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Auto metano: cosa sono, conviene, revisione bombole

Le auto a metano costrituiscono una valida alternativa ai classici modelli endotermici, soprattutto per il maggior rispetto per l'ambiente e i forti risparmi.

È bene non confondere l'alimentazione a metano con quella GPL, anche se entrambe derivano da un gas. Il GPL consiste in un gas derivato dalla lavorazione del petrolio, ovvero una miscela di sostanze combustibili, tra cui butano e propano, che sono due sottoprodotti del processo di raffinazione del petrolio greggio. Per quanto riguarda il metano, è il gas naturale che utilizziamo anche in ambito domestico, per cucinare e riscaldarsi. Questo viene prelevato dai pozzi e non necessita di alcuna raffinazione, in quanto è privo di idrocarburi aromatici, composti da piombo e zolfo.

Nonostante le vetture elettriche e ibride stiano prendendo il sopravvento nei listini degli ultimi anni, acquistare un'auto a metano constituisce la scelata di un gran numero di automobilisti, che intendono tenere bassi i costi di gestione percorrendo un gran numero di chilometri.

In questo articolo vedremo cosa sono le auto a metano, se risultano ancora voncenienti e come funziona la revisione bombole.

Sommario

Auto metano: cosa sono

Le auto metano non sono particolarmente differenti rispetto a quelle alimentate da un unico carburante. Esse sono classificate come “bifuel”, in quanto il guidatore ha la possibilità di scegliere quale alimentazione utilizzare basandosi sulla quantità delle riserve di metano o benzina disponibile. Se si intende impiegare come principale carburante il metano, la combustione viene provocata iniettandolo dentro ai cilindri, così da generare il movimento. All’interno del motore si trova un riduttore, imprescindibile per mantenere il livello di pressione compreso tra i 220 bar e 1 bar.

Il metano, dopo essere passato nel riduttore, si introduce nel dosatore-distributore, azionato dalla centralina elettronica, al fine di regolare al meglio l’alimentazione. Il suo funzionamento consiste nel determinare la miscela ottimale fra il combustibile e l’aria proveniente dai bocchettoni di aspirazione. Rispetto a un classico motore a benzina è prevista la presenza di serbatoi di stoccaggio del gas, che normalmente si trovano nel bagagliaio.

Per godere dei vantaggi derivanti dall’alimentazione a metano, non bisogna necessariamente acquistarne una che ne è dotata sin dalla sua costruzione; infatti, è possibile attuare una trasformazione aftermarket. Diverse aziende offrono questo servizio, permettendo l’installazione di un impianto a metano su una qualsiasi vettura alimentata a benzina.

Auto metano: conviene

Il primo vantaggio che rende le auto metano particolarmente convenienti è il basso costo d’acquisto il quale invece di essere quantificato in litri, lo è in chilogrammi. Ad oggi, il prezzo è di circa 0,95 euro/kg. Considerando che parliamo di diverse unità di misura, è necessario fare un confronto in termini economici. Un’auto a metano che percorre una distanza di un km, garantisce un risparmio del 40% rispetto a una benzina.

Le emissioni di CO2 sono limitate, la combustione del metano genera il 20% in meno rispetto a un motore a benzina, infatti è esente da particolato e black carbon, idrocarburi policiclici aromatici e piombo. SI tratta, dunque, di un’ottima scelta in un’ottica di eco-sostenibilità.

Un beneficio che non molti conosceranno consiste nella possibilità di parcheggiare ovunque si vuole, in quanto un decreto ministeriale sancisce l’assenza di qualsiasi limitazione di parcheggio, a differenza del GPL, invece, dove il parcheggio è limitato all’esterno o al primo piano sotterraneo dei garage, in quanto è un carburante allo stato liquido che può concentrarsi e incendiarsi. Il discorso cambio per le auto a metano, dato che quest’ultimo è gassoso e non può concentrarsi.

Per le vetture a metano non è previsto il pagamento delle pollution charge, una particolare tassa tipica delle città dove si trovano zone a traffico limitato. Determinati Comuni del nostro Paese consentono la sosta sulle strisce blu gratuitamente.

Passiamo adesso agli svantaggi delle auto a metano, con il primo che è rappresentato dal grande peso dell’impianto, infatti non bisogna sottovalutare i 60-70 kg (in relazione alla capienza del serbatoio) del kit installato sulle autovetture. In determinate situazioni, questo incremento della massa porta alla riduzione di un posto a sedere, soprattutto nei modelli più piccoli. A questo punto anche lo spazio a disposizione risulterà ridotto, in quanto l’impianto occupa un considerevole volume. Come specificato nei precedenti paragrafi, le bombole alloggiano nel portabagagli, eliminando gran parte dello spazio necessario per riporre valigie e oggetti di grandi dimensioni. Recentemente sono state introdotte delle soluzioni che prevedono l’inserimento del serbatoio nel telaio dell’auto, sotto ai sedili posteriore. In questo modo è possibile guadagnare un po’ di spazio nell’abitacolo.

Non esiste alcuna limitazione per quanto riguarda i traghetti, quindi non avrete alcun problema nell’imbarcare la vostra auto sulle navi, anche se è sempre necessario fare riferimento alle disposizioni di ciascuna batteria. Non a caso, in questi casi, bisogna sempre dichiarare il tipo di alimentazione della vettura in questione. Infine, l’ultimo aspetto negativo riguarda il calo delle prestazioni, che non è assolutamente indifferente, dato che investe tra il 10 e il 15% della coppia massima. Questo problema è dovuto alla necessità di un maggior rapporto di compressione, a differenza delle vetture alimentate dalla sola benzina. Grazie all’introduzione sul mercato dei motori turbobenzina, è stato possibile migliorare il rapporto di compressione dei motori aspirati, così da rendere più appetibile l’alimentazione a metano.

Auto metano: revisione bombole

La revisione periodica delle auto a metano non riguarda solo i classici componenti delle varianti a benzina o diesel, ma include anche le bombole installate. La revisione bombole consiste in un processo di collaudo dei serbatoi mediante tre fasi, ovvero la pesatura, la prova tramite ultrasuoni e la pressione idrostatica. Questo controllo risulta imprescindibile in termini di sicurezza, per questo motivo bisogna effettuarlo con una certa regolarità. La frequenza è determinata dall’omologazione delle bombole, con la cadenza della revisione che coincide con quella delle bombole se si dispone di serbatoi omologati secondo la normativa europea.

È davvero semplice verificare la scadenza della revisione bombole, infatti dovrete solamente controllare il cartellino GFBM, leggibile sul vano motore e riportante la data dell’ultima revisione eseguita, insieme al numero, alla marca e all’omologazione della bombola, e il tagliando, posizionato sul collo del serbatoio.

Se si circola con le bombole non revisionate, si rischia una sanzione di importo massimo di 574 euro, così come prescritto dall’art. 80 del Codice della Strada.

Quanto costa la revisione bombole?

Per quanto riguarda il costo del collaudo, c’è un poco di confusione a riguardo. Infatti, dal 1991 è stabilito come la revisione in sé sia gratuita, ma ciò non significa che non pagherete nulla. Infatti, l’automobilista dovrà comunque sostenere il prezzo della manodopera, che dovrà occuparsi dello stacco, riattacco ed eventuale sostituzione delle valvole. In media, bisogna contare che la revisione costa tra i 50 e i 100 euro bombola.

Non tutte le officine si occupano di questa tipologia di revisione, infatti dovrete rivolgervi necessariamente a un centro di collaudo GFBM. Se disponi già di bombole omologate, potresti decidere di rivolgerti a un installatore abilitato che provvederà allo stacco e riattacco. Nell’ipotesi in cui le bombole siano omologate secondo la normativa europea, allora l’installatore dovrà avere l’attestazione CUNA.

Quanto costa la manutenzione di un’auto a metano?

Il costo della manutenzione di un’auto a metano è molto variabile, anche se, generalmente, varia tra i 100 e i 500 euro.

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