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Suzuki LJ 80

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Pro

  • Capacità fuoristradistiche ancora ottime
  • Agile e facile da guidare in città

Contro

  • Praticamente è una biposto
  • Scomodo, lento e rumoroso fuori città

Suzuki LJ 80 in sintesi

Qui trovi una panoramica generale dell’auto Suzuki LJ 80 inclusi i dati relativi alle caratteristiche principali, alla motorizzazione, all’equipaggiamento e altre informazioni utili relative al modello dell’auto. Leggi di più

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*Prezzo più basso su AutoScout24 nel mese scorso

Suzuki LJ 80: dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrent

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, sul territorio giapponese si scoprirono i vantaggi dei fuoristrada portati sul territorio dai nemici americani, e lasciati dopo la fine del conflitto. I Jeep Willys erano leggeri, agili, inarrestabili e facili da guidare e riparare. Per questo, non solo in Giappone ma in tutti i Paesi con un “lascito” di Jeep si cominciarono a sviluppare modelli simili al Jeep Willys ma più adatti alle caratteristiche del luogo nonché prodotti sul suolo nazionale. In Giappone, tra le tante vetture spiccava un piccolo fuoristrada, il Suzuki Jimny, noto alle nostre latitudini anche come Suzuki LJ 80. Leggi di più

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Nato nel 1970 e pensato per tutto il mondo, il primo Suzuki Jimny fu il primissimo successo mondiale di Suzuki, che così si fece conoscere e apprezzare per affidabilità, robustezza e capacità fuoristradistiche. Nato come LJ10 e dotato di un minuscolo motore 359 cm3 due cilindri a due tempi raffreddato ad aria da 25 CV, il primo LJ10 sfoggiava già le misure lillipuziane del progetto ma, per avere successo, necessitava di motori più grand. Dopo la prima LJ50/55 con motore tre cilindri due tempi raffreddato ad acqua da 26 CV, che inaugurò la classica calandra con otto feritoie, la svolta arrivò nel 1977 con la LJ 80. Dotata finalmente di un motore quattro cilindri e quattro tempi con “ben” 42 CV, la nuova LJ 80 diventò molto apprezzata anche fuori dai confini giapponesi, e il suo stile è incredibilmente simile, in versione Hardtop, all’attuale Jimny.

Scopriamo allora dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti di Suzuki LJ 80.

Dimensioni Suzuki LJ 80

Le dimensioni della Suzuki LJ 80 sono:

  • lunghezza 3,20 metri
  • larghezza 1,30 metri
  • altezza 1,66 metri
  • passo 2,03 metri

Lungo meno di 3,20 metri con la ruota di scorta posteriore in posizione e largo 1,296 m, il primo Suzuki Jimny aveva queste dimensioni per una duplice motivazione. Per prima cosa, dimensioni così compatte rendevano il fuoristrada leggerissimo e compattissimo (solo 590 kg per la prima LJ10), ma gli permettevano anche di essere omologato e venduto come kei car. Per questo, e per le strettissime strade di montagna giapponesi, Suzuki Jimny è sempre stato così piccolo e maneggevole, per adattarsi alla città come alle zone più rurali del Paese del Sol Levante.

Tornando allo stile, invece, sebbene le dimensioni di Suzuki LJ 80 non siano affatto cresciute, grazie ad uno stile molto più moderno e aggressivo il piccolo fuoristrada giapponese guadagna carattere, soprattutto in versione hardtop con tetto rigido. Il frontale con le otto feritoie, introdotto dalla Jimny LJ55, i fari tondi molto grandi, il cofano corto e il parabrezza poco inclinato, la fiancata squadrata e con finestrini rettangolari, la coda con portellone ad apertura laterale e piccoli fari in basso: leggendo queste righe si potrebbero descrivere sia l’LJ 80 che il nuovo Jimny moderno, che assomiglia tantissimo al primo Jimny del 1977.

Interni Suzuki LJ 80

Gli interni di Suzuki LJ 80 sono a dir poco spartani, anzi, spartanissimi. Niente moquette, niente sedili regolabili né una plancia realizzata in plastica. Sulle versioni con tetto in tela mancano persino portiere e finestrini, sostituiti da un semplice pannello in tessuto con finestrino in plexiglass. Rispetto alle precedenti versioni, però, LJ 80 è leggermente più rifinito e curato.

Gli interni di Suzuki LJ 80, ad esempio, sfoggiano un classico tunnel centrale con le due leve del cambio una di fianco all’altra, mentre la plancia, ovviamente in lamiera a vista del colore della carrozzeria, ha due pannelli in plastica nera. Il primo è quello davanti al passeggero per il vano portaoggetti, mentre dietro al grosso volante nero a due razze si nasconde il quadro strumenti, molto semplice e formato da due soli elementi circolari: il primo è il tachimetro, e il secondo ospita livello di benzina e temperatura dell’acqua. Nonostante si tratti di un’auto minuscola, i sedili sono piuttosto comodi e spaziosi, e c’è spazio anche per un vano portaoggetti aperto tra i due sedili. Lo spazio dietro è però risicatissimo, tanto che parecchi clienti scelsero la versione a due posti, per godere di un bagagliaio (leggermente) più grande.

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Motori Suzuki LJ 80

A livello meccanico e di motori, Suzuki LJ 80 è il classico fuoristrada anni ’70, ma in formato mignon. Il telaio è infatti, ovviamente, a longheroni con robuste sospensioni a ponte rigido sia davanti che dietro. La trazione integrale, poi, è inseribile e non manca neanche il riduttore, che permette di superare anche i passaggi più difficili, il tutto comandabile da una semplice leva al centro del tunnel. Spicca poi una scelta progettuale particolarissima, ovvero la presenza del freno a mano dalla parte del passeggero, cosa che fa capire più di tutte l’indole giapponese di questo modello.

Passando invece ai motori, Suzuki LJ 80 segna un taglio con il suo passato, rinunciando ai semplici motori a due tempi a due e tre cilindri a due tempi raffreddati ad aria montati fino a quel momento, e passando ad un ben più moderno e vivace quattro cilindri quattro tempi raffreddato ad acqua e derivato dalla normale produzione Suzuki. Questo nuovo quattro cilindri è decisamente più vivace, affidabile e facile da usare, ma non si può certo definire veloce. Nonostante un peso di poco superiore ai 600 kg, infatti, con 42 CV e 61 Nm di coppia il quattro cilindri da 0.8 litri con singolo albero a camme in testa non rende poi così prestante il piccolo fuoristrada giapponese.

Motori Suzuki LJ 80

Benzina

  • 797, 0.8 quattro cilindri aspirato, 42 CV, cambio manuale a 4 marce+ridotte, trazione integrale

Prezzi Suzuki LJ 80

Il listino prezzi di Suzuki LJ 80 era parecchio interessante soprattutto in patria, dove questo modello godeva di importanti agevolazioni in quanto si tratta a tutti gli effetti di una kei car. Per chi non lo sapesse, infatti, già negli anni ’70 la sovrappopolazione era un problema per il governo di Tokyo, che decise di incentivare le cosiddette kei car. Le Keijidosha, veicolo leggero in giapponese, furono pensate già alla fine degli anni ’40, e sono vetture piccolissime che occupano meno spazio di quelle tradizionali. Incentivando i costruttori a progettare delle kei car sempre più spaziose, raffinate ed avanzate, il governo giapponese pensava (a ragione) di poter limitare gli ingorghi cittadini e migliorare la qualità della vita delle persone.

In più, grazie agli importanti agevolazioni per Case e clienti, le kei car erano solo piccole auto con un prezzo piccolo, ma spazio, tecnologia e capacità da automobili ben più grandi. Perciò da nuovo il primo Suzuki Jimny (con ruote di scorta posizionata dietro il sedile per rientrare nei 3 metri delle kei car) fu molto venduto in patria. Ma oggi, invece, quali sono i prezzi di Suzuki LJ 80? In Italia, Paese simile al Giappone in quanto a richiesta di piccoli fuoristrada per le mulattiere più scoscese, LJ 80 ebbe un buon successo, e oggi c’è qualche esemplare in vendita. I pochi rimasti, però, si fanno pagare: si parte da 8.900 per un esemplare personalizzato, mentre si arriva a 11.000 euro per un LJ 80 conservato in perfette condizioni.

Suzuki LJ 80: concorrenti e conclusioni

Sebbene da fuori il piccolissimo LJ 80 possa sembrare un fuoristrada-caricatura, poco più che un esperimento per catturare l’attenzione e la fantasia dei clienti, il primo Suzuki Jimny cambiò il modo di interpretare i fuoristrada. Se infatti i concorrenti di Suzuki LJ 80 puntavano a dimensioni e motori più grandi per migliorare potenza e capacità fuoristradistiche, la prima Jimny punta tutto su leggerezza, affidabilità e agilità. Certo, le dimensioni minuscole rendono questo piccolissimo fuoristrada un veicolo biposto a tutti gli effetti, il motore è ottimo in fuoristrada ma poco vivace su strada e, in generale, LJ 80 si trova più a suo agio lontano dall’asfalto. Grazie alle dimensioni lillipuziane, però, LJ 80 è ottimo anche in città, e una volta messe le ruote lontane dall’asfalto sa ancora il fatto suo, a oltre 45 anni dal suo lancio.

Lo stile della versione Hardtop è poi quello che ha influenzato maggiormente il nuovo Jimny, che si rifà proprio all’LJ 80 per le sue linee, e quest’ultimo è stato disponibile anche in versione cabrio, con tetto rigido asportabile e persino in un’adorabile quanto utilissima versione pick-up. Se quindi le dimensioni non contano e volete un pezzo di storia del fuoristrada mondiale, il primo Jimny a quattro cilindri è un’ottima scelta. Concludiamo, come di consueto, con le concorrenti di Suzuki LJ 80, tra le quali dobbiamo obbligatoriamente inserire il Daihatsu Taft, l’altro minuscolo fuoristrada giapponese. Non va poi dimenticata la sovietica Lada Niva, la rumena ARO 10, la FIAT Campagnola e la connazionale Toyota Land Cruiser: queste ultime, però, sono tutte più grandi.

FAQ

Che auto è la Suzuki LJ 80?
Suzuki LJ 80 è l’ultima versione della prima generazione di Suzuki Jimny, datata 1970. Nel 1977 Suzuki lanciò una versione migliorata del suo Jimny, conosciuta fuori dal Giappone come LJ 80, dotata di motore quattro cilindri quattro tempi e di prestazioni decisamente più moderne.
Che motore monta la Suzuki LJ 80?
Sotto il cofano di Suzuki LJ 80 troviamo un quattro cilindri da 800 cm3 raffreddato ad acqua, dotato di 42 CV e di prestazioni e consumi decisamente migliorati.
Quanto costa la Suzuki LJ 80?
Oggi per portarsi a casa una Suzuki LJ 80 servono tra gli 8.000 e i 12.000 euro.

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