
Auto sportive a due posti 2026: i modelli migliori e i prezzi
Negli ultimi decenni, il mondo dell’auto si è completamente trasformato, perdendo tanto di quel concetto di libertà e passione che ha rappresentato per tante generazioni in tutto il mondo. Oggi, infatti, sempre più persone vedono l’automobile come un semplice strumento, un oggetto che permette di spostarsi da un punto A ad un punto B senza trasmettere nulla. Questa trasformazione è avvenuta in maniera silenziosa, continua e inesorabile, arrivando fino alla situazione odierna dove le automobili emozionali e sportive, ormai, sono una razza in via d’estinzione.
Per la verità, però, non è la prima volta che le auto sportive perdono appeal e attenzione. Già negli anni ‘80, infatti, le sportive a due posti che avevano fatto innamorare per tutti gli anni ’50 e ’60 stavano scomparendo, schiacciate tra la crisi petrolifera di metà anni ’70 che aveva già rallentato la vendita e la diffusione delle classiche sportivette a due posti, le sempre più numerose compatte sportive riuscivano a proporre emozioni simili con un livello di usabilità, praticità e sicurezza decisamente superiore.
Ritornate in auge negli anni ’90 grazie al successo di una delle vetture più rilevanti del XX secolo, la Mazda MX-5, le auto sportive hanno vissuto una seconda giovinezza tra gli anni ’90 e ’00, con decine di modelli sul mercato, tanti di essi memorabili. Da qualche anno, però, i SUV e crossover hanno riempito i pensieri degli automobilisti, rendendo sempre meno appetibile l’acquisto di un’auto che nasce principalmente per essere divertente. Non è un caso, infatti, che negli ultimi 15 anni siano scomparse tante sportive economiche, lasciando ben poche possibilità alle automobili alla portata di molti. Le Supercar e Hypercar, invece, hanno ancora la loro nicchia di mercato, formando così un’offerta di auto sportive a due posti nel 2026 non molto vasta, ma ancora capace di emozionare chi ama guidare davvero. Scopriamo, quindi, quali sono le auto sportive a due posti del 2026, i modelli migliori e i prezzi.
Sommario
Le auto sportive a due posti del 2026
Nonostante siano sempre di più le Case automobilistiche che abbandonano le proprie sportive per concentrarsi unicamente sui SUV (uno degli ultimi esempi è quello di Audi, che nel 2023 ha abbandonato, senza sostitute dirette, sia la leggendaria R8 che la popolare TT), nel 2026 le auto sportive a due posti sono ancora proposte sul mercato, anche se sono tutte concentrate nel segmento delle Supercar e delle Hypercar.
Analizzando il listino ufficiale italiano, infatti, troviamo solamente sette modelli di auto sportive a due posti nel 2026 che costano meno di 100.000 euro, e solamente due hanno un prezzo di partenza inferiore ai 50.000 euro. Nonostante siano solamente due, però, queste sportive sono considerate tra le automobili più divertenti in assoluto, amate da tutti gli appassionati di auto: la Mazda MX-5 e la Caterham Seven.
La MX-5 è apprezzata e desiderata fin dalla prima generazione del 1989, e oggi arrivata alla quarta generazione, la ND, è con gran distacco l’auto sportiva più venduta di sempre, con oltre 1,3 milioni di esemplari in più di 35 anni di carriera. L’attuale quarta serie conserva invariata la ricetta tipica di una “Miata”: motore anteriore aspirato dalla potenza relativamente contenuta, trazione posteriore, cambio manuale, tetto apribile. Sono due le carrozzerie disponibile: Roadster classica e RF, con tetto elettrico apribile in lamiera.
La Caterham Seven, invece, è un’auto letteralmente d’altri tempi: si tratta, infatti, dell’erede della Lotus Seven del 1957, e prodotta dal 1973 dalla piccola Casa inglese Caterham riprendendone lo stile, il telaio e l’impostazione meccanica. Nonostante sia estremamente spartana, semplicissima e anacronistica, la Seven è leggerissima (la più pesante non supera i 560 kg), emozionante e viscerale da guidare, offrendo un piacere di guida senza compromessi. In attesa dell’arrivo del nuovo motore 1.3 turbo di origine Renault/Horse, in Italia si più scegliere tra la semplice 170, con motore da 0.66 litri tre cilindri turbo di origine Suzuki da 85 CV, la 340, dotata di motore 2.0 quattro cilindri aspirato di origine Ford da 172 CV, e la potentissima 485, con il 2.0 di origine Ford portato a 228 CV.
Salendo con la fascia di prezzo, tra i 50.000 e i 70.000 euro ci sono alcuni modelli molto apprezzati, a partire dalla BMW Z4. La terza generazione della Z4, la G29, è tornata al classico tetto in tela, crescendo nelle dimensioni (è ora lunga 4,32 metri), nell’attenzione alla qualità costruttiva e nella potenza dei motori. Realizzata sulla piattafotma modulare CLAR, sebbene non ci sia una versione M la Z4 è sempre divertente da guidare, con tutti i motori in gamma. Alla base dell’offerta c’è il 2.0 quattro cilindri B48 da 197 CV della sDrive20i, che diventano 258 CV sulla sDrive30i, mentre al top c’è la M40i, con 3.0 sei cilindri in linea da 340 CV, disponibile anche con cambio manuale. Sulla stessa base meccanica è realizzata anche un’altra delle sportive due posti più interessanti sul mercato, la Toyota Supra.
Sebbene porti un nome molto pesante, la Supra A90 è una coupé dallo stile personale e sportivo, e gran parte delle sue componenti sono di origine BMW. Gli interni, ad esempio, sono chiaramente di derivazione bavarese, così come la piattaforma e i motori, gli stessi della Z4. La taratura di sterzo, telaio (più rigido essendo la Supra una coupé), sospensioni e motori, però, sono dedicate, mentre sotto il cofano troviamo il 2.0 quattro cilindri turbo B48 da 258 CV e, al top della gamma, il 3.0 sei cilindri turbo B58 da 340 CV, con cambio manuale o automatico. Un’altra coupé sotto i 70.000 euro che entra di diritto tra le migliori auto sportive a due posti del 2026 è la Alpine A110. Erede dell’omonima sportiva degli anni ’60, come la progenitrice utilizza tanta componentistica di origine Renault, mentre lo stile è chiaramente ispirato alla leggendaria A110 degli anni ’60, così come il layout meccanico. Anche questa A110, infatti, è dotata di motore posteriore a sbalzo e trazione posteriore, con un peso piuma (intorno ai 1.100 kg) per il tipo di auto e con potenze comprese tra 252 e 300 CV.
Una delle poche elettriche di questa speciale classifica è la MG Cyberster, una due posti con tetto in tela che sorprende per la potenza e il posizionamento. Lunga 4,54 metri, è la prima roadster della Casa di Longbridge dai tempi della TF, ed ha uno stile aggressivo, moderno e ben poco “ispirato” al passato della Casa, con portiere ad apertura verso l’alto e grandi potenze. La Cyberster è infatti disponibile con trazione solo posteriore (340 CV) o integrale (510 CV), due powertrain capaci di grandi prestazioni e di un’autonomia che arriva a 507 km.
A chiudere l’offerta delle vetture “economiche” sportive, a chiudere ci pensa la Morgan Plus Four, erede della fortunata dinastia delle Morgan Classic, con linee semplici e d’altri tempi, telaio parzialmente in legno e grande fascino. Disponibile in accoppiata con il 2.0 quattro cilindri turbo di origine BMW da 258 CV, è leggera (non più di 1.020 kg), disponibile con cambio manuale o automatico e più comoda e meglio rifinita di uan “classica” Caterham.
Nel 2025, poi, si è aggiunta una nuova Morgan alla famiglia, l’inedita Supersport. Ultima evoluzione del progetto Classic, la Supersport è sempre fatta in alluminio, leggera, semplice e classica, ma ha una carrozzeria più moderna, interni più curati, maggiore attenzioni ai dettagli e, sotto il cofano, il 3.0 sei cilindri in linea turbobenzina di origine BMW da 340 CV, che la rende l’erede spirituale della precedente Plus Six.
Passando, quindi, ai brand più costosi tra i produttori di auto sportive a due posti del 2026, restiamo in Inghilterra per una delle Case più iconiche sul mercato, Aston Martin. L’iconica azienda di Gaydon offre tre modelli a due posti: la Vantage Coupé, compatta con motore V8 biturbo da oltre 600 CV, la più grande e raffinata Vanquish con motore V12 5.2 biturbo da ben 835 CV e, al top, la Hypercar Valhalla, dotata del motore 4.0 V8 biturbo ibrido Plug-In da quasi 1.100 CV.
Recentemente aumentata di prezzo nel corso del 2025, resta molto interessante la Lotus Emira, che affianca a berline e SUV elettrici una due posti secchi con motore centrale e trazione posteriore. Due le motorizzazioni disponibili, il 2.0 Turbo di origine Mercedes-AMG da 364 CV e 406 CV e cambio automatico doppia frizione a 8 marce, e il 3.5 V6 con compressore volumetrico di origine Toyota da oltre 400 CV, con cambio manuale e trazione posteriore.
Concludendo con i brand britannici, troviamo l’iconica McLaren che ha sul mercato una gamma interamente formata da vetture a due posti secchi. Alla base dell’offerta c’è la GTS, la più “confortevole” della gamma con motore 4.0 V8 biturbo da 635 CV, passando poi alla Artura, la prima Plug-In del Gruppo con motore 3.0 V6 biturbo con motore elettrico da 700 CV, mentre al top c’è la 750S, con motore 4.0 V8 biturbo da 750 CV e trazione solamente posteriore.
Chevrolet, invece, importa in Europa la Corvette, che con la sua ottava generazione, la C8, ha un motore V8 centrale e trazione posteriore, con potenze comprese tra i 495 e i 679 CV, mentre un’altra auto particolare a motore centrale è la Dallara Stradale, una vettura da pista con motore 2.3 EcoBoost di derivazione Ford e la possibilità di scegliere tra la carrozzeria barchetta e quella chiusa.
Per quanto riguarda i marchi italiani, Ferrari ha la sua gamma formata in gran parte da vetture a due posti secchi, dalla 296 alla 12Cilindri, passando per la 849 Testarossa e la prossima top di gamma, la F80. Maserati, dal canto suo, propone sul mercato la sua prima Supercar a motore centrale dall’addio alla MC12, la MCPura, evoluzione della splendida MC20, mentre al top della gamma c’è la GT2 Stradale, la più pistaiola della Casa.
In Lamborghini, invece, ci sono due modelli di auto sportive a due posti nel 2026, la Temerario e la Revuelto, entrambe dotate di sistema ibrido Plug-In con due motori eccezionali, il 4.0 V8 biturbo da 10.000 giri della Temerario (il sistema ha 920 CV) e il 6.5 V12 aspirato da 9.500 giri della Revuelto (1.015 CV).
Concludendo, infine, con le sportive a due posti di produzione tedesca, sia la Mercedes-AMG GT che la Porsche 911 sono disponibili sia con una piccola panchetta posteriore che le rende delle 2+2 oppure, in alternativa, un abitacolo a due posti secchi. La Supercar della Stella è ora più grande che in passato, con una seconda generazione più aggressiva, potente ed elettrificata, con motorizzazioni termiche e ibride con, alla base, il 4.0 V8 biturbo con potenze fino a 816 CV. Per la mitica 911, invece, è di serie la configurazione a due posti secchi su tutte le motorizzazioni, con la possibilità di aggiungere senza sovrapprezzo una piccola panchetta posteriore su tutti i motori ad eccezione di GT3, GT3 RS e della S/T, tutte a due posti secchi.
Auto sportive a due posti 2026, i 5 modelli migliori sul mercato
Come abbiamo visto, non sono poi così poche le auto sportive a due posti nel 2026 sul mercato italiano, dalla Alpine A110 alla Toyota Supra, con tanti modelli di Supercar e Hypercar da centinaia di migliaia di euro. Nonostante le piccole sportive economiche siano quasi scomparse, ci sono ancora delle possibilità di acquistare delle auto gustose, emozionanti e divertenti senza spendere centinaia di migliaia di euro. Se, invece, si può spendere di più, ci sono alcune Supercar memorabili, che non vi faranno rimpiangere i soldi spesi per portarsele a casa. Perciò, vediamo quali sono i modelli più interessanti: abbiamo scelto 5 tra i migliori modelli di auto sportive a due posti nel 2026, dove troviamo sia modelli più abbordabili che delle Supercar a dir poco emozionanti.
Alpine A110
Poco capita in Italia, tra le migliori auto sportive a due posti del 2026 non può di certo mancare la Alpine A110, che proprio durante quest’anno sarà accantonata per fare spazio alla nuova generazione con motore elettrico. Lanciata nel 2018 insieme all’attesissima rinascita del marchio Alpine, la A110 è stata realizzata interamente in Casa nella storica sede Alpine di Dieppe, dove per un ventennio c’è stata Renault Sport a creare alcune delle migliori compatte sportive degli ultimi anni. Lunga 4,18 metri, la A110 è una coupé compatta e dalle linee elegantissime, ispirate da vicino alla A110 che, negli anni ’60, vinceva nei rally di tutto il mondo. Realizzata su un telaio in alluminio (realizzato, insieme alla carrozzeria sempre in alluminio, dalla specialista italiana Cecomp), la A110 riprende dalla progenitrice lo schema meccanico con motore posteriore a sbalzo e trazione posteriore.
Rispetto ad altre auto di questo segmento, la A110 non è molto pratica, in quanto i due bagagliai sono piuttosto piccoli (96 litri quello anteriore, 100 quello posteriore), l’abitacolo è piuttosto stretto e non ha finiture particolarmente raffinate, con tante componenti derivate dalla produzione di grande serie Renault. Dove, però, la A110 si gioca la rivincita è nella meccanica e nella dinamica di guida. Dotata di sospensioni raffinate, a doppi quadrilateri sia davanti che dietro, e del già citato telaio in alluminio, la A110 è leggera (la più pesante, la 1.8 TCe “base”, si ferma a 1.100 kg), agilissima e molto comunicativa. Il motore disponibile per la A110 è uno solo, un 1.8 quattro cilindri turbobenzina di derivazione Mégane RS, accoppiato sempre ad un cambio automatico doppia frizione EDC a 7 marce. La versione base ha 252 CV e prestazioni già rapide (0-100 km/h in 4,5 secondi), mentre la GTS e la R hanno 300 CV e sono rispettivamente più concentrata sulla dinamica su strada (la GTS) e molto più pistaiola e leggera (la R). Se non cercate un marchio altisonante, la A110 è una delle migliori coupé sul mercato.
Chevrolet Corvette C8
Sulla carta, ci sono automobili che meriterebbero di stare in questa classifica più della Corvette C8. Questa americanissima Chevrolet, infatti, ha ancora un motore ad aste e bilancieri, ha uno stile un po’ goffo e poco raffinato, interni semplici e molto pratici (non due cose che si associano spesso alle Supercar) e una storia relativamente giovane. Se, infatti, la Corvette è in realtà una delle auto ancora in produzione con la più lunga carriera alle spalle (la prima C1 è nata nel 1953), dal 2020 Chevrolet ha deciso di fare tirare una riga con il suo passato. Dopo l’addio alla già ottima C7, Chevrolet ha abbandonato il layout a motore anteriore (seppur ormai anteriore-centrale) e trazione posteriore per spostare il motore in posizione posteriore-centrale, la prima Corvette a farlo dopo oltre 60 anni di storia.
Nonostante sia la prima Corvette con questa meccanica così “europea”, la Casa americana ha lavorato duramente per riuscire a rendere questa C8 un’automobile memorabile. Il telaio e le sospensioni sono stati sviluppati ad hoc, con la presenza dell’utlima generazione degli ammortizzatori magnetoreologici. Il cambio, invece, è un doppia frizione a 8 marce della Tremec, una specialista che ha realizzato una trasmissione dedicata, mentre il motore della versione base, la Stingray, è il classico 6.2 V8 aspirato ad aste e bilancieri, qui dotato di 495 CV. Nonostante la tecnologia sulla carta “vecchia” di questo motore (in realtà, la Stingay è dotata di fasatura variabile, testa e blocco in alluminio, lubrificazione a carter secco e disattivazione attiva dei cilindri) e i “pochi” CV, a livello velocistico tiene testa alle Supercar europee molto più potenti (0-100 km/h in 3,5 secondi) e ha una dinamica di guida davvero gustosa, capace di divertire senza spaventare. Ancora più rapida è l’inedita E-Ray, la prima Corvette ibrida nonché la prima ‘Vette a trazione integrale (646 CV e 0-100 km/h in 2,9 secondi), mentre al top c’è l’esagerata Z06, dotata di un nuovo 5.5 V8 flat-plane da quasi 650 CV.
Lamborghini Temerario
Tra le Supercar e Hypercar più costose e aspirazionali, abbiamo scelto un’automobile capace di unire le ultime tecnologie con l’emozionalità delle supersportive dei bei tempi, la nuova Lamborghini Temerario. Lunga 4,71 metri, l’erede della mitica Huracan ha perso il bellissimo V10 aspirato che ha caratterizzato tutte le berlinette “piccole” della Casa del Toro, ma non ha perso in aggressività a livello estetico. Affilata e cattiva come una vera Lamborghini, rispetto alla Huracan è meno aggressiva e vistosa, preferendo linee un po’ più morbide e armoniche tra anteriore e posteriore. L’abitacolo è tecnologico e moderno, con tre display tra quadro strumenti, infotainment e il piccolo schermo davanti al passeggero, mentre come sulle altre Lamborghini il volante è pieno di comandi fisici per gestire tutte le funzioni della vettura senza staccare le mani dal volante.
Realizzata su un telaio dedicato, con tantissime componenti in fibra di carbonio, la Temerario è la prima Lamborghini “piccola” con sistema ibrido Plug-In, ispirato a quello della più grande Revuelto ma con una principale differenza. Sotto al cofano, in posizione posteriore-centrale, c’è un inedito 4.0 V8 biturbo sviluppato a Sant’Agata Bolognese, capace di 800 CV e di raggiungere i 10.000 giri, affiancato da tre motori elettrici, due sull’asse anteriore, per una potenza totale di 150 CV. La potenza di sistema è di 920 CV e ben 1.000 Nm di coppia, con trazione integrale “combinata”, prestazioni esagerate (0-100 km/h in 2,8 secondi e 343 km/h di velocità massima) e una guidabilità sorprendente. Sorprendentemente facile da guidare, nonostante le prestazioni da Hypercar la Temerario è agile grazie alle ruote posteriori sterzanti, rapida e moderna.
Mazda MX-5
Torniamo tra le vetture da “comuni mortali” per l’auto sportiva a due posti più economica e più popolare al mondo, nonché una delle migliori, la Mazda MX-5. La mitica “Miata” è stata prodotta in quasi 1,4 milioni di esemplari nelle sue quattro generazioni susseguitesi dal 1989, e in tutte e quattro le iterazioni (NA, NB, NC ed ND) è riuscita a conservare la sua ricetta pressoché invariata, offrendo una sportiva semplice, pura, essenziale, con tutto quello che serve e nient’altro. Il layout meccanico è lo stesso fin dal 1989: dimensioni compatte, motore anteriore longitudinale, trazione posteriore, poche concessioni al comfort e alla tecnologia, motori a benzina aspirati “affamati” di giri e un cambio manuale dalla precisione esemplare. La quarta generazione, la ND, è sul mercato dal 2015, ed è la MX-5 più piccola della storia del modello con i suoi 3,92 metri di lunghezza.
Con il restyling del 2024, noto agli appassionati come ND3, ha adottato un nuovo infotainment con schermo da 8,8 pollici, Apple CarPlay e Android Auto wireless e una dotazione di sicurezza attiva più completa. Anche la versione intermedia, ora, ha i fari Matrix LED, una firma luminosa più raffinata e sempre la classica meccanica semplice, ma raffinata. Le sospensioni, ad esempio, sono a doppio braccio oscillante sia davanti che dietro, mentre dal 2025 il motore 2.0 da 184 CV non è più ordinabile. Sotto il cofano dell’unica MX-5 attualmente in vendita in Italia c’è il 1.5 SkyActiv-G, un quattro cilindri aspirato da 132 CV posto in posizione anteriore centrale, scaricati sulle ruote posteriori da un cambio manuale a 6 marce tra i migliori sul mercato. Le prestazioni non sono esagerate (0-100 km/h in 8,4 secondi e 210 km/h di velocità massima) e manca il differenziale autobloccante, ma il 1.5 sale tanto di giri, e grazie alla sua leggerezza (meno di 1.000 kg col tetto in tela) ha un piacere di guida forse superiore a qualsiasi altra sportiva a due posti in fatto di sensazioni, dinamica di guida e feeilng con la meccanica.
Porsche 911
Non può non essere la Porsche 911 a concludere questa top 5 delle migliori auto a due posti del 2026. La leggendaria sportiva tedesca è prodotta senza sosta dal 1963, e in ogni generazione che si è susseguita ha mantenuto uno stile semplicemente inconfondibile e il suo ormai iconico layout meccanico, con motore sei cilindri boxer posteriore a sbalzo (anche se, con il prosieguo delle generazioni il sei cilindri si è spostato sempre più verso l’asse posteriore). L’attuale generazione è la 992.2, il restyling della ottava generazione della mitica sportiva di Zuffenhausen, che ha introdotto un look più aggressivo nel frontale e nel posteriore, un abitacolo più tecnologico e moderno (che ha detto addio per la prima volta agli strumenti analogici (fino alla 992.1 rappresentati dal solo contagiri analogico) per un quadro strumenti completamente digitale.
La 992 è la 911 più grande di sempre (è lunga 4,54 metri), nonché la prima ad avere indipendentemente dal motore le carreggiate allargate (una volta appannaggio delle versioni sportive e delle 4 a trazione integrale). In più, con il restyling arrivato alla fine del 2024 è arrivato il primo motore ibrido della storia Porsche. Le Carrera GTS e 4 GTS, infatti, hanno portato al debutto il sistema T-Hybrid, con un nuovo 3.6 sei cilindri boxer con un singolo turbo e un motore elettrico e sistema Mild Hybrid da 541 CV, che regala alla 911 prestazioni esagerate (0-100 km/h in soli 3,0 secondi). Ci sono, poi, varianti termiche come la classica Carrera con motore 3.0 biturbo da 394 CV, la Carrera S da 480 CV, le sportive GT3 da 510 CV e le inedite Turbo, anch’esse dotate del sistema ibrido T-Hybrid ma con due turbocompressori, che porta la potenza della Turbo S 992.2 da 650 a 711 CV. Qualsiasi versione si scelga, comunque, la 911 riesce ad unire come poche altre auto al mondo l’usabilità di una classica berlina con un piacere di guida da vera sportiva, il tutto con una qualità costruttiva degna di un’auto di lusso.
I prezzi delle auto sportive a due posti 2026
Nonostante, quindi, queste automobili siano in calo in quanto a vendite, presenza sul mercato e modelli prodotti, ci sono ancora molti modelli di auto sportive a due posti nel 2026 che fanno sognare gli appassionati, dalle vetture relativamente abbordabili fino ai modelli da sogno, più numerosi delle prime. Non è una sorpresa, quindi, vedere come la media di questo segmento in fatto di prezzi superi facilmente i 100.000 euro. L’auto sportiva a due posti del 2026 più economica è, infatti, la classica Mazda MX-5, offerta in versione 1.5 Prime-Line a partire da 32.400 euro. La più costosa? L’Aston Martin Valhalla, che riesce a sfondare (optional esclusi) il muro del milione di euro. Quali sono, allora, i prezzi delle auto sportive a due posti 2026 che abbiamo analizzato nel dettaglio?
Partiamo proprio dalla Mazda MX-5, che in versione 1.5 SkyActiv-G da 132 CV, carrozzeria Roadster con tetto in tela manuale e allestimento base Prime Line parte da 32.400 euro. La dotazione, del resto, è già molto buona, in quanto sono di serie fari Full LED, Cruise Control, frenata automatica, infotainment da 8,8 pollici con Apple CarPlay e Android Auto wireless, sensori di parcheggio posteriori e cerchi in lega da 16 pollici. Per avere una RF, quella con il tetto in lamiera elettrico, servono almeno 34.900 euro a parità di allestimento.
Risulta “economica” tra i prezzi delle auto sportive a due posti del 2026 la Alpine A110, che in versione base con il motore 1.8 TCe da 252 CV parte da 66.300 euro. La dotazione di serie è buona ma non ricchissima, in quanto sono inclusi nel prezzo il clima automatico, il Cruise Control, i fari full LED anteriori e posteriori, la frenata automatica, i sedili sportivi, il sistema di infotainment con navigatore, Apple CarPlay e Android Auto. Sedili riscaldabili, sensori di parcheggio anteriori e posteriori e retrocamera sono optional a circa 4.000 euro, oppure di serie passando alla più ricca GTS, che parte da 81.000 euro con i suoi 300 CV e assetto molto più sportivo.
Per quanto riguarda, invece, la Corvette C8, la sportiva di casa Chevrolet parte da 108.800 euro in versione Coupé Stingray, quindi con il motore 6.2 V8 da 495 CV, e in allestimento 2LT, già molto completo. Di serie, infatti, ci sono interni in pelle, fari full LED, Cruise Control, sospensioni magnetoreologiche, freni maggiorati, telecamere anteriori e posteriori, quadro strumenti digitale, infotainment con Apple CarPlay e Android Auto, differenziale autobloccante posteriore, sensore per l’angolo cieco e tetto rimovibile manualmente anche sulla Coupé.
Tra i prezzi delle auto sportive a due posti del 2026, la Porsche 911 riesce a posizionarsi a metà tra le auto “normali” e le Supercar da sogno, con un prezzo che, rispetto al passato, è molto alto, ma che risulta quasi “concorrenziale” mettendola a confronto con le rivali italiane. La versione d’accesso, se così si può dire, è la Carrera (nota anche come Carrera 2), con il suo 3.0 biturbo da 394 CV e cambio automatico doppia frizione PDK a 8 marce di serie, che parte da un prezzo di 141.239 euro in versione Coupé. La dotazione, però, non è ricchissima: di serie ci sono clima automatico bizona, fari full LED, frenata automatica, interni in pelle, retrocamera posteriore, infotainment con navigatore, Apple CarPlay e Android Auto, quadro strumenti digitale, ammortizzatori a controllo elettronico e frenata automatica. Sono optional, però, il Cruise Control Adattivo, ad esempio, o i fari Pixel LED, così come il differenziale autobloccante.
Infine, chiude la nostra top 5 anche a livello di prezzi tra le auto sportive a due posti del 2026 la Lamborghini Temerario, estrema anche nel prezzo. Rispetto alla Revuelto, va detto, la Temerario sembra un affare, in quanto offre prestazioni leggermente inferiori a ben 200.000 euro in meno: il prezzo di partenza, però, è di ben 315.250 euro.
Di serie, con questo esborso, troviamo i fari Matrix LED, i freni carboceramici, le sospensioni attive, il Cruise Control, il differenziale posteriore autobloccante, il quadro strumenti digitale e i tre schermi per quadro strumenti, infotainment e per il passeggero. La guida autonoma di Livello 2, però, è optional, così come il sistema di sollevamento dell’assale anteriore, le telecamere a 360 gradi, l’illuminazione regolabile nell’abitacolo e l’impianto audio premium realizzato dalla specialista italiana Sonus Faber. Sono questi, quindi, i prezzi delle auto sportive a due posti nel 2026 in vendita in Italia:
- Alpine A110, da 66.300 euro
- Aston Martin Vantage, da 212.992 euro
- Aston Martin Vanquish, da 405.731 euro
- Aston Martin Valhalla, da 1.004.706 euro
- BMW Z4, da 55.900 euro
- Caterham Seven, da 47.025 euro
- Chevrolet Corvette, da 108.800 euro
- Dallara Stradale, da 219.478 euro
- Ferrari 296 Speciale, da 407.000 euro
- Ferrari 12Cilindri, da 395.000 euro
- Ferrari 849 Testarossa, da 460.000 euro
- Lamborghini Temerario, da 315.250 euro
- Lamborghini Revuelto, da 515.255 euro
- Lotus Emira, 101.500 euro
- Maserati MCPura, da 223.504 euro
- Maserati GT2 Stradale, da 312.000 euro
- Mazda MX-5, da 32.400 euro
- McLaren GTS, da 224.357 euro
- McLaren Artura, da 253.657 euro
- McLaren 750S, da 299.857 euro
- Mercedes-AMG GT, da 198.561 euro
- MG Cyberster, da 63.000 euro
- Morgan Classic, da 95.938 euro
- Morgan Supersport, da 140.407 euro
- Porsche 911, da 141.239 euro
- Toyota Supra, da 61.200 euro


