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Berlina

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Tesla Model 3 rossa

In evidenza i modelli Berlina più popolari

Berlina: storia, modelli, versioni e motori

Il termine berlina è uno dei più utilizzati e noti nel mondo dell’automobile, che indica le vetture con tetto fisso, quattro o cinque porte e la presenza di una carrozzeria a due o tre volumi. In realtà, in Italia il nome berlina è utilizzato principalmente per indicare le vetture a tre volumi, ovvero quelle dove cofano, abitacolo e bagagliaio sono visivamente separati e ben distinguibili. Le berline a due volumi, diffusesi dagli anni ’70 in Italia e in Europa, sono indicate nel mondo anglosassone come “hatchback”, un termine che si riferisce alla presenza di un portellone integrale al posteriore, mentre in italiano per queste vetture prive di coda si utilizzano principalmente nomi riferiti alle dimensioni, come citycar, utilitaria o compatta. Il nome berlina, invece, indicava in origine un tipo specifico di carrozza, dotata di quattro ruote, quattro portiere e tre doppi sedili, con il primo esemplare di questo tipo costruito a Berlino, in Germania, nel ‘600, da cui deriva il nome “berlina” che si utilizza oggi ereditato dalle automobili dagli anni ’20 del Novecento. Leggi di più

Negli anni ’80 e ’90, poi, si è diffusa una tipologia di berlina a metà tra le due volumi e le tre volumi, note come “due volumi e mezzo”: si tratta di automobili con una coda detta tronca, ovvero più alta e corta rispetto alle classiche berline a tre volumi. Si tratta di una soluzione che permette di avere uno stile piuttosto classico con i vantaggi pratici di una vettura a tre volumi come il portellone posteriore integrale, andando ad aumentare anche il coefficiente aerodinamico. Per quest’ultima caratteristica, dopo essere sostanzialmente scomparse negli anni ’00, le berline a due volumi e mezzo sono tornate in auge, in quanto questo tipo di coda tronca permette di ottenere vantaggi aerodinamici molto utili sulle auto elettriche e ibride per aumentare l’efficienza.

Nell’immaginario collettivo, comunque, le berline rimangono quelle a tre volumi con la coda, eleganti e mature. Nonostante il successo delle compatte a due volumi tra le vetture più economiche e l’exploit apparentemente senza fine dei SUV, le automobili berlina continuano ad avere il loro appeal e dei vantaggi tecnici indubbi. Le berline, infatti, hanno un coefficiente aerodinamico più basso di tutte le altre tipologie di vetture, con le sole coupé capaci di avvicinarsi al loro Cx. Questa aerodinamicità le rende più silenziose e più efficienti di tutte le altre tipologie di vetture.

La presenza del bagagliaio separato, poi, rende l’abitacolo più isolato da fruscii e suoni, permettendo inoltre di avere una cellula abitativa più spaziosa al posteriore, mentre a livello estetico è possibile disegnare una berlina puntando più sulla sportività o su un look più lussuoso, con l’esplosione, negli ultimi anni, di berline elettriche filanti e molto futuristiche. Grazie ai vantaggi tecnici, alla proverbiale raffinatezza e all’appeal di questa tipologia di vetture, ci sono ancora molti modelli di berlina che spiccano nel mercato attuale: ecco i modelli, le versioni e i motori delle berline.

Segni particolari delle Berline

  • Le berline sono caratterizzate dalla presenza della carrozzeria a tre volumi, quindi con vano di carico fisicamente separato dalla carrozzeria, e da dimensioni variabili dai 4,50 metri delle berline più piccole agli oltre 5 metri delle ammiraglie.
  • La carrozzeria berlina è fin dagli anni ’40 del Novecento una delle più amate in tutto il mondo, soprattutto negli Stati Uniti e in alcuni Paesi europei. Tra le pietre miliari di questo segmento troviamo, ad esempio, la BMW Serie 3 e la Mercedes-Benz Classe E, mentre tra le italiane non possiamo dimenticare le Alfa Romeo Giulietta, Giulia e 156, la FIAT 124 e moltissimi altri modelli.
  • Oggi, le berline a tre volumi sono disponibili con tutte le alimentazioni possibili, da motori puramente termici a powertrain Mild Hybrid, Full Hybrid e Plug-In Hybrid, bifuel ed elettrico, arrivando perfino all’idrogeno.
  • In Italia, il segmento delle berline è meno popolare che in altri Paesi: in Italia, infatti, siamo intorno all’1,5% del mercato, con prezzi mediamente superiori ai 50.000 euro e una clientela matura e raffinata.

Modelli Berlina

In Italia, i modelli berlina hanno rappresentato la maggior parte della proposta sul listino per decenni: fino agli anni ’70, al fianco delle utilitarie economiche furono proprio le tre volumi ad essere le più amate dal pubblico. Con l’arrivo negli anni ’70 delle compatte medie, il terzo volume è diventato sempre meno appetibile, arrivando agli anni ’00 a rappresentare una nicchia di mercato.

A parte l’exploit degli anni ’90 delle berline a due volumi e mezzo, spentosi alla fine del decennio, il mercato è stato prima dominato dalle compatte a due volumi, poi dalle station wagon, versioni più pratiche e versatili delle tre volumi, e poi dai SUV, diventati veri e propri mattatori negli ultimi 20 anni. Nonostante gran parte del mercato sia quindi formata da SUV, compatte e utilitarie sotto i quattro metri di lunghezza, nei segmenti superiori le berline hanno mantenuto il loro appeal. Sebbene nei segmenti D ed E, quelli delle vetture medio-grandi e grandi, il pubblico italiano preferisca di gran lunga la carrozzeria Station Wagon, per le ammiraglie oltre i 5 metri e anche nei segmenti inferiori i modelli berlina tradizionali si stanno riprendendo il loro spazio.

Diversa è la questione per altri Paesi come la Germania, la Spagna o l’Est Europa, dove la berlina a tre volumi è ancora una vera istituzione, tanto che molti modelli più compatti come la Dacia Logan sono tra i più venduti. Un’auto media che ha ottenuto un buon successo di pubblico anche in Italia è stata la FIAT Tipo 4 Porte: forte del suo prezzo contenuto, la Tipo ha convinto anche con la coda, nonostante le preferenze rimanessero fisse su Hatchback e SW. Il ritorno in auge della carrozzeria berlina è da ascrivere anche al successo di una delle auto più vendute al mondo, la Tesla Model 3.

L’elettrica americana, infatti, è disponibile solamente con corpo a tre volumi, molto amato negli Stati Uniti, che grazie al successo della Model 3 è ritornato di moda anche per altri marchi e mercati. In Italia, nel 2023 la carrozzeria berlina ha totalizzato, tra i segmenti D, E ed F, una quota di mercato pari all’1,5%: una nicchia, quindi, ma ancora molto rappresentativa e importante in Italia. Ci sono, poi, alcune auto che spiccano tra le berline a tre volumi, dalla già citata Tesla Model 3 all’italianissima Alfa Romeo Giulia. Questi sono alcuni tra i migliori modelli di berlina:

  • Alfa Romeo Giulia
  • BMW Serie 3
  • Mercedes-Benz Classe E
  • Skoda Octavia
  • Tesla Model 3

Come si può vedere, tra le tre volumi più amate dal pubblico italiano ci sono principalmente modelli medi, più adatti alle nostre strade e alla nostra cultura automobilistica. Andando in ordine rigorosamente alfabetico, tra i modelli di berlina più amati in Italia non può mancare l’Alfa Romeo Giulia: l’erede della storica tradizione di berline sportive Alfa Romeo è arrivata sul mercato nel 2016, riportando la trazione posteriore su una berlina del Biscione a oltre 20 anni dall’addio alla mitica 75.

Realizzata su una piattaforma totalmente inedita, la Giorgio, la Giulia ha puntato fin dal lancio su uno stile sportivo, dinamico e personale, con il frontale dominato dal Trilobo Alfa Romeo e, dal 2023, da nuovi fari Matrix LED con firma luminosa a tre elementi che richiama alcune delle più belle Alfa del passato. Lunga 4,64 metri, la berlina del Biscione ha un abitacolo avvolgente e sportivo, che non ha la tecnologia di alcune rivali dirette ma punta su un’ottima ergonomia, una posizione di guida sportiva e distesa e dettagli unici come le grandi palette del cambio in alluminio.

Alfa Romeo Giulia (2023) dynamic, rear view

La principale rivale della Giulia, proposta unicamente con carrozzeria berlina per l’intera carriera, è la BMW Serie 3, l’automobile più venduta e apprezzata in Italia della storica Casa bavarese. Arrivata alla sua settima generazione, l’attuale Serie 3 G20 è stata lanciata nel 2019: rispetto alle precedenti, l’attuale 3er supera i 4,70 metri di lunghezza, pur mantenendo proporzioni sportive e il disegno dinamico proprio di tutte le Serie 3, caratteristiche di questa mitica berlina fin dalla prima generazione del 1975. Rivista nello stile nel 2022, la G20 ha adottato un frontale con fari più affilati e una mascherina più piccola di altri modelli della Casa, ormai caratterizzati dalla griglia XXL.

Il cofano lungo e l’abitacolo arretrato lasciano spazio ad una coda corta e sportiva, mentre nell’abitacolo con il facelift c’è stato spazio per una piccola rivoluzione. Se la qualità costruttiva (ottima) e lo spazio (ottimo davanti, discreto dietro) sono rimasti identici, dal 2022 a dominare gli interni della BMW Serie 3 G20 ci pensa un display curvo che ospita il quadro strumenti e l’infotainment iDrive, con una plancia minimale e la presenza, nel tunnel centrale, del classico rotore per gestire l’infotelematica.

Se si cerca, invece, una vettura più grande e di rappresentanza, in Italia una dei modelli di berlina più amati in questo segmento è senza dubbio la Mercedes-Benz Classe E. Forte del successo come ammiraglia di pregio dei modelli degli anni ’70, ’80 e ’90 come le W123 e W124 e la conferma degli ultimi anni, l’attuale Classe E W214 ha dimensioni generose (è lunga 4,95 metri) e uno stile più moderno e al passo coi tempi rispetto alle precedenti generazioni, più convenzionali e conservative. Il frontale riprende la mascherina piatta ispirata alle elettriche della famiglia Mercedes EQ, mentre in coda il tocco di modernità è dato dai fari a LED con firma luminosa che richiama l’iconica Stella a tre punte.

nuova classe e 2024 01

All’interno, la sesta generazione della Classe E unisce alcune caratteristiche tipiche della berlina media della Stella, con materiali pregiati, tanto spazio a bordo sia davanti che dietro e un design pulito ed eleganti, con un livello di tecnologia altissimo. Le versioni più ricche, infatti, possono contare su un totale di tre schermi all’interno della plancia. Dietro al volante c’è uno schermo a sbalzo da 12,3 pollici per il quadro strumenti, mentre alla sua destra troviamo un pannello a tutta larghezza che ospita sia il display principale dell’infotainment MBUX da oltre 14 pollici che un terzo display, da 12,3 pollici, dedicato al passeggero anteriore.

Meno opulenta ma ugualmente raffinata è la Skoda Octavia, uno dei modelli di berlina dal miglior rapporto qualità-prezzo-contenuti nonché Skoda più amata fin dal lancio della prima generazione datato 1996. Lunga 4,70 metri, la quarta serie della Octavia ha un posizionamento diverso dalle altre berline viste finora. Forte della meccanica derivata dalle compatte medie del Gruppo Volkswagen, la Octavia è un’auto più abbordabile e meno lussuosa, ma senza rinunciare ad una certa raffinatezza e cura nei dettagli. Rinnovata nel 2024 nello stile, la Octavia ha un disegno piuttosto filante, con un lunotto molto inclinato e una coda che lascia spazio ad un grande portellone posteriore con lunotto integrato.

Questa soluzione permette di avere un bagagliaio molto grande, con 600 litri di capacità, mentre all’interno lo spazio è generoso sia davanti che soprattutto dietro, con una disponibilità di centimetri paragonabile a berline di categoria superiore. Gli interni della Skoda Octavia per il resto sono molto eleganti e puliti, con un livello di finitura e materiali superiore alle precedenti generazioni della berlina ceca, con un disegno elegante e pulito, tanta tecnologia e comandi fisici per clima e sul volante.

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A concludere la nostra piccola disamina dei modelli di berlina più apprezzati in Italia non può mancare la Tesla Model 3. Rinnovata nel 2023 con la versione Highland, la berlina americana è, insieme alla sua sorella maggiore a ruote alte Model Y l’auto elettrica più venduta al mondo. Lunga 4,72 metri, ha uno stile pulito e molto filante, capace di ottenere un Cx bassissimo (0,21) e una silhouette a due volumi e mezzo che ha contribuito a rendere di nuovo “cool” le berline con la coda. Nonostante questo layout estetico, la Model 3 non ha un portellone integrale, rinunciando a un po’ di praticità a fronte di un vano di carico comunque molto capiente (594 litri) al quale si aggiunge il comodo bagagliaio anteriore da 88 litri.

Salendo a bordo, invece, si rimane sempre colpiti dal minimalismo degli interni Tesla, ora privi non solo di cruscotto e tasti fisici ma anche dei classici devioluci. Tutto è demandato al grande schermo da 15 pollici al centro della plancia, che funge da quadro strumenti, infotainment e centro di tutte le funzioni dell’elettrica americana. Lo spazio è generoso, la qualità dei materiali è migliorata (anche se non è ancora eccelsa) e le decine di funzioni più o meno nascoste permettono di unire soluzioni più frivole ad un’autonomia e un’efficienza da prima della classe.

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Motori Berlina

Passando, così, a parlare della meccanica e dei motori delle berlina protagoniste partiamo proprio dalla Model 3, che dal 2019 ha voluto portare in Italia una piccola, grande rivoluzione. Realizzata su una piattaforma dedicata pensata per ridurre al massimo il peso senza rinunciare a prestazioni e autonomia, la Model 3 è proposta in Europa con tre motorizzazioni. RWD, Long Range AWD e Performance AWD. La versione d’accesso, la RWD, è dotata di un motore singolo posteriore da 293 CV, batteria con tecnologia LFP da 60 kWh e un’autonomia totale nel ciclo WLTP di 513 km, ottima per la capacità relativamente ridotta della vettura resa possibile dall’efficienza dei motori e dal basso coefficiente aerodinamico.

Per chi vuole prestazioni più vivaci e tanta autonomia c’è la Long Range AWD: i motori diventano due, uno all’anteriore e uno al posteriore, per una potenza combinata di 498 CV, prestazioni da sportiva (0-100 km/h in 4,4 secondi contro i 6,1 della RWD) e autonomia nel ciclo misto WLTP di 629 km. Al top c’è la Performance: il doppio motore offre, sulla carta, 460 CV, con un’erogazione molto aggressiva e prestazioni da Supercar (0-100 km/h in 3,1 secondi), il tutto con un’autonomia WLTP di 528 km.

Tornando alle altre berline, i modelli più amati in Italia sono solitamente termici, con l’Alfa Romeo Giulia che spicca per l’assenza di motorizzazioni elettrificate. Realizzata sulla raffinatissima piattaforma Giorgio con motore longitudinale, trazione posteriore e soluzioni più da sportiva come l’albero di trasmissione in carbonio, la Giulia è proposta con tre motori, due benzina e un Diesel.

Il motore a gasolio è il 2.2 Multijet, quattro cilindri proposto in due livelli di potenza: 160 CV con trazione posteriore o 210 CV, con trazione integrale Q4 e cambio automatico a 8 marce della tedesca ZF, di serie su tutte le motorizzazioni. Per la gamma a benzina, ad aprire la gamma ci pensa il 2.0 Turbo Q4 da 280 CV, mentre al top spicca la potente Giulia Quadrifoglio, con motore 2.9 V6 biturbo da 520 CV, trazione posteriore e prestazioni in linea con le altre Superberline (0-100 km/h in 3,9 secondi e 308 km/h di velocità massima).

Per la sua rivale diretta, la BMW Serie 3, non mancano versioni ad alte prestazioni capaci di rivaleggiare direttamente con la Giulia Quadrifoglio. Sono ben sei, anzi, le versioni sportive della G20, due a benzina e un Diesel. Sono due, nel dettaglio, le versioni M “light”, veloci ma non estreme: la M340i, con motore 3.0 sei cilindri in linea turbobenzina Mild Hybrid da 374 CV e trazione integrale xDrive, e la M340d, dotata del potentissimo 3.0 sei cilindri biturbodiesel da 340 CV e 700 Nm, entrambe con prestazioni davvero rapide (0-100 km/h in 4,4 secondi per la M340i e in 4,6 secondi per la M340d).

Al top c’è la M3: la mitica sportiva bavarese è disponibile in ben quattro versioni, dalla M3 a trazione posteriore con il 3.0 sei cilindri biturbo da 480 CV e cambio manuale a 6 marce all’esagerata M3 CS con 550 CV, cambio automatico a 8 marce e trazione integrale. Ci sono anche diverse motorizzazioni più tranquille e versatili, con potenze comprese tra i 150 CV della 318d ai 286 CV della 330d xDrive, con le intermedie 320i da 184 CV e, soprattutto, 320d da 190 CV che rappresentano le motorizzazioni più apprezzate dal grande pubblico.

Rinnovata nel 2023, la Classe E W214 è realizzata sulla piattaforma modulare Mercedes MRA2, con motore longitudinale e trazione posteriore. Con questa sesta serie, la Classe E ha fatto un passo netto verso l’elettrificazione: se manca la variante elettrica, rappresentata dal modello dedicato EQE, l’intera gamma della Classe E è formata da motori elettrificati a benzina e Diesel, sia Mild Hybrid che Plug-In Hybrid.

La gamma motori della berlina Mercedes è rappresentata da un motore benzina Mild Hybrid, il 2.0 turbo della E 200 da 204 CV, due Diesel, il 2.0 turbodiesel della 220 d da 197 CV e il 3.0 sei cilindri turbodiesel da 367 CV della E 450 d, e ben quattro ibride Plug-In. La Classe E offre uno dei pochissimi sistemi Diesel Plug-In Hybrid: la E 300 de unisce il 2.0 turbodiesel della 220 d da 197 CV ad un motore elettrico, per una potenza totale di 313 CV e un’autonomia di oltre 100 km garantito dalla batteria da ben 25,4 kWh. Le benzina Plug-In Hybrid, invece, sono tre: le versioni 300 e e la più potente 400 e hanno lo stesso powertrain, con motore 2.0 turbo e motore elettrico con, rispettivamente, 313 e 381 CV, mentre al top c’è la 53 AMG Hybrid, che unisce al 3.0 sei cilindri turbo da 449 CV un motore elettrico da 163 CV, per 585 CV di potenza e 101 km di autonomia nel ciclo WLTP.

Infine, la Skoda Octavia ha la gamma motori più tranquilla tra le berline prese in esame. Realizzata sulla piattaforma modulare MQB, la stessa vista su gran parte dei modelli di piccole e medie dimensioni del Gruppo Volkswagen, la tre volumi ceca è stata rinnovata nel 2024, salutando il piccolo 1.0 TSI da 116 CV e introducendo nuove motorizzazioni Mild Hybrid. Per quanto riguarda l’offerta a benzina, nella gamma motori della berlina Skoda spicca il 1.5 TSI, il quattro cilindri turbo con sistema di disattivazione dei cilindri ACT, disponibile in due varianti di potenza da 116 e 150 CV.

Se scelta con il cambio manuale a 6 marce, l’Octavia 1.5 TSI è una termica pura, mentre la variante con cambio automatico doppia frizione DSG è unita ad un sistema Mild Hybrid a 48 V, disponibile sia per la variante da 116 CV che per quella da 150 CV. L’apprezzata motorizzazione Diesel è ancora il noto e robusto 2.0 TDI, disponibile sia in versione da 116 CV con cambio manuale che in variante da 150 CV, con cambio automatico DSG di serie. Al top, infine, troviamo la Octavia RS, spinta dal 2.0 TSI quattro cilindri turbo da 265 CV, cambio automatico DSG a 7 marce e trazione anteriore. Grazie alla potenza del collaudato 2.0 TSI, la Octavia RS scatta da 0 a 100 km/h in 6,4 secondi e arriva a toccare i 250 km/h di velocità massima. Questi sono quindi i motori delle berline più apprezzate in Italia:

Motori Berlina

Motori Alfa Romeo Giulia

Benzina

  • 2.0 Turbo Q4, 2.0 quattro cilindri turbo, 280 CV, cambio automatico a 8 marce, trazione integrale
  • 2.9 V6 Quadrifoglio, 2.9 V6 biturbo, 520 CV, cambio automatico a 8 marce, trazione posteriore

Diesel

  • 2.2 Turbo, 2.2 quattro cilindri turbodiesel, 160 CV, cambio automatico a 8 marce, trazione posteriore
  • 2.2 Turbo Q4, 2.2 quattro cilindri turbodiesel, 210 CV, cambio automatico a 8 marce, trazione integrale

Motori BMW Serie 3

Benzina

  • 318i, 2.0 quattro cilindri turbo, 156 CV, cambio aut. a 8 marce, traz. posteriore
  • 320i, 2.0 quattro cilindri turbo, 184 CV, cambio automatico a 8 marce, traz. posteriore
  • 320i xDrive, 2.0 quattro cilindri turbo, 184 CV, cambio aut. a 8 marce, traz. integrale
  • 330i xDrive, 2.0 quattro cilindri turbo, 245 CV, cambio aut. a 8 marce, traz. integrale
  • M3, 3.0 sei cilindri in linea turbo, 480 CV, cambio manuale a 6 marce, traz. posteriore
  • M3 Competition, 3.0 sei cilindri in linea turbo, 510 CV, cambio aut. a 8 m., traz. posteriore
  • M3 Competition xDrive, 3.0 sei cilindri in linea turbo, 510 CV, c. aut. a 8 m., traz. integrale
  • M3 CS, 3.0 sei cilindri in linea turbo, 550 CV, cambio aut. a 8 marce, trazione integrale

Benzina Mild Hybrid

  • M340i, 3.0 sei cilindri in linea turbo, 374 CV, cambio automatico a 8 m., traz. integrale

Diesel Mild Hybrid

  • 318d, 2.0 quattro cilindri biturbodiesel, 150 CV, cambio automatico a 8 marce, traz. posteriore
  • 320d, 2.0 quattro cilindri biturbodiesel, 190 CV, cambio automatico a 8 marce, traz. posteriore
  • 320d xDrive, 2.0 quattro cilindri biturbodiesel, 190 CV, cambio aut. a 8 marce, traz. integrale
  • 330d xDrive, 3.0 sei cilindri in linea biturbodiesel, 286 CV, cambio aut. a 8 marce, traz. integrale
  • M340d xDrive, 3.0 sei cilindri in linea biturbodiesel, 340 CV, cambio aut. a 8 marce, traz. integrale

Benzina Plug-In Hybrid

  • 330e, 2.0 quattro cilindri turbo + motore elettrico, 292 CV, c. aut. a 8 marce, traz. posteriore
  • 330e xDrive, 2.0 quattro cilindri turbo + motore el., 292 CV, c. aut. a 8 m., traz. integrale

Motori Mercedes-Benz Classe E

Benzina Mild Hybrid

  • E 200, 2.0 quattro cilindri turbo, 204 CV, cambio automatico a 9 marce, trazione posteriore

Diesel Mild Hybrid

  • E 220 d, 2.0 quattro cilindri turbodiesel, 197 CV, cambio automatico a 9 marce, trazione posteriore
  • E 220 d 4Matic, 2.0 quattro cilindri turbodiesel, 197 CV, cambio automatico a 9 marce, trazione integrale
  • E 450 d 4Matic, 3.0 sei cilindri in linea turbodiesel, 367 CV, cambio automatico a 9 marce, trazione integrale

Benzina Plug-In Hybrid

  • E 300 e, 2.0 quattro cilindri turbo + motore elettrico, 313 CV, cambio automatico a 9 marce, trazione posteriore
  • E 300 e 4Matic, 2.0 quattro cilindri turbo + motore elettrico, 313 CV, cambio automatico a 9 marce, trazione integrale
  • E 400 e 4Matic, 2.0 quattro cilindri turbo + motore elettrico, 381 CV, cambio automatico a 9 marce, trazione integrale
  • E 53 AMG Hybrid 4Matic, 3.0 sei cilindri in linea turbo +. mot. el., 585 CV, cambio automatico a 9 m., trazione integrale

Diesel Plug-In Hybrid

  • E 300 de, 2.0 quattro cilindri turbodiesel + motore elettrico, 313 CV, cambio automatico a 9 marce, trazione posteriore
  • E 300 de 4Matic, 2.0 quattro cilindri turbodiesel + motore elettrico, 313 CV, cambio automatico a 9 marce, trazione integrale

Motori Skoda Octavia

Benzina/Benzina Mild Hybrid

  • 1.5 TSI, 1.5 quattro cilindri turbo,116/150 CV, cambio manuale a 6 marce, trazione anteriore
  • 1.5 m-HEV, 1.5 quattro cilindri turbo Mild Hybrid, 116/150 CV, cambio automatico doppia friz. a 7 m., traz. anteriore
  • 2.0 TSI RS DSG, 2.0 quattro cilindri turbo, 265 CV, cambio automatico doppia friz. a 7 m., traz. anteriore

Diesel

  • 2.0 TDI, 2.0 quattro cilindri turbodiesel, 116 CV, cambio manuale a 6 marce, trazione anteriore
  • 2.0 TDI DSG, 2.0 quattro cilindri turbodiesel, 150 CV, cambio automatico doppia frizione a 7 marce, traz. anteriore

Motori Tesla Model 3

Elettrica

  • RWD, motore elettrico posteriore, 283 CV, batteria da 60 kWh, autonomia WLTP 513 km, trazione posteriore
  • Long Range AWD, mot. el. ant. + mot. el. post., 498 CV, batteria da 82 kWh, autonomia WLTP 629 km, traz. integrale
  • Performance AWD, mot. el. ant. + mot. el. post., 460 CV, batteria da 82 kWh, autonomia WLTP 528 km, traz. integrale

Versioni e prezzi Berlina

Concludiamo, infine, con le versioni berlina e i prezzi delle tre volumi protagoniste di questo approfondimento, partendo dalla “nostra” Alfa Romeo Giulia. Prodotta nello stabilimento laziale di Cassino, la Giulia è proposta unicamente in versione berlina a tre volumi, senza aver avuto mai a listino varianti Station Wagon o Coupé come le principali rivali. La Giulia è proposta in tre allestimenti per i motori “normali”: la versione d’accesso Sprint, con di serie fari Matrix LED, Cruise Control Adattivo, sensori di parcheggio anteriori e posteriori con retrocamera, clima bizona, cerchi in lega e navigatore.

Per chi cerca qualcosa in più c’è la Veloce, che aggiunge di serie vetri oscurati, cerchi in lega da 19 pollici e differenziale posteriore autobloccante, mentre al top c’è la Tributo Italiano, con sospensioni attive, sistema Hi-Fi Harman-Kardon e interni in pelle. Il listino prezzi della berlina del Biscione parte da circa 50.000 euro per la 2.2 Multijet Sprint da 160 CV, mentre la 2.0 Turbo da 280 CV con trazione integrale Q4 e allestimento Tributo Italiano che arriva a 66.000 euro. La potente Quadrifoglio, invece, parte da 96.000 euro.

Per quanto riguarda le versioni della berlina BMW Serie 3, la G20 parte da 48.500 euro in versione base 318i, con motore 2.0 quattro cilindri turbo da 156 CV, cambio automatico a 8 marce di serie e una dotazione che, di serie, offre fari full LED, sensori di parcheggio anteriori e posteriori, frenata automatica, quadro strumenti digitale con infotainment da 14,9 pollici, cerchi in lega e poco alto. Al contrario del passato, sono solo tre gli allestimenti della berlina BMW: oltre alla versione base, infatti, troviamo la M Sport e la ricca M Sport Pro: entrambe offrono una dotazione più ricca in accoppiata con un’estetica sportiva. La gamma “normale” ha al top la M340i in versione M Sport Pro, offerta a circa 80.000 euro, mentre la gamma M3 parte dai 103.000 euro della M3 manuale fino ai 165.000 euro della M3 CS.

Molto più costosa è la Mercedes-Benz Classe E, con i prezzi della berlina tedesca che partono dai 68.000 euro della E 220 d in allestimento base Advanced, che offre di serie fari full LED, navigatore da 14 pollici, clima bizona, quadro strumenti digitale, retrocamera, sedili riscaldati e vernice metallizzata.

Tantissimi, invece, gli allestimenti tra i quali poter scegliere, per un totale di nove allestimenti, con al top la E 53 AMG Hybrid 4Matic Premium Plus che arriva a 127.000 euro, optional esclusi.

Decisamente più abbordabili i prezzi della berlina Skoda, la Octavia: disponibile in quattro allestimenti, dalla versione d’accesso Selection alla top di gamma Sportline, la 1.5 TSI 116 CV Selection con cambio manuale parte dai 28.500 euro, con la versione 1.5 Mild Hybrid da 150 CV e cambio DSG che supera i 40.000 euro. La sportiva RS, invece, arriva a oltre 46.000 euro, optional esclusi.

Conclude la Tesla Model 3, con le tre versioni della berlina americana caratterizzate da un eccellente rapporto qualità-prezzo. La versione d’accesso RWD, infatti, è offerta a 42.000 euro, con la Long Range a trazione integrale che rimane sotto la soglia dei 50.000 euro. Il prezzo della Performance AWD, invece, supera i 57.000 euro, ma rimane estremamente concorrenziale considerando le prestazioni e l’autonomia offerta. A cambiare tra le tre varianti sono principalmente i prezzi della berlina Tesla, in quanto la dotazione è sempre la stessa: di serie troviamo schermo da 15 pollici con navigatore e decine di funzioni, interni in pelle, tetto in vetro, sistema di guida autonoma di Livello 2 e cerchi in lega, con la possibilità a richiesta di avere i sistemi Autopilot avanzato o di guida autonoma avanzata, gancio traino e pochi altri optional extra.