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Alfa Romeo 90

1 / 2

Pro

  • Interni
  • Valore

Contro

  • Design
  • Prestazioni Diesel

Alfa Romeo 90 in sintesi

Qui trovi una panoramica generale dell’auto Alfa Romeo 90 inclusi i dati relativi alle caratteristiche principali, alla motorizzazione, all’equipaggiamento e altre informazioni utili relative al modello dell’auto. Leggi di più

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Alfa Romeo 90: dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti

3 anni, mese più mese meno, è durata la carriera della Alfa Romeo 90; berlina di fascia media prodotta presso lo stabilimento di Arese dal 1984 al 1987, l’Alfa Romeo 90 nasce come modello erede dell’Alfetta anche se, fondi permettendo, sarebbe stata la 156 la vera sostituta dell’Alfetta se la crisi in cui versava agli inizi degli anni ‘80 la Casa del Biscione non avesse costretto la dirigenza a rivedere i piani. La 156 arriverà solo alla fine degli anni ‘90, parecchi anni dopo l’acquisizione da parte del gruppo Fiat, intanto la 90 nasce in un periodo come detto non facile sfruttando i pianali modificati della stessa Alfetta. Un piano B si potrebbe chiamare l’Alfa Romeo 90, nome di progetto 162A per differenziarla da quella “162B” dalla quale nascerà la 75. Tutto il progetto, stile a parte curato da Bertone, si adoperò quindi di migliorare per quanto possibile un pianale già vetusto. Leggi di più

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Meccanica, quindi motori, pianale e altre caratteristiche furono letteralmente ereditate dall’Alfetta, modello la cui origine va fatta risalire al 1972. Alcune critiche investirono la Casa di Arese al momento della presentazione, al Salone di Torino 1984. Consapevole di aver semplicemente allungato la vita di un modello precedente cambiando nome e chiedendo a Bertone di fare un vero e proprio miracolo, fu vita breve per questo modello. Nel 1987 arrivò la 164, modello già figlio della nuova era sotto l’egida Fiat e destinato a migliori fortune rispetto alla sua sfortunata progenitrice.

Scopriamo allora dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti di Alfa Romeo 90.

Dimensioni Alfa Romeo 90

Le dimensioni della Alfa Romeo 90 sono:

  • lunghezza 4,39 metri
  • larghezza 1,64 metri
  • altezza 1,42 metri
  • passo 2,51 metri

Le dimensioni della Alfa Romeo 90 sono quelle che oggi definiremo proprie di una segmento C ma che, a metà degli anni ‘80, erano sufficienti per catalogare la 90 come una berlina media piuttosto spaziosa. Detto dell’eredità meccanica dell’Alfetta, Alfa prestò capì che per quanto meno provare ad aver successo con la sua 90 sarebbe stato decisivo puntare su un design di rottura rispetto alla diretta antenata. Il compito, non facile, venne affidato a Bertone: ne risultò una carrozzeria tipicamente tre volumi piuttosto squadrata, non certo anonima ma neanche particolarmente scenografica. Le prime critiche che investirono questo modello trovarono risposta nel fatto che il 70% dei lamierati, proprio grazie al disegno di Bertone, venne completamente riprogettato.

Buon viso a cattivo gioco per una vettura che di nuovo ricevette la fanaleria e, tra le altre poche cose, lo svaso che attraversa orizzontalmente la vettura e l’importante splitter ad estrazione automatica sotto il paraurti anteriore, capace di migliorare il Cx e quindi l’efficienza aerodinamica. Decisamente poco ricercata la calandra, in plastica grigia, dove si andava quasi a perdere l’effetto del trilobo tipico della Marca, così come il non riuscitissimo portatarga posteriore sfalsato rispetto alla linea orizzontale creata dalle luci.

Un’auto senza infamia e senza lode, così è arrivata a noi. Per quanto riguarda le dimensioni di Alfa Romeo 90 e del suo bagagliaio, quest’ultimo offre 500 litri di capacità.

Interni Alfa Romeo 90

Gli interni della Alfa Romeo 90 furono meno vincolati, nella scelta dei comandi, rispetto al vincolo che costrinse questo modello a sembrare troppo parente di quell’Alfetta ormai ritenuta appartenente ad un’altra epoca. Di quest’ultima rimaneva l’impostazione del divanetto posteriore dotato di poggiatesta e bracciolo centrale, mentre i pannelli porta e i sedili anteriori vennero progettati a partire da un foglio bianco. Particolare la plancia, piuttosto imponente. Decisamente troppe le bocchette d’aerazione, giusto per fare un esempio, che vanno a rendere piuttosto contorto il design di un elemento dove linee e volumi tendono a intersecarsi senza una linea precisa. Nello stile di metà anni ‘80 si dimostra, invece, la strumentazione, ben evidente dietro il volante. Sono presenti contagiri, tachimetro/contachilometri oltre agli immancabili indicatori di livello del carburante (serbatoio da 49 litri per tutti i motori), temperatura liquido di raffreddamento e indicatore pressione lubrificante.

Una vera novità degli interni della Alfa Romeo 90, sicuramente meno “anonimi” rispetto agli esterni nonostante lo sforzo compiuto da Bertone, è il cosiddetto modulo di efficienza. Erano i primi tempi di sperimentazione delle luci a LED in campo automobilistico, in pratica indica il corretto regime di cambiata. Nuovo anche il pannello di controllo con tutte le spie eventualmente illuminate di rosso in caso di problemi. Se osservando una foto degli interni della Alfa Romeo 90 non vedete il freno a mano, è perché esso venne tramutato in un comando a maniglione, mantenuto anche sulla 75, solidale alla sagoma del bracciolo centrale. Fa ancora sorridere l’alloggiamento dedicato alla 24 ore, optional da più di 250.000 lire, appena davanti al sedile del passeggero, là dove oggi sorge nella quasi totalità dei casi il cassettino portaoggetti.

Motori Alfa Romeo 90

La gamma motori della Alfa Romeo 90 comprendeva, fin dal lancio, ciò di già visto sull’Alfetta. Nella fattispecie, tre erano i motori disponibili nel momento del debutto anche se sarebbe più corretto parlare di 4 motori visto che il 4 cilindri venne proposto sia nella cilindrata da 1,8 litri per 120 CV sia con 128 CV per il 2,0 litri. Entrambi i propulsori condividono i 2 carburatori, con il 2,0 litri che riceverà l’iniezione elettronica Bosch solo a partire dal 1986. Nella gamma motori della Alfa Romeo 90 sono compresi, infine, anche il V6 Busso (2,5 litri da 156 CV) e il turbodiesel 2,4, a iniezione diretta, da 110 CV. Per quanto riguarda il V6 Busso, quest’ultimo era esclusivo della 2.5i Quadrifoglio Oro.

Il 1985, quindi ad appena un anno dal debutto, segna un parziale rinnovamento della gamma motori della Alfa Romeo 90. Debutta, infatti, il 2.0 della V6 iniezione. Nonostante la carenza di fondi, si tratta di un motore dotato dell’innovativo sistema di iniezione elettronica CEM, abbastanza inedito per l’epoca.

Motori Alfa Romeo 90

Benzina

  • 1.8, 1.8 quattro cilindri, 120 CV, cambio manuale a 5 rapporti, trazione posteriore
  • 2.0, 2.0 quattro cilindri, 128 CV, cambio manuale a 5 rapporti, trazione posteriore
  • 2.5, 2.5 V6, 156 CV, cambio manuale a 5 rapporti, trazione posteriore
  • 2.0, 2.0 V6, 132 CV, cambio manuale a 5 rapporti, trazione posteriore

Diesel

  • 2.4, 2.4 4 cilindri turbodiesel, 110 CV, cambio manuale a 5 rapporti, trazione posteriore

Prezzi Alfa Romeo 90

I prezzi della Alfa Romeo 90 all’epoca, in lire, appartenevano alla fascia media, anche se per una versione top di gamma si potevano arrivare a spendere circa 31.000.000 di lire, non equivalenti ai circa 15.000 euro che si spenderebbero oggi tramite una rapida conversione. Molto buona la dotazione di serie: presenti i cristalli elettrici anteriori nelle versioni basate, così come la strumentazione Alfa Romeo Control (il pannello di controllo di cui sopra) e il modulo di efficienza per indovinare il giusto regime di cambiata. Scegliendo la Quadrifoglio Oro con il suo V6 Busso, inoltre, gli acquirenti della Alfa Romeo 90 godevano anche dei vetri elettrici posteriori, del servosterzo, della regolazione elettrica dei sedili e dei retrovisori. In optional, piuttosto caro, il climatizzatore manuale.

Per quanto riguarda i prezzi della Alfa Romeo 90, bisogna guardare ai diversi esemplari d’occasione ancora oggi in vendita. Si può partire da una cifra base di 6.000 euro per una 2.0 a iniezione da 128 CV del 1986 fino ai 21.000 euro, un prezzo ancora competitivo nei confronti dello stesso listino originale, per una 90 Quadrifoglio Oro del 1984. L’esemplare in questione, in vendita nel momento della stesura di questa scheda, ha 125.000 km e può contare sulla potenza del V6 Busso da 156 CV.

Alfa Romeo 90: conclusioni e concorrenti

La Alfa Romeo 90 fu un modello davvero contraddittorio per la storica Casa di Arese. Nata in un’epoca sicuramente non facile, permase nei listini ufficiali solo tre anni, lasciando poi il compito di soprassedere nell’importante segmento medio alla “75”, modello che in realtà si andava posizionando un gradino sotto la 90. Non funzionò, la storia lo ha dimostrato, la volontà di cambiare design a una vettura già vecchia sotto il vestito. L’Alfa Romeo 90, infatti, condivideva pianale e meccanica di base con la precedente Alfetta, della quale doveva essere erede. Il motivo è la forte crisi economica in cui si trovò Alfa Romeo proprio negli anni di commercializzazione di questo modello. Nel 1986 l’allora presidente dell’IRI Romano Prodi si pone nella posizione di intermediario della vendita di Alfa Romeo al gruppo Fiat, e già nel 1987 arriva la 164 che determinò la lenta risalita del brand negli anni successivi. Nel 1998, la 156 vinse il premio di auto dell’anno, solo una decina di anni dopo l’uscita dal mercato di uno dei modelli meno riusciti della Casa italiana.

Le concorrenti dell’Alfa Romeo 90 sono state le altre medie tre volumi soprattutto tedesche, quali la Mercedes 190, la Opel Rekord E2, la Volkswagen Passat e la BMW Serie 5. A farle concorrenza nel suo segmento anche altre auto europee del periodo quali la Citroen CX, la Renault 21, la Rover SD1 e la Saab 900. Da non dimenticare, la concorrenza con la Fiat Croma, allora vera e propria rivale nonché ammiraglia della Casa torinese prima che Alfa Romeo diventasse parte stessa del gruppo Fiat.

FAQ

Quanto costava la Alfa Romeo 90?
Per una versione alto di gamma nel 1984 si potevano arrivare a spendere circa 31.000.000 di lire. Oggi l’usato va da 6.000 a 21.000 euro per una Quadrifoglio Oro con il V6 Busso.
Qual è la potenza della Alfa Romeo 90?
Inizialmente 120 poi 128 CV con i quattro cilindri benzina, cui si aggiunge il V6 Busso da 156 CV, l’inedito 2.0 V6 a iniezione diretta da 132 CV e il Diesel quattro cilindri sovralimentato, quattro cilindri, da 110 CV.

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