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FIAT 126

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Pro

  • Agilissima e ancora attuale nel traffico
  • Costi di gestione ridicoli

Contro

  • Abitabilità ridotta
  • Sicurezza ferma agli anni ‘70

Fiat 126 in sintesi

Qui trovi una panoramica generale dell’auto Fiat 126 inclusi i dati relativi alle caratteristiche principali, alla motorizzazione, all’equipaggiamento e altre informazioni utili relative al modello dell’auto. Leggi di più

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*Prezzo più basso su AutoScout24 nel mese scorso

FIAT 126: dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti

All’inizio degli anni ’70, le grandi Case europee decisero di sostituire i loro modelli popolari più di successo, progettati e lanciati negli anni ’50, con nuove vetture dotate di uno stile più moderno e al passo coi tempi, e contenuti tecnici più aggiornati. È stato così per la Volkswagen, che nel 1974 affiancò al suo Maggiolino, progettato nel 1938, la nuovissima Golf, capace di rilanciare la Casa e farla diventare ciò che è oggi. Se l’esempio di Volkswagen è il più riuscito, ci sono stati tentativi andati meno a buon fine: quello di Citroen, ad esempio, che sostituì la sua 2CV con la nuova Dyane, salvo poi vedere la precedente 2CV sopravvivere alla sua sostituta, o nel caso ancora più eclatante della MINI, mai sostituita dalle varie Clubman e Metro fino al 2000. Leggi di più

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Anche FIAT, all’inizio degli anni ’70, decise di sostituire la sua mitica 500 con una vettura dotata di una linea più moderna e al passo coi tempi, più spaziosa ma capace di offrire le stesse doti di ingombri, guidabilità e prezzo basso. Nacque così la 126, lanciata nel 1972, che fino al 1975 affiancò la mitica 500 per poi camminare con le sue gambe fino al 1991 in Europa, ma fino al 2000 in Polonia, dove complice la fabbricazione da parte della FSM su licenza, anche in Polonia. Nel Paese est-europeo, la 126 è diventata un simbolo e la responsabile della motorizzazione del Paese, venendo ribattezzata Maluch, ovvero bambina, per le sue dimensioni ridottissime. Realizzata sullo schema meccanico della 500, dalla quale riprendeva anche i motori, la 126 sfoggia una scocca riprogettata per essere più sicura, il cambio sincronizzato (tranne la prima) e il serbatoio posto dietro, insieme ad una carrozzeria disponibile con tetto apribile o chiusa. Dopo anni di oblio in cui è stata additata come la “sorella brutta della 500”, oggi FIAT 126 si sta riprendendo il suo spazio, offrendo con un investimento ridotto un’esperienza di guida d’altri tempi, e ancora validissima in città.

Scopriamo allora dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti di FIAT 126.

Dimensioni FIAT 126

Le dimensioni della FIAT 126 sono:

  • lunghezza 3,11 metri
  • larghezza 1,38 metri
  • altezza 1,34 metri
  • passo 1,84 metri

Rispetto alla precedente 500, FIAT 126 è più lunga di circa 15 centimetri, più larga di 6 e più alta di due centimetri, risultando così un’automobile, seppur minuscola (soprattutto ai giorni nostri), ben più moderna e versatile del Cinquino. In realtà, il passo di 1,84 metri è rimasto esattamente lo stesso, a rimarcare la parentela meccanica dal progetto del 1957 di Dante Giacosa. Se però sotto la scocca FIAT 500 e 126 condividevano tanto, da fuori la parentela era davvero difficile da vedere. Le morbide e sinuose linee di 500, tipicamente anni ’50, sono sostituite da un insieme infinito di spigoli, angoli e linee squadrate, lasciando ai soli passaruota gli unici accenni alla rotondità. Il frontale infatti sfoggia dei fari squadrati e agli angoli della carrozzeria, seguiti dagli indicatori, sempre squadrati, più in basso. Il cofano anteriore, ora solo adibito al carico e non più dotato del serbatoio, è anch’esso molto squadrato, così come la zona dell’abitacolo, estremamente squadrata e rigorosa. In coda, le morbide curve di 500 sono un ricordo: sia il cofano motore che il profilo posteriore sono estremamente squadrati, a ricordare (nel caso ce ne fosse bisogno) che questa vettura è figlia degli anni ’70.

Nel corso degli anni, le linee e le dimensioni di FIAT 126 sono rimaste pressochè le stesse, sia con l’arrivo della Seconda Serie del 1976, che ha modificato gli interni e introdotto la versione Economica, ridotta all’osso e sostituta della FIAT 500R, e la Personal, più curata e dotata di comodi (ma meno piacevoli esteticamente) paraurti in plastica grezza. Anche con la fine della produzione in Italia, nel 1983, FIAT lanciò la 126 Unificata, prodotta esclusivamente in Polonia dalla FSM (che realizzava sul suolo nazionale le 126 fin dal 1973), dotata di nuovi paraurti e fascioni laterali in plastica più armoniosi. La grande differenza arrivò poi nel 1987, con il debutto della 126 Bis, che portò al debutto un motore, sempre bicilindrico, posizionato a sogliola (ruotato di 90° e posizionato in orizzontale) per permettere la creazione di un bagagliaio posteriore.

Questa novità rinnovò l’estetica di 126, che davanti sfoggiò nuovi paraurti e cerchi da 13 pollici, mentre dietro trovò nuove linee, con un bagagliaio molto più ampio e l’assenza delle feritoie, sostituite da due grandi prese d’aria sotto i finestrini laterali. Concludendo con le dimensioni di FIAT 126, il bagagliaio delle versioni raffreddate ad aria era solo anteriore, e misurava 70 litri. Con la Bis, al vano anteriore da 70 litri se ne aggiunse uno posteriore da 110 litri, aumentabili a 500 abbattendo il divano posteriore.

Interni FIAT 126

Gli interni di FIAT 126 rinnovarono completamente l’impostazione tipica della 500, abbandonando il classico cruscotto in lamiera in tinta carrozzeria (già abbandonato dalla versione L) per offrire un nuovo interno, più moderno ma anche un po’ più austero. La chiave si sposta dal centro della plancia al piantone dello sterzo, mentre rimane sulle prime 126 una levetta sulla plancia da azionare per accendere la vettura. Spariscono invece le due leve per l’aria e per l’accensione vicino al freno a mano della 500, mentre la plancia si “colora” di nero con una finitura a lingottini rigonfi molto particolare. Anche il quadro strumenti è molto più austero che su 500, offrendo un solo quadrante, il tachimetro, dotato di contachilometri e di spie per la riserva e per eventuali avarie.

Come da tradizione, però, l’intero abitacolo è estremamente austero, dotato di pannelli porta molto piccoli e di un divano posteriore molto stretto. A proposito, dietro era possibile scegliere due tipologie di divano: quello 2P, rimovibile e dotato di ampie tasche portaoggetti laterali, che riduceva parecchio lo spazio a disposizione negli interni di FIAT 126 (2P, infatti, stava per 2 Posti). Per chi invece necessitava di più spazio arrivava la Personal 4P, o Personal 4, che offriva un divano fisso e privo di portaoggetti, adatto ad ospitare (quasi) comodamente 4 persone. Nel corso degli anni, però, gli interni di FIAT 126 sono migliorati parecchio, ospitando dal 1983 con la Unificata prodotta in Polonia una plancia più moderna e fatta meglio, un blocchetto d’accensione convenzionale, un vano portaoggetti dal lato del passeggero e un quadro strumenti ripreso direttamente dalla nuova FIAT Panda.

La 126 Bis, infine, forte del suo nuovo motore raffreddato ad aria offriva, oltre al quadro strumenti della Panda, anche una vera e propria console centrale, dotata di comandi dell’aerazione e della predisposizione per la radio, dotata di un singolo altoparlante posizionato nel vano portaoggetti anteriore. Concludendo con gli interni di FIAT 126, lo spazio è ovviamente quello che è: non aspettatevi di avere tantissimi centimetri a disposizione, o di regolare la posizione di guida. Grazie al tetto alto, però, anche chi supera il metro e 80 può stare relativamente comodo su una FIAT 126.

Motori FIAT 126

Dal punto di vista meccanico, la gamma motori di FIAT 126 è cambiata parecchio nel corso della sua lunga carriera. Nei quasi 30 anni di produzione, infatti, la piccola torinese ha iniziato la sua avventura con un motore derivato dal mitico bicilindrico in linea raffreddato ad aria della 500, ma leggermente migliorato. Il nuovo due cilindri arriva infatti a 594 cm3 e 23 CV, e fu montato anche sull’ultima 500 prodotta, la 500 R (dove però passava da 23 ai classici 18 CV), ed è accoppiato ad un nuovo cambio a 4 marce con rapporti sincronizzati (tranne la prima). A livello meccanico, invece, 126 rimane invariata alla 500 con anteriore a ruote indipendenti e balestra trasversale e posteriore a bracci oscillanti e molle elicoidali, mentre il serbatoio da 21 litri è spostato dal vano bagagli anteriore a sotto il divano posteriore.

Nel corso della sua carriera, poi, FIAT 126 ha guadagnato un motore leggermente più potente, sempre a due cilindri raffreddato ad aria, con cilindrata che passa da 594 a 652 cm3, con potenza incrementata a 24 CV. La grande novità per la gamma motori di FIAT 126 arrivò però nel 1987, con il debutto della Bis. Come detto in precedenza, infatti, la nuova versione Made in Poland della 126 abbandonò il bicilindrico verticale raffreddato ad aria per passare ad un inedito motore, sempre con due cilindri in linea, da 704 cm3 e 25 CV. Le novità non furono però solo la potenza e la cilindrata incrementate: ora, il motore è posizionato a sogliola, come quello della 500 Giardiniera, e soprattutto ha abbandonato il raffreddamento ad aria per quello ad acqua. Più moderno e vivace, permette a 126 di avvicinarsi ai 120 km/h di velocità massima, riducendo moltissimo consumi ed emissioni. Con l’uscita di produzione della 126 nel 1991 (nel 2000 per il mercato polacco), la piccola utilitaria è stata l’ultima FIAT prodotta con motore e trazione posteriore.

Motori FIAT 126

Benzina

  • 595, 0.6 due cilindri aspirato raffr. ad aria, 23 CV, cambio manuale a 4 marce, trazione posteriore
  • 650, 0.65 due cilindri aspirato raffr. ad aria, 24 CV, cambio manuale a 4 marce, trazione posteriore
  • 700, 0.7 due cilindri aspirato raffr. ad acqua, 25 CV, cambio manuale a 4 marce, trazione posteriore

Prezzi FIAT 126

Al lancio, il listino prezzi di FIAT 126 era formato da una sola versione, offerta a 1.850.000 lire. Solo nel 1976, con il debutto della Personal e del nuovo motore 650, il prezzo è cresciuto fino ad arrivare a 1.988.000 lire, risultando così una delle vetture più economiche del mercato italiano. Questa collocazione è poi durata per tutta la sua carriera, con 126 che risultava l’automobile più appetibile per chi volesse spendere poco e avere un’automobile affidabile, collaudata e dotata dell’indispensabile per muoversi in città. La situazione non è poi cambiata con la 126 FSM Unificata, che nonostante la produzione polacca e gli interni più curati risultava la più economica d’Italia, mentre nel nostro Paese la carriera di 126 si è chiusa con la Bis, che offriva il suo motore raffreddato ad acqua e la sua rinnovata praticità all’equivalente di 3.604 euro.

E oggi? Quali sono i prezzi di FIAT 126? Per anni, anzi per decenni, la piccolissima utilitaria torinese è passata di mano a prezzi inferiori ai 1.000 euro. Da qualche tempo, però, il trend è decisamente cambiato. A strappare i prezzi migliori sono le più giovani FSM prodotte in Polonia, che partono da 1.500 euro per vetture bisognose di un restauro completo ai 2.500 euro per vetture in perfette condizioni. Da 2.500 euro partono anche le 126 dotate di motore 650 in buone condizioni, sia Economica che Personal, mentre a partire da 2.800 euro si trovano le Bis con motore raffreddato ad acqua, che possono arrivare anche a superare i 3.500 euro se in perfette condizioni. Le migliori FIAT 126 con pochi km, restaurate ed iscritte ASI partono infine da 4.000 euro, e possono arrivare anche oltre i 5.000 per le migliori.

FIAT 126: concorrenti e conclusioni

Da sempre nell’ombra della più bella, più amata e più venduta 500, la FIAT 126 non è riuscita a farsi amare in Italia. Troppo squadrata, troppo austera, troppo poco carina per riuscire a rubare il cuore ai nostalgici della FIAT 500. In più, con il passare degli anni le sue dimensioni minuscole e la sua assenza di comfort diventava sempre più limitante rispetto a rivali più giovani e solo poco più costose come le stesse FIAT Panda o Autobianchi A112 o Innocenti MINI Bertone. Per questo, FIAT 126 si è fermata a “soli” 1,35 milioni di esemplari prodotti in Italia tra Cassino, Desio e Termini Imerese tra il 1972 e il 1983, ben lontana dai 4,5 milioni di esemplari della Nuova 500. Dove è stata davvero amata è stata però in Polonia, dove tra gli stabilimenti di Bielsko-Biala e Tychy ha superato i 3,3 milioni di esemplari. In Polonia, FIAT 126 è un’icona, la responsabile della motorizzazione del Paese, ed è ancora oggi amata e apprezzata dal pubblico, che l’ha salutata nel 2000 dai listini nazionali. Oggi, però, FIAT 126 si sta prendendo la sua rivincita, grazie all’essenzialità e alla facilità di guida che l’ha sempre contraddistinta, unita a costi di gestione ridicoli e ad uno stile che, seppur lontano da quello della bellissima 500, è apprezzato anche dai più giovani.

Certo, è davvero lenta per gli standard moderni, lo spazio è davvero risicato e la sicurezza è un concetto relativo, ma per scoprire cosa voleva dire guidare negli anni ’70 e avere una vettura che, ancora oggi, si difende alla grandissima nella guida in città, FIAT 126 è ancora un’automobile incredibilmente appetibile. All’epoca, le concorrenti di FIAT 126 erano le altre “storiche” superutilitarie come le più grandi Citroen 2CV, Renault 4 e Volkswagen Maggiolino, la più costosa MINI e le piccole Peugeot 104 e Talbot Samba. Oggi, però, sono altre le concorrenti di FIAT 126: si tratta di altre vetture prodotte tra gli anni ’70 e ’90, che da nuove erano forse più grandi e costose ma oggi puntano alla stessa clientela nostalgica e appassionata di auto d’epoca. Vetture come la Innocenti Nuova MINI di Bertone, l’Autobianchi A112 e Y10, le sorellone FIAT 127, Uno e Panda, o le francesi Citroen Dyane, Peugeot 205 e Renault 5, oggi tutte offerte agli stessi prezzi della piccola 126.

FAQ

Quanto costa una FIAT 126?
Oggi, portarsi a casa una FIAT 126 è più costoso che in passato. Se infatti fino a 5 anni fa si poteva acquistare una 126 marciante a meno di 1.000 euro, oggi per una 126 in condizioni da restauro completo si parte da 1.500 euro. Le versioni _Unificate_ prodotte dalla polacca FSM sono le più economiche, offerte tra i 2.000 e i 3.000 euro in buone condizioni, mentre per una 126 dei primi anni di produzione servono almeno 3.000 euro, che diventano 3.500 per una 126 Bis raffreddata ad acqua. Gli esemplari perfetti, infine, partono da 4.000 e possono arrivare anche a 6.000 euro, a prescindere dalla versione scelta.
Quanti cavalli ha una FIAT 126?
Le prime FIAT 126 sono uscite con una versione migliorata e potenziata del classico due cilindri in linea raffreddato ad aria della 500, dotato di 23 CV e 594 cm3. Successivamente è arrivato un rinnovato motore da 652 cm3 e 24 CV, mentre la 126 Bis portò sulla gamma 126 il primo motore raffreddato ad acqua, da 701 cm3 e 25 CV, sempre in posizione posteriore con trazione posteriore.
Quando è uscita la FIAT 126?
FIAT 126 è nata nel 1972, affiancandosi all’amatissima FIAT 500 per ulteriori tre anni. Il 1° agosto del 1975, infatti, uscì dagli stabilimenti di Termini Imerese l’ultima FIAT 500 R, dotata del motore depotenziato della 126, lasciando il testimone delle superutilitarie alla squadratissima 126.

Valutazioni sul veicolo per Fiat 126

1 Valutazioni

4,0

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