
Auto sportive economiche 2025: i modelli migliori e i prezzi
Le auto sportive sono, da sempre, tra le tipologie di automobili più amate e apprezzate sul mercato sia dagli appassionati, che spesso sognano questo tipo di automobili e sono disposti a scendere a compromessi per averne una in garage, ma anche da automobilisti meno fanatici, che cercano un’automobile più vivace e rapida del normale. Fin dalla nascita dell’automobile, poi, ci sono le auto sportive: con la diffusione di questi oggetti negli primi anni del ‘900, infatti, si sono fatte strada le prime competizioni sportive. All’inizio pensate per dimostrare la durabilità di questi nuovi mezzi di trasporto e per testare nuove soluzioni tecniche, con il tempo le gare automobilistiche hanno cominciato a farsi spazio come sport a tutti gli effetti.
In più, poi, si è scoperto che guidare l’automobile può essere anche molto divertente, e che con le giuste attenzioni possono diventare sempre più veloci, sempre più coinvolgenti e divertenti. Per questo, negli anni ’10 e ’20 sono nate le prime auto da corsa sviluppate per le competizioni, seguite dalle controparti stradali, capaci di emozionare su strada e far nascere un’intera famiglia di automobili sportive di tutti i tipi. Si fa infatti presto a dire “auto sportiva”: che si parli di Supercar, di piccole cabriolet leggere e compatte, di compatte con motori pompati o vere e proprie coupé nate proprio per emozionare, fin dall’inizio dell’automobilismo c’è un’auto per tutti i gusti, soprattutto se sportiva.
Al fianco delle Supercar e delle sportive che hanno segnato intere generazioni come, ad esempio, la Jaguar E-Type per gli anni ’60 o la Ferrari Testarossa per gli anni ’80, però, ci sono anche state delle auto sportive economiche, in grado di emozionare, divertire e appagare anche i più esigenti senza spendere troppi soldi. Automobili come, ad esempio, la Volkswagen Golf GTI o la Mazda MX-5 hanno dimostrato che non è necessario spendere tanto per divertirsi su strada. Nel 2025, purtroppo, le auto sportive economiche sono quasi sparite dal listino del nuovo, sia perché si tratta di una nicchia ormai in recessione da anni, ma anche perché, in realtà, anche le auto economiche tout-court sono in via d’estinzione. Vediamo allora quali sono le auto sportive economiche nel 2025, tra modelli nuovi e proposte usate, con i loro rispettivi prezzi.
Sommario
Auto sportive economiche 2025, i modelli migliori sul mercato
Come detto in apertura, quindi, nel 2025 i modelli di auto sportive economiche sul mercato sono diventati davvero pochi. Tra il 2020 e il 2025, infatti, abbiamo visto un depauperamento dell’offerta, con modelli di successo come la Hyundai i20 N, la Ford Fiesta ST e persino la Toyota GR86 essere ritirati dal mercato europeo. Le cause? Secondo le diverse Case, dietro questo addio ai propri modelli ad alte prestazioni ci sono le sempre più stringenti regole per limitare le emissioni di inquinanti da parte del parco circolante, così come il calo della domanda per questo tipo di vetture e, non va dimenticato, il costo sempre più alto delle materie prime. In più, lo sviluppo di tecnologie elettrificate come sistemi ibridi ed elettrici ha semplicemente tolto risorse ai dipartimenti di ricerca e sviluppo delle varie Case automobilistiche, riducendo così lo spazio per creare delle vetture di questo genere.
Inoltre, infine, tutto il mondo dell’auto ha visto un aumento continuo dei prezzi delle auto nuove, con rincari di diverse migliaia di euro negli ultimi 5 anni. Per questo, trovare delle auto sportive economiche nel 2025 è forse più difficile che mai. Anche nel periodo di oblio delle sportive dure e pure come le spider inglesi e italiane prodotte da MG, Triumph o Alfa Romeo, infatti, il pubblico alla ricerca di emozioni si era spostato sulle neonate compatte sportive, che dagli anni ’70 hanno preso il posto delle spiderine nel cuore dei giovani appassionati. Oggi, invece, anche gli onnipresenti SUV economici sembrano quasi immuni alla produzione di versioni ad alte prestazioni, con poche eccezioni che confermano questa regola.
Auto sportive economiche 2025, le proposte sul mercato del nuovo
Per trovare delle auto sportive economiche nel 2025 è necessario, innanzitutto, alzare il budget: se, infatti, fino ai primi anni ’10 con meno di 20.000 euro ci si poteva portare a casa delle piccole compatte sportive, leggere e divertenti, e con meno di 30.000 euro si aveva grande scelta tra coupé e spider a trazione posteriore e diverse Hot Hatch da 200 o 250 CV, oggi per trovare sul mercato del nuovo delle auto sportive economiche nel 2025 si devono superare anche i 40.000 euro.
Escludendo la piccola Hyundai i10 N Line, erede delle piccole citycar pepate ma fin troppo tranquilla (ha solo 90 CV, ben 10 in meno rispetto alla stessa versione di due anni fa), e le versioni “tiepide” con motore 1.5 TSI da 150 CV di SEAT Ibiza e Skoda Fabia, infatti, l’auto sportiva più economica sul mercato italiano che si può definire davvero sportiva è la Mazda MX-5. Proprio lei, la preferita di tutto il mondo: prodotta ininterrottamente dal 1989, la MX-5 è la sportiva più venduta di sempre, con oltre 1,5 milioni di esemplari prodotti. Lunga solamente 3,92 metri, è l’ultima sportiva a due posti secchi con motore aspirato, trazione posteriore e peso ridotto, diventando un vero testamento di quella che è stata, ed è ancora, la ricetta più facile per creare un’auto sportiva che sia divertente da guidare.
Da quando, infatti, non è più ordinabile il più vigoroso 2.0 SkyActiv-G da 184 CV, la MX-5 ND (è la quarta generazione, lanciata nel 2015) è disponibile per l’Italia con il solo 1.5 SkyActiv-G.
Si tratta di un classico quattro cilindri aspirato da 132 CV e 152 Nm di coppia, scaricati tutti sulle ruote posteriori da un cambio manuale a 6 marce. Grazie ad un peso di soli 1.039 kg in ordine di marcia, la MX-5 ND è vivace, ma non veloce (0-100 km/h in 8,3 secondi), e nonostante l’assenza del differenziale autobloccante posteriore (non previsto per la 1.5) è incredibilmente divertente e coinvolgente da guidare. Lo sterzo preciso, il telaio rigido e accoppiato alla perfezione con le raffinate sospensioni (a doppi quadrilateri davanti e dietro) non troppo rigide permettono di divertirsi su strada, e di sfruttare al meglio la trazione posteriore. Il resto lo fa un. 1.5 che arriva fino a 7.500 giri e un cambio manuale semplicemente perfetto. Nonostante sia analogica, scomoda (i più alti di 1,90 metri fanno fatica a guidarla), angusta e un po’ datata (ora, però, ha fari Matrix LED e infotainment moderno su quasi tutte le versioni), è ancora la migliore sportiva in assoluto sul mercato se amate guidare.
A rivaleggiare per decenni con le sportive come la MX-5 ci sono state le Hot Hatch, capaci di offrire molta più praticità e usabilità utilizzando la base di una classica compatta da città, unendo l’agilità delle utilitarie con motori più potenti, assetti dedicati e, su alcune di queste, un’esperienza di guida da vera sportiva. Tra le Hot Hatch di Segmento B, però, c’è stata una vera ecatombe con una sola superstite, la Volkswagen Polo GTI. Fin dalla prima sua iterazione, la sorella minore della Golf GTI ha ripreso dalla più famosa Gran Turismo a Iniezione l’impostazione più matura. Sebbene, infatti, si tratti di una compatta sportiva, non è estrema né nell’esperienza di guida che nell’estetica, rappresentando un’auto normale con più potenza e vivacità.
Realizzata sulla stessa scocca delle altre Polo, la GTI è caratterizzata da paraurti anteriori e posteriori specifici e più sportivi, minigonne e spoiler posteriore, cerchi maggiorati e gli iconici dettagli GTI, dalla mascherina con la banda rossa al logo posteriore, fino al doppio scarico laterale, ormai sinonimo di tutte le Polo sportive. Anche all’interno i sedili in tartan, il volante sportivo e i dettagli rossi danno più carattere, ma mantenendo la medesima praticità, con un grande bagagliaio da 305 litri, una buona abitabilità per quattro e un ottimo comportamento anche nei lunghi viaggi. La GTI, però, ha sospensioni irrigidite e ribassate, freni maggiorati, un differenziale autobloccante elettronico XDS all’anteriore e, di serie, il rapido cambio doppia frizione DSG a 7 marce. La dinamica di guida è efficace, con poco sovrasterzo in rilascio (nonostante il ponte torcente al posteriore) e tanta aderenza, mentre a spiccare è il motore sotto il cofano. Per questa Polo GTI AW1, infatti, è stato adottato il 2.0 TSI della più grande Golf GTI: il quattro cilindri turbo ha sulla piccola Polo ben 207 CV, che grazie al peso di poco meno di 1.300 kg e alla velocità del cambio DSG fa scattare la GTI da 0 a 100 km/h in 6,5 secondi e raggiungere i 242 km/h.
Se, poi, una volta c’erano molte altre auto che potevano ambire a stare in questa speciale classifica, oggi per trovare un’altra auto dall’indole sportiva offerta a meno di 40.000 euro dobbiamo passare al “lato oscuro”, quello delle compatte sportive elettriche. Ci sono, infatti, diversi modelli che si ispirano alle Hot Hatch del passato puntando sull’elettrificazione, dalle costose Cupra Born VZ e Volkswagen ID.3 GTX (entrambe superano di slancio i 45.000 euro), alla “tiepida” Abarth 500e fino alla Mini Cooper Electric, la più interessante sotto i 40.000 euro è la Alpine A290. Realizzata sulla piattaforma dell’ottima Renault R5 E-Tech, a livello estetico è di immediato impatto.__ Le linee retrò della già bellissima R5, infatti, sono state incattivite dalla Casa di Dieppe__, con passaruota vistosamente bombati, cerchi in lega maggiorati, impianto frenante Brembo a vista e diversi richiami al passato.
Oltre al paraurti anteriore e posteriore vistosi, infatti, sul frontale ci sono delle luci di posizione a X che richiamano le Renault da rally degli anni ’80, così come le vistose nervature nelle porte posteriori che si ispirano alle prese d’aria della R5 Turbo Maxi degli anni ’80. Molto cattiva anche all’interno, con sedili sportivi, volante direttamente ripreso dalla A110 e un selettore delle modalità di guida al volante, la A290 è dotata, oltre che di freni maggiorati, di ammortizzatori con fine corsa idraulico e, sulle versioni top di gamma, anche il differenziale autobloccante meccanico. La batteria da 52 kWh garantisce un’autonomia compresa tra 364 e 380 km WLTP, mentre sono due i livelli di potenza: le GT e GT Premium hanno un motore da 177 CV (0-100 km/h in 7,4 secondi), mentre GT Performance e GTS arrivano a 218 CV, per uno 0-100 km/h coperto in 6,4 secondi. Alla guida, poi, la A290 è agile, precisa e riesce a mitigare il peso generoso (quasi 1.500 kg) con una buona compostezza e un posteriore piuttosto rapido tra le curve.
Menzione di merito per la MG4 XPower, che riprende un nome mitico di una Supercar con motore V8 prodotta tra il 2003 e il 2005 per proporre una versione vitaminizzata della compatta MG4, con doppio motore, ben 478 CV e un’accelerazione 0-100 km/h coperta in soli 3,9 secondi. Peccato solo per l’esperienza di guida, ancora da rivedere per piacere al pubblico europeo.
Auto sportive economiche 2025, le più interessante nell’usato
Come abbiamo visto, quindi, ci sono poche auto nuove che possono prendere lo scettro di auto sportive economiche nel 2025, anche se qualcosa è effettivamente rimasto. Non entrano in questa classifica modelli come la Toyota GR Yaris, la Supra o la BMW Z4 in quanto servono almeno 50.000 euro per portarsele a casa, e siamo in questo modo ben distanti dal significato di “economico”. Per questo, se volete risparmiare qualcosa e avere più scelta, c’è il florido mercato dell’usato che vi può dare una mano.
Tra le compatte sportive, ad esempio, le due Hot Hatch che spiccano maggiormente sono due grandi successi, la Suzuki Swift Sport, la ZC33S per essere precisi. e la Ford Fiesta ST Mk8. La prima è basata sulla terza generazione della piccola Swift, è stata prodotta tra il 2017 e il 2023 ed è stata una delle piccole sportive più interessanti per diversi fattori. Dotata di un look piuttosto riuscito, capace di incattivire una compatta paciosa come la Swift ma allo stesso tempo molto “orientale”, la Swift Sport non cerca le prestazioni con motori potenti, ma con qualcosa di molto inusuale: il peso.
La Swift Sport 1.4 Boosterjet da 140 CV, infatti, pesa solamente 975 CV, e nonostante il 1.4 turbo non sia potentissimo, l’unione di un buon motore, un cambio veloce e preciso, un peso ridotto, un ottimo sterzo e delle sospensioni ben tarate la rendono molto divertente e coinvolgente. Il tutto con consumi eccezionali, nell’ordine dei 18 km/l. La successiva Sport 1.4 Hybrid è dotata del motore Mild Hybrid da 129 CV, che ha prestazioni leggermente inferiori (0-100 km/h che passa da 8,1 a 9,1 secondi), un peso che cresce sopra i 1.000 kg (si ferma, però, a 1.050 kg) e un’erogazione meno aggressiva e più lineare. Il rovescio della medaglia sono dei consumi miracolosi, superiori ai 20 km/l di media.
Tra le Hot Hatch della seconda metà degli anni ’10 e degli anni ’20 del XXI secolo, però, la più divertente è la Ford Fiesta ST. Realizzata sulla base dell’ottima ottava generazione, da questa riprende lo stile affilato e piacevole, un interno completo e fatto con relativa cura, la giusta abitabilità e una dinamica di guida eccellente già sulle versioni 1.0 EcoBoost. Per la Fiesta ST, infatti, il reparto Ford Performance ha irrigidito le sospensioni, cambiato gli angoli, cambiato le barre antirollio, migliorato lo sterzo, ora più preciso e rapido, e introdotto il potente 1.5 EcoBoost, un tre cilindri da 200 CV e 290 Nm (320 Nm sulle ultime Fiesta ST), che con il cambio manuale a 6 marce e l’ottimo differenziale autobloccante Quaife (di serie sulle ST con il Performance Pack) diventava una vera sportiva. Veloce, rapidissima nei cambi di direzione e con un posteriore molto sensibile al tiro-rilascio, è in grado di sovrasterzare e divertire come poche Hot Hatch a trazione anteriore.
Se, invece, cercate una vera sportiva a trazione posteriore, i prezzi di tutte queste automobili si stanno alzando. Oltre alle MX-5 ND, ormai in produzione da circa 10 anni, sul mercato dell’usato una delle automobili più interessanti per il rapporto qualità-prezzo-dinamica di guida è la Porsche Boxster di seconda generazione, la 987, che in Italia si trova principalmente in versione Boxster “liscia” sotto i 30.000 euro. Vista l’assenza di alternative, infatti, anche la Boxster si sta rivalutando (tanto che la gemella coupé, la Cayman, è ormai ben oltre i 35.000 euro per esemplari in ordine).
Prodotta tra il 2004 e il 2012, la Boxster di seconda generazione ha migliorato ulteriormente la ricetta della prima Boxster, già apprezzata per l’equilibrio e la dinamica di guida. Realizzata sullo stesso pianale della 911 997, la Boxster 987 ha un look più moderno, piacevole e sportivo della precedente Boxster 986, criticatissima per i suoi fari anteriori a “uovo fritto”. Piacevole e ancora moderna anche all’interno, è su strada che la Boxster brilla.
Sebbene, infatti, sia fatta con cura, comoda anche per i più alti e dotata di due bagagliai, uno anteriore e uno posteriore, grazie al motore sei cilindri boxer aspirato in posizione posteriore-centrale con trazione posteriore è una roadster dall’ottimo bilanciamento. Grazie ad uno sterzo preciso, a sospensioni raffinate e ad un motore sei cilindri dal sound inconfondibile, pastoso e godibile già in versione “base” 2.7 da 240 CV, grazie ad un ottimo cambio e ad una grande precisione di guida la Boxster è una delle migliori sportive degli anni ’00. Ancora più speciale la Boxster S con motore 3.4 da 290 CV, con sospensioni irrigidite, freni maggiorati e ancora più divertimento di guida.
Tra le auto che non abbiamo citato per intero ma che meritano una menzione ci sono, tra le Hot Hatch, la Renault Twingo RS, la piccola VW up! GTI, la Hyundai i20 N, l’ottima Renault Clio RS con motore 1.6 turbo (bistrattata per il suo cambio doppia frizione ma in realtà molto valida), le Volkswagen Golf GTI, Ford Focus ST, Hyundai i30 N e Honda Civic Type R tra le più grandi mentre, tra le più datate, la MINI Cooper S R53 e le ottime BMW 130i E87 e M135i/M140i F20 a trazione posteriore. Tra le sportive dure e pure, invece, non possiamo dimenticare le ottime BMW 330i E46 ed E90 e la cugina Z4 3.0i, la Nissan 350Z e 370Z (costose in Italia), le Toyota GT86 e GR86 e la mai troppo capita Audi TT.
I prezzi delle auto sportive economiche del 2025
Concludiamo, infine, con i prezzi delle auto sportive economiche del 2025, constatando nuovamente che, purtroppo, di vetture emozionanti davvero a buon mercato ormai non c’è più l’ombra. Listino alla mano, infatti, l’auto più economica con velleità sportiva (esclusa la già citata Hyundai i10 N Line) è proprio la Mazda MX-5, che nella sua storia non è mai stata famosa per essere “la più economica”.
Mazda propone la sua MX-5 con motore 1.5 SkyActiv-G da 132 CV e allestimento base Prime Line ad un prezzo di partenza di 32.400 euro. Tra gli allestimenti, però, il più a fuoco (soprattutto con il 1.5) è l’Exclusive Line, che offre di serie il navigatore con retrocamera da 8,8 pollici, il clima automatico, i fari Matrix LED e i sedili riscaldabili, ad un prezzo di partenza di 35.350 euro. Segue la Volkswagen Polo GTI, che con il suo 2.0 TSI da 207 è proposta ad un prezzo di 34.100 euro. Non troppo più costosa, infine, l’Alpine A290, che in versione GT con motore da 177 CV parte da 38.700 euro. La top di gamma GTS, dotata di 218 CV, pneumatici sportivi con cerchi da 19 pollici, differenziale autobloccante e stile ancora più aggressivo, invece, si ferma a poca distanza dai 45.000 euro.
Decisamente più abbordabili, invece, le nostre proposte usate. Per una Suzuki Swift Sport ZC33S con motore 1.4 turbo privo di sistema ibrido si parte da circa 13.000 euro, con le migliori con meno di 50.000 km che arrivano a 20.000 euro. La Swift Sport Hybrid, invece, parte da poco di più, da circa 16.500 euro e arriva, in esemplari con meno di 20.000 km, a circa 24.000 euro, ma ha vantaggi fiscali (non paga il bollo in diverse Regioni) ed economiche (agevolazioni sull’assicurazione) da non dimenticare.
Per quanto riguarda, invece, i prezzi delle auto sportive economiche 2025 più gettonate, l’ottima Ford Fiesta ST parte da circa 12.000 euro per esemplari piuttosto vissuti. Meglio puntare sulle ST con Performance Pack (riconoscibili dal cerchio da 18 pollici a stella, di serie con il pacchetto), dotate dell’ottimo differenziale Quaife di serie, che partono da circa 15.000 euro. Con 18-20.000 euro ci si porta a casa un’ottima ST, mentre esemplari post-restyling del 2022 con meno di 50.000 km sono ancora trovabili, ma si devono spendere almeno 24.000 euro.
Infine, non è una sorpresa che sia la Porsche Boxster la più costosa tra le auto sportive economiche 2025 usate. Se per una 986 di generazione precedente i prezzi variano tra i 15.000 e i 30.000 euro, per una 987 si parte da circa 25.000 euro per le Boxster 2.7 da 240 CV con parecchi km, mentre un’ottima 2.7 o una successiva 2.9 da 255 CV servono almeno 32-33.00 euro. Si superano i 35.000 euro per le veloci 3.4 S da 295 CV. Ricapitolando, sono questi i prezzi delle auto sportive economiche 2025 che abbiamo conosciuto oggi:
- Alpine A290, da 38.700 euro
- Ford Fiesta ST 1.5 EcoBoost Mk8 (2017-2024), da 12.000 a 27.000 euro
- Mazda MX-5, da 32.700 euro
- Porsche Boxster (987), da 25.000 a 35.000 euro
- Suzuki Swift Sport ZC33S (2017-2023), da 13.000 a 25.000 euro
- Volkswagen Polo GTI, da 34.100 euro