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Daihatsu Cuore

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Pro

  • Maneggevolezza
  • Visibilità

Contro

  • Motore
  • Finiture

Daihatsu Cuore in sintesi

Qui trovi una panoramica generale dell’auto Daihatsu Cuore inclusi i dati relativi alle caratteristiche principali, alla motorizzazione, all’equipaggiamento e altre informazioni utili relative al modello dell’auto. Leggi di più

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*Prezzo più basso su AutoScout24 nel mese scorso

Daihatsu Cuore: dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti

La Daihatsu Cuore arrivò in Europa a partire dal 1994, mentre in Giappone, sua patria natia, vide la luce già nel 1980 con il nome di Daihatsu Mira. La vettura per le sue dimensioni particolarmente ridotte, in Giappone fa parte della categoria delle vetture Keicar, agevolate dal punto di vista fiscale. Gli esemplari importati in Europa oltre ad essere leggermente più lunghi a causa di paraurti specifici sono equipaggiati con motorizzazioni di cilindrata più grande. Leggi di più

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La Daihatsu Cuore rimase in vendita in Europa fino al 2011 con due restyling. Il 2011 segnò l’anno della sua dipartita, ma la Daihatsu Cuore continua ancor’oggi ad essere prodotta per il mercato giapponese in Giappone con il nome originale Mira. Se uno si sofferma sulle dimensioni della Daihatsu Cuore potrebbe sembrare una vettura in miniatura, qui tutti i centimetri devono essere di sostanza e pochi orpelli, il superfluo va eliminato e tutto va pesato, dato il motore piccolo che la vettura adottava.

Scopriamo dimensioni, interni, motori, concorrenti e prezzi della Daihatsu Cuore di settima generazione, la più venduta in Italia.

Dimensioni Daihatsu Cuore

Le dimensioni della Daihatsu Cuore settima generazione sono:

  • lunghezza 3.46 metri
  • larghezza 1,53 metri
  • altezza 1,50 metri
  • passo 2,30 metri

La Daihatsu Cuore di settima generazione a partire dal 2007 in Italia si è sempre posta come una citycar semplice e divertente con una connotazione unica e relativamente spartana. Venne disegnata dal centro stile dell’italiana Italdesign di Giorgetto Giugiaro per l’Europa, nel caso della versione giapponese invece le misure risultarono essere più contenute per via delle leggi sulle key car, la lunghezza infatti era di 3.46 metri. Guardando l’ultima versione, tutti almeno una volta non abbiamo potuto far a meno di osservare come il frontale assomigli ad un sorriso. Se uno guarda infatti il muso potrà notare due enormi proiettori dal design ovale che ricordano gli occhi e la griglia del paraurti che ricorda una bocca. Il cofano in questo caso risulta lineare ed alto, quasi a formare la fronte al fine di lasciare tutto lo spazio alla griglia cromata per far prendere aria al motore e dove campeggiava il logo Daihatsu. Lateralmente la Daihatsu Cuore si presenta pulita e semplice, con un effetto bombato appena sotto gli ampi vetri che donano molta luce all’abitacolo, riesce inoltre a stupire la presenza della seconda porta che prende le sue linee quasi dalla parte posteriore della vettura. La sua linea semplice riesce comunque ad appagare l’occhio, nonostante i cerchi da 13”, che a richiesta potevano essere in lega e da 14 pollici.

Chiude un posteriore anch’esso semplice e molto spartano dove predomina il lunotto rettangolare con l’inserimento, nella parte bassa del logo Daihatsu. Nella parte laterale si trovano i fanali a sviluppo verticale lasciano spazio al portello ampio e lineare che include anche la maniglia del portellone. Durante gli anni di produzione la Daihatsu Cuore ha subito alcune modifiche senza mai però perdere la sua connotazione di vettura minuscola ed utile alla vita in città per chi non vuole faticare a trovar parcheggio, ma al tempo stesso avendo lo spazio per 4 occupanti ed un bagagliaio piccolo, ma fruibile.

Interni Daihatsu Cuore

Entrando nell’abitacolo della city car di Daihatsu si può notare subito che l’abitacolo della Cuore è dotato di svariati vani portaoggetti pensati per l’utilizzo quotidiano della vettura. Inoltre, si fanno notare i nuovi rivestimenti presenti anche sulle portiere, di tessuto e plastica. I sedili regolabili in altezza danno una buona visibilità e sono disponibili in versione più sottile al fine di far sedere gli occupanti posteriori. La concretezza e l’affidabilità sono i principali obiettivi di questa vettura, pensata per chi non si interessa delle plastiche di color nero lucido e dei materiali rigidi. 

Si nota invece l’attenzione alla sicurezza, con le cinture di sicurezza regolabili in altezza, non sempre presenti sulle vetture di segmento A. Dal lato infotainment, ad eccezione dell’allestimento base, troviamo il display con una radio con lettore CD e connessione Bluetooth perfetta per collegare il proprio smartphone. Nella parte bassa vi è il comando del clima che vede i tre comandi principali disassati. Gli interni della Daihatsu Cuore sono semplici, ma tutto si trova al suo posto e risulta facile, la nota negativa, come ci si può aspettare da questo tipo di vetture è il bagagliaio a pozzetto che è di soli 421 litri che diventano 900 litri a sedili abbattuti.

Motori Daihatsu Cuore

I motori della piccola Daihatsu Cuore prevedono due soli propulsori che erano offerti a listino, che ruotavano attorno a solo motore 1.0 12 V da 69 CV benzina ad iniezione elettronica che vedeva anche l’aggiunta di serie, perdendo un cavallo, dell’alimentazione GPL. Nonostante questo propulsore non sia in grado di offrire prestazioni di rilievo, permette di destreggiarsi facilmente nel traffico cittadino mantenendo bassi i consumi e le emissioni di CO2.

La potenza massima è di soli 69 CV mentre la coppia massima registrata è di 94 Nm a 4.400 giri. Il powertrain veniva ben accoppiato ad una trasmissione manuale a 5 rapporti e dalla trazione anteriore. La motorizzazione 1.0 della Cuore era in grado di far segnare un consumo di carburante nel ciclo combinato di più di 22 chilometri con un litro allontanando così lo spauracchio della pompa di benzina, dati i prezzi, inoltre il GPL, pur abbassando le percorrenze dava la possibilità di spendere ancor meno ed arrivare a 1.000 chilometri con i due serbatoi. Fra gli aiuti alla guida il conducente poteva contare su ABS, ESP, i sensori parcheggio e l’attivazione automatica delle luci. La Daihatsu Cuore ha ottenuto quattro stelle durante i crash test Euro NCAP.

Prezzi Daihatsu Cuore

I prezzi della Daihatsu Cuore risultano essere i più disparati, dato che si trovano numerose vetture in circolazione di anni differenti, il chilometraggio e le possibilità di utilizzo di questa vettura. Risulta infatti difficile collocarle un prezzo reale, soprattutto quando ormai i proprietari diventano più di due. Da ricerche di mercato è emerso che tra i 1.000 e 5.000 euro si può portare a casa una Daihatsu Cuore delle ultime serie, mentre sono necessari circa 800 euro per le versioni precedenti. La spartanità della Daihatsu Cuore si fa sentire anche nel prezzo poiché la vettura risulta essere economica e tale è rimasta. In futuro non vi saranno modelli da ricordare, quanto rimarrà una vettura di sicuro apprezzamento per gli amanti del Giappone, delle keicar e delle vetture semplici con una linea classica ed amano la semplicità.

Non sono nemmeno necessari motorizzazioni potenti dato il peso della vettura infatti l’ultima versione monta motore 1.0, mentre le precedenti fermavano la loro potenza sotto a questa cifra tra gli 800 ed i 900 cc di cilindrata, poco più che una moto. Questa scelta di motori e pesi piccoli sono favorevoli ai neopatentati che in questo modo possono, con una piccola spesa, entrare a far parte del mondo della patente.

Daihatsu Cuore: concorrenti e conclusioni

Le principali concorrenti della Daihatsu Cuore, facente parte del segmento A, sono moltissime e tutte molto agguerrite viste le immatricolazioni che continuano a registrare numeri impressionanti per questo segmento. La regina indiscussa delle citycar è indubbiamente l’italianissima Fiat Panda seguita subito dopo dalla Fiat 500 e dalla Lancia Ypsilon, simili tra loro abbiamo la giapponesina Toyota Aygo e le francesine Citroen C1 e Peugeot 108, poi troviamo un’altra francesina la Renault Twingo, la sorella tedesca Smart forfour, le coreane Kia Picanto, Hyundai i10, la giapponesina Suzuki Ignis, il trittico Volkswagen Up!, Seat Mii e Skoda Citigo e la Mitsubishi Space Star. Anche nell’usato la forbice si allarga ancora andando a pesare, tra le innumerevoli offerte e modelli datati, anche l’Opel Karl e la Suzuki Celerio o le due sorelle Nissan Pixo e Suzuki Alto che non vengono più prodotte come la Daihatsu Cuore, almeno in Europa

Da quando è stata lanciata sul mercato nel 1994, la Daihatsu Cuore si è sempre distinta per il suo stile divertente, motori parsimoniosi, la grande possibilità di scelta di motori piccoli e compatti che hanno giovato alla Casa giapponese riuscendo ad ottenere buoni risultati di vendita. Quest’ultimo restyling in collaborazione con Italdesign ha voluto salutare l’Europa con un modello piccolo e compatto che riusciva in poco spazio a regalare molto del mondo giapponese.

FAQ

Quando costa la Daihatsu Cuore?
Le ultime versioni della Daihatsu Cuore sono disponibili ad una cifra media di 3.000 euro.
Che motore monta la Daihatsu Cuore?
La Daihatsu Cuore montava un motore 1.0 da 69 cavalli benzina.
Come va la Daihatsu Cuore?
La Daihatsu Cuore ha prestazioni tranquille, è maneggevole come poche altre e consuma pochissimo, dunque è una scelta valida per chi utilizza parecchio l'auto in città. Fra i suoi pregi, l'ottimo rapporto fra dimensioni esterne e spazio interno, oltre ai consumi da record.

Valutazioni sul veicolo per Daihatsu Cuore

23 Valutazioni

4,4

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