
Auto piccole con cambio automatico: i modelli più interessanti 2026
Quello della trasmissione automatica è una tradizione principalmente americana: nel nostro continente, infatti, il cambio manuale è sempre stato preferito sia per abitudine che per una certa economicità in fase di acquisto. La prima casa automobilistica a portare in dote sulle piccole la trasmissione automatica è stata l’olandese DAF, costruttore oggi famoso per i suoi robusti mezzi pesanti, che lanciò la DAF 600. Questa iconica vettura portò in dote il cambio automatico Variomatic, una trasmissione a variazione continua.
Da quel modello la trasmissione Variomatic fu adottata su tantissimi modelli come la 33, la 55 e la 66 che nel 1975 cambiò nome in Volvo 66 a seguito dell’acquisizione da parte della casa svedese del brand. Dopo il successo della DAF, anche altri costruttori hanno portato in dote del cambio automatico su auto di piccole dimensioni come avvenuto con il marchio Subaru che nel 1987 lanciò la Justy che prevedeva come optional un cambio a variazione continua.
Il CVT, cambio senza marce fisse usa un sistema di pulegge variabili collegate da una cinghia o catena per variare il rapporto di trasmissione in modo continuo permettendo un'accelerazione fluida e senza interruzioni, mantenendo il motore a un regime di giri costante e ottimale.
Negli anni questo CVT venne poi adottato anche da Nissan sulla Micra K11, e da FIAT, sulla Panda Selecta mentre poco dopo un cambio automatico a variazione continua con cinghia di ferro per le loro piccole auto lanciato nel 1987 sulla Fiesta e sulla Uno. Arrivando a tempi più recenti negli anni 2000 il cambio automatico ha fatto il suo debutto sulla Renault Twingo e successivamente sulle FIAT Punto e Alfa Romeo 156 Selespeed ed anche sulla Smart.
Scopriamo, allora, quali sono tutti i modelli di auto piccole con cambio automatico del 2026 e i prezzi.
Sommario
Auto piccole con cambio automatico: i modelli più interessanti 2026
Sulle piccole il cambio automatico rappresenta sicuramente un’ottima idea per il traffico congestionato delle città eliminando lo stress della cambiata. Se inizialmente i prezzi degli automatici erano molto alti, con il tempo i costi per ottenere quest’optional sono drasticamente scesi.
Prima di scendere nei dettagli dei modelli più interessanti, facciamo una doverosa precisazione: per la nostra analisi prendiamo come riferimento le piccole sotto i 4 metri di lunghezza. Il listino è ricco di offerte in questa fascia di prezzo vista anche l’ampia possibilità di scelta tra vetture 100% elettriche, modelli termici e ibridi (sia mild che full hybrid).
Abarth 500e
Andando in ordine alfabetico possiamo partire da Abarth 500e, una sportivetta derivata dalla FIAT 500e Lunga 3,63 metri, ha un look esterno e interno tipicamente da 500, simpatica e sbarazzina. Più elegante in versione FIAT e più aggressiva come Abarth, la più sportiva ha un motore da 155 CV, che le fa “bruciare” lo 0-100 km/h in 7,0 secondi, mentre la batteria da 42 kWh basta per un’autonomia WLTP di 264 km. La 500 by FIAT, invece, ha 95 CV con batteria da 23,8 kWh (190 km l’autonomia WLTP), mentre la più vivace versione da 118 CV ha una batteria da 42 kWh, che basta per 310 km (WLTP).
Alpine A290
La Alpine A290 è una piccola Hot Hatch elettrica è lunga esattamente 4,00 metri, e declina lo stile retrò della Renault 5 in versione vitaminizzata con passaruota allargati, paraurti sportivi e dei fari anteriori supplementari con delle X, a richiamare il passato nei rally della Casa di Dieppe. La batteria è sempre da 52 kWh, mentre sono due i motori anteriori, da 177 o 218 CV, con le versioni più potenti ci sono gomme sportive, differenziale autobloccante meccanico e sospensioni dedicate.
BYD Dolphin Surf
La BYD Dolphin Surf è la più piccola EV della Casa di Shenzen. Lunga 3,99 metri, è una cinque porte dalla linea molto particolare, mentre all’interno è piuttosto tecnologica, con lo scenografico schermo centrale rotante di serie. Non male l’abitabilità, mentre il bagagliaio ha una cubatura buona per le dimensioni (308 litri). Due i tagli di batteria, 30 e 43 kWh, per un’autonomia compresa tra i 220 e i 322 km WLTP.
Dacia Spring
La Dacia Spring è l’auto elettrica più economica sul mercato: assemblata in Cina, la piccola del brand romeno è lungo 3,70 metri ed ha uno stile interessante e moderno. L’abitacolo è stato rinnovato con linee più moderne e molta più tecnologia, anche se posizione di guida e abitabilità non sono ancora a livello di alcune rivali. La batteria ha una capacità di 27 kWh, che con il motore da 45 CV ha 225 km di autonomia, mentre la versione da 65 CV arriva a 228 km.
DR 1.0 EV
La DR 1.0 EV è una compattissima citycar prodotta dalla casa sino-molisana lunga 3,20 metri, e riesce ad offrire in così pochi centimetri quattro posti, un look simpatico e un motore posteriore da 61 CV. La batteria è da 31 kWh, che consente alla piccola italo-cinese (è una Chery QQ rimarchiata) di percorrere 210 km nel ciclo misto WLTP.
FIAT 500e e FIAT Grande Panda
Guardando in casa FIAT sono ben due i modelli piccoli 2026 dotati di cambio automatico. La 500e è una tre porte sfiziosa con gli ingombri ridotti con un valido sistema multimediale ed uno scatto interessante visti i 118 cavalli sotto il cofano (è disponibile anche la 95 cavalli per chi usa la vettura solo in città).
La FIAT Grande Panda, invece, prende vita sulla stessa piattaforma della Citroen C3 che però è più lunga. La linea è molto personale con dei richiami evidenti alla Panda del 1980 mentre all’interno lo spazio abbonda in ogni direzione. Le versioni con cambio automatico sono due: elettrica da 113 cavalli e batteria da 44 kWh e mild hybrid con il conosciuto 1.2 turbobenzina Mild Hybrid da 110 CV.
Hyundai Inster e i10
La casa coreana Hyundai propone due diversi modelli con il cambio automatico: Hyundi Inster e Hyundai i10. La prima è una EV di piccole dimensioni lunga 3,83 metri con un design interessante, mentre all’interno lo spazio è davvero generoso per persone e bagagli. Sono due i tagli di batteria: 42 kWh, con motore da 97 CV (327 km WLTP), e 49 kWh, con motore da 115 CV (360-370 km WLTP).
Il secondo modello, invece, è una piccola citycar molto interessante che ha già conquistato il pubblico nella classica variante con cambio manuale. Nonostante le dimensioni ridotte la i10 è molto spaziosa con una dotazione interessante ed un 1.0 tre cilindri da 63 cavalli adeguato alla vettura che può essere abbinato ad un automatico CVT optional proposto a 1.000 euro.
KIA Picanto
KIA Picanto è una citycar recentemente rinnovata con un frontale piacevole e moderno dalle linee decisamente personali. All’interno, il disegno e gli assemblaggi sono di buon livello anche se rispetto alla cugina i10 lo spazio è leggermente inferiore. A livello meccanico il cambio manuale robotizzato AMT è proposto con l’unico benzina in gamma, il 1.0 da 63 CV.
Leapmotor T03
Prodotta dalla Casa cinese, Leapmotor T03 è una cinque porte da 3,62 metri, dallo stile tondeggiante e simpatico con un abitacolo piuttosto spazioso. Spinta da un motore da 95 CV, ha una batteria da 37 kWh, che secondo il ciclo omologativo WLTP consentono un’autonomia di 265 km. Interessante la presenza di tanti accessori ricercati come la guida semiautonoma.
Mazda 2 Hybrid
“Gemella” della Toyota Yaris, questa piccola Mazda 2 Hybrid è frutto di un accordo tra le due case giapponesi. Le finiture sono discrete e la dotazione è valida con il sistema full hybrid che lavora bene consumando poco garantendo al tempo stesso un buono spunto. Il cambio automatico è un e-CVT a variazione continua.
MINI Cooper 3 Porte, MINI Cooper Electric MINI Cooper Cabrio
Nonostante MINI sia sempre rimasta fedele alla tradizione, con l’avvento della quarta generazione anche le piccole inglesi hanno adottato il cambio automatico. Sia le 3 porte che le 5 porte sono disponibili unicamente con il cambio automatico doppia frizione a 7 rapporti di serie su tutte le motorizzazioni. La Mini Cooper è proposta in versione Cooper C con motore 1.5 tre cilindri turbo da 156 CV, Cooper S con motore 2.0 turbo da 204 CV e JCW, dove il 2.0 arriva a 231 CV. Sulla base della Mini Cooper 3 Porte, la Casa di Oxford realizza anche la Mini Cooper Cabrio, che riprende le novità della Cooper a tetto rigido ma utilizza dei fari posteriori rettangolari. Anche a livello meccanico c’è una sola differenza: la Cooper Cabrio C, infatti, non ha il 1.5 tre cilindri, ma una versione da 163 CV del 2.0 turbo.
L’elettrica, invece, presenta due tagli di batteria da 37 e 49 kWh con potenze che spaziano dai 184 ai 258 cavalli a seconda della versione.
Morgan Classic
La Morgan Classic è una piccola pietra miliare che si distingue da tutte le altre auto con cambio automatico 2026. Lunga 3,83 metri, la Morgan Classic deriva direttamente dalla 4/4 del 1955, evoluta nel corso dei decenni a livello estetico e meccanico. Dotata ancora di un telaio parzialmente in legno, la Morgan Classic è proposta in due versioni, che differiscono per il motore posizionato sotto il cofano.
La Morgan Plus Four, infatti, è spinta dal 2.0 quattro cilindri turbo BMW B48, dotato di 258 CV e accoppiato al cambio automatico ZF a 8 marce con trazione posteriore. Al top, invece, c’è la Morgan Plus Six: sotto il cofano c’è un 3.0 sei cilindri B58 sempre di origine BMW da 340 CV, che grazie al peso di poco più di 1.100 kg spinge da 0 a 100 km/h in soli 4,2 secondi.
Nissan Micra
Derivata dalla Renault 5, la Micra è dotata di interni molto simili a quelli della cugina. Questa piccola auto con cambio automatico è lunga esattamente 4,00 metri, e declina lo stile retrò della Renault 5 in versione vitaminizzata con passaruota allargati, paraurti sportivi e dei fari anteriori supplementari con delle X, a richiamare il passato nei rally della Casa di Dieppe.
La batteria può essere da 40 o 52 kWh è sempre da 52 kWh, mentre sono due le potenze disponibili (122 o 150 cavalli).
Renault 5 E-Tech
Tra le auto piccole più interessanti del 2026 spicca la Renault 5 E-Tech. Lunga 3,92 metri, la R5 si ispira all’omonima progenitrice degli anni ’70 e ’80, adottando uno stile retrò molto personale e allo stesso tempo moderno.
Convince anche all’interno, con la giusta dose di tecnologia e una buona posizione di guida, e se il bagagliaio è di buona cubatura (326 litri), l’abitabilità posteriore non è il massimo. Realizzata su una piattaforma dedicata, è proposta con due tagli di batteria: la urban range ha 40 kWh e motori da 95 o 122 CV (307-312 km WLTP), mentre la comfort range ha 52 kWh e motore da 150 CV (autonomia WLTP 409-412 km).
Suzuki Swift
Suzuki Swift è una compatta pratica e versatile lunga 3,86 metri che si distingue per delle linee piuttosto personali. Disponibile solo con carrozzeria a cinque porte, all’interno la Swift gode di una buona dotazione tecnologica che si combina con tanti pulsanti fisici ed un quadro strumenti misto analogico-digitale.
La Swift è dotata di cambio automatico CVT in accoppiata alla trazione anteriore e ad un motore 1.2 Mild Hybrid, ma in questo caso il propulsore è un tre cilindri, sempre aspirato e sempre da 83 CV, ancora più efficiente.
Toyota Aygo X e Toyota Yaris
Toyota offre due modelli di grande successo sotto i 4 metri. La prima è la Aygo X, erede delle prime due generazioni di Aygo che oggi sotto il cofano ospita il full hybrid con trasmissione automatica. Lunga 3,70 metri, è più lunga e più larga delle progenitrici, e anche lo stile si ispira ai SUV della Casa nipponica.
Anche all’interno lo spazio è buono e la qualità costruttiva è pensata per durare, con solo le finiture in Piano Black che possono non convincere. La tecnologia, però, è di buon livello, mentre i cm per i passeggeri posteriori e il bagagliaio (231 litri) non sono esagerati. Il vero punto forte è però il propulsore 1.5 Hybrid capace di erogare 116 cavalli ma soprattutto di segnare percorrenze record con 27 km/l di media.
Al suo fianco, invece, c’è una delle compatte più vendute in Europa, la Toyota Yaris. Lunga 3,94 metri, la Yaris è arrivata alla sua quarta generazione nel 2020, conquistando il titolo di Auto dell’Anno nel 2021 e convincendo fin dal lancio della quarta serie grazie all’ottimo compromesso tra guidabilità, stile ed efficienza. Caratterizzata da uno stile sportiveggiante, complice anche la posizione di guida distesa non punta più sull’abitabilità come le precedenti, costringendo a qualche rinuncia a livello di bagagliaio (286 litri) e abitabilità posteriore. L’abitacolo, poi, è fatto per durare, ma ha tutta la tecnologia che serve.
Auto piccole: i prezzi delle auto piccole con cambio automatico 2026
Dopo aver visto i modelli più interessanti del 2026 con cambio automatico, andiamo ad analizzare i prezzi di queste vetture.
Di seguito i prezzi delle auto piccole con cambio automatico:
- Abarth 500e, a partire da 37.950 euro
- Alpine A290, a partire da 38.700 euro
- BYD Dolphin Surf, a partire da 19.490 euro
- Dacia Spring, a partire da 17.900 euro
- DR 1.0 EV, a partire da 18.900 euro
- FIAT 500e, a partire da 23.900 euro
- FIAT Grande Panda, a partire da 18.900 euro
- Hyundai Inster, a partire da 24.900 euro
- Hyundai i10, a partire da 19.500 euro
- KIA Picanto, a partire da 18.300 euro
- Leapmotor T03, a partire da 18.900 euro
- Mazda 2 Hybrid, a partire da 24.990 euro
- MINI Cooper 3 Porte, a partire da 27.900 euro
- MINI Cooper Electric, a partire da 29.500 euro
- MINI Cooper Cabrio, a partire da 32.900 euro
- Morgan Classic, a partire da 101.438 euro
- Nissan Micra, a partire da 29.500 euro
- Renault 5 E-Tech, a partire da 24.500 euro
- Suzuki Swift, a partire da 24.000 euro
- Toyota Aygo X, a partire da 20.850 euro
- Toyota Yaris, a partire da 24.550 euro


