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Mini

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Mini: storia, modelli, prezzi, nuovo e usato

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Mini: storia, modelli, prezzi, nuovo e usato

Il Marchio Mini, per decenni, si è identificato con il suo prodotto più celebre…la Mini. Dal 1994 sotto il controllo del gruppo BMW, che nel 2001 ha creduto nel progetto rivelatosi vincente di ridare vita nuova all’icona sportivetta inglese, Mini ha iniziato la sua storia come nome di quel singolo modello disegnato dalla matita di Alec Issigonis: era il 1959. Già allora, in realtà, Mini fu un prodotto talmente di rottura che ne nacquero diverse varianti, tra cui la prima Countryman poi riproposta in anni più recenti, la Moke e la Clubman, stesso discorso valido per la Countryman. C’è stata anche una Mini italiana, la Innocenti Mini, prodotta su licenza della Casa inglese per il nostro paese. La seconda vita di Mini, dal 2001 in avanti, ha visto tornare la super compatta vettura inglese nuovamente con uno stile tutto suo, tanto da diventare fenomeno di costume di inizio millennio. Anche in questo caso sono poi derivate tutta una serie di varianti come la 5 porte, la John Cooper Works, la Paceman e, negli ultimi anni, la prima Mini elettrica (Cooper SE) di cui si attende nel 2024 l’erede ufficiale. leggi di più

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Un Marchio che, seguendo la strategia del Gruppo BMW, ha già scelto di orientarsi completamente all’elettrificazione. Un Marchio con la sua nicchia di appassionati, ancora oggi un Marchio che fa tendenza come 65 anni fa.

Caratteristiche del brand Mini

  • Vetture compatte e divertenti
  • La prima Mini è una Instant Classic
  • Buona tenuta del valore

Storia di Mini

Mini, quindi, diventa un Marchio solo anni dopo l’arrivo della sua vettura più rappresentativa, nonché omonima. Nel 1959 la British Motor Corporation dà formalmente il via alla storia di Mini che si lega a doppio filo a un evento storico, la Crisi di Suez del 1956. Cosa c’entra la Crisi di Suez con le auto inglesi? Relativamente poco, se non fosse che anche altri costruttori iniziarono a pensare ad auto piccole in grado di consumare poco. Quella che in futuro acquisirà Mini rendendolo un brand moderno e riportandolo all’antico splendore, BMW, lanciò sul mercato l’Isetta, su licenza dell’italiana Iso Rivolta. In Inghilterra la BMC non rimase a guardare e affidò l’incarico a Alec Issigonis di progettare una vettura piccola ma sufficientemente grande per ospitare 4 persone e dotarla di un motore già in dotazione alla Austin A35. Stava nascendo l’equivalente britannica del maggiolino per la Germania e della 500 per gli italiani. Ruote piccole, due porte e una lunghezza di poco superiore ai 3 metri fecero il resto: da oggetto utile per risparmiare sui consumi Mini divenne oggetto di stile in un’epoca di fortissimi cambiamenti sociali.

Mini iniziò la sua carriera con i Marchi Austin e Morris. Austin Seven e Morris Mini-Minor. Subito criticata, nel bene e nel male, per le sue qualità, da lì a poco vennero prodotte la versione con passo allungato (Austin Seven Countryman e Morris Mini Minor Traveller) così come la tre volumi con un bagagliaio vero. John Cooper elaborò la Mini creando la Cooper, così come in Italia Carlo Abarth andava modificando la 500 creando la prima 595 che portava il suo cognome. La Cooper esordì nei rally, vincendo il prestigioso Rally di Montecarlo del 1963. La storia di Mini prosegue con la seconda serie (MK2) e terza serie (MK3), mentre negli anni ‘90 è il Marchio Rover a traghettare la fine della “prima” Mini, la cui carriera si può dire durata dal 1959 al 2000 attraverso tante evoluzioni. Fu BMW, acquisendo Rover e quindi Mini, a decidere di rendere Mini un vero e proprio Marchio attraverso un'intelligente operazione commerciale.

Il 2001 è l’anno del nuovo capitolo della storia di Mini. La “New Mini” viene prodotta ad Oxford e diventa in breve tempo una delle auto più desiderate dai giovani grazie alla sua sportività e ai motori lontani parenti dei propulsori del passato. Nascono le Cooper da 115 CV, più che sufficienti per divertirsi visto il peso ridotto della vettura, così come la più estrema Cooper S (170 CV e 222 km/h di velocità massima) per non parlare delle John Cooper Works, la cui ultima rappresentante ha raggiunto i 306 CV. La terza generazione, nonchè evoluzione consistente della Mini del 2001, ha debuttato nel 2007. Ne conseguono la Clubman, la Countryman, prima Mini a proporre un motore ibrido grazie al know how BMW, la Roadster e la prima Mini a 5 porte.

Modelli di Mini

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Oggi i modelli di Mini sono di fronte a un bivio. Il listino attuale conta sulle singole versioni della Mini (3 porte, 5 porte e Cabrio) e sulla seconda generazione di Countryman e Clubman. Quest’ultima è destinata a uscire dal listino, mentre per Countryman è attesa nel 2024 e sarà come la BMW X1 con cui condivide la piattaforma sia termica sia totalmente elettrica. Prima di analizzare gli attuali modelli di Mini, anche la Mini Cooper 3 porte è in attesa dell’erede: la quarta generazione dal quel rilancio del 2001 sarà più larga e bassa e l’elettrica avrà maggiore autonomia, uno dei punti deboli della prima Mini elettrica. Rivoluzione all’interna con un’impostazione minimalista e lo schermo rotondo al centro della plancia. La Aceman, che sostituisce la Clubman e la Mini 5 porte, sarà esclusivamente elettrica.

Tornando ai modelli di Mini che popolano i listini nel momento in cui scriviamo, la famiglia “Mini” comprende come anticipato la 3 porte (3,86 metri), la 5 porte (4,02 metri) e la Cabrio, versione decapottabile della 3 porte con capote in tela che si apre e chiude in 18 secondi fino a 30 km/h. I motori si dividono, per 3 porte e Cabrio, tra i benzina e l’elettrico (potenza max 231 CV per le JCW termiche, 184 CV la Mini elettrica), mentre per la 5 porte solo motori benzina da 136 CV e 178 CV della Cooper S. Clubman offre, insieme a Countryman, gli ultimi motori Diesel destinati a uscire dal mercato a breve. Si tratta dei 2.0 da 150 CV e 190 CV (con la trazione All4 su Countryman) di origine BMW.

Prezzi Mini

Prezzi Mini nuove

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Nel listino attuale i prezzi Mini nuove partono dai 27.300 euro della 3 porte in allestimento Essential, mentre la S aggiunge potenza e dotazione con i suoi 33.850 euro. Chi vuole una supercar in miniatura deve mettere in conto una spesa di 40.500 euro per la Mini 3 porte John Cooper Works da 231 CV. Elettrica, la Mini 3 porte parte da 37.650 euro e la sua accelerazione da 0 a 100 km/h è di un secondo superiore alla John Cooper Works. La 5 porte, più lunga e con le due, piccole, portiere posteriori, parte da 29.750 euro. La Cabrio ha un prezzo più alto: in allestimento base, con motore 1.5 da 136 CV, costa poco meno di una 3 porte Cooper S. Elettrica, la Mini convertibile per tutte le stagioni arriva a costare 61.500 euro, la Mini più cara a listino. Mini Clubman parte da 35.350 euro, da 37.850 euro con motore Diesel, mentre Countryman da 34.800 euro (e da 37.450 euro). Countryman è anche l’unica ibrida oggi a listino: con il powertrain ibrido plug-in da 220 CV All4 costa 47.750 euro.

Ricapitolando i prezzi di Mini nuove in ordine crescente:

  • Mini 3 porte da 27.300 euro
  • Mini 5 porte da 29.750 euro
  • Mini Cabrio da 33.250 euro
  • Mini Countryman da 34.800 euro
  • Mini Clubman da 35.350 euro

Prezzi Mini usate

Scorrendo i prezzi di Mini usate, si apre un vero e proprio libro sulla storia. Ponendo come criterio di cerca l’anno, mettiamo il 2000, sono circa un centinaio nel momento in cui scriviamo le Mini storiche, intese come quelle prodotte dal 1959 con le varie evoluzioni fino al 2000. Prezzi variabili: chi vuole una Mini d’epoca può spendere da poche migliaia di euro a circa 30.000 euro per una Mini in ottime condizioni e con pochi chilometri. Molto dipende dallo stato di conservazione dell’auto e dall’anno della prima immatricolazione, certo è che che i collezionisti di Mini farebbero follie pur di entrare in possesso di un determinato esemplare e di conseguenza le valutazioni sono sempre un buon affare per chi vende.

L’ultimo restyling della Mini, datato inizio 2021, permette di cercare solo prezzi Mini usate di esemplari con pochi chilometri e decisamente convenienti rispetto al nuovo. Una One, non più a listino, pensata per i neopatentati grazie alla potenza di 102 CV viene venduta a partire da 18.500 euro. Insomma, di Mini usate ce ne sono veramente tante e ora che il Marchio si sta repentinamente trasformando in un brand di auto solo elettriche c’è da credere che le Mini usate aumenteranno di valore e chi ne possiede una difficilmente sconterà il suo prezzo.

Brand concorrenti di Mini

Difficile trovare un brand concorrente di Mini per eccellenza, vista la particolarità di questo prodotto. Se è vero che soprattutto con Countryman la Casa inglese del gruppo BMW ha allargato i suoi confini al mondo dei SUV premium, scontrandosi con le varie BMW X1, Mercedes GLA e Audi Q2, è anche vero che con la Mini, in ogni sua versione, il brand non sempre ha avuto rivali in grado di tenerle testa. Sempre considerando le case premium tedesche ci ha provato Audi con la A1, e la S1, non a caso l’Audi più compatta mai prodotta e nata per rispondere al successo della Mini di seconda generazione lanciata nel 2001. Ci ha provato anche Suzuki, con la sua Swift Sport, considerata dal pubblico dei più giovani altrettanto divertente grazie al suo rapporto peso/potenza e soprattutto più abbordabile a livello di prezzi. Sempre parlando dal 2001 in avanti, anche Abarth ha ripercorso la storia creando la 500 Abarth post 2007: entrambe vetture molto compatte e agili, si sono tenute testa fino a diventare entrambe elettriche: prima l’inglese, poi l’italiana.

BMW non ha fatto concorrenza, interna, a Mini per ragioni che paiono ovvie. Mercedes-Benz, invece, non è mai scesa sotto la media Classe A, lasciando al Marchio di sua proprietà smart l’occupazione del segmento A. Pare decisamente azzardato il confronto tra una smart Brabus e una Mini.

FAQ Mini

Qual è la Mini più piccola?
La Mini più piccola è la 3 porte che è lunga 3,86 metri ma offre un discreto divanetto posteriore dove si può star comodi a patto di tirare avanti i sedili o non eccedere troppo con i centimetri. L’elettrica SE è un centimetro più corta (3,85 metri), mentre la JCW un centimetro più lungo a causa della diversa conformazione del paraurti.
Quanto costa la Mini più economica?
La Mini più economica è la Mini 3 porte base: con il 1.5 da 136 CV in allestimento Essential parte da 27.300 euro.
Quanto costano le Mini?
Dipende dal modello. La 3 porte parte da 27.300 euro, la 5 porte da 29.750 euro, la Cabrio da 33.250 euro. Le più grandi Clubman e Countryman rispettivamente da 35.350 euro e 34.800 euro.

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