Auto piccole con cambio automatico: tutti i modelli e i prezzi

Una volta erano una vera rarità: oggi, le auto piccole con cambio automatico sono sempre più comuni e diffuse, aumentando enormemente l’usabilità cittadina e la comodità delle piccole citycar e utilitarie: scopriamo quali sono tutti i modelli sul mercato.

Fino agli anni ’90, le automobili di piccole dimensioni con il cambio automatico erano una vera e propria rarità, un’eccezione in un mondo di citycar con il classico ed economico cambio manuale. La prima Casa automobilistica di grande serie a portare in maniera credibile il cambio automatico sulle auto piccole è stata l’olandese DAF. Oggi famosa per i suoi robusti camion, la DAF propose fin dalla sua prima automobile, la DAF 600, il cambio automatico Variomatic, la prima trasmissione a variazione continua prodotta con successo per l’uso automobilistico.

Da quella prima DAF 600, la Casa olandese fu per anni l’unica azienda ad unire automobili di dimensioni compatte e il cambio automatico. Dopo la 600, DAF produsse tutte le sue auto con la trasmissione Variomatic, compresi i suoi modelli di grande successo come la Daffodil, la 33, la 44, la 55 e l’ultima DAF prodotta, la 66, che nel 1975 diventò la Volvo 66 dopo l’acquisizione da parte della Casa svedese del marchio DAF. Le DAF furono per decenni la soluzione migliore per chi non poteva, o non voleva, guidare un’automobile con il cambio manuale, ma allo stesso tempo non aveva bisogno di un’automobile di lusso o di grandi dimensioni.

Dopo il successo della DAF e della sua trasmissione a variazione continua, altre Case hanno tentato la strada di unire auto piccole e cambio automatico. Subaru, ad esempio, lanciò nel 1987 la Justy, una piccola utilitaria dotata, a richiesta, di un cambio a variazione continua a controllo elettronico. Questo CVT venne utilizzato su licenza anche da Nissan, sulla vendutissima Micra K11, e da FIAT, sulla Panda Selecta. Nello stesso periodo, poi, la stessa FIAT e Ford svilupparono insieme un cambio automatico a variazione continua con cinghia di ferro per le loro piccole auto, lanciato nel 1987 sulla Fiesta e sulla Uno.

Ai cambi a variazione continua, poi, si sono aggiunte altre soluzioni originali, come i cambi manuali con frizione automatizzata. Questo tipo di cambi è stato proposto in due varianti principali: con una classica leva del cambio ma con frizione attuata al movimento della stessa, come sulla Renault Twingo Easy, oppure con le palette al volante, con FIAT che brevettò e lanciò il primo cambio robotizzato sulle FIAT Punto e Alfa Romeo 156 Selespeed, una tecnologia vista anche sulla rivoluzionaria Smart.

Al loro fianco, infine, si sono fatti spazio anche tipi di cambio automatico tradizionale, dai classici automatici con convertitore di coppia ai più moderni cambi automatici a doppia frizione, lanciati dal Volkswagen nel 2003 e ora diffusi su diverse automobili compatte.

Acquistare un’auto piccola con cambio automatico è sicuramente un’ottima idea per il traffico cittadino, in quanto elimina gran parte dello stress che gestire la frizione e il cambio possono portare nell’uso di tutti i giorni in ambienti cittadini. Con la diffusione dei cambi automatici, il prezzo delle trasmissioni è sceso parecchio, permettendo di ridurre i costi di produzione e, di conseguenza, rendere queste trasmissioni economicamente valide sulle auto di piccole dimensioni. Infine, non va dimenticato, la nascita di diverse automobili elettriche piccole ha democratizzato ancora di più l’uso del cambio automatico sulle auto piccole. Scopriamo, allora, quali sono tutti i modelli di auto piccole con cambio automatico del 2025 e i prezzi.

Sommario

Auto piccole con cambio automatico del 2025, tutti i modelli

Come detto in apertura, nel 2025 i modelli di auto piccole col cambio automatico sono sempre più diffusi, con proposte adatte a tutte le esigenze. Da chi cerca un’automobile pensata per l’utilizzo prettamente cittadino alle esigenze di vetture più versatili, ci sono auto di piccole dimensioni con trasmissione automatica per tutti i gusti. Prima di vederle tutte, però, è necessaria una precisazione: cosa si intende con auto piccole con cambio automatico? Vista la crescita esponenziale delle automobili degli ultimi 10-15 anni ha fatto diventare sempre più grandi anche le utilitarie di Segmento B, con ben pochi modelli che stanno sotto la soglia del 4 metri, una volta definizione stessa delle compatte piccole.

Per questo, qui abbiamo deciso di raccogliere tra le auto piccole con cambio automatico del 2025 tutti i modelli con lunghezza inferiore ai 4,00 metri, partendo quindi dai 3,20 metri della DR 1.0 EV ai 3,99 metri della FIAT Grande Panda. Listino alla mano, ci sono 22 auto di dimensioni compatte con cambio automatico tra vetture 100% elettriche, modelli termici e i sempre più numerosi ibridi, sia Mild che Full Hybrid.

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Nel dettaglio, tra le elettriche troviamo il maggior numero di modelli piccoli a cambio automatico: le auto elettriche, infatti, non hanno bisogno di una vera e propria trasmissione, e sono perciò automatiche “di default”. Proprio un’elettrica è l’auto con cambio automatico più piccola, la DR 1.0 EV. La compattissima citycar della Casa sino-molisana è lunga 3,20 metri, e riesce ad offrire in così pochi centimetri quattro posti, un look simpatico e un motore posteriore da 61 CV. La batteria è da 31 kWh, che consente alla piccola italo-cinese (è una Chery QQ rimarchiata) di percorrere 210 km nel ciclo misto WLTP.

Tra le elettriche, poi, troviamo altri 10 modelli di auto piccole con cambio automatico e zero emissioni, a partire dalla coppia Abarth 500e e FIAT 500e. La piccola italiana è oggi proposta sul mercato esclusivamente in versione elettrica, in attesa dell’arrivo dell’anticipata 500 ibrida. Lunga 3,63 metri, ha un look esterno e interno tipicamente da 500, simpatica e sbarazzina. Più elegante in versione FIAT e più aggressiva come Abarth, la più sportiva ha un motore da 155 CV, che le fa “bruciare” lo 0-100 km/h in 7,0 secondi, mentre la batteria da 42 kWh basta per un’autonomia WLTP di 264 km. La 500 by FIAT, invece, ha 95 CV con batteria da 23,8 kWh (190 km l’autonomia WLTP), mentre la più vivace versione da 118 CV ha una batteria da 42 kWh, che basta per 310 km (WLTP).

All’interno del Gruppo Stellantis, non va dimenticata un’outsider piuttosto interessante, la Leapmotor T03. Prodotta dalla Casa cinese, partner dal 2023 di Stellantis, è una cinque porte da 3,62 metri, dallo stile tondeggiante e simpatico, un abitacolo piuttosto spazioso (ma non troppo raffinato nella tecnologia), agile e piuttosto vivace in città. Spinta da un motore da 95 CV, ha una batteria da 37 kWh, che secondo il ciclo omologativo WLTP consentono un’autonomia di 265 km. Di produzione cinese è anche la BYD Dolphin Surf, la più piccola EV della Casa di Shenzen. Lunga 3,99 metri, è una cinque porte dalla linea molto particolare, mentre all’interno è piuttosto tecnologica, con lo scenografico schermo centrale rotante di serie. Non male l’abitabilità, mentre il bagagliaio ha una cubatura buona per le dimensioni (308 litri). Due i tagli di batteria, 30 e 43 kWh, per un’autonomia compresa tra i 220 e i 322 km WLTP.

Tra le auto piccole con cambio automatico elettriche del 2025 non possiamo dimenticare la Hyundai Inster, prima EV di piccole dimensioni della Casa coreana. Lunga 3,83 metri, a livello estetico unisce caratteristiche da crossover con un tetto alto e una furbizia tipica delle kei car giapponesi, il tutto con una linea originale e molto moderna. All’interno, lo spazio è davvero generoso per persone, bagagli e lo stile è anche simpatico e furbo, mentre anche in questo caso sono due i tagli di batteria: 42 kWh, con motore da 97 CV (327 km WLTP), e 49 kWh, con motore da 115 CV (360-370 km WLTP).

FIAT Grande Panda elettrica

Se, poi, si aggiunge anche la FIAT Grande Panda Elettrica (di cui parliamo tra poco insieme all’ibrida), un’altra EV affiancata ad una controparte termica è la MINI Cooper Electric. Rispetto alla Panda, però, in questo caso la Cooper Electric è realizzata su una piattaforma differente e costruita in un altro Continente rispetto alla versione a benzina. È infatti assemblata in Cina, in collaborazione con Great Wall, e ha dimensioni differenti (3,86 metri), linee più pulite e moderne ma lo stesso interno, con un display OLED tondo dal bel colpo d’occhio, ma poco funzionale. Due i tagli di batteria, 37 kWh per la versione Cooper E con motore da 184 CV (300 km WLTP) e 49 kWh per le più sportive Cooper SE (218 CV e 400 km WLTP) e Cooper eJCW (258 CV e 371 km WLTP).

A concludere la carrellata di citycar elettriche ci pensa l’Alleanza Renault-Nissan, che “cala” due assi dalla manica niente male. La prima è la Dacia Spring, l’auto elettrica più economica sul mercato: assemblata in Cina, la piccola della Casa romena è lunga 3,70 metri e uno stile più interessante e moderno che in passato. L’abitacolo è stato rinnovato con linee più moderne e molta più tecnologia, anche se posizione di guida e abitabilità non sono ancora a livello di alcune rivali. La batteria ha una capacità di 27 kWh, che con il motore da 45 CV ha 225 km di autonomia, mentre la versione da 65 CV arriva a 228 km.

Infine, una delle auto piccole con cambio automatico del 2025 più interessanti è la Renault 5 E-Tech. Lunga 3,92 metri, la R5 si ispira all’omonima progenitrice degli anni ’70 e ’80, adottando uno stile retrò molto personale e allo stesso tempo moderno. Convince anche all’interno, con la giusta dose di tecnologia e una buona posizione di guida, e se il bagagliaio è di buona cubatura (326 litri), l’abitabilità posteriore non è il massimo. Realizzata su una piattaforma dedicata, è proposta con due tagli di batteria: la urban range ha 40 kWh e motori da 95 o 122 CV (307-312 km WLTP), mentre la comfort range ha 52 kWh e motore da 150 CV (autonomia WLTP 409-412 km).

Ha una cugina, la Nissan Micra, dotata di interni virtualmente identici, un look esterno dedicato e la stessa meccanica, e di una gemella sportiva, la Alpine A290. Questa piccola Hot Hatch elettrica è lunga esattamente 4,00 metri, e declina lo stile retrò della Renault 5 in versione vitaminizzata con passaruota allargati, paraurti sportivi e dei fari anteriori supplementari con delle X, a richiamare il passato nei rally della Casa di Dieppe. La batteria è sempre da 52 kWh, mentre sono due i motori anteriori, da 177 o 218 CV, con le versioni più potenti ci sono gomme sportive, differenziale autobloccante meccanico e sospensioni dedicate.

Quali sono, invece, le auto piccole con cambio automatico del 2025 non elettriche? I modelli termici sono una decina, e sono tutti decisamente appetibili a partire dalla FIAT Grande Panda. Lunga 4,00 metri, la più grande esponente della famiglia Panda è realizzata sulla base della Citroen C3 (lunga, però, 4,02 metri) e ha un look squadrato e simpatico, con rimandi alla storica Panda 141 del 1980. All’interno è spaziosa e pratica, con parte degli interni rivestiti in colore blu, piuttosto personale. Ottimo lo spazio dietro e il bagagliaio (412 litri), mentre sono due le versioni con cambio automatico, l’Elettrica e la Hybrid. La prima è spinta da un motore da 113 CV e la batteria da 44 kWh garantisce un’autonomia WLTP di 320 km, mentre la seconda ha il 1.2 tre cilindri turbobenzina Mild Hybrid da 110 CV con cambio doppia frizione, che la rende piuttosto vivace.

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Tornando, per un momento, in Corea del Sud, tra le citycar più furbe e concrete sul mercato ci sono le cugine Hyundai i10 e Kia Picanto. La prima è lunga 3,67 metri, ha una larghezza molto contenuta (1,68 metri) e uno stile moderno e piuttosto dinamico, con una mascherina grande che integra le luci diurne. Il passo generoso le regala un’ottima abitabilità interna per le dimensioni, mentre la plancia è semplice e fatta per durare, con un’ottima dotazione (di serie c’è il navigatore con sistema di infotainment da 8 pollici) e un bagagliaio pratico (252 litri). Facile e piacevole da guidare, è l’ultima piccola ad avere a richiesta un cambio manuale robotizzato a 5 marce chiamato AMT, piuttosto lento nelle cambiate, disponibile in accoppiata al tranquillo (ma efficiente) 1.0 tre cilindri aspirato a benzina da 63 CV, proposto anche con doppia alimentazione benzina-GPL.

La cugina Kia Picanto è realizzata sulla stessa piattaforma della i10, e declina il look con linee ancora più decise e personali, a partire dal frontale che si ispira alle nuove elettriche della famiglia EV fino alla coda, con una firma luminosa immediatamente riconoscibile di notte. All’interno, il disegno e la qualità degli assemblaggi è simile, così come la dotazione molto ricca, l’abitabilità e la buona posizione di guida. La Picanto, però, è più piccola (3,61 metri) e più stretta (solo 1,60 metri), diventando ancora più agile in città. Persino il bagagliaio è più grande, ma solo di pochi litri (255 litri), mentre a livello meccanico il cambio manuale robotizzato AMT è proposto con i due motori a benzina in gamma, il 1.0 da 63 CV (non in versione a GPL, sulla Picanto solo manuale) e il 1.2 da 79 CV.

Dopo una vita passata ad offrire il cambio manuale per assecondare le proprie velleità sportive, con la quarta generazione la Mini 3 Porte (oggi chiamata ufficialmente Mini Cooper) è disponibile unicamente con il cambio automatico, nello specifico un doppia frizione a 7 rapporti di serie su tutte le motorizzazioni. Lunga 3,88 metri, la Mini F66 è realizzata sulla stessa base della precedente generazione, la F56, ma adotta uno stile più pulito e futuristico, che riprende alcuni stilemi tipici Mini (come i fari tondi anteriori o il tetto flottante) e ne rivede altri, come i fari triangolari posteriori e gli interni molto minimali, con al centro il display da 9,55 pollici OLED tondo. Realizzata sul pianale UKL del Gruppo BMW, la Mini Cooper è proposta in versione Cooper C con motore 1.5 tre cilindri turbo da 156 CV, Cooper S con motore 2.0 turbo da 204 CV e JCW, dove il 2.0 arriva a 231 CV. Sulla base della Mini Cooper 3 Porte, la Casa di Oxford realizza anche la Mini Cooper Cabrio, che riprende le novità della Cooper a tetto rigido ma utilizza dei fari posteriori rettangolari. Anche a livello meccanico c’è una sola differenza: la Cooper Cabrio C, infatti, non ha il 1.5 tre cilindri, ma una versione da 163 CV del 2.0 turbo.

Prodotta a pochi km di distanza dallo stabilimento Mini di Oxford, la Morgan Classic è forse una delle automobili più particolari acquistabili nuove nel 2025, che entra in questa classifica per dimensioni davvero contenute e per l’adozione di una meccanica moderna e al passo coi tempi. Lunga 3,83 metri, la Morgan Classic deriva direttamente dalla 4/4 del 1955, evoluta nel corso dei decenni a livello estetico e meccanico. Dotata ancora di un telaio parzialmente in legno, la Morgan Classic è proposta in due versioni, che differiscono per il motore posizionato sotto il cofano. La Morgan Plus Four, infatti, è spinta dal 2.0 quattro cilindri turbo BMW B48, dotato di 258 CV e accoppiato al cambio automatico ZF a 8 marce con trazione posteriore. Al top, invece, c’è la Morgan Plus Six: sotto il cofano c’è un 3.0 sei cilindri B58 sempre di origine BMW da 340 CV, che grazie al peso di poco più di 1.100 kg spinge da 0 a 100 km/h in soli 4,2 secondi.

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Tornando, invece, su due modelli più “terrene”, tra le auto piccole con cambio automatico nel 2025 troviamo due Suzuki, la Ignis e la Swift. La Ignis è un mix molto originale tra una piccola citycar e un crossover: lunga 3,70 metri, ha uno stile squadrato e geometrico molto originale, ispirato ai fuoristrada e alle compatte anni ’70 della Casa di Hamamatsu e capace di offrire in pochi metri quattro posti comodi e un bagagliaio che, sfruttando il divano scorrevole, arriva a 360 litri. L’abitacolo è robusto e fatto per durare, con tanti comandi fisici e, di serie, il display dell’infotainment centrale da 7 pollici, mentre a livello meccanico il cambio automatico è disponibile unicamente con il motore 1.2 quattro cilindri Mild Hybrid da 83 CV e trazione anteriore. Il cambio, poi, è un classico CVT a variazione continua, fluido e regolare.

La sorella maggiore della Ignis, invece, è la Swift, una compatta piccola lunga 3,86 metri dalle linee fluide e piuttosto personali. Dotata di serie di carrozzeria a cinque porte, la Swift ha un abitacolo con finiture bianche che ravvivano l’ambiente, una buona dotazione tecnologica ma, allo stesso tempo, tanta razionalità, con comandi fisici per il clima e un quadro strumenti misto analogico-digitale. Lo spazio è buono ma non eccelso, così come il bagagliaio (265 litri), mentre grazie ad un peso ridotto è economa, agile e piacevole da guidare. Come per la Ignis, anche la Swift è dotata di cambio automatico CVT in accoppiata alla trazione anteriore e ad un motore 1.2 Mild Hybrid, ma in questo caso il propulsore è un tre cilindri, sempre aspirato e sempre da 83 CV, ancora più efficiente.

A chiudere l’offerta di modelli di auto piccole con cambio automatico nel 2025 ci pensa Toyota, che offre due modelli di grande successo sotto i 4 metri. La prima è la Aygo X, erede delle prime due generazioni di Aygo che, anche con trasmissione automatica, hanno ottenuto un enorme successo. Lunga 3,70 metri, è più lunga e più larga delle progenitrici, e anche lo stile si ispira ai SUV della Casa nipponica, è sempre a cinque porte e ha un look audace ma mai esagerato. Anche all’interno lo spazio è buono e la qualità costruttiva è pensata per durare, con solo le finiture in Piano Black che possono non convincere. La tecnologia, però, è di buon livello, mentre i cm per i passeggeri posteriori e il bagagliaio (231 litri) non sono esagerati. In attesa dell’interessante versione Full Hybrid, il motore della Aygo X è il 1.0 VVT-i, un tre cilindri benzina aspirato da 72 CV, che a richiesta può avere il cambio automatico S-CVT.

Al suo fianco, invece, c’è una delle compatte più vendute in Europa, la Toyota Yaris. Lunga 3,94 metri, la Yaris è arrivata alla sua quarta generazione nel 2020, conquistando il titolo di Auto dell’Anno nel 2021 e convincendo fin dal lancio della quarta serie grazie all’ottimo compromesso tra guidabilità, stile ed efficienza. Caratterizzata da uno stile sportiveggiante, complice anche la posizione di guida distesa non punta più sull’abitabilità come le precedenti, costringendo a qualche rinuncia a livello di bagagliaio (286 litri) e abitabilità posteriore. L’abitacolo, poi, è fatto per durare, ma ha tutta la tecnologia che serve.

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Realizzata sulla piattaforma TNGA-B (che, accorciata, fa da base anche alla Aygo X), la Yaris è proposta in versione “normale” solo con powertrain Full Hybrid, con motore 1.5 e cambio E-CVT, con potenze di 116 e 131 CV. La Hybrid 115, poi, è proposta anche da Mazda con qualche modifica estetica, ed è commercializzata come Mazda 2 Hybrid. Al fianco dell’ibrida, però, c’è anche l’esagerata GR Yaris, dotata di carrozzeria a tre porte, esterni e interni completamente rivisti, dimensioni maggiori (è lunga 4,00 metri) e l’adozione di una meccanica iper-vitaminizzata, con un nuovo motore 1.6 tre cilindri turbo da 280 CV, trazione integrale e tre differenziali (anteriore, posteriore e centrale). Dal 2024, poi, anche la GR è disponibile con cambio automatico, il DAT-8, con convertitore di coppia e 8 marce.

Sono questi, quindi, tutti i modelli di auto piccole con cambio automatico nel 2025 a listino in Italia:

  • Abarth 500e
  • Alpine A290
  • BYD Dolphin Surf
  • Dacia Spring
  • DR 1.0 EV
  • FIAT 500e
  • FIAT Grande Panda
  • Hyundai i10
  • Hyundai Inster
  • Kia Picanto
  • Leapmotor T03
  • Mazda 2 Hybrid
  • MINI Cooper 3 Porte
  • MINI Cooper Electric
  • MINI Cooper Cabrio
  • Morgan Classic
  • Nissan Micra
  • Renault 5 E-Tech
  • Suzuki Ignis
  • Suzuki Swift
  • Toyota Aygo X
  • Toyota Yaris

I prezzi delle auto piccole con cambio automatico 2025

Dopo aver visto brevemente quali sono tutti i modelli di auto piccole con cambio automatico del 2025, i prezzi sono molto importanti per capire quali sono le proposte più appetibili per le diverse fasce di prezzo. L’auto piccola con cambio automatico più economica è la Kia Picanto, che in versione 1.0 Urban con cambio automatico AMT ha un prezzo di partenza di 17.800 euro (il cambio robotizzato costa 1.000 euro in più).

Dacia Spring

A soli 100 euro di differenza si posiziona l’elettrica più economica, la Dacia Spring, che in versione base 45 Expression parte da 17.900 euro. La più costosa? Tra le auto “normali”, se così si può dire, a strappare questo scettro è la Toyota GR Yaris, che con cambio automatico DAT-8 parte da 55.000 euro. Se consideriamo anche la regale Morgan Classic, è proprio lei la più costosa, con la Plus Four con motore 2.0 che parte da quasi 93.000 euro e la Plus Six che sfonda quota 110.000 euro.

Ad eccezione delle vetture elettriche e di alcune termiche di questa classifica, tutte le automobili piccole di questa lista vedono il cambio automatico come un optional a pagamento.

Nello specifico, è necessario pagare una cifra compresa tra i 1.000 e i 2.000 euro per dotare la propria compatta piccola di una trasmissione automatica. Alcuni modelli come la FIAT Grande Panda Hybrid, la MINI Cooper 3 Porte o la Toyota Yaris Hybrid, invece, offrono il cambio automatico di serie, mentre per la Toyota Aygo X, ad esempio, servono 1.200 euro in più per avere il cambio S-CVT. Per completezza, quindi, abbiamo specificato la presenza del cambio automatico quando optional, e tutti i listini che vedete qui sotto sono comprensivi dell’eventuale sovrapprezzo per dotare l’automobile della trasmissione automatica. Sono questi, quindi, i prezzi delle auto piccole con cambio automatico nel 2025:

  • Abarth 500e, da 37.950 euro
  • Alpine A290, da 38.700 euro
  • BYD Dolphin Surf, da 19.490 euro
  • Dacia Spring, da 17.900 euro
  • DR 1.0 EV, da 18.900 euro
  • FIAT 500e, da 29.950 euro
  • FIAT Grande Panda Hybrid, da 18.900 euro
  • Hyundai i10 AMT, da 19.100 euro
  • Hyundai Inster, da 24.900 euro
  • Kia Picanto AMT, da 17.800 euro
  • Leapmotor T03, da 18.900 euro
  • Mazda 2 Hybrid, da 24.990 euro
  • MINI Cooper 3 Porte, da 28.900 euro
  • MINI Cooper Electric, da 29.500 euro
  • MINI Cooper Cabrio, da 32.900 euro
  • Morgan Classic aut., da 92.966 euro
  • Renault 5 E-Tech, da 24.900 euro
  • Suzuki Ignis CVT, da 22.900 euro
  • Suzuki Swift CVT, da 24.000 euro
  • Toyota Aygo X S-CVT, da 20.150 euro
  • Toyota Yaris Hybrid, da 24.550 euro
  • Toyota GR Yaris Circuit DAT-8, da 55.000 euro

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