Porsche 918

Porsche 918 è stata la prima Porsche stradale a sfoggiare un V8 posizionato centralmente, la prima Porsche con monoscocca in CFRP (plastica rinforzata in fibra di carbonio), nonché la prima Porsche ibrida plug-in. Il sistema ibrido, però, non è qui per offrire un risparmio di carburante, ma per dare prestazioni incredibili. Insieme al motore 4.6 V8 derivato dalle corse da 608 CV ci sono due motori elettrici anteriori, capaci insieme di 887 CV e quasi 1.300 Nm di coppia massima. Lo stile interno ed esterno, poi, è ispirato all’incredibile Hypercar che l’ha preceduta, la Carrera GT. Nonostante sia forse la meno incensata tra le tre Hypercar del 2013, Porsche 918 Spyder è stata forse la più rivoluzionaria, nonché la prima vettura stradale ad abbattere il muro dei 7 minuti sul circuito del Nurburgring, con un tempo di 6 minuti e 57.

Scopriamo allora dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti di Porsche 918 Spyder.

Dimensioni Porsche 918

Le dimensioni della Porsche 918 sono:

• lunghezza 4,64 metri
• larghezza 1,94 metri
• altezza 1,17 metri
• passo 2,73 metri

Lo stile di Porsche 918 Spyder è estremamente personale e aggressivo, ma non dimentica i tratti distintivi di una vera Porsche, inaugurati dalla 911 e portati su tutti i modelli della Casa di Zuffenhausen. Il frontale, ad esempio, è estremamente gonfio e imponente, con passaruota enormi e grandi prese d’aria anteriori, ma i fari ovali con la parte centrale del cofano liscia rimandano subito alla 911 e rendono anche 918 una vera Porsche. 918 ha poi ereditato per prima dalla 919 Hybrid che ha corso a Le Mans la firma luminosa delle luci diurne a LED con i quattro punti luce separati che formano un quadrato ideale, diventato oggi marchio di fabbrica Porsche.

Lateralmente, si possono notare le enormi prese d’aria necessarie per raffreddare il 4.6 V8 dietro l’abitacolo, le verde acido dei freni (questo è il colore delle Porsche ibride, come ben sappiamo oggi) e un abitacolo molto compatto e dotato di tetto removibile tipo targa, un altro marchio di fabbrica Porsche. In coda, invece, troviamo delle linee davvero aggressive, con i passaruota enormi che sembrano quasi incontenibili per la carrozzeria della 918 Spyder. Ad unire idealmente i fari Full LED, ispirati nella forma a quelli della nuova 911 991, troviamo poi un enorme spoiler che, in marcia, si alza parecchio per dare deportanza all’auto senza rovinarne l’estetica. Il paraurti posteriore è poi caratterizzato, oltre che dalla scritta Porsche integrale seguita dal logo 918 Spyder con i bordi verde acido, da due enormi sfoghi per l’aria calda, nonché da un enorme diffusore posteriore non interrotto dagli scarichi. Questo perché poco più sopra troviamo una paratia in alluminio che copre l’intero vano motore, con il 4.6 V8 che si può vedere bene dalle prese d’aria. In una posizione insolitamente alta, dietro le due torrette dei roll-bar, troviamo infine i due scarichi ovali, enormi e rumorosissimi: questo stile posteriore è ripreso direttamente dalla Porsche Carrera GT, la Hypercar V10 a cui 918 si ispira esteticamente. Concludendo con le dimensioni di Porsche 918 Spyder, il bagagliaio è davvero minuscolo, da soli 100 litri.

Interni Porsche 918

Gli interni di Porsche 918 Spyder uniscono alcuni dettagli visti sulla precedente Carrera GT con una grande dotazione tecnologica, con due schermi touch e un abitacolo davvero particolare. La citazione alla Porsche Carrera GT è contenuta nel tunnel centrale, sottile e molto rialzato, dove sulla Carrera GT trovavano posto tutti i comandi nonché l’iconica leva del cambio. Su 918 Spyder, invece, troviamo un pannello nero lucido con tutti i comandi tattili, una soluzione poi ripresa su tutte le Porsche di moderna produzione. Ci sono tre rotelle per multimedia, volume e per il clima, mentre nella parte alta troviamo uno schermo touch dove comandare il sistema di infotainment. In fondo a questo tunnel rialzato, vuoto nella parte inferiore, troviamo poi un secondo schermo infossato, visibile solo al conducente e dove poter vedere le informazioni dell’infotainment senza distogliere gli occhi dalla strada.

Alla sinistra del tunnel, poi, troviamo il piccolo selettore del cambio, comandabile ovviamente anche con le palette al volante. Proprio lo sterzo, tondo e dotato di comandi multifunzione “flottanti”, è stato poi ripreso da tutte le Porsche successive, ed è stato il primo ad essere dotato del satellite per il selettore delle modalità di guida, che permette di passare dalla modalità elettrica, a quella ibrida e poi alle sportive Sport e Race. Il tasto rosso al centro, invece, è l’Overboost, per avere a disposizione per 20 secondi tutti gli 887 CV del sistema ibrido. In un abitacolo minimale ma realizzato con cura certosina, colpiscono una ottima disponibilità di spazio e il quadro strumenti, ancora analogico. A mettere la ciliegina sulla torta agli interni di Porsche 918 Spyder non sono infatti gli accenti verde acido, ma il bellissimo contagiri analogico centrale, dotato di fondoscala a ben 10.000 giri e linea rossa a ben 9.000.

Motori Porsche 918

La gamma motori di Porsche 918 Spyder è formata da una sola versione, che però basta per scaldare i cuori di tutti gli appassionati. Come abbiamo raccontato precedentemente, infatti, Porsche 918 è una delle tre esponenti delle Hypercar classe 2013, le prime a sfoggiare la tecnologia ibrida. Rispetto alle scelte “tradizionali” delle rivali, dal V12 aspirato tipico di Ferrari al classico V8 biturbo di McLaren, Porsche non ha scelto un sei cilindri boxer, marchio di fabbrica della Casa di Zuffenhausen, bensì un motore amatissimo nelle corse ma poco conosciuto. Sotto il cofano di Porsche 918 Spyder trova infatti posto un 4.6 V8 aspirato MR6, un motore a carter secco estremo e sportivissimo.

Si tratta infatti di vero motore da corsa, derivato dal 3.4 usato da Porsche per la sua RS Spyder, prototipo di classe LMP2 che tra il 2005 e il 2010 conquistò diverse vittorie e campionati di classe. Adeguato all’utilizzo stradale, il 4.6 eroga 608 CV a ben 8.700 giri e 540 Nm molto in alto, a 6.700 giri. I motori di Porsche 918 Spyder però non finiscono qui. A sopperire alla voglia di girare in alto del 4.6 ci pensano due motori elettrici: uno è posizionato al posteriore, dotato di 156 CV e posizionato tra motore e cambio, il classico PDK a 7 marce, mentre un altro motore è posizionato frontalmente, dotato di 129 CV. La spinta addizionale da 296 CV porta la potenza totale del sistema a 887 CV e ben 1.280 Nm di coppia, e grazie alla trazione integrale Porsche 918 Spyder riesce a spingere i suoi 1.700 kg da 0 a 100 km/h in 2,8 secondi, a coprire lo 0-200 in 7,2 secondi e di spingere fino ad una velocità massima di 341 km/h. Essendo poi una plug-in Hybrid, Porsche ha dotato la sua 918 di una batteria agli ioni di litio da 6,8 kWh, capace di percorrere secondo l’omologazione EPA 19 km in modalità completamente elettrica. Per il ciclo NEDC, invece, la 918 Spyder era in grado di percorrere 30,3 km/l.

Motori Porsche 918

Ibrida Plug-In

• 918 Hybrid, 4.6 V8 aspirato+due mot. el., 893 CV, cambio aut. doppia friz. PDK a 7 m., traz. integrale

Prezzi Porsche 918

Come per le altre rivali dell’epoca, il listino prezzi di Porsche 918 Spyder era semplicemente stellare. In listino tra il 2013 e il 2015 e prodotta in 918 (e quanti sennò) esemplari, la sportiva di Zuffenhausen era offerta in Italia ad un prezzo di 793.426 euro, optional esclusi. La dotazione di serie era più che ricca: di serie, infatti, Porsche 918 Spyder è dotata di trazione integrale, sistema di quattro ruote sterzanti, sospensioni a controllo elettronico, aerodinamica attiva, sistema di infotainment con due schermi, navigatore e retrocamera posteriore, freni carboceramici e il tetto apribile Targa, però solo manuale. Tra gli optional c’era anche il godurioso Weissach Pack, dedicato alla pista di prova Porsche di Weissach, non molto lontano da Stoccarda.

Questo pacchetto, dal valore di ben 80.000 euro, includeva l’aggiunta di un diffusore posteriore ancora più grosso, interni in Alcantara e diverse componenti dell’auto, dal tetto ai passaruota posteriori, dalla cornice del parabrezza agli specchietti, realizzati in fibra di carbonio, nonché la presenza di una livrea ispirata alle corse. Ma oggi, quali sono i prezzi di Porsche 918 Spyder? Diciamo che chi ha avuto la possibilità di acquistare la vettura da nuova ha fatto davvero un ottimo affare. Come le rivali McLaren P1 e Ferrari LaFerrari, sebbene il prezzo di partenza fosse già altissimo, tutte e tre hanno ormai superato di slancio il milione di euro. Nonostante fosse la più “economica” e quella prodotta in più esemplari, oggi per portarsi a casa una Porsche 918 Spyder servono almeno 1.5 milioni di euro.

Porsche 918: concorrenti e conclusioni

Se la Ferrari LaFerrari ha innamorato con il suo iconico V12, e la McLaren P1 con la sua indole ribelle e cattiva, tra le tre Hypercar del 2013 Porsche 918 Spyder è forse la meno incensata, ma anche la più interessante. Certo, con i suoi 1.700 kg di peso è decisamente più generosa rispetto ai 1.585 kg della LaFerrari o ai soli 1.380 kg della McLaren P1, ha la trazione integrale e, sulla carta, i suoi 887 CV non competono con i 916 della P1 e con i 963 della LaFerrari. Anche lo stile, seppur iconico, sportivo ed elegante, è meno estremo delle concorrenti di Porsche 918 Spyder, rendendola una Hypercar che non si fa notare troppo, che passa (quasi) inosservata all’occhio di un profano. Su strada, però, Porsche 918 Hybrid sa giocarsi la sua rivincita. Il sound del suo V8 derivato dalle corse, l’agilità eccezionale garantita dalle quattro ruote sterzanti e la stabilità encomiabile anche a velocità folli rendono la 918 Spyder un proiettile sia tra le curve più strette che quando si è alla ricerca della velocità massima.

Rispetto alle altre, però, 918 Spyder è anche comoda, raffinata, rifinita con eccellente cura, dotata di un sistema ibrido plug-in più sfruttabile delle altre e utilizzabile anche tutti i giorni, al netto del valore ormai inestimabile che ha. Diventa infine quasi superfluo ripetere le concorrenti di Porsche 918 Spyder, spesso citate più su. Le rivali principali di Porsche 918 Spyder sono infatti la Ferrari LaFerrari e la McLaren P1, a cui si aggiungono però altre due italiane, la Lamborghini Veneno e la Pagani Huayra.