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Mini SUV 2025: i modelli migliori e i prezzi

Il successo dei SUV è planetario, e si estende a tutti i segmenti. Nati con modelli di grandi dimensioni tra gli anni ’90 e ’00, nel corso degli anni i SUV sono diventati sempre più piccoli, adattando la guida alta e l’estetica aggressiva a dimensioni cittadine. Oggi sono sempre più cercati.

In principio ci fu il SUV. L’evoluzione dei robusti e spartani fuoristrada nata nei primi anni ’90 con il Ford Explorer negli Stati Uniti e modelli come Kia Sportage e Toyota RAV4 e, a cavallo degli anni ’90 e i ’00, i SUV sono cresciuti di dimensioni, con i modelli premium come Mercedes-Benz ML, Lexus RX e BMW X5 a convincere e diventare automobili aspirazionali, desiderate e ricercate dal pubblico. Complici le generose dimensioni dei SUV più popolari, però, nacque presto la necessità di Sport Utility più compatti.

Nacquero così i crossover, vetture che uniscono dimensioni più compatte e un’esperienza d’utilizzo più automobilistica con lo stile da fuoristrada, ormai nei cuori degli automobilisti di tutto il mondo. I crossover di medie dimensioni come la precorritrice Nissan Qashqai dimostrarono la capacità di questo segmento, permettendo alle Case di tutto il mondo di pensare ad un modello con carrozzeria da SUV per tutti i segmenti. Nacquero così SUV a sette posti da oltre 5 metri come l’Audi Q7, SUV sportivi come l’Alfa Romeo Stelvio o Sport Utility con dimensioni da citycar, i mini SUV.

In realtà, i mini SUV hanno nei fuoristrada compatti i veri antenati. Modelli come i Suzuki Jimny e Samurai e il Mitsubishi Pajero Pinin, tutti ben più piccoli di quattro metri, hanno avuto un importante successo anche nell’utilizzo cittadino, capaci di unire altezza da terra generosa, posizione di guida rialzata e dimensioni adatte alle città. Il primo mini SUV moderno è arrivato nel 2010 da Toyota, vera pioniera del segmento, che lanciò l’ottima Urban Cruiser, anticipando però di qualche anno il mercato. Prima di lei, altre Case avevano tentato l’unione tra vetture compatte e estetica da fuoristrada, con modelli come la Rover Streetwise o la Ford Fusion, tutti accomunati dall’essere arrivati in anticipo su un trend che oggi è decisamente più grande.

Nel 2025, i mini SUV sono tra le tipologie di automobili più apprezzate dai clienti, con un successo continuo e in costante ascesa. Scopriamo, allora, cosa significa mini SUV, quali sono i mini SUV del 2025 e i 5 modelli migliori sul mercato, nonché i prezzi.

Sommario

I mini SUV del 2025

Prima di capire quali sono i modelli di mini SUV del 2025, bisogna rispondere ad una domanda importante: che cosa sono i mini SUV? Ricordiamo che la dicitura “mini SUV” non è qualcosa di ufficiale, ma un nome commerciale che determina tutti gli Sport Utility più compatti. Per far rientrare un’auto nella categoria dei mini SUV, il discriminante è la lunghezza del corpo vettura: un’automobile è un mini SUV quando questa è più corta di 4,10 metri. Questo significa che sono definibili mini SUV sia i modelli che rientrano nel classico segmento A, quello delle citycar da città, che i più piccoli B-SUV, andando a creare una famiglia di vetture compatte, agili in città ma con un look personale e ricercato.

All’interno dei mini SUV rientrano anche le versioni rialzate delle compatte di Segmento A e Segmento B, con un’altezza da terra generosa e la presenza della trazione anteriore. In ogni caso, i mini SUV nel 2025 hanno una buona presenza sul mercato in ogni loro forma, dalle più piccole citycar rialzate ai crossover più compatti, con alcuni modelli di grande successo come la Citroen C3 o la FIAT Grande Panda.

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Tra le Case attive nella produzione di mini SUV nel 2025 ci sono anche Dacia, che propone l’elettrica Spring e la Sandero Stepway, versione rialzata (e molto apprezzata) dell’ottima compatta di segmento B romena. Non mancano, poi, modelli low cost di origine orientale, come la EMC Quattro (versione importata dalla Cina dall’Eurasia Motor Company della Livan X3) o la’indiana__Mahindra__ KUV 100, mentre anche la Mini Aceman, crossover elettrico da poco più di 4 metri, è prodotto in Cina in collaborazione con il colosso orientale Great Wall.

Spazio anche a Hyundai, che nel 2025 propone a fianco della citycar i10 offre il crossover 100% elettrico Inster, lungo 3,83 metri e con un’eccellente versatilità. Sono due le giapponesi proposte sul mercato dei mini SUV 2025, la Suzuki e la Toyota Aygo X. La prima è un vero mini SUV a quattro posti, con lunghezza di 3,70 metri e la possibilità di avere la trazione integrale, l’unica rimasta dopo l’addio della mitica FIAT Panda 4x4. La Aygo X, invece, rappresenta la terza generazione della piccola giapponese, che rispetto al passato adotta un look più personale e “rialzato”, per restare al passo coi tempi.

Toyota Aygo X

Infine, non possiamo dimenticare il più venduto dei mini SUV nel 2025 in Italia, la Jeep Avenger. La più compatta delle proposte di crossover di Stellantis (è lunga 4,08 metri) riesce a offrire uno stile personale, una buona guidabilità e un’abitabilità generosa ad un prezzo interessante. Chiudiamo, invece, ricordano come la regina dei mini SUV è stata per anni la FIAT Panda 4x4. Il mitico Pandino, soprattutto nella seconda e terza generazione, rappresentava proprio ciò che dovrebbe essere un mini SUV: un’auto piccola, leggera e funzionale.

Mini SUV 2025, i 5 modelli migliori sul mercato

Come abbiamo visto, i modelli di mini SUV nel 2025 non mancano. Come scegliere, però, quello adatto alle proprie esigenze? Per questo, abbiamo scelto cinque dei migliori modelli di mini SUV presenti sul mercato nel 2025, per capire quali sono le proposte più interessanti, dalla coppia Citroen C3/FIAT Grande Panda alla bestseller Jeep Avenger.

Citroen C3/FIAT Grande Panda

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Partendo in ordine alfabetico incontriamo subito la Citroen C3, che sta ottenendo un grande successo grazie ad un prezzo davvero competitivo e ad una buona concretezza. Insieme a lei, però, non possiamo che inserire anche la FIAT Grande Panda, “gemella diversa” di questo progetto congiunto all’interno del Gruppo Stellantis. Lunghe sostanzialmente uguali (la C3 arriva a 4,00 metri, la Grande Panda si ferma a 3,99 metri), entrambi i mini SUV sono realizzati sulla piattaforma Smart Car di Stellantis, e condividono tante cose, a partire dalla carrozzeria rialzata e sempre a cinque porte. La C3 ha uno stile più morbido e ricercato, mentre la Grande Panda è più squadrata e personale, con diversi richiami alla mitica Panda 141 dell’80 (come la scritta in rilievo sulla fiancata).

Anche all’interno le differenze sono presenti: la C3 è più classica e mondana, con plastiche scure ma una piacevole finitura in tessuto sulla plancia, un quadro strumenti digitale piuttosto minimale e posizionato in alto e la presenza, sulle versioni base, di un semplice supporto per lo smartphone al posto di una radio. La stessa cosa succede sulla Grande Panda, che come la C3 offre dagli allestimenti intermedi in su la presenza di un display dell’infotainment da 10,25 pollici rapido e completo. La FIAT, dal canto suo, è più simpatica e divertente, con finiture in giallo e rimandi alla Panda (presente in miniatura nell’alloggiamento del display) e un quadro strumenti digitale più grande. Spazioso l’abitacolo, nella media il bagagliaio (412 litri sulla Panda termica, 310 sulla C3).

La Citroen C3 è poi disponibile con tre motorizzazioni: oltre alla versione elettrica e-C3, la francese è commercializzata in versione termica, con un 1.2 tre cilindri turbobenzina da 100 CV con cambio manuale, e ibrida, con il 1.2 Middle Hybrid tre cilindri turbo da 110 CV e cambio automatico a doppia frizione a 6 marce. La Grande Panda, invece, parte dalla versione ibrida da 110 CV, e al suo fianco trova posto la Grande Panda Elettrica. La meccanica è la stessa, con motore da 113 CV, batteria da 43 kWh e autonomia di 320 km nel ciclo WLTP.

Dacia Sandero Stepway

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Nata per essere una versione dai bassi volumi sulla base della prima generazione del 2008, la Dacia Sandero Stepway è diventata la bestseller nella gamma della compatta romena. Questo sarebbe un grande risultato su qualsiasi auto, ma è particolarmente importante per la Sandero, che negli ultimi anni è diventata l’auto più venduta in Europa. Lunga 4,10 metri, la Sandero Stepway è 9 cm più alta rispetto alla versione Streetway, offrendo un’altezza da terra di 17 cm. Disegnata con attenzione, la Stepway è caratterizzata da paraurti anteriori e posteriori con protezioni in plastica grezza, lo stesso materiale usato per i passaruota, le minigonne e per diversi dettagli estetici. Invariati i riusciti fari con firma luminosa a Y, così come il nuovo logo Dacia bianco.

All’interno, la “cura” Stepway si vede nei dettagli, con la presenza di sedili e rivestimenti specifici. Per il resto, l’abitacolo della Sandero Stepway è sostanzialmente invariato, condividendo con la Streetway delle linee riuscite e moderne, materiali rigidi e poco raffinati ma assemblati con cura, un intelligente inserto in tessuto sulla plancia che alza la qualità percepita e una serie di comandi facili da raggiungere e dal buon feedback. Di serie dall’allestimento Essential è il display dell’infotainment a sbalzo da 10 pollici, dotato di Apple CarPlay e Android Auto, mentre lo spazio è generoso sia per i passeggeri che nel bagagliaio (406 litri, 326 per la versione benzina-GPL).

A livello meccanico, la Dacia Sandero Stepway è realizzata sulla piattaforma del Gruppo Renault CMF-B, e rispetto alla sorella Streetway non è proposta con il motore d’accesso 1.0 SCe aspirato da 67 CV. Per la Stepway la gamma motori è interamente turbocompressa, formata dal 1.0 tre cilindri proposto sia a benzina, con 91 e 110 CV (la versione da 91 CV è disponibile anche con cambio automatico CVT), che a GPL, con il nome ECO-G, 100 CV e un’autonomia di oltre 1.400 km.

Hyundai Inster

Waarom de Hyundai Inster opeens tot 3090 euro goedkoper is

Tra i modelli di mini SUV del 2025 c’è spazio anche per un’auto elettrica, la Hyundai Inster. Sebbene sia proposta in Corea del Sud anche in versione termica con il nome di Casper, la piccola Inster è lunga 3,83 metri e ha un’impostazione estetica e tecnica più simile alle kei car giapponesi che alle “nostre” citycar. Dotata di un’altezza da terra generosa, di vistose protezioni su paraurti e passaruota e delle barre sul tetto, la Inster ha una linea davvero personale, con fari anteriori e posteriori su due livelli, firma luminosa con gli ormai classici pixel delle elettriche Hyundai e una fiancata del tutto inusuale, con finestrini asimmetrici e una coda tronca con lunotto inclinato.

All’interno, la personalità del mini SUV coreano è confermata da un layout molto originale, che riesce ad unire quadro strumenti, infotainment e volante comune alle altre Hyundai con una plancetta del clima inedita, tanti vani portaoggetti e una soluzione per i sedili anteriori che ricorda un divano unico grazie alla presenza di un comodo bracciolo in tessuto. Grazie a sedili scorrevoli sia davanti che dietro e ad un intelligente sfruttamento degli spazi, la Inster può essere sia generosa per i passeggeri che capace per il bagagliaio, con una capacità compresa tra i 238 e i 351 litri.

Realizzata su una piattaforma modificata per accogliere le motorizzazioni a zero emissioni, la Hyundai Inster ha motore e trazione anteriore e le batterie sotto il pianale, con due versioni tra cui scegliere. La versione d’attacco ha una batteria da 42 kWh ed è accoppiata ad un motore elettrico da 97 CV, per un’autonomia nel ciclo WLTP di 327 km. La seconda taglia della batteria arriva a 49 kWh, mentre il motore passa a 115 CV: questa combo permette un’autonomia nel ciclo misto omologativo pari a 370 km.

Jeep Avenger

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Il mini SUV più venduto degli ultimi anni è la Jeep Avenger, che fin dal lancio sul mercato datato 2023 si è posizionata nei primi posti degli indici di vendita e di gradimento. Realizzata sulla piattaforma CMP del Gruppo Stellantis, la Avenger è la più piccola dei B-SUV del Gruppo, con una lunghezza di 4,08 metri che la fanno rientrare al pelo dentro la classificazione dei mini SUV. Rispetto alle altre componenti di questa lista, per questo, appare più matura e versatile, e sfrutta uno stile decisamente riuscito.

Grazie ad un look di personalità, con fari su due livelli all’anteriore, passaruota bombati, una coda raccolta ma dinamica e un frontale inconfondibile con le sette feritoie, la Avenger diventa simpatica e ricercata nelle tinte più colorate, e in versione 4xe ha protezioni sottoscocca ancora più appariscenti. La Avenger convince anche all’interno, dove dei materiali rigidi vengono declinati con forme simpatiche, una buona ergonomia e un’ottima tecnologia, con due display da 10,25 pollici per quadro strumenti digitale e infotainment a sbalzo. Convince la fascia verniciata che corre per tutta la plancia, mentre lo spazio è buono davanti, ma un po’ stretto dietro. Buona la capacità del bagagliaio (380 litri).

La Avenger è disponibile con quattro diverse motorizzazioni, una a benzina e tre elettrificate. La versione d’attacco è la 1.2 Turbo, con motore tre cilindri turbobenzina da 100 CV e cambio manuale a 6 marce. All’altro capo c’è invece l’elettrica, la Avenger BEV, con motore da 156 CV, batteria da 51 kWh e autonomia WLTP fino a 400 km. Due, invece, le ibride, dotate del 1.2 tre cilindri turbo Middle Hybrid e cambio automatico doppia frizione. La versione e-Hybrid ha la trazione anteriore e 110 CV, mentre la 4xe aggiunge un secondo motore elettrico e ha 145 CV e la trazione integrale.

Suzuki Ignis

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Concludiamo la disamina dei mini SUV del 2025 con la Suzuki Ignis, che dopo l’addio alla FIAT Panda 4x4 è rimasto l’unica vettura di segmento A dotata della trazione integrale. Lanciata nel 2016, nonostante le diverse primavere sulle spalle è ancora moderna e ricercata dal punto di vista estetico, con uno stile originale e che divide le opinioni tra chi la apprezza e chi non la ama affatto. Tra il frontale simpatico e che richiama i fuoristrada Jimny e Samurai e il posteriore con lunotto molto inclinato e coda alta e tronca, i 3,70 metri della Ignis sono sfruttati al massimo all’interno, dove i quattro passeggeri hanno un buon agio e un bagagliaio generoso per il segmento (260-360 litri, 204-319 litri per la 4WD).

All’interno, invece, la Suzuki Ignis resta originale, con una plancia dallo stile particolare, un display dell’infotainment da 7 pollici a sbalzo e un quadro strumenti che ricorda quello delle moto. Particolare la plancetta del clima, posizionata in uno strumento che ricorda una cassa per la musica, così come i pannelli della consolle centrale verticali verniciati, mentre la posizione della leva del cambio e la seduta alta fanno comodo soprattutto nella guida cittadina. Convincono anche i sedili scorrevoli posteriori, singoli e molto facili da utilizzare, mentre il finestrino posteriore non è dei più grandi.

Realizzata sulla piattaforma Heartect di Suzuki, la stessa usata sulla (poco) più grande Swift, la Ignis è proposta in Europa con un solo motore, un 1.2 quattro cilindri aspirato a benzina Mild Hybrid da 83 CV. Questo 1.2, però, è disponibile con trazione anteriore e cambio manuale, trazione anteriore e cambio automatico CVT oppure in versione 4WD. Questa variante a trazione integrale utilizza il sistema AllGrip di Suzuki, a controllo interamente elettronico, che permette di avere una trazione integrale reale e fisica per migliorare nettamente la motricità una volta lontani dall’asfalto. Su tutte le versioni, infine, spicca la leggerezza, con un peso compreso tra gli 860 e i 910 kg.

I prezzi dei mini SUV 2025

Sono queste, quindi, le proposte migliori dei mini SUV 2025, con prodotti più spartani ed economici affiancati ad automobili più raffinate e tecnologiche. Anche per questo, l’offerta in termini di prezzi dei mini SUV del 2025 è molto variegata, e si parte dalla più economica del lotto, la Citroen C3 che parte da 15.240 euro, alla costosa Mini Aceman, che in versione JCWe da 258 CV e batteria da 49 kWh parte da oltre 44.000 euro.

Per tornare sui modelli di cui abbiamo parlato nel dettaglio qui, la più economica è proprio la Citroen C3, che in versione You e con il motore 1.2 turbo da 100 CV parte da 15.240 euro. Questo allestimento, però, è decisamente spartano, e offre di serie solo il clima manuale, il Cruise Control, il quadro strumenti digitale, i vetri elettrici e i sensori di parcheggio posteriori. Per avere il sistema di infotainment da 10 pollici è necessario passare alla You Pack Plus, offerta a parità di motore a 17.750 euro.

La FIAT Grande Panda, invece, parte da 18.900 euro in versione 1.2 ibrida da 110 CV e in allestimento Pop, che ricalca la versione You della cugina C3. Di serie, infatti, ci sono clima, vetri elettrici, sensori di parcheggio posteriori e poco altro. Per avere il sistema di infotainment, il Cruise Control e il sedile posteriore frazionato bisogna passare alla Icon, offerta a 20.400 euro.

Facendo un passo indietro in termini di prezzi, il mini SUV 2025 dal miglior rapporto qualità-prezzo è forse la Dacia Sandero Stepway, che con motore 1.0 TCe da 91 CV o 1.0 ECO-G benzina-GPL da 100 CV e allestimento Essential parte da 16.250 euro. Questo allestimento è decisamente spartano, e offre di serie clima, Cruise Control, sensori di parcheggio e volante regolabile in altezza. Per avere l’infotainment da 10 pollici, fendinebia e vetri elettrici posteriori bisogna passare alla Expression, offerta a 17.100 euro.

Segue la Suzuki Ignis, che con l’unico allestimento in gamma Top e il motore 1.2 Hybrid da 83 CV, trazione anteriore e cambio manuale parte da 21.400 euro. Questa versione della Ignis ha una dotazione molto ricca, che offre di serie clima automatico, infotainment da 7 pollici con Apple CarPlay e Android Auto e navigatore, cerchi in lega, Cruise Control, mantenitore di corsia, sedili anteriori riscaldabili, fari full LED e retrocamera.

Segue la Hyundai Inster, che in versione d’accesso XTech con batteria da 42 kWh parte da 24.900 euro. Questo allestimento base è molto completo, e offre di serie Cruise Control Adattivo, frenata automatica, quadro strumenti digitale e sistema di infotainment con navigatore, sensori di parcheggio posteriori con la retrocamera e i fari full LED anteriori e posteriori. Infine, tra i mini SUV 2025 i prezzi della Jeep Avenger è una delle più costose, con un prezzo di partenza di 24.750 euro con motore 1.2 Turbo da 100 CV, cambio manuale e allestimento base Longitude, già piuttosto accessoriato (di serie sono Cruise Control, fari full LED, sensori di parcheggio posteriori, cerchi in lega e mantenitore di corsia. La Turbo e-Hybrid, invece, parte da 26.450 euro.

Ricapitolando, sono questi i prezzi dei mini SUV del 2025, dalla più economica alla più costosa:

  • Citroen C3, da 15.240 euro
  • Dacia Spring, da 17.900 euro
  • Dacia Sandero Stepway, da 16.250 euro
  • EMC Quattro, da 17.700 euro
  • FIAT Grande Panda, da 18.900 euro
  • Hyundai Inster, da 24.900 euro
  • Jeep Avenger, da 24.750 euro
  • Mahindra KUV100, da 15.645 euro
  • MINI Aceman, da 32.100 euro
  • Suzuki Ignis, da 21.400 euro

FAQ

Tra i mini SUV proposti sul mercato italiano, i più interessanti sono la Citroen C3 e la gemella FIAT Grande Panda, l’elettrica Hyundai Inster, la Suzuki Ignis, disponibile anche con trazione integrale, e la bestseller Jeep Avenger.

Nel 2024, secondo UNRAE il mini SUV più venduto è la Jeep Avenger, che nell’intero anno ha totalizzato oltre 41.000 immatricolazioni. Tra le citycar con stile da SUV, invece, la più venduta è la Toyota Aygo X, che nel 2024 ha superato le 20.000 unità vendute in Italia.

Tra i mini SUV che consumano meno alimentati a benzina, a spiccare è la Toyota Aygo X, che con il motore 1.0 VVT-i a benzina e cambio manuale percorre, secondo il ciclo WLTP, 20,8 km/l. A poca distanza troviamo la Jeep Avenger e-Hybrid, con motore Middle Hybrid da 110 CV e consumi di 20,4 km/l. Tra le elettriche, la più efficiente è la Mini Aceman SE, con un consumo di 7,2 km/kWh.

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