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Cabrio economiche: i modelli che costano di meno

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Il mondo dell’auto si è spostato verso i modelli a ruote alte, SUV e crossover in primis. Questo passaggio a modelli sempre più alti e con estetica fuoristradistica ha fatto finire nel dimenticatoio categorie molto amate negli scorsi decenni, come coupé e cabrio economiche.

Le poche auto sportive ancora in commercio, infatti, sono dedicate a clienti facoltosi, con grandi possibilità di spesa nonché richieste ben precise. Lusso, potenza e comfort non fanno di certo rima con la ricetta delle sportive cabrio economiche degli anni ’60 e ’70, poi tornate in auge negli anni ’90 e ’00. Motori piccoli ma carismatici, corpo leggero e giovanile, pochi fronzoli e un prezzo basso. Le auto cabrio economiche ormai si contano sulle dita di una mano, e tra queste troviamo principalmente citycar con il tetto apribile. Fino a circa 10/15 anni fa, quasi tutte le Case automobilistiche offrivano modelli di cabrio economiche. Dopo il boom negli anni ’90 e ’00 nato dalla rivoluzionaria Mazda MX-5, archetipo di ciò che dev’essere una cabrio economica e capace di creare un ritorno di fiamma per le cabrio economiche dopo il successo delle inglesi MG e Lotus e delle italiane FIAT e Alfa Romeo negli anni ’60 e ’70, furono diverse le protagoniste di questa piacevole nicchia di mercato.

Dopo qualche anno di vetture economiche e sbarazzine con tetto apribile in tela, l’avvento della Peugeot 206 CC nel 1999 sdoganò la tecnologia del tetto retrattile in metallo, creando così la categoria delle coupé-cabriolet. Con l’avvento della “moda” del Coupé-Cabriolet, le cabrio economiche diventarono più numerose, ma dopo l’entusiasmo iniziale queste vetture divennero sempre meno apprezzate, tanto che oggi non sono rimaste vetture con il tetto retrattile in commercio (sostituito dalla classica tela, oggi molto più isolante che mai). Le “vecchie” citycar Coupé-Cabriolet ebbero vita breve, favorita anche dal successo della FIAT 500C. Lanciata nel 2009, la piccola italiana dimostrava come, per una piccola cabrio, non fosse necessario spendere molto e creare un tetto retrattile e una carrozzeria completamente ridisegnata, ma poteva bastare ispirarsi alla FIAT 500 Trasformabile del 1957: un semplice tetto in tela corre su tutto l’abitacolo includendo il lunotto, mantenendo però intatti i montanti del tetto.

Questa soluzione, unita al miglioramento esponenziale nella tecnologia dei tetti in tela, molto più leggeri ma ugualmente isolanti rispetto ai goffi tetti in metallo, posero fine alla “moda” delle coupé-cabriolet, sparita definitivamente con il successo dei SUV. Per questo, oggi le auto cabrio economiche si contano sulle dita di una mano. Nonostante ciò, ci sono ancora delle cabrio economiche per chi ama il vento tra i capelli. Abbiamo messo in fila i cinque modelli di cabrio economiche che costano meno, con un prezzo di partenza di poco superiore ai 20.000 euro. Prima di partire, però, vogliamo citare due modelli che non sono riusciti ad entrare nella nostra top 5 delle cabrio economiche, ovvero MINI Cabrio, che oggi parte da ben 33.250 euro, e la Volkswagen T-Roc Cabriolet, vera erede della tradizione delle cabrio a 4 posti comodi, e non per nulla costruita sulla base del vendutissimo SUV della Casa di Wolfsburg. Ma bando alle ciance, e conosciamo i cinque modelli di auto economiche che costano meno.

Sommario

FIAT 500C, da 20.300 euro

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La regina dei modelli di cabrio economiche che costano meno è senza alcun dubbio la FIAT 500C, che dal 2009 è diventata in poco tempo la regina indiscussa del mercato. In un certo senso, è stata proprio lei ad “uccidere” il segmento delle Coupé-Cabriolet. Al lancio, infatti, FIAT 500C doveva vedersela con diversi modelli, dalla originalissima Citroen C3 Pluriel alle rivali a tetto retrattile Peugeot 207 CC, Mitsubishi Colt CZC, Nissan Micra C+C e Opel Tigra TwinTop. Di queste, la più longeva è stata la Peugeot 207 CC, arrivata fino al 2013, mentre le altre sono sparite prima della fine del decennio. Il merito di FIAT 500C è stato quello di cambiare la ricetta di una piccola cabrio, ispirandosi però al suo glorioso passato. Identica in tutto e per tutto ad una normale FIAT 500 a livello estetico, interno e meccanico, FIAT 500C introduce un semplice ma geniale tetto in tela che corre tra i due montanti del tetto, includendo il lunotto posteriore. Questa soluzione permette di mantenere invariata la capacità del bagagliaio (sempre molto ridotta: siamo a 182 litri, “ben” 3 in meno dei 185 della 500 tradizionale) cambiando solo l’apertura del portellone, l’abitabilità e la guidabilità, lasciando il peso a vuoto invariato.

A riprendere questa ricetta è stata solo la Citroen DS3 Cabrio, cancellata nel 2019 con la trasformazione del modello DS 3 in un B-SUV compatto, rendendo così FIAT 500C un modello (quasi) unico tra i modelli di cabrio economiche. Questa soluzione ha permesso inoltre a FIAT di avere vantaggi non solo dal punto di vista tecnico e dinamico, ma anche da quello economico. Il prezzo di FIAT 500C, infatti, è di 2.500 euro superiore rispetto alla 500 “normale” a parità di allestimenti, ed è offerta con lo stesso motore e con gli stessi allestimenti e optional. Bella da vedere ed estremamente sfiziosa, FIAT 500C deve fare i conti con un abitacolo bello da vedere ma non curatissimo nei dettagli, mentre i sedili posteriori rimangono scomodi anche con il tetto apribile.

La visibilità è leggermente inferiore a capote chiusa, mentre con la capote aperta vedere dietro è un’impresa, in quanto la capote si accartoccia proprio dove troverebbe posto il lunotto. Alla guida, però, FIAT 500C rimane agile e facile come la 500 normale, e le prestazioni dell’unico motore in gamma, il 1.0 tre cilindri FireFly aspirato da 70 CV con modulo Mild Hybrid, sono le stesse: 0-100 km/h in 13,8 secondi e 167 km/h di velocità massima. Anche i consumi sono sulla carta invariati, con una percorrenza media nel ciclo WLTP di 18,9 km/l. Tra i modelli di cabrio economiche che costano meno, FIAT 500C è sicuramente la meno costosa, ma è anche una delle più sfiziose nonché più versatili nella vita di tutti i giorni, pur con il plus del tetto in tela.

smart EQ fortwo cabrio, da 28.577 euro

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Al secondo posto tra i modelli di cabrio economiche che costano meno troviamo un altro modello molto apprezzato, smart EQ fortwo cabrio. Nonostante l’aria di cambiamento che sta colpendo la Casa tedesca fin dall’entrata del colosso cinese Geely con il 50% delle quote “condivise” con Mercedes-Benz, la piccolissima (è lunga 2,70 metri) citycar tedesca continua a convincere. Realizzata sulla stessa scocca della normale fortwo coupé, la due posti iper-cittadina è dotata di una semplice capote in tela che, come su 500, si integra nelle linee della normale fortwo, mantenendo intatta la sicurissima cellula Tridion e capace di alloggiarsi, una volta aperta, al posto del lunotto.

Molto furba la soluzione per aprire il portellone posteriore, da sempre formato su smart da una ribaltina nella parte inferiore e dal lunotto apribile in quella superiore. Agendo su due semplici leve, è possibile alzare manualmente la parte inferiore del tetto in tela per accedere al bagagliaio, invariato rispetto alla coupé: sono 260 i litri di capacità, che diventano 340 avanzando il sedile del passeggero (20 in meno rispetto ai 360 massimi della coupé). Molto interessante è anche la possibilità di rimuovere i piccoli montanti superiori che corrono tra la cornice del parabrezza e la cellula Tridion, che si alloggiano nel vano ricavato nella parte interna della ribaltina e regalano una sensazione di maggior apertura sopra la propria testa.

A livello meccanico, le differenze tra smart EQ fortwo cabrio e la normale coupé sono pressoché nulle. Anche la cabrio è passata, nel 2020, alla sola alimentazione elettrica, che rende smart EQ fortwo cabrio la regina tra i modelli di cabrio economiche elettriche. Il prezzo di smart EQ fortwo cabrio parte infatti da 28.577 euro, circa 3.300 in più rispetto alla versione coupé. A livello meccanico, entrambe sono spinte dal motore elettrico posteriore da 82 CV e 160 Nm di coppia, alimentato da una batteria da 17,6 kWh, che consente un’autonomia nel ciclo medio WLTP di 132 km, 3 in meno della coupé. Questa minore percorrenza è dovuta al peso leggermente superiore di smart EQ fortwo cabrio, che aggiunge 30 kg sulla bilancia rispetto alla coupé, passando da 1.095 a 1.125 kg. Alla guida, al netto dell’autonomia oggettivamente ridotta la EQ fortwo cabrio è incredibilmente agile e maneggevole in città, non disdegnando però le gita fuoriporta con prestazioni vivaci (0-100 km/h in 11,9 secondi e 130 km/h di velocità massima), al netto dell’autonomia. Occhio, infine, agli optional, che tra versioni speciali e sfiziose e dotazioni da vettura premium possono far lievitare il prezzo sopra i 40.000 euro, rendendo questa piccola citycar ben lontana dai modelli di cabrio economiche.

Abarth 595C, da 28.800 euro

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Al terzo posto nella nostra top 5 dei modelli di cabrio economiche che costano meno troviamo Abarth 595C, la versione “pepata” della già citata FIAT 500C. Nonostante i continui rincari nei prezzi, che hanno colpito grazie all’inflazione un po’ tutte le auto, anche Abarth 595C costa più che in passato, con un prezzo di partenza di 28.800 euro per la versione d’attacco. Dal lancio, nel 2010, però, come è accaduto per le 595 e 695 “tradizionali” la gamma si è razionalizzata in attesa dell’arrivo della nuova era elettrica dello Scorpione.

Addio quindi al motore d’accesso da 145 CV: oggi la gamma è formata esclusivamente dal 1.4 T-Jet quattro cilindri turbo, che spinge 500 Abarth fin dal lancio datato 2008, in due livelli di potenza, 165 e 180 CV. È proprio la versione “base” a fare da versione d’accesso alla gamma, che in versione Performance parte da 28.800 euro. Come per la 500 “normale”, anche la sua versione vitaminizzata cambia poco o nulla della sua forma per ospitare il tetto in tela, che anche con i paraurti più sportivi e le carreggiate allargate è in grado di rendere più raffinata e sfiziosa la piccola italiana. Allo stesso modo, l’abitabilità rimane la stessa (non eccelsa, per usare un eufemismo) della 500C, mentre l’abitacolo rinuncia a 3 litri per offrire 182 litri di capacità di carico. All’interno, Abarth 595C condivide con la regina delle cabrio economiche l’abitacolo, che seppur ravvivato da sedili e volante sportivi e da una finitura più aggressiva del pannello sulla plancia non spicca per qualità costruttiva.

Al contrario, se su FIAT 500C si può chiudere un occhio sulla posizione di guida alta e “appollaiata”, sulla sportiva 595 la seduta molto alta rispetto all’asfalto, la posizione inclinata di pedali e volante e la scarsa regolazione del sedile non aiuta a trovare una posizione di guida che si addica alle prestazioni del “Cinquino”. Perché nonostante stiamo parlando dei modelli di cabrio economiche che costano meno, Abarth 595C non ha nulla da invidiare a Hot Hatch più grandi e costose. Anche in versione da 165 CV, la potenza bruta del 1.4 T-Jet permette ad Abarth 595C di scattare da 0 a 100 km/h in 7,3 secondi, e di spingere fino a 218 km/h di velocità massima. Scegliendo la versione 695C, offerta a 32.100 euro, i 180 CV del 1.4 T-Jet abbassano il tempo nello 0-100 km/h a 6,7 secondi, e la velocità massima sale a 225 km/h. Grazie al tetto in tela, poi, si può godere ancora di più della inconfondibile sinfonia del quattro cilindri italiano, soprattutto se si sceglie una versione Competizione o l’optional degli scarichi Record Monza.

Attenzione però a non scegliere il cambio automatico robotizzato MTA, optional a 1.600 euro sulla 695C: questo cambio è lento e brusco, e nonostante il cambio manuale a 5 marce non sia un fulmine e gli manchi la sesta marcia, è comunque da preferire al controverso MTA. Meglio spendere qualcosa in più per le versioni più ricche Turismo e Competizione, e godersi i potentissimi freni Brembo della 695C, di serie con la cavalleria maggiorata.

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Mazda MX-5, da 29.900 euro

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Al quarto posto della nostra top 5 dei modelli di cabrio economiche che costano meno troviamo, ovviamente, la regina indiscussa di questa categoria, Mazda MX-5. La roadster giapponese è infatti l’unica che offre una vera esperienza da cabriolet: tetto completamente retrattile in tela (per i più freddolosi c’è la versione RF che introduce un tetto rigido in stile Targa), due posti secchi e meccanica da sportiva “vera”, con motore anteriore longitudinale e trazione posteriore. Negli ultimi anni si stava assistendo ad un aumento dei prezzi della “Miata”, con un prezzo di partenza superiore ai 30.000 euro.

Per fortuna, nel 2023 la gamma è stata rivista, e alla base ora troviamo l’allestimento Prime Line accoppiato al motore 1.5 SkyActiv-G da 132 CV, che parte da un prezzo di 29.900 euro. Rispetto alle altre versioni come la Exclusive Line o la Homura, questo allestimento è piuttosto spartano: di serie infatti troviamo sedili in tessuto, clima manuale, fari Full LED, cerchi in lega da 16” e specchietti neri, infotainment da 7 pollici con Apple CarPlay e Android Auto e poco altro. Nessun navigatore, né sensori di parcheggio o retrocamera: questa è la Mazda MX-5 più “pura” di tutte. Per molti, questa sarà anche la versione migliore.

Come abbiamo detto in apertura, infatti, i migliori modelli di cabrio economiche sono stati per anni quelli che non offrivano fronzoli o lussi esagerati, ma anzi si concentravano sull’esperienza di guida. In questo frangente, Mazda MX-5 non ha nulla da insegnare a nessuna auto sul listino italiano, in quanto è, senza dubbio, una delle vetture più divertenti ed emozionanti da guidare. Realizzata su una piattaforma sviluppata ad hoc per lei, grazie al motore anteriore longitudinale e alla trazione posteriore è una sportiva vera, pensata per appagare anche i palati più esigenti. Lo sterzo precisissimo, il cambio millimetrico, la posizione di guida perfetta e la comunicatività di telaio, sospensioni e motore sono impagabili. È vero, il 1.5 quattro cilindri non è il più veloce: con i suoi 132 CV e prestazioni da compatta Diesel (0-100 km/h in 8,3 secondi e 204 km/h), rispetto alla 2.0 da 184 CV è decisamente più tranquilla (il 2.0 scatta da 0 a 100 km/h in 6,5 secondi). Il 1.5, però, sebbene abbia poca coppia in basso è un motore che ripaga quando viene tirato fino alla linea rossa, posta a ben 7.500 giri, ed è più puro rispetto al più potente 2.0. I consumi, poi, sono contenuti (15,9 km/l secondo il ciclo misto WLTP), grazie a sospensioni morbide e a dimensioni molto contenute (è lunga 3,92 metri) è facile da usare anche in città tutti i giorni, e il peso di 1.000 kg esatti la rende un peso piuma nel mondo di oggi.

Gli unici limiti del progetto MX-5 sono il bagagliaio davvero piccolo (solo 130 litri) e l’abitabilità scarsa per chi supera gli 1,80 metri. Al netto di questi limiti del progetto, se amate guidare Mazda MX-5 non è solo il migliore tra i modelli di cabrio economiche che costano meno, ma anche la più divertente automobile sul listino attuale.

FIAT 500e Cabrio, da 32.950 euro

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Passiamo da una leggenda delle cabrio economiche alla nuova protagonista del segmento, FIAT 500e Cabrio. Erede spirituale della FIAT 500C (che ha affiancato dal 2020 e non sostituirà ancora per qualche tempo), la 500e Cabrio è ovviamente basata sulla FIAT 500e, la nuova generazione del Cinquino completamente elettrico. Seconda vettura 100% elettrica tra i modelli di cabrio economiche che costano meno, FIAT 500e Cabrio sigilla l’egemonia FIAT in questo segmento, che tra Abarth e FIAT monopolizza il settore delle cabrio economiche con tre modelli su 5. Il motivo è semplice: anche con la 500e Cabrio, FIAT ha usato la sua ricetta ormai collaudata. Come visto sulla 500C termica, anche la 500e Cabrio condivide in toto la meccanica, l’estetica (riuscitissima, in grado di rendere più moderna e matura ma sempre sfiziosa e sbarazzina la compatta italiana) e il telaio con la 500e. A renderla Cabrio è ovviamente il tetto in tela, che come su 500C mantiene intatti i montanti laterali e incorpora il lunotto posteriore. Ciò che cambia sono però le proporzioni, ora più mature e cresciute, e la capacità del bagagliaio, che rimane invariata rispetto alla 500e a tetto rigido (185 litri). A cambiare maggiormente tra le due vetture, però, oltre al powertrain è l’abitacolo.

Ripresi in toto dalla FIAT 500e, gli interni di FIAT 500e Cabrio sono fatti con molta più cura rispetto alla 500 termica, sono più maturi e completi senza però perdere quella simpatia ed eleganza tipica di 500. Lo spazio a bordo è molto maggiore per quanto riguarda i passeggeri anteriori, con una posizione di guida più automobilistica e comoda anche per i più alti. Dietro, invece, lo spazio rimane comunque risicato. Gli interni di FIAT 500e Cabrio spiccano anche per alcuni piccoli dettagli che rimandano alla città di Torino, dove 500 è tornata ad essere costruita (la 500 termica è costruita in Polonia, nello storico stabilimento FIAT di Tychy) e per una dotazione tecnologica molto buona, la migliore tra i modelli di cabrio economiche che costano meno. Alla guida, invece, grazie ad un baricentro più basso, alle carreggiate allargate e ad un assetto riuscito FIAT 500e Cabrio è molto piacevole da guidare, identica nelle reazioni alla 500e “coupé” ma con in più la possibilità di viaggiare col vento tra i capelli, a contatto con la natura.

FIAT 500e Cabrio eredita anche il doppio powertrain della 500e tradizionale: la versione d’accesso da 32.950 euro, quella che ha fatto entrare 500e Cabrio tra i modelli di cabrio economiche che costano meno, è dotata di un motore elettrico anteriore da 95 CV, mentre la batteria è da 23,7 kWh, capaci di garantire un’autonomia nel ciclo misto WTP di 190 km. Decisamente più a fuoco la versione da 42 kWh, che offre un motore più potente (118 CV) e un’autonomia molto superiore (303 km nel ciclo misto WLTP). Il prezzo, però, sale parecchio: si parte da 36.150 euro.

Leggi anche: Cabrio elettriche 2023: marchi, modelli e prezzi

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