
Monovolume 2026: novità, modelli migliori, economiche e prezzi
Rispondiamo subito ad una domanda che i più giovani potrebbero porsi: che cos’è un monovolume, e cosa significa questa parola? Secondo il dizionario Treccani, una monovolume è un’“autovettura in cui vano motore, abitacolo e bagagliaio sono disposti in un unico spazio”. In pratica, è possibile disegnare una monovolume con una sola, singola linea che sale dal cofano e arriva fino alla coda, tronca e più squadrata possibile. Le proporzioni di queste vetture non sono pensate, infatti, per stupire ma piuttosto per trasportare cose e persone nel massimo agio senza occupare lo spazio di un classico furgone.
Dopo la nascita, negli anni ’80, dei “minivan” americani come la Plymouth (poi Chyrsler) Voyager, nel 1984 arrivò sul mercato il primo monovolume all’europea, la Renault Espace. Da quel modello così rivoluzionario, dotato di carrozzeria in vetroresina, sedili girevoli e spazio generosissimo per le dimensioni, le monovolume si sono diffuse sempre di più, arrivando al massimo della loro popolarità a cavallo tra gli anni ’90 e ’00.
Il successo è coinciso con il debutto di modelli più piccoli e cittadini, alcuni diventati iconici come la FIAT Multipla del 1998, e o la Renault Mégane Scénic, primo monovolume ad aver vinto il premio Auto dell’Anno nel 1997. Con l’ascesa di questi due modelli, tutte le Case hanno lanciato il proprio monovolume, compatto o di grandi dimensioni che fosse, fino all’inizio degli anni ’10. Con il successo dei SUV e dei crossover, i multispazio hanno perso sempre più attrattiva, per arrivare alla situazione odierna, con ben pochi modelli a rappresentare nel 2026 le monovolume. Scopriamo allora quali sono i monovolume del 2026, i modelli migliori e i loro prezzi.
Sommario
Le monovolume in commercio nel 2026
Come detto in apertura, le monovolume hanno avuto il loro momento massimo di splendore a cavallo tra gli anni ’90 e gli anni ’00, con almeno un modello di MPV (sigla inglese che significa “Multi-Purpose Vehicle”, ovvero veicolo multi-utilizzo) per ogni Casa automobilistica, con l’ascesa di SUV e crossover questo tipo di carrozzeria è diventata fuori moda in maniera davvero rapida e inaspettata.
Di tutti i modelli di successo di questa categoria, infatti, nel 2026 i modelli di monovolume “superstiti” sono davvero pochi. Andando ad analizzare il mercato italiano del nuovo, infatti, troviamo solamente 18 multispazio (da questa lista sono esclusi i modelli più grandi, derivati sostanzialmente dai van di grandi dimensioni). Di questi, le uniche monovolume che sono state in grado di arrivare al giorno d’oggi dopo il successo degli anni ’00 sono solo due: la Mercedes-Benz Classe B e la Volkswagen Touran.
La prima è arrivata nel 2019 alla sua terza generazione: realizzata sul pianale della Classe A, l’attuale W247 è una monovolume media (è lunga 4,42 metri) posizionata nel segmento Premium del mercato, con linee pulite ed eleganti, interni raffinati e tecnologici e una buona abitabilità interna (anche se non da primato). Dotata di motori benzina, Diesel e Plug-In Hybrid, alla sempre aggiornata Classe B si contrappone la Volkswagen Touran. Entrambe lanciate nella prima generazione nello stesso anno, il monovolume della Casa di Wolfsburg oggi sul mercato fa ancora parte della seconda serie del modello, lanciata nel 2015. In 10 anni di carriera, ha confermato lo stile pulito e razionale, le dimensioni medio-grandi per un monovolume (4,53 metri) e un abitacolo ben fatto, ampio e con un enorme bagagliaio (si arriva a 834 litri in configurazione a 5 posti). Disponibile con motori benzina e Diesel, è il secondo dei tre modelli di monovolume Premium sul mercato.
Il terzo, infatti, è rappresentato dalla BMW Serie 2 Active Tourer. La Casa di Monaco è stata l’ultima a lanciare il suo monovolume: la prima serie è arrivata nel 2015, e l’attuale seconda generazione è datata 2021. Dotata di linee piuttosto moderne e grintose e di un abitacolo spazioso per le dimensioni esterne non esagerate (è lunga 4,39 metri), è oggi la monovolume più raffinata e tecnologica, nonché la più potente: la versione 230e xDrive arriva a 326 CV. Nel listino attuale, poi, si nota un modello che richiama il fenomeno delle compatte piccole disegnate e ispirate alla monovolume, la Honda Jazz. Ultima rappresentante delle compatte col tetto rialzato, la Jazz è ormai una piccola di segmento B “classica”, con powertrain ibrido e una guidabilità da autovettura. Nell’abitabilità, nella versatilità e nello stile, sia esterno che interno, però, la piccola giapponese ha ancora qualche “gene” da monovolume, che le permette di distinguersi tra le rivali.
A questi modelli nati espressamente per essere delle monovolume si contrappongono i multispazio, vetture multi-uso derivate dai veicoli commerciali. Questo tipo di modelli ha visto la sua ascesa nello stesso periodo delle monovolume più automobilistiche, rispetto alle quali risultavano meno raffinate e curate, ma più economiche e facili da produrre per le Case. Non stupisce scoprire, quindi, che oggi sono la tipologia di modello più comune tra le monovolume, con ben dodici modelli derivati da veicoli commerciali leggeri.
Di questi, poi, tanti sono “parenti”: la condivisione delle piattaforme, infatti, ha portato alla nascita di tre principali “famiglie” di multispazio. La prima è quella di origine Stellantis, della quale fanno parte cinque monovolume: il Citroen Berlingo, il FIAT Doblò, l’Opel Combo Life, il Peugeot Rifter e il Toyota ProAce City Verso. Questi cinque modelli condividono carrozzeria, interni e meccanica, con alcune differenze estetiche che ne caratterizzano il look per ogni brand. La principale differenza, poi, è nella motorizzazione: di questi cinque, infatti, solo il Toyota ProAce City Verso ha motori benzina e Diesel. Gli altri quattro sono proposti in versione trasporto passeggeri solamente in versione 100% elettrica.
La seconda famiglia è quella rappresentata dai modelli di origine Renault. Dal capostipite, il Renault Kangoo, derivano infatti altre tre monovolume: la Nissan Townstar, la Mercedes-Benz Classe T e il Mercedes-Benz Citan, tutti caratterizzati da un’estetica dedicata interna ed esterna e da piccole differenze meccaniche. Di questi, infatti, il van Nissan è proposto solo in versione benzina ed elettrica, mentre per Renault e Mercedes c’è anche un motore Diesel. Il Mercedes Citan, invece, si contrappone alla Classe T per un’impostazione più utilitaristica, mentre la Classe T è più raffinata e automobilistica. Infine, c’è la famiglia di modelli del Gruppo Volkswagen, del quale fanno parte il Volkswagen Caddy e il Ford Tourneo Connect. Entrambi sono realizzati sulla piattaforma MQB, dotati di interni simili alla compatta Golf e motori del Gruppo VAG, ed entrambe hanno la loro caratterizzazione estetica dedicata.
Non sono, però, tutti “figli” di veicoli commerciali. In un segmento in contrazione, infatti, ci sono ancora dei modelli che vogliono fare la monovolume da grande, come la Dacia Jogger. Lunga 4,55 metri, la Jogger è un po’ station wagon, un po’ SUV e tanto monovolume, rappresentando il modello più pratico e spazioso del marchio romeno. Non vanno poi dimenticati i marchi cinesi, che arrivano da un mercato dove l’MPV è ancora molto amato, con due proposte (gemelle) di grandi dimensioni, il Forthing U-Tour e il suo “gemello” Cirelli 7. Concludendo, infine, c’è un modello che sta avendo un discreto successo in Italia e che rappresenta un mix tra un multispazio, un veicolo commerciale e una monovolume “classica”, il Ford Tourneo Courier.
Monovolume 2026, i cinque migliori modelli sul mercato
Nonostante le monovolume non siano più richieste, ci sono ancora dei modelli che puntano tutto su spazio e funzionalità in dimensioni relativamente compatte. In Italia, infatti, il segmento delle monovolume pesa poco, con una quota di mercato di circa il 2,4% nel 2025. Seppure i numeri di vendita non siano più soddisfacenti e remunerativi, in vendita vi sono ancora dei modelli molto interessanti.
Per aiutarvi nell’acquisto, abbiamo selezionato le cinque migliori monovolumi disponibili sul mercato nel 2026.
BMW Serie 2 Active Tourer
Andando in ordine alfabetico il primo modello a cui facciamo riferimento è la BMW Serie 2 Active Tourer. L’importanza di questo modello dalla carrozzeria interessante ma via via sempre meno diffusa, per la storia del marchio BMW è davvero fondamentale. La prima generazione del monovolume tedesco (denominata F45) è stata, infatti, la prima BMW a trazione anteriore della storia del gruppo bavarese.
Con l’arrivo della seconda generazione la Serie 2 Active Tourer è diventata molto più aggressiva a livello estetico. All’interno della Serie 2 Active Tourer le parentele con le altre vetture della gamma di Monaco sono evidenti con un display curvo che ingloba il quadro strumenti digitale ed il sistema di infotainment iDrive.
Questa vettura prende forma sulla piattaforma modulare UKL a trazione anteriore e proprio l’adozione di questa soluzione permette di montare diverse tipologie di alimentazione: la Serie 2 Active Tourer può essere a benzina, Diesel, Mild Hybrid e ibrida Plug-In. Alle 216i e 218i a benzina e alla 218d a gasolio, infatti, si affiancano le benzina Mild Hybrid 220i e 223i, con potenze fino a 204 CV, e le ibride leggere Diesel 220d e 223d con la trazione integrale xDrive, con potenze che arrivano a 197 CV. Molto interessanti nonostante il peso maggiore, infine, le Plug-In Hybrid 225e e 230e, capaci di un’autonomia a zero emissioni di 92 km nel ciclo WLTP e con potenze rispettivamente di 245 e 326 CV.
Completa la dotazione di serie con cerchi in lega, clima automatico bizona, cruise control, fari Full LED, portellone elettrico, funzione di differenziale autobloccante e sensori parcheggio posteriori.
| Allestimento | Prezzo |
|---|---|
| 216i | 36.000 euro |
| 218i | 36.800 euro |
| 220i | 38.800 euro |
| 223i | 42.350 euro |
| 223i xDrive | 44.600 euro |
| 225e xDrive | 47.150 euro |
| 230e xDrive | 50.800 euro |
| 218d | 40.200 euro |
| 220d | 43.200 euro |
| 223d xDrive | 47.900 euro |
Dacia Jogger
Una delle ultime monovolume arrivate sul mercato è la Dacia Jogger. Questa MPV nasce sul pianale della Sandero e dimostra tutta la razionalità tipica dei modelli Dacia. Rispetto ad altre “colleghe” monovolume la Jogger si distingue per una maggiore altezza da terra e per alcuni dettagli che richiamano il mondo dei SUV con un’impostazione meccanica quasi da station wagon grazie al passo lungo e le grandi superfici vetrate.
All’esterno lo stile è piacevole e moderno con una grande calandra che riprende gli stilemi del marchio romeno mentre in abitacolo la plancia della Sandero offre dei dettagli interessanti come un pannello in tessuto che arricchisce l’esperienza a bordo. La tecnologia poi non manca con un display dell’infotainment a sbalzo da 10 pollici con Apple CarPlay e Android Auto e un pratico supporto per il cellulare al suo fianco del sistema YouClip e materiali dall’aspetto economico ma robusti e assemblati bene.
Utilizzando la piattaforma CMF-B del Gruppo Renault, la Jogger è proposta con tre motorizzazioni: il 1.0 TCe turbobenzina da 110 CV, il 1.0 ECO-G turbo benzina-GPL da 100 CV e la Hybrid, con motore 1.6 Full Hybrid da 143 CV che rappresenta la prima ibrida della storia Dacia. Disponibile con cinque o sette posti, la Jogger è molto spaziosa e ariosa, sia per i passeggeri che per i bagagli (708 litri in configurazione a 5 posti).
La versione base è la Essential che però non include gli alzavetro elettrici posteriori, il cruise control, i fendinebbia e il volante regolabile in profondità. Al top della gamma, invece, si trova la Extreme Up che offre la chiave elettronica, monitoraggio angolo cieco, il clima automatico e la telecamera posteriore.
Ford Tourneo Courier
Erede dell’omonimo modello realizzato sulla piattaforma della Fiesta dagli anni ’90, per la sua ultima generazione lanciata a fine 2023 la Casa dell’Ovale ha cambiato strategia. La piattaforma sia la stessa della compianta Fiesta e dell’apprezzato crossover Puma, e l’impostazione estetica è più simpatica e originale del classico van compatto.
Generosa nelle dimensioni (è lunga 4,34 metri e alta ben 1,82 metri), ha il vantaggio delle porte posteriori scorrevoli e di uno stile che, sebbene sia da vero multispazio, ha un frontale aggressivo, passaruota allargati e un look più curato di quanto possa sembrare.
All’interno, la plancia è moderna e ricercata, realizzata con materiali piuttosto semplici ma assemblati con attenzione. Sulle versioni più ricche, poi, spicca l’enorme schermo da 12” che, unito al quadro strumenti digitale, regala al multispazio prodotto a Craiova, in Romania, una ottima dose di tecnologia per il segmento. Molto curata la praticità, lo spazio a bordo è generoso per i passeggeri e buono ma non esagerato, almeno sulla carta, per i bagagli (570 litri). Due le versioni disponibili, una termica (spinta dall’ottimo 1.0 EcoBoost tre cilindri turbobenzina da 125 CV) e una elettrica, la e-Tourneo, con 136 CV, batteria da 43 kWh e autonomia WLTP di 287 km.
Al top della gamma si trova la Titanium, allestimento davvero completo che volendo può anche offrire il Driver Assistance Pack per avere molteplici aiuti alla guida.
| Allestimento | Prezzo |
|---|---|
| 1.0 EcoBoost Titanium | 23.950 euro |
| 1.0 EcoBoost Active | 26.450 euro |
| e-Tourneo Titanium 43 kWh | 35.950 euro |
Renault Kangoo
Per la bestseller francese lanciata nel lontano 1998, la terza generazione lanciata nel 2021 ha portato in dote molteplici novità. Questa MPV è disponibile in due versioni: quella “classica” con una lunghezza di 4,49 metri e quella a passo lungo denominata Grand Kangoo che raggiunge ben 4,91 metri di lunghezza.
Sebbene le proporzioni non lascino spazio a linee sinuose ma l’aspetto sia più quello di un veicolo commerciale, il design nel complesso è molto piacevole con delle fiancate piuttosto ricercate e una coda riuscita. Accedere ai posti posteriori è poi molto comodo grazie alla porte scorrevoli dotate di ampie superfici vetrate che garantiscono una grande luminosità a bordo.
Il bagagliaio, invece, è ampio in versione Kangoo (575 litri fino alla cappelliera) ed enorme sulla Grand Kangoo (fino a 1.340 litri in configurazione a 5 posti), mentre non mancano gli ultimi assistenti attivi alla guida e una gamma motori semplice, ma efficace. L’offerta si sviluppa su tre alimentazioni: benzina, Diesel ed elettrica. La Kangoo E-Tech Electric è spinta da un motore da 122 CV e una batteria da 45 kWh, che le garantisce un’autonomia WLTP di 278 km, mentre i due propulsori termici sono il 1.3 TCe quattro cilindri turbobenzina da 100 o 130 CV e il parco 1.5 Blue dCi turbodiesel da 95 o 116 CV.
| Allestimenti | Prezzi |
|---|---|
| 1.3 TCe Authentic | 28.600 |
| 1.3 TCe Equilibre | 29.000 |
| 1.3 TCe Techno | 31.100 |
| 1.3 TCe Authentic | 29.800 |
| 1.3 TCe Equilibre | 30.200 |
| 1.3 TCe Techno EDC | 34.250 |
| Grand Kangoo 1.3 TCe Equilibre | 32.400 |
| Grand Kangoo 1.3 TCe Techno | 34.500 |
| 1.5 Blue dCi Authentic | 28.900 |
| 1.5 Blue dCi Equilibre | 29.300 |
| 1.5 Blue dCi Techno | 31.400 |
| 1.5 Blue dCi Authentic | 29.800 |
| 1.5 Blue dCi Equilibre | 30.200 |
| 1.5 Blue dCi Techno | 32.300 |
| Gr. Kangoo 1.5 Bl. dCi Equilibre | 31.500 |
| Gr. Kangoo 1.5 Blue dCi Techno | 33.600 |
| EV Equilibre 45 kWh | 40.881 |
| EV Techno 45 kWh | 42.481 |
Volkswagen Touran
All’ultimo posto (di certo per non importanza) del nostro elenco troviamo la Volkswagen Touran. Queste MPV è l’ultima rimasta della dinastia della famiglia di monovolume lanciata nel 2000: arrivata sul mercato del 2003, dopo il successo della prima generazione è arrivata sul mercato la seconda serie nel 2015.
La piattaforma su cui la Touran prende vita è la MQB, la stessa della Golf VII. La Touran è l’ultimo modello ancora in gamma di Volkswagen ad essere disegnato da Walter de Silva, un designer che non ha bisogno di presentazioni e che, infatti, permette a questa vettura di risultare ancora fresca nonostante sia stata lanciata ormai 10 anni fa.
Lunga 4,53 metri, la Touran rispetto ad altre concorrenti prima citate è priva delle portiere posteriori scorrevoli ma gode comunque di un abitacolo arioso. Il merito di queste sensazioni a bordo è legato ad un’ottima qualità costruttiva ripresa dalla Golf VII e dalle superfici vetrate ampie.
Facile e piacevole da guidare, nonostante le dimensioni è molto efficiente visto l’ottimo coefficiente aerodinamico (Cx di 0,296). Le motorizzazioni disponibili non sono molte ma uno dei suoi punti di forza è proprio la gamma semplice con un motore a benzina (il 1.5 TSI da 150 CV) e uno Diesel (il noto 2.0 TDI da 122 o 150 CV).


