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Jeep Liberty

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Pro

  • Motore ricco di coppia
  • Comfort di marcia

Contro

  • Frenata carente
  • Consumi

Jeep Liberty: dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti

La Jeep Liberty non è altro che il nome usato in Nord America delle due generazioni KJ e KK della Jeep Cherokee, così come è conosciuta entro i confini europei. L’origine della Cherokee è da far risalire al 1974, con la serie SJ, mentre solo la KJ del 2002 e la KK del 2008 hanno subito la variazione di nome sul suolo americano. La terza serie del Cherokee, la KJ del 2002, è la prima ad abbandonare il ponte rigido all’anteriore e sposare le sospensioni a ruote indipendenti e a rinunciare alle balestre in favore delle più moderne molle elicoidali al posteriore. La KJ o Liberty o Cherokee seconda serie, com’è conosciuta in Italia, inizia la sua trasformazione da 4x4 duro e puro a veicolo definibile tranquillamente come SUV, in un periodo dove questo tipo di carrozzeria inizia a essere apprezzato da sempre più ampie fette di pubblico. Nel 2008 segue la Jeep Liberty che è in realtà la Cherokee terza serie nonché l’auto di cui ci occupiamo in questa scheda. Prodotta in Ohio sullo stesso pianale della Dodge Nitro, che le somiglia non poco e non verrà mai importata nel vecchio continente, la “seconda” Jeep Liberty viene equipaggiata con il 2.8 turbodiesel quattro cilindri da 177 prima e da 200 CV dopo, con trazione posteriore e integrale inseribile in caso di necessità. Leggi di più

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Vocazione da SUV senza dimenticare il suo DNA fuoristradistico che accomuna ogni Jeep a prescindere dal segmento. Ovviamente grazie alla proverbiale trazione integrale, che sulla Jeep Liberty gode del nuovo sistema Selec-Trac II in grado di gestire automaticamente la coppia tra assale anteriore e posteriore per garantire sempre il giusto grip sui terreni sconnessi.

Scopriamo dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti di Jeep Liberty.

Dimensioni Jeep Liberty

Le dimensioni della Jeep Liberty sono:

  • lunghezza 4,49 metri
  • larghezza 1,84 metri
  • altezza 1,80 metri
  • passo 2,69 metri

Le dimensioni della Jeep Liberty suggeriscono l’appartenenza al segmento delle medie, seppur alte da terra. Poco più voluminosa di una Compass prima serie, che prima dell’introduzione della Renegade nel 2014 è stata la Jeep già proiettata al mondo dei SUV più compatta, la Jeep Liberty suggeriva un’altezza da terra importante e il ruolo idea di vettura a metà tra una Wrangler, ancora più compatta, e la più grande Grand Cherokee. La precedente Cherokee seconda serie, o Liberty prima serie, è più lunga di un centimetro ma leggermente meno larga, con due centimetri di differenza rispetto alla Jeep Liberty che stiamo analizzando.

Esteticamente, c’è una bella differenza con la prima Jeep Liberty: in primis l’assenza della ruota di scorta, poi un design decisamente meno morbido e più votato all’off-road grazie ai suoi angoli di attacco (38,2°), di uscita (30°) e di rampa (21,7°); diversa l’altezza libera dal suolo tra anteriore (18,9 centimetri) e posteriore (19,6 centimetri). Nell’allestimento entry level Sport, la Jeep Liberty nasce già equipaggiata di cerchi in lega da 17”, griglia anteriore con le classiche sette feritoie in tinta con la carrozzeria, modanature laterali e barre al tetto nere a contrasto. A prescindere dall’allestimento, i fari sono tondi come vuole la tradizione, poi rinnegata nei modelli successivi come Cherokee quarta serie e Compass seconda serie. La cornice cromata, però, da lontano fa perdere questa caratteristica.

A conferma delle buone dimensioni della Jeep Liberty, un bagagliaio abbastanza capiente senza infamia e senza lode: 419 i litri di capacità minima, 1.404 litri la capacità massima, con la possibilità di caricare oggetti lunghi fino a 2,5 metri di lunghezza.Capacità fortemente limitata dalla presenza della ruota di scorta sotto il piano di carico, lì riposta non avendola più montata sul portellone posteriore. Peccato la soglia di carico a ben 87 centimetri dal terreno.

Interni Jeep Liberty

Gli interni della Jeep Liberty appaiono molto accoglienti più per quattro persone che per cinque, essendo il tunnel centrale dotato di due portabottiglie che rubano molti centimetri al pavimento davanti al sedile mediano della seconda fila. Interni molto ben rifiniti, votati al comfort. I sedili, che siano essi in tessuto o in pelle, trattengono bene il corpo di chi si trova scosso dai movimenti di cassa nella guida in fuoristrada. La disposizione dei comandi è razionale, da vera Jeep, con qualche plastica rigida di troppo comunque perdonabile. Il tunnel centrale offre alla vista sia il cambio, automatico o manuale, sia il comando del Selec-Trac II che è lì dove deve essere, a pochi centimetri dalla mano di chi guida.

Volendo scegliere l’optional del navigatore con lettore CD/DVD, schermo touchscreen, hard disk da 20 gb, USB e jack per presa audio, gli interni della Jeep Liberty fanno un salto in avanti non indifferente rispetto alla configurazione standard. Navigatore che viene proposto di serie sulla Limited Overland, così come il sistema bluetooth e i comandi vocali per l’attivazione delle varie funzioni. Utile il pozzetto sopra la plancia per svuotare le tasche, con i bordi alti utili a contenere gli oggetti, così come è profondo il pozzetto sotto il poggiagomito appena dietro il cambio; la strumentazione, infine, è molto chiara e i tasti sul volante aiutano a non staccare le mani dalla corona.

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Motori Jeep Liberty

La gamma motori della Jeep Liberty consiste nel 2.8 a gasolio adottato anche da Wrangler e Grand Voyager. Si tratta di un turbodiesel 16V common rail con turbina a geometria variabile che eroga 177 CV in prima istanza e poi 200 CV per i modelli prodotti dal 2010 al 2014. 460 Nm è il valore di coppia massima ottenibile già a 2.000 giri/min scegliendo il cambio automatico a cinque rapporti (dotato, di serie, della funzione Hill Descent Control e Hill Assist). 410 Nm la coppia, sempre a 2.000 giri/min, scegliendo la Liberty manuale. Consumi dei motori della Jeep Liberty non eccezionali, considerata anche una mole che sfocia oltre le due tonnellate: 9 l/100 km nel misto sono la testimonianza che, volente o nolente, un 4x4 tende a consumare parecchio e a pesare sulle tasche del suo proprietario.

La trazione integrale gestita tramite il sistema Selec-Trac II gode di un’impostazione, standard, che distribuisce la coppia per il 42% all’anteriore e per il 58% al posteriore. Scegliendo le ridotte, presenti sulla Liberty seconda serie, la ripartizione viene bloccata dal differenziale centrale esattamente 50 e 50, come da buona norma sui 4x4. Molto curata l’assenza di vibrazioni trasmessa in abitacolo dal 2.8 sovralimentato a gasolio così come l’insonorizzazione. Non così bene, invece, la frenata sotto sforzo, complice il peso elevato.

Prezzi Jeep Liberty

I prezzi della Jeep Liberty partivano, nel 2011, da 34.080 euro. I listini ufficiali vennero, infatti, ritoccati con l’introduzione della versione più prestazionale del 2.8 turbodiesel commercializzato in Europa, con i suoi 200 CV. Nel 2008, al lancio, il listino parlava di 32.500 euro per la entry level, 1.200 euro in più sul singolo allestimento volendola scegliere con il cambio automatico. Tre gli allestimenti, Sport, Limited e Overland, la top di gamma. Abbinando o meno il cambio automatico, i prezzi salivano fino a 38.620 euro per la Overland che veniva equipaggiata di serie con il cambio automatico a cinque rapporti. Di serie cerchi da 16”, sedili in tessuto, impianto audio stereo con caricatore fino a sei CD e sei altoparlanti, così veniva allestita la Sport, mentre la Limited guadagna i cerchi da 17”, la pelle per i sedili, impianto audio premium con otto altoparlanti e subwoofer.

Per trovare indicazioni sui prezzi della Jeep Liberty in Italia, l’utente interessato deve in realtà cercare la Jeep Cherokee seconda e terza serie, così come viene riconosciuta nel bel paese. Così facendo si scopre che una Liberty KJ può partire da un prezzo di poco inferiore ai 3.400 euro, mentre una Liberty KK del 2008, quindi la vettura che abbiamo descritto, parte da 7.900 euro ma, almeno nel caso dell’esemplare che ha colpito la nostra attenzione, ha davvero tanti chilometri, ben 250.000 euro.

Jeep Liberty: concorrenti e conclusioni

Le Jeep Liberty come terza e quarta serie, rispettivamente seconda e terza in Italia, della. Dopo la genesi del 1974 con la prima SJ, dal 2002 al 2012 la Jeep Cherokee è stata venduta in nord America con il nome di Liberty. In Italia e in altri paesi europei ha continuato a chiamarsi Cherokee, posizionandosi idealmente tra la Wrangler e la Jeep Grand Cherokee. Un modello molto ben rifinito all’interno, sufficientemente spazioso, con un bagagliaio che avrebbe potuto essere più capiente, almeno nella serie KK, se non fosse per la ruota di scorta non più montata sul portellone bensì sotto il vano di carico. Un veicolo, in ogni caso, pronto a sfruttare tutta la sua versatilità sia sui terreni meno convenzionali, grazie a un'ottima gestione della coppia “comandata” dalla tecnologia Selec-Trac II, così come sull’asfalto delle strade di tutti i giorni. In entrambi i casi, il motore 2.8 Turbodiesel con potenze di 177 e 200 CV sembra essere stato il propulsore giusto per lui, nonostante consumi alti.

Le concorrenti della Jeep Liberty sono state sia i nascenti SUV premium come l’Audi Q3 (dal 2011) e la BMW X1 a sfidare la sua anima da SUV adatto a più utilizzi, mentre quando è ora di sporcarsi le ruote la Cherokee o Liberty si sfida con la Toyota RAV4, con la Mitsubishi Outlander, con la Subaru Forester, con la Suzuki Grand Vitara, con la Nissan Terrano e con la Land Rover Freelander.

FAQ

Che motore monta la Jeep Liberty?
La Jeep Liberty monta il motore 2.8 turbodiesel con turbina a geometria variabile da 177 CV e da 200 CV per i modelli prodotti dal 2010 fino al 2014.
Quanto costava la Jeep Liberty?
La Jeep Liberty partiva da 34.080 euro dopo l’introduzione del restyling e del nuovo 2.8 turbodiesel da 200 CV; prima del restyling, i prezzi partivano da 32.500 euro.

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