credit: Seat

Mini SUV elettrici 2022

Parlando di mini SUV elettri 2022 in arrivo o già presenti sul mercato, si torna di nuovo a Dacia Spring, già protagonista delle vendite sul finire del 2021. Viene offerta in due semplici allestimenti, Comfort e Comfort Plus, ed è lunga appena 3,73 metri, dimostrandosi il mini SUV elettrico in lizza per ben figurare in un anno di transizione come il 2022. Dotata di interni spartani, dove abbondano le plastiche rigide, si segnala la presenza di uno schermo da 7” con navigatore e radio DAB, mentre ad esempio manca il clima automatico poiché c’è solo il manuale. Poco più sotto, il rotore che comanda la modalità di marcia, inusuale. Non male la capacità del bagagliaio (290 litri), mentre l’autonomia che concede la batteria da 27,4 kWh installata là dove prima giaceva il serbatoio della Renault K-ZE da cui Spring deriva. Il motore elettrico, montato sull’asse anteriore, è invece da 44 CV, sufficienti a garantire un buon 0-50 km/h sullo scatto. Con un peso nell’ordine dei 970 kg, in modalità ECO, i consumi della Dacia Spring sono promettenti e la ricarica si effettua in meno di 14 ore da una presa domestica, in meno di 5 ore da una wallbox da 7,4 kW, sempre in corrente alternata. In corrente continua, Dacia Spring accetta al massimo 30 kW e richiede meno di un’ora per passare dal minimo all’80%.

Tra gli altri mini SUV elettrici già in commercio, Opel Mokka-e, Peugeot e-2008, Citroen e-C4, DS 3 Crossback E-Tense, sono tutti accomunati dalla batteria da 50 kWh, dal motore elettrico da 100 kW e dalla comune piattaforma CMP sulla quale nasceranno nuovi modelli sia elettrici sia endotermici nel futuro di Stellantis.

Quale mini SUV elettrico comprare nel 2022?

Se si vuole risparmiare, al lordo degli incentivi, Dacia Spring rappresenta l’acquisto migliore per il rapporto qualità/prezzo ma va calibrato il suo utilizzo vista la scarsa capacità della batteria. Rispetto ai 50 kWh delle concorrenti sopra citate, che costano in media fino a 15.000 euro in più, Dacia Spring si dimostra adatta per le città e per le brevi percorrenze. Aspettando la seconda metà del 2022, arriverà anche il primo mini SUV smart, per ora noto con il nome di #Concept1. Offrirà in poco più di 4 metri (4,29 per la precisione) lo spazio di una Classe E grazie al passo allungato ma ancora poco si sa dei suoi motori, delle sue autonomie e soprattutto del suo prezzo.

DACIA SPRING COMFORT PLUS Dacia Spring - Credit: Dacia

Mini SUV ibridi 2022

Se l’elettrico riserverà qualche sorpresa, sembra ancora prudente l’approccio delle case sui mini SUV ibridi. Prendendo ad esempio Volkswagen, con T-Roc e T-Cross, sono disponibili motori benzina/Diesel per la prima e solo benzina per la seconda, così come Seat Arona e Skoda Kamiq hanno “scelto” il metano come motorizzazione alternativa andando così a riempire una nicchia di mercato comparabile, come quote, a quella dell’elettrico (dati UNRAE). Completamente opposta la scelta su modelli come Jeep Renegade, che già si è elettrificata con la tecnologia 4xe (scelta obbligata se si vuole la trazione integrale) ma che offre a listino anche versioni Diesel e benzina. Renault, con Captur E-Tech, ha scelto il doppio volto dell’ibrido. Con la versione plug-in Captur può viaggiare in elettrico per qualche decina di chilometri dopo essersi ricaricata a una presa di corrente, solo in alternata, e offre 160 CV. La versione full hybrid, invece, da 145 CV, può alimentarsi in elettrico per brevi tratti, prevalentemente in città, ma non necessita di presa di ricarica esterna perché l’auto è in grado di auto gestirsi recuperando energia in frenata e decelerazione. I prezzi, però, sono diferenti. Se la entry level con il motore turbo benzina 3 cilindri da 90 CV costa 21.400 euro, la full hybrid parte da 26.000 euro e la plug-in da 33.500 euro.

Sono invece Mini SUV ibridi full Honda Jazz e Toyota Yaris Cross, con quest’ultima offerta in diversi allestimenti e sulla cresta dell’onda già dai primi mesi di commercio grazie ai successi commerciali di Yaris che hanno contribuito a spianarle la strada aumentando la credibilità e la bontà nei confronti del pubblico volenteroso di approcciare l’ibrido attraverso un veicolo dai costi di gestione più contenuti come un mini SUV.

Caputure 2022

Mini SUV più economici 2022

Discorso diverso per i mini SUV più economici 2022, sia per la loro motorizzazione, come può essere il metano, sia per l’approccio più low cost. In questo senso Dacia riesce sempre a ritagliarsi un ruolo da protagonista sulla quale ha costruito la propria immagine. La nuova Sandero Stepway, uno dei mini SUV più economici, è lunga 4,10 metri e più alta da terra rispetto alla variante Streetway, parte da 13.450 euro per il 1.0 tre cilindri da 90 CV e da 13.950 euro per la versione GPL. Anche l’elettrica Spring, sempre di Dacia, oltre a costare nettamente meno delle rivali propone costi di gestione contenuti perché può essere caricata ogni notte, sempre in base alle percorrenze del giorno seguente, dalla presa domestica, abbattendo i costi di esercizio.

Sandero Stepway Dacia Sandero Stepway - Credit: Dacia

I mini SUV più economici passano poi da DR 3, piccolo B-SUV prodotto in Cina, ma assemblato in Italia. Dall’aspetto frizzante grazie a varie tonalità di vernice, anche in abbinamento al tetto nero, propone all’interno un ampio schermo da 8” LCD e vari sistemi di assistenza alla guida. Si può avere sia benzina, con il 1.5 da 116 CV e 135 Nm di coppia, sia benzina/GPL, con lo stesso motore sempre abbinato a un cambio manuale a 5 rapporti. Tra le due, ballano 1.000 euro: 15.400 euro la DR 3 benzina, 16.400 euro la DR 3 GPL. Sulla falsariga di DR 3 anche Evo Evo 3 si propone sia benzina sia GPL con prezzi a partire da 14.900 euro e con motori 1.5 da 113 CV (benzina) e 107 CV (bi-Fuel GPL).

dr dr3 suv economico DR DR3 - Credit: DR

Infine, la Kia Stonic, lunga 4,14 metri, è un Mini SUV economico poiché parte da 16.750 euro per la versione benzina, 2.000 euro in più per la GPL e da 21.000 euro per il motore 1.0 da 100 CV mild hybrid. Rimane sempre la Dacia Duster, che si contrappone alla stessa Dacia Sandero Stepway con un prezzo di partenza molto vicino (13.350 euro) e, ricalcandone la gamma, viene proposta anche GPL, con, volendo, cambio automatico e trazione integrale (solo motore Diesel 1.5 dCi da 115 CV, prezzo da 21.100 euro). Dacia Duster GPL si è aggiornata e con il Model Year 2021, sicuro protagonista tra i mini SUV 2022, ora fa più strada e risulta più stiloso grazie alla nuova firma luminosa.

Kia Stonic MY18 eco Kia Stonic - Credit: Kia

Prezzi Mini SUV 2022

Si tratta di un mercato eterogeneo per quanto riguarda i prezzi dei mini SUV di cui sopra. La più economica è la Dacia Duster, con un prezzo pressoché simile alla Sandero Stepway, seguita a stretto giro da DR 3, dalla Kia Stonic e dalla Suzuki Ignis. Parlando dei prezzi dei mini SUV elettrici rappresenta un’eccezione la Dacia Spring, che attacca a 20.100 euro, contro prezzi superiori a 30.000 euro per trovare altri mini SUV, sotto i 4,3 metri, dotati di trazione completamente elettrica. Per trovare modelli del gruppo Volkswagen bisogna partire da Seat Arona, che attacca a 19.100 euro, mentre Volkswagen T-Cross parte da 21.100 euro. La versatile Renault Captur parte invece da 21.400 ma le propulsioni ibride si spingono oltre i 25.000 e 30.000 in base alla tipologia.

Ricapitolando i prezzi dei mini SUV 2022, questa può essere una classifica crescente, dai più economici ai più costosi (prezzi “a partire da”):

  • Dacia Duster - 13.350 euro
  • Dacia Sandero Stepway - 13.450 euro
  • Evo Evo 3 - 14.900 euro
  • DR 3 - 15.400 euro
  • Kia Stonic - 16.750 euro
  • Suzuki Ignis - 16.950 euro
  • Seat Arona - 19.100 euro
  • Hyundai Bayon - 19.750 euro
  • Marvel ZS (benzina) - 19.990 euro
  • Nissan Juke - 20.070 euro
  • Citroen C3 Aircross - 20.100 euro
  • Ford Ecosport - 20.500 euro
  • Volkswagen T-Cross - 21.100 euro
  • Renault Captur - 21.400 euro
  • Opel Crossland - 21.500 euro
  • Fiat 500X - 22.100 euro
  • Hyundai Kona - 22.250 euro
  • Skoda Kamiq - 22.390 euro
  • Peugeot 2008 - 22.700 euro
  • Honda Jazz - 22.750 euro
  • Opel Mokka - 23.050 euro
  • Mazda CX-3 - 23.150 euro
  • Ford Puma - 23.400 euro
  • Suzuki Vitara - 24.000 euro
  • Mazda CX-30 - 24.950 euro
  • Volkswagen T-Roc - 25.500 euro
  • Toyota Yaris Cross - 25.900 euro
  • DS 3 Crossback - 26.800 euro

Listino prezzi aggiornato al 31/12/2021

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