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Autobianchi A112

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Pro

  • Design
  • Neopatentati

Contro

  • Assemblaggi
  • Finiture

Autobianchi A 112 in sintesi

Qui trovi una panoramica generale dell’auto Autobianchi A 112 inclusi i dati relativi alle caratteristiche principali, alla motorizzazione, all’equipaggiamento e altre informazioni utili relative al modello dell’auto. Leggi di più

Usato a partire da:
*Prezzo più basso su AutoScout24 nel mese scorso

Autobianchi A112: dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti

Autobianchi ha sempre realizzato modelli in grado di creare successo e attirare un notevole pubblico, specialmente in un segmento che oggi viene definito delle citycar. Con la A112 la casa prima milanese, poi torinese ha saputo motorizzare il paese con l’Autobianchi Bianchina, la mitica vettura del Ragionier Fantozzi e successivamente negli anni 70 ha dato vita ad un mezzo pratico e compatto degno sfidante della Mini Cooper di allora. L’Autobianchi A112, nasce nel 1969 con una linea decisamente più morbida, allegra e giovanile rispetto alla sua progenitrice, la Bianchina, in quel settore di mercato FIAT disponeva dell'obsoleto modello 850, non in grado di rivaleggiare per immagine e concezione tecnica con la rivoluzionaria utilitaria anglo-italiana; pertanto Dante Giacosa decise di proporre, attraverso la controllata Autobianchi, una vettura di piccole dimensioni, dall'aspetto elegante e dotata della moderna trazione anteriore. Leggi di più

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La sua carta vincente è sempre stato il prezzo ed il design allegro e semplice in grado di conquistare tutti fin dal primo sguardo. Sono state prodotte milioni di A112 e oggi, quelle rimaste in circolazione sono ancora tantissime, nonostante gli acciacchi dell’età.

Scopriamo dimensioni, interni, motori, concorrenti e prezzi dell’Autobianchi A112. 

Dimensioni Autobianchi A112

Le dimensioni della Autobianchi A112 sono:

  • lunghezza 3,23 metri
  • larghezza 1,48 metri
  • altezza 1,36 metri
  • passo 2,04 metri

L’Autobianchi A112 a partire dal 1969 si è sempre posta come una citycar semplice e divertente con una connotazione unica e relativamente spartana. Tutti almeno una volta l’abbiamo guardata e non abbiamo potuto far a meno di osservare come il frontale assomigli ad un sorriso. Se uno guarda infatti il muso potrà notare due proiettori dal design circolare che ricordano gli occhi, la griglia prominente che si unisce ad un paraurti che ricordava la bocca. Il cofano in questo caso risulta dritto ed alto, in tipico stile anni 70 con il parafango laterale che riprendeva le forme del proiettore circolare. Lateralmente l’Autobianchi A112 si presenta pulita e semplice, con un effetto bombato appena sotto gli ampi vetri che donano molta luce all’abitacolo. La sua linea semplice riesce comunque ad appagare l’occhio, nonostante i cerchi da 13”, che in alcuni allestimenti diventavano da 14 pollici non presentassero un design molto riuscito. Chiude un posteriore anch’esso semplice e molto spartano dove predomina il lunotto rettangolare obliquo, che nella parte bassa vede l’accenno ad un terzo volume praticamente inesistente.

Nella parte inferiore i fanali a sviluppo quadrato lasciano spazio all’incavo realizzato nella parte inferiore del portellone per poterlo aprire. Durante gli anni l’Autobianchi A112 non ha subito molte modifiche, la più sostanziale è stata quella del cambio dei paraurti e l’aggiunta di modanature nere che sono andate a modificare il design della vettura rendendola più simile agli stilemi anni 80, in particolare per le versioni sportive Abarth A112.

Interni Autobianchi A112

Gli interni dell’Autobianchi A112 risultavano essere semplici e spartani per l’epoca. La pancia regolare dalla linea curva con la plastica dura regalavano un aspetto di semplicità alla vettura. I comandi principali si trovavano davanti ad un volante a 2 o 3 razze a seconda delle versioni. Dietro vi era infatti un piccolo cruscotto che conteneva solo l’indicazione analogica dei chilometri, l’indicatore della benzina ed il numero di giri, successivamente divenne leggermente più grande con l’inserimento delle spie.

Nella versione Abarth guadagnava qualche centimetro in più per aumentarne la visibilità e favorirne la lettura. La parte centrale del cruscotto vedeva le bocchette dell’aria anch’esse incluse in un design ovale e sotto il comando di gestione della ventola e degli ulteriori comandi dell’aria inserirsi sotto ad un cassetto portaoggetti rettangolare chiuso, o nella prima versione trovarsi sotto ad un listello dello stesso colore della. Nella parte inferiore, all’altezza della leva del cambio, si trovava un tunnel piccolo con un cassetto portaoggetti. I sedili dell’Autobianchi A112 si dimostrano semplici come il resto dell’abitacolo, solo nella versione Abarth prevedevano il rivestimento in pelle, per chi sedeva davanti non vi erano grossi problemi di abitabilità, per chi invece sia accomodava dietro il problema non era l’altezza della testa, quanto quella delle gambe che risultava essere piccolo. Chiude l’abitacolo un bagagliaio di 180 litri.

Motori Autobianchi A112

Nonostante le sette versioni di Autobianchi A112 prodotte nel corso degli anni si sono susseguiti principalmente tre motori sotto il piccolo cofano dell’Autobianchi A112. Tutti e due i propulsori erano a benzina ed erano piccoli, si partiva con un 903 cc di cilindrata che ben si prestava anche a qualche tipo di personalizzazione per le versioni iniziali. Il propulsore più piccolo risultava essere una 0.9 che era in grado di sviluppare 42 CV, che possono sembrare pochi, ma dato il peso molto contenuto della vettura riusciva a spostarla egregiamente, questo risultava essere anche l’unico motore al quale veniva accostato un cambio a 4 rapporti. La versione restyling vide l’aggiunta di una motore 965 cc di cilindrata ae ben 48 cavalli oltre all’inserimento di un nuovo cambio a 5 rapporti più rapportati alla vettura.

L’altro motore a listino che, con alcuni aggiornamenti rimase fino a fine carriera era il 1.05 riservato alle Abarth da 70 CV. Questo motore era strettamente per le versione Abarth ed ufficialmente non venne mai inserito in quelle normali, ufficiosamente invece era una pratica che alcuni meccanici compivano, cambiando così il motore e mettendolo nelle versioni Junior o LX le versioni più accessoriate, infine divenne l’unico motore a disposizione per la gamma. Questo era accoppiato ad un cambio manuale a 5 rapporti in grado di portare in poco più di 13 secondi l’Autobianchi A112 a 100 km orari e raggiungere una velocità massima di 160 km/orari, mentre le altre versioni fermavano la lancetta attorno ai 130 chilometri orari.

Prezzi Autobianchi A112

I prezzi dell’Autobianchi A112 risultano essere i più disparati, dato che si trovano numerose vetture in circolazione di anni differenti, il chilometraggio e le possibilità di utilizzo di questa vettura. Risulta infatti difficile collocarle un prezzo reale, soprattutto quando ormai i proprietari diventano più di due. Da ricerche di mercato è emerso che tra 9.000 e gli 11.000 euro si può portare a casa un’Autobianchi A112 delle prime serie, mentre sono necessari tra i 3.500 ed i 9.000 per le ultime versioni. L’Autobianchi A112 usciva in numerosi allestimenti che andavano dalla base alla Normale, alla Elegant, comprese la E, l’LX, a Junior e a Elite. Capitolo a parte quanto riguarda le altre versioni speciali come la mitica Autobianchi A112 Abarth, i prezzi salgono fin verso i 20.000 euro per i modelli più rari ed accessoriati, rigorosamente con cofano nero a contrasto, cerchi a canale maggiore e tanta voglia di correre. Altra serie decisamente rara e di sicura rivalutazione in futuro, insieme all’Abarth è la versione Elite che prevedeva oltre ad un carrozzeria identica alle altre Autobianchi A112 anche una serie di optional come il cromo e la pelle sui sedili e sui pannelli. Questa, per la sua unicità, rappresenta un modello che potrà rivalutarsi, nonostante già adesso sia una mosca bianca, le altre Autobianchi A112 rappresentano a piene mani il patrimonio delle citycar di vetture storiche e youngtimer che il nostro paese ha da sempre.

Autobianchi A112: concorrenti e conclusioni

L’Autobianchi A112 ha da sempre rappresentato una buona vettura, divertente e simpatica per un diciottenne che ha bisogno d’imparare a guidare con una vettura sincera e semplice che possa essere comprata a basso costo, questa era la filosofia fino a qualche anno fa, ora è una vettura piccola e molto apprezzata dai collezionisti. In tutti i suoi anni di produzione ha cercato di restare sempre al gradino più basso della gamma per costo e prestazioni, senza mai perdere il suo appeal senza tempo e sempre poco aggiornato che le ha consentito di restare immutata nel tempo. Nel 1986 è uscita di scena per lasciare il posto alla mitica Autobianchi Y10.

Sono molte le concorrenti dell’Autobianchi A112, specialmente nei suoi anni di produzione, lei però è sempre riuscita a dare molto filo da torcere. Partiamo con le rivali di oggi sono la best seller Fiat Panda, seguita, specialmente nei suoi anni finali della Fiat 500. Le altre acerrime rivali sono: simili abbiamo la francesina Citroen C1, la giapponesina Toyota Aygo e la francesina Peugeot 108, poi troviamo un’altra francesina la Renault Twingo con la sorella tedesca Smart forfour, la coreana Kia Picanto, la giapponesina Suzuki Celerio e Splash e Mitsubishi Space Star, il duo Volkswagen Lupo e Seat Arosa, infine la Tata Indica, l’Opel Agila e la Ford Ka. Le rivali di allora erano l’Audi 50, l’Austin Mini, la Fiat 127, la Ford Fiesta, l’Innocenti Mini, la Peugeot 104, la Renault 5, la Talbot Samba, l’Innocenti Nuova Mini.

FAQ

In che anno è uscita Autobianchi A112?
L’Autobianchi A112, disegnata da Dante Giacosa, è uscita nel 1969.
Quanti posti ha un’Autobianchi A112?
L’Autobianchi A112 è omologata per 4 posti.
Quanto costa un’Autobianchi A112 Abarth?
L’Autobianchi A112 in allestimento Abarth costa mediamente tra i 17.000 ed i 20.000 euro

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