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Alfa Romeo 156

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Pro

  • Una delle migliori auto a trazione anteriore di sempre
  • Bagagliaio capiente

Contro

  • Posti dietro stretti
  • Interni della prima serie dimessi

Alfa Romeo 156 in sintesi

Qui trovi una panoramica generale dell’auto Alfa Romeo 156 inclusi i dati relativi alle caratteristiche principali, alla motorizzazione, all’equipaggiamento e altre informazioni utili relative al modello dell’auto. Leggi di più

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*Prezzo più basso su AutoScout24 nel mese scorso

Alfa Romeo 156: dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti

Il passaggio alla trazione anteriore dell’intera gamma Alfa Romeo è stato un passaggio obbligato ma molto traumatico per la Casa e per i suoi estimatori. Tra modelli di successo e ancora oggi apprezzati come la 164 e altri decisamente meno fortunati come la sostituta della mitica 75, la 155, Alfa Romeo aveva bisogno di un modello che sapesse mettere tutti d’accordo. Serviva una vettura dalle linee sportive ma eleganti, con interni con il classico stile Alfa Romeo e, soprattutto, che si guidasse bene, anzi, benissimo. I tecnici Alfa Romeo, da 10 anni ormai nella galassia FIAT, si misero all’opera per lanciare, nel 1997, l’Alfa Romeo 156. Leggi di più

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Realizzata su una versione completamente stravolta del classico pianale FIAT Tipo Due completamente diverso per leggerezza, schema sospensivo raffinatissimo e capace di ospitare motori a quattro, cinque e ovviamente sei cilindri, con il mitico V6 Busso a rappresentare la versione più desiderabile e più Alfa. Lo stile, realizzato da Walter de’ Silva, è poi pulito ed elegante, reso più aggressivo con il restyling del 2003 di Giugiaro, mentre gli interni spaziosi e la guidabilità eccezionale resero 156 una berlina di successo europeo. Vincitrice del premio Auto dell’Anno 1998, prima Alfa Romeo capace di trionfare, la piccola 156 è ancora oggi una berlina amata dagli Alfisti e non solo, in grado di offrire un divertimento di guida raro su vetture a trazione anteriore, e capace di rilanciare (seppur per poco) la leggendaria Casa del Biscione.

Scopriamo allora dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti di Alfa Romeo 156.

Dimensioni Alfa Romeo 156

Le dimensioni della Alfa Romeo 156 sono:

  • lunghezza 4,43 metri
  • larghezza 1,74 metri
  • altezza 1,39 metri
  • passo 2,60 metri

Dopo la dimenticabile 155, Alfa Romeo aveva bisogno di un’auto bella da vedere e che sapesse rivaleggiare con la berlina sportiva da battere, la BMW Serie 3 E36. Per questo, il team di Walter de’ Silva lavorò per realizzare una vettura elegante, distinta ma indiscutibilmente sportiva e Alfa Romeo, creando uno stile che a 25 anni dal lancio è ancora molto sportivo ed elegante. Il frontale riesce ad unire eleganza e sportività, con il piccolo trilobo al centro con in cima il logo Alfa Romeo, collegato ai piccoli ma minacciosi fari anteriori con due piccole modanature. Dal trilobo partono poi due increspature che caratterizzano il lungo cofano, mentre il paraurti è completato con una grande presa d’aria inferiore. Il frontale è poi stato pesantemente modificato nel 2003 da Giugiaro, che riprese lo stile della concept Brera inserendo un trilobo molto più grande e fari ben più importanti dotati di tre corpi luminosi, uno stile che ha anticipato la successiva 159.

Lateralmente, Alfa Romeo 156 poteva essere elegante e rilassata con i piccoli cerchi da 15 pollici o sportiva e dinamica con i cerchi da 17 o persino 18 pollici, mentre la fiancata pulita è solcata da una sola modanatura che parte dal paraurti anteriore e arriva fino ai fari posteriori. Su 156 debuttò poi una soluzione ripresa prima da 147 e poi da altre vetture in giro per il mondo: la maniglia per la portiera posteriore non è al solito posto, bensì nascosta dietro il finestrino posteriore, dando l’impressione di una vettura con tre sole porte. In coda, Alfa Romeo 156 sfoggia linee molto classiche e che segnano un po’ il passare degli anni: il paraurti avvolgente è totalmente separato dalle linee della vettura ed è sormontato da un terzo volume più che pronunciato e da due fari orizzontali piuttosto anonimi. L’aspetto del posteriore rimane però sportivo e dinamico, per una vettura che esteticamente risulta molto compatta. Rispetto all’attuale Alfa Romeo Giulia, infatti, Alfa Romeo 156 è ben 20 cm più corta, non raggiungendo i 4,44 metri. Concludendo con le dimensioni di Alfa Romeo 156, il bagagliaio è piuttosto capiente, con una capacità di 378 litri.

Interni Alfa Romeo 156

Gli interni di Alfa Romeo 156 sono stati completamente stravolti nel 2002, viste le critiche mosse agli interni della prima “serie”. La prima versione di Alfa 156 aveva infatti un abitacolo molto semplice e quasi spartano: la plancia era realizzata in plastica scura e dotata di un disegno molto minimale, con tutti i comandi concentrati nella sottile consolle centrale dotata di tre strumenti (livello carburante, orologio e temperatura acqua), l’alloggiamento per la radio, il clima e poco altro. Anche il volante, seppur spesso rivestito in radica, era piuttosto povero, mentre di grande effetto era il “Cannocchiale”, il quadro strumenti con due grandi strumenti tondi per tachimetro e contagiri.

Reputati troppo spartani, nel 2002 gli interni di Alfa Romeo 156 sono stati completamente rivoluzionati, ereditando l’apprezzata plancia dell’Alfa Romeo 147 uscita nel 1999. Arriva così una nuova consolle centrale, molto più bella e appagante con una finitura in simil-alluminio, materiali della plancia migliorati, un volante molto più sportivo e la presenza di un piccolo schermo multifunzione in cima alla plancia. Anche il Cannocchiale è stato migliorato nella visibilità e nella realizzazione, mentre in generale gli interni sono più curati e appaganti. Attenzione solo, a 20 anni dall’uscita del modello, ad alcune plastiche appiccicose, vero limite delle auto di quel periodo. Concludendo con gli interni di Alfa Romeo 156, davanti lo spazio è ottimo per due persone, mentre dietro, complice una lunghezza contenuta lo spazio per le gambe non è eccezionale.

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Motori Alfa Romeo 156

La gamma motori di Alfa Romeo 156 è formata da diversi motori a benzina, tutti aspirati e provenienti da diverse “famiglie”, e da due turbodiesel potenti, vigorosi ma un po’ rumorosi. Partendo dai motori a benzina la gamma 156 si apriva con il 1.6 Twin Spark da 120 CV, a cui succedeva il più vigoroso e vivace 1.8 Twin Spark. Dotato della classica tecnologia con doppia candela delle Alfa degli anni ’90 e ’00, il 1.8 eroga 144 CV, diventati 140 con l’omologazione Euro 3. Salendo troviamo poi il potente 2.0 Twin Spark da 150 CV, disponibile sia col classico cambio manuale a 5 marce o con il mitico Selespeed manuale automatizzato, sempre a 5 marce. Al 2.0 Twin Spark è subentrato, nel 2002, il 2.0 JTS, un motore derivato dal Twin Spark ma dotato di iniezione diretta, portando più potenza (166 CV e 210 Nm di coppia) e consumi minori.

Disponibile con cambio manuale o Selespeed a 5 marce, il 2.0 JTS è meno vivace del precedente Twin Spark nonostante i 16 CV in più. Al top della gamma motori di Alfa Romeo 156 troviamo però i mitici V6 Busso, nati negli anni ’70 e arrivati al canto del cigno sulla berlina del Biscione. Inizialmente, il motore di punta era il 2.5 V6 da 192 CV (diventati 190 nel 2002), e disponibile con il particolare cambio automatico a 4 marce Q-System oltre che con il manuale a 5 marce. Al top, però, troviamo il 3.2 V6 24v della GTA, capace di 250 CV, 300 Nm, 0-100 km/h in 6,3 secondi e 250 km/h, oltre che di un sound incredibile. Anche la gamma a gasolio fu però memorabile: Alfa Romeo 156 fu infatti la prima vettura a lanciare sul mercato la tecnologia Common Rail, sviluppata da FIAT insieme al Politecnico di Bari. Fin dal debutto si poterono apprezzare i vigorosi 1.9 JTD, rumorosi ma molto potenti e parchi nei consumi, capaci di potenze comprese tra i 105 e i 150 CV. Ai quattro cilindri, infine, Alfa Romeo affiancò anche un pesante ma potente 2.4 cinque cilindri turbodiesel, il 2.4 JTD, disponibile con potenze comprese tra i 136 e i 175 CV.

Motori Alfa Romeo 156

Benzina

  • 1.6 Twin Spark, 1.6 quattro cilindri aspirato, 120 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione anteriore
  • 1.8 Twin Spark, 1.8 quattro cilindri aspirato, 144 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione anteriore
  • 1.8 Twin Spark, 1.8 quattro cilindri aspirato, 140 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione anteriore
  • 2.0 Twin Spark, 2.0 quattro cilindri aspirato, 155 CV, c. man. a 5 m. o aut. robotizz. a 5 m., traz. ant.
  • 2.0 Twin Spark, 2.0 quattro cilindri aspirato, 150 CV, c. man. a 5 m. o aut. robotizz. a 5 m., traz. ant.
  • 2.0 JTS, 2.0 quattro cilindri aspirato, 166 CV, c. manuale a 5 marce o aut. robotizz. a 5 m., traz. ant.
  • 2.5i V6 24v, 2.5 V6 aspirato, 192 CV, cambio manuale a 5 marce o aut. a 4 marce, trazione anteriore
  • 2.5i V6 24v, 2.5 V6 aspirato, 190 CV, cambio manuale a 5 marce o aut. a 4 marce, trazione anteriore
  • 3.2 V6 24v GTA, 3.2 V6 aspirato, 250 CV, cambio manuale a 6 marce o aut. robotizz. a 6 m., traz. ant.

Diesel

  • 1.9 JTD 8v, 1.9 quattro cilindri turbodiesel, 105 CV, cambio manuale a
  • 1.9 JTD 8v
  • 1.9 JTD 8v
  • 1.9 JTDm 16v
  • 1.9 JTDm 16v
  • 1.9 JTDm Q4,
  • 2.4 JTD 10v
  • 2.4 JTD 10v
  • 2.4 JTD 10v
  • 2.4 JTDm 20v

Prezzi Alfa Romeo 156

Al lancio, il listino prezzi di Alfa Romeo 156 partiva da 19.000 euro, ovvero circa 35.000.000 di vecchie lire. Questo era il prezzo di listino della 1.6 Twin Spark, mentre le più potenti 1.8 o 2.0 Twin Spark arrivavano rispettivamente a 21.000 e 23.000 euro. Inizialmente dotata di una dotazione essenziale, con di serie solo climatizzatore, chiusura centralizzata e sedili e volante completamente regolabili, con il tempo Alfa Romeo 156 è stata offerta con dotazioni di pregio come tetto apribile, navigatore, sedili elettrici in pelle e riscaldati, fari bixeno, cerchi con diametro fino a 18 pollici e anche il telefono cellulare GSM. Al top della gamma si trovava, ovviamente, la 156 GTA: per portarsi a casa il 3.2 V6 Busso da 250 CV, servivano almeno 44.000 euro.

Ma oggi, quali sono i prezzi di Alfa Romeo 156? Mai come per la berlina del Biscione, su AutoScout24 troviamo tantissimi esemplari con condizioni, valori e richieste estremamente differenti. Per anni, infatti, la 156 è stata considerata solamente una vettura molto economica, con prezzi inferiori ai 1.000 euro e utilizzate con poca attenzione. Queste vetture, dotate di centinaia di migliaia di km, imperfezioni estetiche e lavori meccanici da ultimare, partono da meno di 1.000 euro. Le prime JTD, ormai, sono introvabili, quasi tutte rottamate per la loro omologazione Euro 2 che le rende impossibili da utilizzare anche nelle piccole città, mentre le ultime 156 “Giugiaro” 1.9 o 2.4 JTDm arrivano a 2.000 euro, con punte di 3.000 per le migliori. Molto interessanti le 1.8 e 2.0 Twin Spark, offerte in buone condizioni tra i 1.800 e i 2.500 euro, perfette per chi cerca un’auto ormai storica economica, moderna e molto bella da guidare. Molto ricercate le 2.5 V6, offerte a partire da 6.500 euro con le migliori che arrivano a 12.000 euro, mentre sono ormai costosissime le rare GTA: le più chilometrate partono da 16.000 euro, mentre le 156 GTA impeccabili superano anche la soglia dei 30.000 euro.

Alfa Romeo 156: concorrenti e conclusioni

Alfa Romeo 156 è stata una vettura che ha portato per l’ultima volta (almeno finora) il successo in Casa Alfa Romeo. In soli quattro mesi dal lancio, Alfa Romeo ha venduto 90.000 vetture, arrivando poi a produrre nella fabbrica di Pomigliano d’Arco 673.435 vetture, terza vettura più venduta della storia del Biscione dopo 33 e Alfasud. Il merito non fu solo dello stile riuscitissimo di Walter de’ Silva, dello spazioso bagagliaio, dei motori ispirati o dell’ottimo rapporto qualità-prezzo, ma anche e soprattutto dell’esperienza di guida. Grazie ad un telaio raffinatissimo, dotato di sospensioni anteriori a quadrilatero alto e posteriori McPherson, uno sterzo idraulico precisissimo e diretto e una taratura di telaio, assetto, sospensioni e sterzo perfetti fin dalla 1.6 Twin Spark, Alfa Romeo 156 è una vettura che ancora oggi è considerata una delle migliori vetture a trazione anteriore mai prodotte. Agile, maneggevole, priva di sottosterzo a meno di esagerare con le versioni più potenti, 156 è in grado di emozionare come pochissime rivali hanno potuto fare.

Certo, la 156 non è perfetta: gli interni della prima versione sono piuttosto spartani, e la qualità dei materiali (non quella costruttiva, decisamente buona) non è eccelsa in nessuna versione, e lo spazio per i passeggeri posteriori è davvero risicato. In più, la manutenzione degli esemplari più negletti può essere piuttosto costosa. Nonostante ciò, tra tutte le coeve concorrenti Alfa Romeo 156 è una delle berline a cavallo tra anni ’90 e ’00 più desiderabili per la sua italianità, il suo eccellente handling e il divertimento di guida, a dir poco unico. Se foste alla ricerca di una berlina youngtimer, tra le concorrenti di Alfa Romeo 156 le tedesche BMW Serie 3 E36 ed E46, l’Audi A4 B5 e la Lexus IS si avvicinano per guidabilità e coinvolgimento di guida, con la tedesca e la giapponese dotate di trazione posteriore. Per avere più comfort e lusso, invece, meglio puntare su Mercedes-Benz Classe C W202, Jaguar X-Type, Saab 9-3, Volvo S60 o sulla cugina Lancia Lybra, dotata di una meccanica leggermente ingentilita, motori più fluidi e un’attenzione maggiore al comfort.

FAQ

Quanto costa un’Alfa Romeo 156?
Al lancio, nel 1997, Alfa Romeo 156 partiva da poco meno dell’equivalente di 19.000 euro, sufficienti per portarsi a casa una 1.6 Twin Spark da 120 CV. Oggi, invece, per una vivace 1.8 o 2.0 Twin Spark dei primi anni di produzione si oscilla tra i 1.800 e i 3.000 euro a seconda dell’anno di produzione e delle condizioni.
Quante 156 sono state vendute?
Alfa Romeo ha prodotto nello stabilimento di Pomigliano d’Arco ben 673.435 esemplari di 156.
Quanto pesa una Alfa 156?
L’Alfa Romeo 156 più leggera è la 1.6 Twin Spark a benzina, che segna 1.250 kg sulla bilancia. La più pesante? La 2.4 JTDm da 175 CV, che arriva a sforare i 1.480 kg di peso.

Valutazioni sul veicolo per Alfa Romeo 156

32 Valutazioni

4,2

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